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Porto Empedocle 24 .11.2021. Il candidato sindaco alle scorse amministrative di Porto Empedocle, ha ritenuto opportuno dare incarico all’avv.ssa Maria Pilato del Foro di Agrigento , a presentare ricorso  al Tar per le presunte irregolarità riscontrate nelle operazioni di scrutinio relative al conteggio delle schede  elettorali.

“Con il mio assistito Calogero Lattuca, candidato a sindaco alle elezioni comunali di Porto Empedocle dello scorso  10 ed 11 ottobre 2021 – dichiara l’avv.ssa Maria Pilato- abbiamo depositato ricorso innanzi al Tar Sicilia Palermo, con udienza di discussione già fissata per il prossimo 14 dicembre, al fine di verificare le presunte irregolarità nell’attribuzione delle preferenze. Successivamente al deposito del ricorso, abbiamo appreso notizia  dalla stampa, che un altro candidato al consiglio comunale nelle elezioni amministrative del lo scorso ottobre,  ha presentato un esposto alle autorità competenti segnalando presunte anomalie  nel conteggio delle preferenze. Ciò a riprova che non si tratta di una voce univoca, quella del candidato a sindaco Calogero Lattuca, ma vi sono diverse segnalazioni che dimostrano irregolarità nelle operazioni di scrutinio, pertanto, confidiamo che il TAR SICILIA- conclude l’avv.ssa Pilato- faccia luce in merito allo svolgimento delle operazioni elettorali che si sono svolte nel comune di Porto Empedocle, elezioni amministrative del 10 ed 11 ottobre 2021”.

 Calogero  Lattuca (detto Rino) ha dichiarato : ”Ho sentito il dovere da cittadino prima che da candidato a sindaco di Porto Empedocle, di denunciare alle autorità competenti le presunte irregolarità delle operazioni di scrutinio , di cui sono venuto a conoscenza, solo dopo la proclamazione degli eletti. Ho dato, quindi, incarico al mio legale di fiducia, l’avv. ssa Maria Pilato del Foro di Agrigento, di inoltrare ricorso dinanzi al TAR  SICILIA. Sono convinto che la Sicilia vada restituita ai siciliani onesti . Questa, che non è solo una citazione, ma monito per tutti, è la motivazione  che mi ha spinto ad agire per la legalità’. Sono convinto, infatti, che le ambizioni personali debbano cedere il posto al bene comune e che gli strumenti da utilizzare siano solamente  quelli consentiti dalla legge”.

690 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia a fronte di 34.683 tamponi processati. Ieri i nuovi positivi erano 505. Il tasso di positività sale al 2,6%. L’isola è al sesto posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 11.098, i guariti sono 501 mentre le vittime sono 6 e portano il totale dei decessi a 7.168. Sul fronte ospedaliero sono adesso 384 ricoverati, con 2 ricoverati in più rispetto a ieri in terapia intensiva sono 41.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo con 175 casi, Catania 194, Messina 128, Siracusa 58, Ragusa 21, Trapani 25, Caltanissetta 36, Agrigento 48, Enna, 17.

Si avvicina il Black Friday diventato uno degli appuntamenti che i consumatori annotano sul calendario per fare acquisti con sconti e prezzi al ribasso. La data quest’anno è venerdì 26 novembre. In questo giorno, Federazione Moda stima un incremento medio delle vendite del 50%, si torna ai livelli di fatturato del 2019. La stima positiva deriva anche dalla spinta ai consumi registrata dall’inizio della primavera con vendite nei negozi di moda. E’ un evento ‘importato’ dagli Stati Uniti che si è via via globalizzato.

Per il presidente di FederModa Agrigento, Alfonso Valenza “il Black Friday attira l’interesse di milioni di consumatori a caccia dell’affare in vista della stagione natalizia nei negozi delle nostre città. Tuttavia, le stime sui volumi di vendita non vanno lette solo positivamente. Oggi i negozi devono confrontarsi con le numerose offerte che si susseguono freneticamente online e non sanno se e come inseguirle. Il nostro consiglio- conclude Valenza- è di acquistare sempre nei negozi di prossimità, quelli di fiducia, dove trasparenza e servizio, oltre che il prezzo, sono più che garantiti dal lunedì alla domenica”.

Entra nel vivo il Progetto Open Knowledge, al quale ha aderito la Camera di commercio di Agrigento. L’iniziativa, verrà realizzata da Unioncamere, dalle agenzie del sistema camerale (Centro studi Tagliacarne e Sicamera) e da 22 Camere di commercio di Calabria, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia.

Il primo momento per coinvolgere il territorio agrigentino sarà il Roadshow per presentare e promuovere l’utilizzo del Portale “Open Data Aziende Confiscate”, ed in particolare la sua funzione di supporto informativo delle strategie e delle azioni volte alla gestione e valorizzazione delle aziende confiscate.

L’evento, che si terrà in collegamento dalla sede della Camera di commercio mercoledì 15 dicembre a partire dalle ore 10:00 vuole essere non solo un momento di divulgazione, partecipazione e coinvolgimento sull’utilizzo dei dati contenuti nel Portale ma anche un’occasione per stimolare un confronto sistematico tra i vari attori pubblici e privati presenti sul territorio per l’individuazione di percorsi innovativi volti alla valorizzazione delle aziende confiscate

L’obiettivo di “OK OPEN KNOWLEDGE è quello di creare valore sociale, economico e civico per il territorio attraverso la conoscenza e l’utilizzo degli open data sulle aziende confiscate,.

Il progetto, ammesso a finanziamento nel quadro del PON Legalità 2014-2020, si inserisce nel percorso di miglioramento delle competenze della Pubblica Amministrazione nel contrasto alla criminalità organizzata, mediante l’uso delle tecnologie digitali e l’informazione open da esse veicolate. Informazione necessaria per la formulazione di schemi interpretativi sui fenomeni illegali e schemi predittivi sui fattori che consentono un efficace reinserimento e valorizzazione delle aziende confiscate nell’economia legale.

Il collegamento tra le banche dati dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati ed il Registro delle imprese delle Camere di commercio – sottolinea il commissario straordinario della CCIAA di Agrigento Giuseppe Termine – consente di avere un quadro puntuale delle imprese sottratte alla criminalità e delle loro caratteristiche. Inoltre – aggiunge – l’utilizzo delle tecnologie, la condivisione delle informazioni e la collaborazione tra istituzioni e società civile possono contribuire a restituire alla società e al mercato queste attività riportandole nell’alveo della legalità. Così facendo si ottiene una duplice ricaduta sul territorio sia economica che sociale producendo una vera e propria spinta per le energie sane del territorio”,

Il progetto OK – Open Knowledge – afferma il segretario generale della CCIAA di Agrigento Gianfranco Latino – risponde all’esigenza di una maggiore e più capillare conoscenza delle informazioni e dei dati disponibili per leggere il livello di infiltrazione mafiosa nell’economia. Dati che, grazie all’interconnessione tra le banche dati dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati e quelli delle Camere di commercio consentono di aprire una visuale anche sulle caratteristiche delle aziende, facilitando l’azione di recupero e valorizzazione di realtà economiche sottratte alla criminalità e la loro piena reimmissione sul mercato legale”.

Finalmente, a distanza di oltre un anno, e dopo varie interrogazioni e solleciti, l’amministrazione Miccichè riesce a compiere un passo verso il completamento del Piazzale Rosselli, progetto propedeutico per la realizzazione di un complessivo programma urbano di mobilità sostenibile e che rientra nelle azioni più significative avviate dalla nostra amministrazione con Agenda Urbana.

I lavori su piazza Rosselli, con i migliori e più regolari sistemi di accesso, avrebbero già consentito da tempo di eliminare il posizionamento provvisorio dell’hub per i bus extraurbani di più grandi dimensioni su piazza Vittorio Emanuele, che tanto disagio comportano ancora adesso all’utenza e al traffico veicolare in centro città.

Il progetto di completamento della Stazione degli Autobus di Piazza Rosselli era stato approvato in ottobre del 2020: un investimento di 700 mila euro di Agenda Urbana, a valere sul PO-FESR Sicilia 2014 – 2020, con altro finanziato che prevede la nuova biglietteria, la sala d’attesa e l’info-point con relativa area a verde, e con migliori sistemi di accesso, controllo e videosorveglianza e una risagomatura del muro di recinzione degli uffici del Genio Civile, oltreché,  al recupero funzionale dell’immobile che taglia in due l’incrocio tra la piazza Rosselli e la via Imera.  Altrettanti ritardi insistono su ogni programma di sostenibilità e di mobilità urbana. Penso ad esempio agli altri progetti di Agenda Urbana, al programma di riqualificazione urbana di” Girgenti”  e al bike sharing, avviato e poi sospeso. Il bando per il project financing del Parcheggio Pluripiano di Piazzale Rosselli era pronto già in ottobre, lo scorso anno, mancavano gli ultimi adempimenti per la pubblicazione. Nello stesso è compreso il progetto di trasformazione di piazza Vittorio Emanuele.

Noti sono gli ostacoli che hanno tenuto fermo al palo questo progetto che aveva rischiato per decenni di essere trasformato in un centro commerciale a pochi passi dalla via Atenea. Un salvataggio non facile per giungere infine al perfezionamento del nuovo bando. Una varietà di interventi inseriti in una complessiva visione di città che parte dal dare  impulso al centro storico della città, affinché recuperi la sua marginalità e riconquisti la sua funzione di elemento centrale nello sviluppo turistico, culturale, sociale ed economico della città.

Scarsa consapevolezza rispetto alle patologie, mancata rilevazione e diagnosi tempestiva, accesso non uniforme alle cure, con disparità di trattamento tra cittadini di regioni diverse, e di conseguenza molte mancate opportunità di migliorare la qualità della vita e invecchiare in maniera attiva. Sono queste alcune delle principali barriere che si riscontrano nel percorso del paziente con patologie delle valvole cardiache in Italia, con un aumento del rischio di eventi avversi e di ospedalizzazione, e con conseguente aumento dei costi per i servizi sanitari. Per questo da Cuore Italia arriva il “Percorso migliore del paziente con malattie valvolari cardiache”, documento in punti chiave presentato oggi in un Webinar. L’evento ha visto la partecipazione, insieme a medici, esperti, rappresentati dei pazienti, della Vice Presidente del Senato Paola Taverna e della Sen. Sonia Fregolent, Membro 12°Commissione Permanente Igiene e Sanità del Senato.

Le malattie cardiovascolari, oggi, sono la prima causa di morte in Europa, responsabili del 37,1% di tutti i decessi, ovvero circa 1,7 milioni di morti l’anno – numero notevolmente superiore al cancro che rappresenta la seconda causa di morte più diffusa (neoplasie maligne; 25,8%). Tale tendenza è confermata anche in Italia con oltre 220mila morti (dati ISTAT 2017). Tra le malattie cardiovascolari maggiormente rappresentative (insufficienza cardiaca, ictus, fibrillazione atriale) rientrano le Malattie Strutturali Cardiache, ovvero patologie cronico-degenerative caratterizzate dall’alterazione della struttura del cuore e di cui fanno parte anche le malattie valvolari (come la stenosi aortica e l’insufficienza mitralica che sono le più frequenti tra gli over 65). In Italia, le Malattie Strutturali del Cuore sono tra le patologie più diffuse nella popolazione anziana, colpendo ogni anno oltre 1 milione di persone, ovvero il 12,5% degli over 65 (pari a 1 su 10). Un numero destinato a salire a 2,5 milioni entro il 2040, considerando l’attuale tendenza demografica legata all’invecchiamento della popolazione che vede la fascia anziana italiana raggiungere la soglia del 27% nel 2030, fino a sfiorare il 33% nel 2040 (Dati ISTAT consultati il 10 novembre 2021).

Le Malattie delle Valvole Cardiache rappresentano una minaccia sommersa: si stima infatti che il numero di persone che vivono in Europa con la malattia della valvola cardiaca raddoppierà entro il 2040 e triplicherà entro il 2060 a causa dell’invecchiamento della popolazione. Si tratta di patologie correlate all’età con una storia naturale che include un lungo periodo iniziale asintomatico; pertanto, le persone non sono consapevoli dell’insorgenza delle malattie se non sottoposte a controlli periodici (auscultazione con stetoscopio). All’insorgere dei sintomi, il rischio di morte è di circa il 50% a 2 anni e sale al 75% a 3 anni e la qualità di vita diminuisce dopo l’insorgenza dei sintomi con riduzione del funzionamento fisico, della salute generale, della vitalità, del funzionamento sociale e del benessere emotivo.

Le cardiopatie valvolari sono trattabili grazie a cure e trattamenti salvavita e pertanto affrontare le lacune nell’individuazione, riconoscimento e diagnosi è diventato urgente. Da qui, i punti chiave proposti da Cuore Italia per il percorso migliore che è necessario garantire:

  • Sensibilizzazione del paziente, che, reso consapevole dei sintomi, si presenta al medico di famiglia o suo medico curante di fiducia;
  • Riconoscimento della patologia: il medico di medicina generale utilizza uno stetoscopio per verificare la presenza di un soffio al cuore;
  • Diagnosi: al paziente viene prescritto un ecocardiogramma per confermare la diagnosi (idealmente in una clinica per le valvole cardiache/specialista);
  • Trattamento: si decide se il paziente sia idoneo alla riparazione o sostituzione della valvola cardiaca attraverso un approccio chirurgico o trans catetere; oppure si attiva un attento monitoraggio della progressione della malattia. Nel caso in cui non fosse possibile effettuare l’intervento, le opzioni di trattamento, comprese le cure palliative per aiutare ad alleviare i sintomi, vengono discusse con il paziente e la famiglia.
  • Follow up e monitoraggio: viene offerto un follow-up multidisciplinare al paziente per garantire il recupero e il ritorno alla normale funzione cardiaca.

Un percorso ideale questo che per poter essere fattivo ha bisogno di essere implementato attraverso alcune iniziative. Da qui, le raccomandazioni specifiche e prioritarie di Cuore Italia relativamente ai punti chiave del percorso di cura:

Sensibilizzazione:

  • Campagna di awareness sulla popolazione al fine di un cambio culturale;
  • Educazione sul percorso ideale al fine di preservare lo stato di salute.

Riconoscimento patologia:

  • Formazione specifica MMG al fine di avviare lo screening (auscultazione con stetoscopio) sul target over 65 in maniera sistemica;
  • Disponibilità di risorse economiche e tecnologiche al fine di ottimizzare i percorsi diagnostici.

Diagnosi:

  • Monitoraggio attuazione tempistiche di visite di primo accesso ed esami diagnostici;
  • Potenziamento di figure professionali a supporto.
  • Definizione di modelli organizzativi-gestionali integrati sul territorio.

Trattamento:

  • Affrontare le cause profonde delle disuguaglianze nell’accesso a tutti i livelli della cura della valvola cardiaca;
  • Contributo nel potere decisionale basato sui dati clinici e non solo economici;
  • Approccio multidisciplinare e potenziamento di figure professionali a supporto (infermieri specializzati);
  • Definizione di modelli organizzativi-gestionali finalizzati al miglioramento del Heart Team.

Follow up e monitoraggio:

  • Allocazione di risorse al fine di creare percorsi di specializzazione adeguati (territorio e ospedali)
  • Supporto psicologico come parte integrante della riabilitazione cardiaca.

“I dati sull’invecchiamento della popolazione, unitamente alla fotografia di una situazione tutt’altro che rassicurante della sanità nel nostro Paese, rendono la questione trattata oggi di estrema attualità e devono spingerci a interventi mirati e sicuramente non più procrastinabili. L’occasione offerta dal Piano Next Generation UE è in tal senso irripetibile. La politica pare si stia muovendo nella giusta direzione, come dimostrano i tanti provvedimenti all’esame del Parlamento. Penso ad esempio agli interventi volti al potenziamento della medicina territoriale e a quelli finalizzati ad assicurare cure domiciliari ai pazienti non autosufficienti. È proprio dalle esigenze dei territori che bisogna ripartire, creando un circolo virtuoso con al centro la giusta attività di informazione finalizzata alla prevenzione e alla cura”, dichiara la Vice Presidente del Senato Paola Taverna.

“Le malattie cardiovascolari sono il primo fattore di morte in Europa. Il disegno di legge all’esame del Senato a mia prima firma vuole istituzionalizzare un programma di screening per i cinquantenni, affinchè siano sottoposti alla valutazione di alcuni parametri utili per individuare eventuali condizioni di rischio cardiovascolare ed indirizzare gli stessi, qualora necessario, verso percorsi strutturati di risposta. Inoltre dal confronto con le società scientifiche abbiamo presentato degli emendamenti finalizzati ad estendere gli screening ai soggetti over 65 al fine di diagnosticare in tempo utile le malattie cardiache strutturali e la fibrillazione atriale. Lavorare in prevenzione significa intercettare precocemente la patologia, intervenire rapidamente e migliorare la qualità della vita delle persone, sono convinta che questa sia la strada da perseguire”, dichiara la Sen. Sonia Fregolent, Membro 12°Commissione Permanente Igiene e Sanità del Senato.

“Oggi abbiamo a disposizione strumenti di controllo a distanza, possiamo registrare rumori cardiaci con strumenti in dotazione a casa del paziente. Senza un’azione di sanità pubblica, attraverso screening di massa differenziati per età, non abbiamo la possibilità di diagnosticare tempestivamente e curare le patologie delle valvole cardiache”, dichiara Alessandro Boccanelli , Presidente SICGe – Società Italiana di Cardiologia Geriatrica

“Dobbiamo riorganizzare la Cardiologia del nostro Paese – afferma Giovanni Esposito, Presidente GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica) – sulla base di quelli che chiamiamo gli unmet needs. Occorre lavorare sulla misurazione degli esiti, sull’aggiornamento del Sistema di codifica e anche di finanziamento, tarando quest’ultimo sugli outcome. I percorsi virtuosi, abbandonando la logica dei tetti di spesa, devono essere favoriti. A guadagnarci il Servizio Sanitario Nazionale che trarrebbe grande vantaggio da logiche innovative in ambito cardiologico. La sola TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation) nel 90% dei pazienti italiani over 75 consentirebbe un risparmio di 52mila giornate di degenza e riabilitazione per 13 milioni di euro l’anno”.

“Come GISE – dichiara il Past President GISE Giuseppe Tarantini – nel 2020 abbiamo promosso Priorità cardio, il Manifesto per la tutela dei pazienti cardiovascolari. Ribadiamo le nostre proposte, per garantire un adeguato e tempestivo accesso alle cure ai pazienti cardiovascolari, durante e dopo la pandemia. È necessario un Piano Nazionale Cardiovascolare che preveda investimenti in tecnologia e innovazione e sfrutti in maniera appropriata le opzioni diagnostico-terapeutiche non invasive. Per garantire l’accesso omogeneo agli standard di cura, centrali saranno la definizione di un piano organizzativo e l’analisi del fabbisogno clinico/epidemiologico”.

“L’organizzazione della medicina generale sconta il peso degli anni in un sistema sanitario altrettanto vecchio come criteri organizzativi e gestionali, è necessario accorciare i tempi di diagnosi e cura , eliminare la burocrazia inutile e rendere efficiente l’accesso al servizio sanitario pubblico, il medico di famiglia è la porta d’accesso al sistema sanitario per tutti quelli che non possono scegliere e rappresenta non la base, ma l’apice di un sistema equo, universale e solidaristico, contro le spinte alla privatizzazione”, dichiara Pier Luigi Bartoletti, Vice Segretario Nazionale Vicario FIMMG.

“Come associazione siamo impegnati quotidianamente per diffondere la conoscenza delle malattie delle valvole cardiache, per accrescere la possibilità di scoprirle tempestivamente, diagnosticarle e curarle al fine di garantire un percorso di cura chiaro ed efficace. Siamo convinti che solo attraverso l’applicazione di questi punti chiave, mettendo in campo le azioni che occorrono per renderli operativi, sarà realmente possibile affrontare queste patologie che troppo spesso rischiano di restare silenziose pur avendo un forte impatto sulla comunità. L’obiettivo è quello di cambiare la cura delle malattie delle valvole cardiache, farle emergere, agevolare la possibilità di affrontarle con successo e aiutare le persone a condurre una vita qualitativamente migliore”, dichiara Roberto Messina, Presidente Cuore Italia.

“Opere di completamento a servizio della Stazione Autobus di Piazza Fratelli Rosselli” la Giunta Miccichè approva il progetto esecutivo per un importo di 700.000 euro.
“Piazzale Rosselli finalmente potrà ospitare gli autobus che al momento stazionano in piazza Vittorio Emanuele – affermano il Sindaco Francesco Micciché e l’assessore Gerlando Principato – abbiamo soddisfatto le richieste da parte del “servizio demanio e patrimonio indisponibile, settore 6, assessorato regionale economia”, condizione indispensabile al raggiungimento dell’autorizzazione. Abbiamo, infatti, provveduto a pagare i canoni di locazione degli anni 2018 e 2019 e abbiamo richiesto l’adeguamento del canone 2020 fino ad oggi. Abbiamo anticipato con fondi comunale 110.663,43 euro per la progettazione esecutiva. A meno di un anno dall’approvazione dello studio di fattibilità tecnico-economico, ed a soli due mesi dall’aggiudicazione della progettazione, operata sul MePA, abbiamo approvato in Giunta il progetto esecutivo dell’azione 4.6.1. PO-FESR Sicilia 2014 – 2020 e abbiamo quindi trasmesso alla Regione il progetto esecutivo cantierabile”

59 i nuovi casi in provincia a fronte di 326 tamponi processati. Nessuna vittima. I guariti sono 53.  15 sono i pazienti ricoverati all’ospedale di Ribera, tra cui 4 in terapia intensiva. E 4 fuori provincia. Ecco il numero attuale dei contagiati in ciascun Comune: Agrigento 35; Alessandria della Rocca 0; Aragona 3; Bivona 0; Burgio 8; Calamonaci 0; Caltabellotta 0; Camastra 13; Cammarata 4; Campobello di Licata 1; Canicattì 72; Casteltermini 14; Castrofilippo 0; Cattolica Eraclea 1; Cianciana 0; Comitini 2; Favara 13; Grotte 17; Joppolo Giancaxio 0; Licata 68; Lucca Sicula 0; Menfi 1; Montallegro 0; Montevago 1; Naro 64; Palma di Montechiaro 2; Porto Empedocle 9; Racalmuto 5; Raffadali 56; Ravanusa 5; Realmonte 8; Ribera 10; Sambuca di Sicilia 1; San Biagio Platani 0; San Giovanni Gemini 4; Sant’Angelo Muxaro 0; Santa Elisabetta 1; Santa Margherita di Belìce 2; Santo Stefano Quisquina 0; Sciacca 22; Siculiana 1; Villafranca Sicula 0; Navi accoglienza 8.

Sconda giornata di prove preselettive al concorso per l’assunzione di 28 persone in vari profili professionali) da assumere presso il Comune di Sciacca a tempo indeterminato.

Le prime due prove di ieri e le due di oggi, hanno rivelato che rispetto all’elenco degli ammessi a presentarsi sono stati circa il 50 per cento. Molti concorrenti non sono del luogo, e per motivi diversi (probabile la gran quantitià di partecipanti) o per scarse motivazioni, hanno deciso di rinunciare.

In Commissione Territorio e Ambiente all’Assemblea Regionale, presieduta da Giusi Savarino, sono stati ascoltati i rappresentanti sindacali che sollecitano una riforma per garantire ai lavoratori forestali 151 giornate, e contratti a tempo indeterminato con un ricambio generazionale, avvalendosi dei lavoratori anche sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici. La Savarino spiega: “Sono legittime richieste, condivise da me e dai colleghi della Commissione. Ma c’è un ma: queste istanze sindacali presentate, oggi come ieri, e ignorate dal governo precedente, devono essere presentate al tavolo romano del governo nazionale. Non possiamo non tener conto che è l’accordo capestro Stato/Regione che ci obbliga a non poter andare oltre la proposta dell’Assessore all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale, Antonino Scilla, pena l’impugnativa della legge di riforma. Questo accordo deve essere cambiato. Roma deve capire che oggi, specie alla luce delle recenti devastazioni ambientali di cui è vittima il nostro territorio, è necessario implementare e migliorare il sistema dei forestali, e questa è una battaglia che va condotta insieme: governo Musumeci, Assemblea Regionale e sindacati”.