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L’obbligo del Green pass da domani sarà allargato alle scuole e a parte dei trasporti. Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, da domani sarà necessario utilizzare il ‘pass’ per entrare negli istituti scolastici ma anche per viaggiare.

Ma si alza il tono della protesta: il popolo del “no” è in fermento da giorni, pronto a manifestare. Via social in molti si stanno dando appuntamento: 54 le città in cui sono previste iniziative contro il passaporto vaccinale.

Le pattuglie Polfer impegnate nei servizi di vigilanza presso la Stazione ferroviaria di Agrigento Centrale, lo scorso fine settimana hanno effettuato mirati controlli  a bordo dei treni e lungo la linea ferroviaria, in particolare, durante i controlli straordinari relativi all’ottava giornata “Stazioni Sicure”, gli uomini della Polfer  hanno fermato un 26enne italiano in arrivo presso la stazione ferroviaria agrigentina a bordo di un treno regionale proveniente dal capoluogo palermitano. L’uomo, dagli accertamenti esperiti, è risultato gravato da decreto di rintraccio per la notifica di un provvedimento  a seguito di una rapina, commessa a Roma lo scorso 31 luglio,  ai danni di 3 persone.

Ad Agrigento la Fns Cisl Agrigento – Caltanissetta – Enna ha organizzato domani mattina, mercoledì primo settembre, un sit-in dei Vigili del fuoco agrigentini innanzi alla Prefettura di Agrigento. Il coordinatore del sindacato, Diego Motisi, spiega le ragioni della manifestazione: “L’amministrazione centrale ritiene che nel Comando di Agrigento vi sia un esubero di 5 unità di personale. Invece, secondo calcoli da noi effettuati, l’attuale dotazione organica al Comando di Agrigento, con le sedi distaccate comprese tranne quella di Lampedusa, totalizza una carenza di personale operativo, ovvero il personale abilitato a prestare soccorso alla popolazione, di ben 47 unità. E che tale carenza di 47 unità operative, entro la fine dell’anno in corso, aumenterà a circa 57 – 60 a seguito di pensionamenti e passaggi di qualifica. A fronte di ciò, soprattutto nell’attuale periodo di emergenza incendi, il personale è costretto a turni massacranti in un contesto operativo emergenziale e con un carico di lavoro più che raddoppiato. I rischi di infortuni sui Vigili del Fuoco impegnati nel soccorso pubblico sono elevatissimi e difficilmente giustificabili”.

Ad Agrigento è accaduto che una donna di 35 anni, esasperata dai maltrattamenti del marito, di 40 anni, si è allontanata da casa con le valige per recarsi a casa dei genitori a Monserrato. Lui l’ha inseguita, insultata e minacciata. Lei si è rifugiata nell’androne del palazzo dove abitano i genitori. Lei, e anche alcuni residenti, hanno telefonato al 112. Sul posto sono intervenuti i poliziotti. Lui è scappato. Poi è stato rintracciato. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Si attende la querela di parte della donna. Non si escludono provvedimenti di prevenzione a carico di lui.

Una violenta scossa di terremoto, di magnitudo 4.3, è stata registrata dai sismografi dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel Palermitano alle ore 6:14. L’epicentro è stato localizzato in mare, al largo di Cefalù. Il sisma è stato avvertito dalla popolazione soprattutto nella zona delle Madonie. E anche nel capoluogo in molti sono stati svegliati dal tremore. Tantissime sono state le telefonate ai vigili del fuoco. Non sono stati segnalati danni.

Il Riformista

Sentir dire, oltre a tutto dalla bocca di un giudice, dopo l’omicidio di Vanessa Zappalà, la numero 41 di quest’anno, che “la donna non riesce a tenere una condotta univoca” nei confronti del maschio predatore, quello che poi la violenta oppure arriva a ucciderla, riporta lontana la memoria, a quel famoso “Processo per stupro” del 1979.

A triste disperante dimostrazione che quarant’ anni non sono bastati. Non sono stati sufficienti alle donne per riuscire a difendere il proprio corpo e la propria dignità. Non sono bastati per gli uomini a far proprio il problema che li riguarda in prima persona, tutti quanti. Perché i predatori sono maschi, e non c’è guerra in cui il corpo violato delle donne non sia il trofeo esibito dai vincitori. E non c’è violenza di gruppo in cui non si senta dire –ancora, ancora!- che “lei ci stava”. E ci tocca anche avere nelle orecchie, e subito dopo nella mente e nel corpo la voce di un giudice che invita La Donna, cioè tutte le donne, tutte noi a “tenere una condotta univoca”.

Vanessa aveva un po’ litigato e un po’ perdonato, come facciamo tutte noi donne, davanti al predatore che si mostrava pentito. Manipolatore, in realtà. Ma le denunce della ragazza erano “univoche”, parlavano per lei. E avrebbero meritato maggior ascolto. Diversa sensibilità, più che altro. Perché il problema qui e oggi non è più quello dell’aumento delle pene.

Articolo tratto da IlRiformista

Le discutibili parole profferite dal giudice Nunzio Sarpietro, in merito alla uccisione di Vanessa Zappalà, trovano il contropalco nelle parole di un altro giudice catanese che hanno una potenza straordinaria. Nella vita bisogna saper chiedere anche scusa e perdono senza cercare alibi o discutibili autodifese. Questo giudice lo ha fatto , prima da uomo, poi da cittadino ed infine da magistrato.

Queste le sue parole: Dolce Vanessa… So che chiederti scusa vale a poco. Perché qualcosa non ha funzionato. Questo è poco ma sicuro. Non può e non deve accadere. Sarai per sempre “un angelo” tra gli angeli a ricordarci ogni giorno che una storia va letta tante volte a 360°….”

Sono 1.600 i nuovi casi di coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su un totale di 11.243 tamponi processati. L’indice di positività è al 14.23%, ancora in aumento rispetto a ieri. Le vittime sono 9 mentre i guariti/dimessi sono 526. Attualmente in Sicilia ci sono 28.489 persone positive. Ancora oggi l’isola, entrata in zona gialla, è la prima regione in Italia per incremento di nuovi casi.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 442; Catania 399; Messina 273; Caltanissetta 133; Enna 105; Ragusa 95; Siracusa 90; Trapani 83; Agrigento 0

Un lungo vertice in prefettura voluto fortemente dal capo della Procura di Agrigento Luigi Patronaggio sulla delicata questione Lampedusa alla luce di nuovi fatti, come ad esempio la denuncia di Legambiente che avrebbe individuato delle vere e proprie fogne a cielo aperto  nei presso del centro di accoglienza lampedusano con il rischio di gravissimi danni alla salute pubblica, nonchè l’eccessivo numero di sbarchi avvenuto nell’Isola nelle ultime settimane che fa pensare che dietro gli stessi ci sia una organizzazione criminale la quale, servendosi di scafisti, organizza dei viaggi verso le coste siciliane. Tra l’altro, alcuni medici, hanno individuato nell’ultimo sbarco, un numero di migranti con evidenti segni di torture oppure segni indelebili causati prima della partenza durante il periodo di prigionia. In questo caso, per approfondire le indagini, verranno impegnate le forze investigative della Direzione Investigativa Antimafia di Palermo che svolgeranno anche indagini internazionali.

L’incontro è terminato nel pomeriggio ed è stato messo nero su bianco sugli aspetti che abbiamo detto sopra.

Intanto la Procura ha aperto una inchiesta sul grave caso di degrado ambientale esistente nel vallone Imbriacola, a pochi passi dall’hotspot. Insistono nel vallone Imbriacola, a pochi passi dal centro, una serie di vasche contenenti reflui fognari provenienti anche dal centro di accoglienza e tale circostanza creerebbe gravissimi pericoli per la salute pubblica. Tra i reflui fognari vanno a finire anche i liquami di chi è affetto da Covid 19, da difterite e persino da tubercolosi. Saranno i carabinieri del centro Anticrimine e Natura a stabilire la pericolosità di quei reflui fognari attraverso una serie di interventi previsti nei prossimi giorni.

 

 

 

Sul tavolo dell’incontro non solo la concertazione di diverse azioni di sensibilizzazione destinate alle famiglie degli studenti minorenni, come l’ipotesi della celebrazione di una giornata vaccinale da realizzare ad inizio anno nei plessi scolastici, ma anche l’istituzione di percorsi vaccinali dedicati, in collaborazione con i pediatri ed i medici di famiglia. Più in generale, sono state ideate varie azioni per rendere ancora più prossimi i punti di somministrazione in città. Fra queste l’ipotesi di creare, grazie alla disponibilità del Comune, una postazione vaccinale durante i weekend, dalle 20 sino alla mezzanotte, nei luoghi della movida agrigentina (allo studio una sede a Porta di Ponte), istituire un camper itinerante per arrivare con facilità nelle viuzze del centro storico dove risiedono molti anziani, ed utilizzare, al bisogno, proprio le sedi scolastiche per raggiungere le periferie come fatto, con successo, nel quartiere di Giardina Gallotti.

Il vertice all’hub di Agrigento è stato preceduto da un’altra riunione del comitato tecnico permanente per il comune di Porto Empedocle, presso la sede del Distretto Sanitario di Base al viale della Vittoria. Anche qui, in cooperazione con il sindaco empedoclino, Ida Carmina, sono state definite diverse azioni congiunte dopo la recente attivazione di un punto straordinario vaccinale presso il poliambulatorio del comune marinaro. Ancora alla presenza dei rappresentanti del medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, sono state individuate diverse linee d’attività per innalzare il target degli immunizzati in linea con quanto previsto dall’ordinanza contingibile ed urgente del presidente della Regione Siciliana dello scorso 23 agosto.

Gli incontri presso le sedi distrettuali di tutta la provincia agrigentina proseguiranno con costanza nei prossimi giorni secondo una precisa programmazione voluta dalla direzione strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento.