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Si prospetta un nuovo rinvio delle elezioni Provinciali in Sicilia, già in calendario il prossimo 22 gennaio. Contrarietà esprime il commissario regionale della nuova Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, che afferma: “Facciamo fatica a credere che ancora una volta si voglia rinviare il rinnovo delle ex Province. Per la democrazia siciliana si tratta di un duro colpo. E’ chiaro a tutti i cittadini – soprattutto a quelli che vedono le strade prive di manutenzione, le scuole carenti di servizi e prive di sostegno, nonché la totale assenza di programmazione per interi territori della nostra Isola – che l‘abolizione delle ex Province da parte dell’allora governatore Crocetta si è rilevata una manovra poco riuscita, visto che i costi non sono diminuiti e i disservizi sono aumentati. Ci aspettavamo che il Governo attuale rispettasse quello che aveva inserito nel programma e per il quale aveva chiesto il consenso agli elettori, ma così non è stato. Il mio pensiero, essendo uomo libero dalla ricerca di convenienze elettorali, è che con questa mossa si è voluto mantenere il controllo di alcuni enti attraverso i commissari ed evitare che dal voto si potesse scoprire come i deputati di alcune province abbiano effettivamente perso l’affetto del proprio elettorato con la conseguenza che l’elezione di alcuni nuovi amministratori potesse essere scomodo per i piani di chi questo rinvio lo vuole”.

Un minore è ricoverato in gravi condizioni a Catania dopo essere stato raggiunto alla testa da un proiettile mentre era in automobile con i propri familiari. E’ quanto accaduto a Noto, in provincia di Siracusa. Il colpo sarebbe stato sparato dalla strada: sembra esclusa al momento l’ipotesi di un colpo accidentale partito dall’interno della vettura. Gli investigatori sono impegnati ad interrogare alcuni testimoni e hanno raccolto i video registrati da telecamere di sorveglianza nella zona.

Nel corso delle ultime ore sono giunti in Sicilia 232 nuovi Carabinieri, che rinforzeranno le Stazioni e le Tenenze dell’Isola. Sono provenienti dalle varie Scuole Allievi Carabinieri dislocate sul territorio nazionale, e hanno da poco concluso il 140esimo corso di formazione, intitolato al Carabiniere Alberto La Rocca, medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Ai nuovi Carabinieri, destinati alle Stazioni e alle Tenenze nell’ambito dei nove Comandi dell’Arma Provinciali, sarà affidato il delicato compito di garantire la sicurezza dei cittadini, specialmente in questo particolare periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria. Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha voluto così potenziare i presidi territoriali, Tenenze e Stazioni, che rappresentano il punto di riferimento certo per la collettività e simbolo pulsante della vicinanza dello Stato ai cittadini, non solo per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica ma anche per garantire prossimità, soccorso e sostegno alle popolazioni, nel solco di quella radicata e riconosciuta capacità di coniugare efficienza operativa e sensibilità umana, che da sempre caratterizza le Stazioni dei Carabinieri.

«Sulla gestione del servizio idrico dobbiamo partire dal rafforzamento del sistema attuale che è il frutto di una lunga battaglia politica del 2015, fatta accanto alla cittadinanza attiva, al forum per l’acqua pubblica, tutti uniti dal principio dell’acqua pubblica passato anche dal referendum – ha detto il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, che ha convocato l’Assemblea dei sindaci – La proposta del governo Musumeci era irricevibile prima e lo è ancora, anche dopo la riscrittura votata a maggioranza in commissione Ambiente e spedita adesso alla commissione Bilancio. L’obiettivo occulto di Musumeci è quello – continua Barbagallo – di favorire una gestione privata, come Sicilacque, controllata dal governo. Peraltro secondo noi ci sono anche diversi profili di illegittimità costituzionale: proseguiremo la nostra battaglia prima in commissione Bilancio e poi, se vorranno andare avanti a colpi di maggioranza, anche a Sala D’Ercole, interessando della questione pure il presidente dell’Ars a cui fin d’ora chiediamo un incontro per far presente che questa sarebbe l’ennesima norma spacciata per riforma che poi finirà per essere impugnata come tutte altre (presunte tali)». «Quello a Miccichè è l’ultimo appello – conclude – poi avvieremo una serie dì mobilitazioni, anche nelle piazze».

In sala «Mattarella» è intervenuto il presidente dell’Ars, secondo cui «questa è una iniziativa di legge che si deve concordare con i sindaci e non tra assessori. Accolgo – ha aggiunto – ovviamente la richiesta di incontrare i sindaci».

 “Oggi l’Asp di Agrigento ha comunicato 16 nuovi casi di contagio, tutti sono stati posti in isolamento presso il proprio domicilio, il numero dei soggetti positivi al coronavirus sale così a 44”. A comunicarlo oggi pomeriggio è il sindaco Matteo Ruvolo. Risultano  altri 6 soggetti in quarantena per essere stati a contatto con un soggetto positivo.

Il sindaco comunica anche che si sono registrati “tre casi di positività al tampone rapido in una delle scuole secondarie di I° grado. Uno studente e altri due che però non hanno frequentato nell’ultima settimana. In attesa dell’esito del tampone molecolare, tutti gli altri studenti della classe frequentata – negativi al tampone rapido – sono stati posti comunque in quarantena per un periodo di 10 giorni, al termine del quale saranno nuovamente sottoposti a tampone prima del rientro a scuola”.

Ruvolo informa la cittadinanza che è possibile sottoporsi a vaccinazione anche delle terze dosi, presso l’ospedale di Ribera. Il requisito fondamentale è che siano trascorsi almeno 150 giorni dal completamento del ciclo primario di vaccinazione.

Rivolge ancora una volta “un appello a quanti non hanno ancora effettuato il vaccino o che rientrano già nei target previsti per ricevere la dose booster, a recarsi al punto vaccinale dell’ospedale di Ribera per proseguire la campagna anti Covid19. Con la collaborazione di tutti dobbiamo ridurre la diffusione dell’infezione per evitare i provvedimenti conseguenti che tutti già conosciamo (isolamento, quarantena, didattica a distanza, etc.)”, conclude.

La Polizia ha eseguito, su ordine della Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Giudice per le indagini preliminari. Gli arrestati, che rispondono di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata, sono indagati di appartenere al clan Rinzivillo di Gela. Le 3 ordinanze sono a carico di tre gelesi: F.M di 51 anni, T.M di 50 anni e C.E. di 44 anni. Attraverso intercettazioni e pedinamenti, è emersa in particolare l’estorsione ai danni del titolare di una attività commerciale di orto-frutta, che è stato avvicinato dagli indagati con frasi dall’inequivocabile tenore minatorio: “Chiudi o diamo a fuoco ai tuoi veicoli”; “chiudi o saremo costretti ad abbassarci la maschera”; “chiudi o ti uccidiamo”. Le minacce sono state finalizzate a che lui chiudesse l’attività commerciale in quanto in concorrenza con quella di C.E., uno dei soggetti raggiunti da misura cautelare. Le minacce hanno sortito l’effetto sperato in quanto il titolare è stato costretto a cessare l’attività commerciale non gradita al clan mafioso.

Ad Agrigento i Carabinieri del Noe hanno sequestrato il depuratore al Villaggio Mosè, dopo avere riscontrato il malfunzionamento dell’impianto. Non è la prima volta che accade. Il depuratore da tempo non sarebbe stato oggetto di interventi di adeguamento da parte della recente gestione commissariale prefettizia. In particolare, il sequestro sarebbe scattato per il malfunzionamento della vasca di ossidazione, verosimilmente provocato rottura di due pompe, che sarebbero state adesso sostituite dal gestore del servizio idrico Aica.

Niente da fare per la Seap Dalli Cardillo Aragona contro una concreta Futura Volley Giovani Busto Arsizio nel recupero della quarta giornata di andata del campionato di Serie A2, girone A. Il sestetto di Matteo Lucchini non tradisce le attese della vigilia e con un perfetto gioco di squadra sbanca il PalaMoncada e porta a casa l’intera posta in palio. La Seap Dalli Cardillo Aragona ha giocato bene il terzo e quarto set, ma nel primo e nel secondo non ha saputo reggere il confronto con le avversarie.
Le padrone di casa, ancora prive di Stival e Zech, scendono in campo con Caracuta al palleggio, Zonta opposto, Negri e Cometti centrali, Moneta e Dzakovic martelli-ricevitori e Vittorio libero. Nel corso del match spazio a Bisegna, Casarotti e Ruffa. La Futura Volley Giovani Busto Arsizio risponde con Demichelis in regia, Bici opposto, Landucci e Sartori al centro, Angelina e Biganzoli in banda e Garzonio libero. In campo anche Monaco, Bassi, Morandi e Sormani.
Primo e secondo set senza storia, dominati dal sestetto ospite, nettamente superiore all’Aragona. Ospiti bene in tutti i fondamentali, con Bici e Angelina sugli scudi. La Seap Dalli Cardillo Aragona trova compattezza tra i reparti nel terzo set e mette alle corde il Busto Arsizio. Le padrone di casa crescono in difesa e ricezione, servono meglio e vanno a segno con continuità. Biganzoli e compagne annullano due palle set ma si arrendono ai vantaggi 27-25 con Dzakovic grande protagonista. L’Aragona si ferma qui, sul più bello e il Busto Arsizio torna la squadra dei primi due set. Le ospiti non sbagliano più nulla e volano a vincere con merito 3 set a uno. L’opposto Bici è stata premiata come migliore in campo e top scorer del match.

Il “Salus Festival” entra nel vivo. Nella giornata odierna molti interventi hanno caratterizzato l’apeetura dei lavori. Spicca certamente la “Lectio Magistralis” del prof. Ernesto Burgio, di origini siciliane (Campobello di Mazara) che tanto lustro ha dato nella ricerca scientifica oncologica pediarica a livello mondiale. Di seguito anche gli interventi di professionisti  di grande spessore professionale.

 

Il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Mario Zappia, interviene in merito ad alcune critiche relative alla riduzione del monte ore di lavoro del personale click day-covid-19 esprimendo le seguenti considerazioni di precisazione: “il personale Click Day, per complessive 197 unità, è stato impiegato dal mese di marzo a tutt’oggi a supporto delle attività covid correlate ed in particolare nella campagna vaccinale che ha avuto un trend esponenziale dal mese di aprile al mese di agosto del corrente anno. Ricorderete bene tutti che nel primo periodo L’ASP di Agrigento non ha  proceduto all’assunzione di tutti i 197 contestualmente – ricorderete anche che questa scelta ci ha esposto a una serie di attacchi da parte di chi avrebbe voluto tutti…. subito!?! – bensì si è proceduto progressivamente ad assumere in base al numero di vaccini che venivano somministrati ogni giorno fino a raggiungere il numero completo quando le somministrazioni giornaliere hanno raggiunto livelli ragguardevoli (ricordo che questa ASP è arrivata a fare anche 4.000/5.000 vaccini/die!!).

Quando nel mese di settembre la richiamata campagna vaccinale ha subito un progressivo rallentamento (e si è passati dalle oltre 4.000 vaccinazioni die, in ambito provinciale, a poco meno di 1.000) l’Azienda con provvedimento deliberativo del 21/10/2021 ha mantenuto il rapporto di lavoro immutato con gli assunti click day e ciò per definire tutte quelle procedure, compresa la digitalizzazione del materiale cartaceo, che non era stato possibile eseguire durante le fasi di vaccinazione.

Se si volesse essere onesti nella rappresentazione di tutta la vicenda, bisognerebbe sottolineare anche questo: la prima scelta è stata quella di mantenere la forza lavoro immutata impiegandola in altri compiti, sempre connessi al covid, che durante l’ondata di piena era impossibile espletare, piuttosto che dimezzare il personale.

Essendosi successivamente, nell’ultima settimana del mese di ottobre e prima settimana del mese di novembre, registrata un’ulteriore flessione dell’attività vaccinale, piuttosto che procedere alla riduzione numerica del personale in argomento, l’ASP  si è determinata a ridurne l’impegno orario settimanale e ciò nella considerazione che l’avviata somministrazione della terza dose booster ancora non decollata avrebbe sicuramente richiesto di rivedere l’impegno orario dello stesso  personale nei giorni successivi. Assolutamente gratuita e  ingenerosa è l’affermazione che le code dei vaccinandi siano dovute a questo, perché per i numeri attuali di vaccini il personale è sufficiente. Ovviamente i Dirigenti preposti devono distribuirlo al meglio. Per questo chiederò fermamente di verificare se non ci siano comportamenti ostruzionistici e/o pretestuosi che non potranno essere consentiti.

In conclusione, così come a inizio pandemia abbiamo operato con impegno progressivo a secondo del numero di vaccini somministrati ogni giorno, allo stesso modo procederemo anche oggi perché siamo convinti che questo sia un comportamento corretto e di buona amministrazione”.