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E’ il terzo paziente affetto da anemia mediterranea dell’intera penisola, il primo della Sicilia, ad essere sottoposto ad un “editing del genoma”, tecnica innovativa ad altissima precisione in grado di “correggere” in laboratorio le cellule prelevate dalla persona malata, per poi essere nuovamente infuse nell’organismo dove si riproducono con successo al posto di quelle difettose. Si tratta di un giovane adulto agrigentino che da circa quattro mesi, a seguito dell’ottimo esito dell’infusione di cellule geneticamente modificate, non ha più esigenza di sottoporsi alle cicliche trasfusioni di sangue che finora la cronicità della malattia talassemica gli ha imposto. Il risultato è frutto della sinergia fra l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, dove il giovane ha potuto curarsi in maniera ottimale nel corso degli anni per poter giungere senza comorbilità al momento cruciale della terapia con “genome editing”, e l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, centro iperspecialistico a valenza internazionale dove è stata impiegata con successo questa tecnica avveniristica.

“Aveva solo pochi mesi di vita – afferma la dottoressa Calogera Gerardi, responsabile del Centro di diagnosi e cura delle talassemie degli Ospedali riuniti di Sciacca e Ribera – quando, nel 2000, nel giorno della diagnosi di una malattia genetica cronica, la talassemia major, prendemmo in carico presso la nostra struttura il giovane. In quel momento di grande sconforto, strinsi una sorta di alleanza con la famiglia, non solo per assicurare che i migliori standard di terapia sarebbero stati garantiti al piccolo, ma anche per ragionare in prospettiva: le cure ottimali, negli anni, avrebbero consentito di far trovar pronto il futuro paziente quando i progressi dall’ingegneria genetica, già assolutamente promettenti in quel periodo, sarebbero divenuti una realtà. Così è stato, il giovane è risultato eleggibile all’intervento ed il risultato ci riempie oggi di soddisfazione”.

Il primo step concluso a Sciacca ha fatto da condizione essenziale per il trattamento innovativo perfezionato al “Bambino Gesù”. Il paziente agrigentino è stato seguito presso la struttura romana dalla validissima equipe del Dipartimento di Oncoematologia e Terapia Cellulare e Genica diretto dal professor Franco Locatelli. Le attività sono state coordinate dal dottor Mattia Algeri.

Il caso clinico del paziente agrigentino si è inserito all’interno di una sperimentazione internazionale promossa da Vertex Pharmaceuticals e Crispr Therapeutics i cui primi promettenti risultati sono stati presentati agli ultimi Congressi della Società Americana di Ematologia (ASH 2020) e dell’Associazione Europea di Ematologia (EHA 2021), i due appuntamenti annuali che raccolgono i contributi scientifici più qualificati al mondo nell’ambito delle malattie del sangue.

Talassemia e anemia falciforme sono due malattie del sangue causate dalle mutazioni dei geni coinvolti nella sintesi dell’emoglobina, la proteina dei globuli rossi che trasporta ossigeno nell’organismo. Il trattamento sperimentato si basa sul ripristino della sintesi dell’emoglobina fetale tramite l’editing del genoma. Le cellule staminali emopoietiche prelevate dai pazienti vengono modificate in appositi laboratori attraverso il sistema CRISPR-Cas9 che si basa sull’impiego della proteina Cas9, una sorta di forbice molecolare che viene programmata per tagliare o modificare specifiche sequenze del DNA di una cellula, potendo così portare alla correzione di varie malattie. Dopo questa manipolazione genetica, le cellule così modificate vengono infuse nei pazienti che nel frattempo sono stati sottoposti a una terapia farmacologica per “distruggere” il midollo, in modo da fare spazio alle nuove cellule staminali ingegnerizzate che si moltiplicheranno correggendo la malattia.

“L’editing del genoma – spiegano il professor Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia del Bambino Gesù e il dottor Mattia Algeri – rappresenta potenzialmente una rilevante opzione curativa per i pazienti con emoglobinopatie, ovvero talassemia e anemia falciforme, accompagnata da un profilo di rischio estremamente ridotto; certamente i risultati andranno verificati e confermati nel tempo. Normalmente, questi pazienti trovano nel trapianto di midollo la loro principale soluzione terapeutica. Il vantaggio dell’editing del genoma, che si affianca per profilo di sicurezza ed efficacia alla terapia genica, anch’essa assai innovativa e sviluppata con successo nel nostro Ospedale, è quello di poter essere applicato anche a chi non ha un donatore di midollo osseo o non può ricevere un trapianto a causa dell’età. Confidiamo che in futuro l’editing potrà essere utilizzato anche per il trattamento di altre malattie genetiche”.

La notizia dell’ottimo esito del percorso di cura e trattamento è stata accolta con viva soddisfazione dal commissario straordinario dell’ASP di Agrigento, Mario Zappia: “la rilevanza sotto il profilo sociale e sanitario del risultato raggiunto ha il sapore della conquista per i tanti pazienti affetti da patologie genetiche croniche. Siamo felici per il nostro giovane conterraneo che da oggi potrà beneficiare di un significativo miglioramento della qualità di vita e, al contempo, ci riempie di orgoglio aver costruito le basi di un traguardo così rilevante e promettente da estendere a tutti i pazienti con emoglobinopatie eleggibili”.

Il Sindaco Miccichè “Sostegno alle imprese, la cui attività è stata limitata causa Covid” Riduzioni degli importi fino al 100 per cento per le utenze non domestiche danneggiate dal covid, e la sforbiciata alla Tari, la tassa sui rifiuti, che ha messo in campo il Comune di
Agrigento.

Annuncia il Sindaco Miccichè, per sostenere le imprese la cui attività è stata chiusa o limitata – in misura diversa a seconda del settore – dalle normative e dalle restrizioni legate all’emergenza sanitaria, per il 2021, tenendo conto di alcuni criteri oggettivi: da una parte il periodo di chiusura previsto dalla normativa, dall’altro le difficoltà nella ripresa anche legate agli obblighi in tema di distanziamento sociale e di sanificazione dei locali”.

Nel regolamento approvato dal Consiglio comunale sono previste misure agevolative sulla Tari fino al 100 per cento per l’anno 2021 per tutte le attività commerciali che hanno subito o la chiusura o ingenti perdite, a seguito delle misure restrittive dovute al covid; ulteriori misure agevolative sulla tassa dei rifiuti sono previste anche per quelle aziende non soggette a chiusure ma che documentino una riduzione del fatturato 2020, raffrontato al fatturato 2019, almeno pari al 30%. Inoltre previste riduzione del canone patrimoniale per l’anno 2021 a favore dei soggetti passivi che pagavano l’imposta pubblicitaria e di IMU a favore dei proprietari, di immobili strumentali per lo svolgimento della propria attività.

Nella previsione di riduzione sulla Tari non solo imprese ma anche agevolazione ai soggetti ammessi al bonus sociale.

“L’Amministrazione Comunale di Agrigento vuole fortemente essere a sostegno delle attività commerciali e di tutti quei soggetti che hanno subito danni dalla pandemia – afferma il Sindaco Franco Miccichè – sono oltre 4 i milioni a disposizione per ridurre in modo netto nel 2021 le imposte comunali Tari, Imu, e canone patrimoniale”.

“A beneficiare delle agevolazioni non solo le aziende che hanno dovuto chiudere a seguito delle restrizioni, ma tutte le categorie produttive che hanno subito perdite minori. Voglio ringraziare il Consiglio comunale che con senso di grande responsabilità e collaborazione, ha votato il regolamento favorevolmente – conclude Franco Miccichè”.

“Spunta un’emergenza nell’emergenza rispetto alla gestione della raccolta differenziata a Favara. RTI, capogruppo  Iseda, hanno chiesto alla Regione in nuovi siti dove conferire i rifiuti indifferenziati che si sono accumulati durante i giorni di sciopero, ma al momento non vi sono nuovi impianti da poter utilizzare. Questo comporta che lo smaltimento sarà limitato alle quantità massime giornaliere concesse dalla struttura. Il risultato sarà un ulteriore dilatamento dei tempi necessari per rimuovere i rifiuti che ancora oggi sommergono la città. La grave crisi della raccolta della spazzatura a Favara, la paga naturalmente come sempre “cappiddazzu” cioè i cittadini ligi ai doveri civili e morali. Nel grande gioco delle carte, le RTI capofila ISEDA hanno fatto “scopa”. Nessuno si è preoccupato di risalire ai fatti accaduti, al recente passato, dove il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori (non è la prima volta) avrebbe provocato il “casino” che è sotto gli occhi di tutti. Nessuno, amministrazione favarese compresa, ha avuto l’accortezza di sanzionare le RTI come previsto dal contratto. Nessuno, tranne le coraggiose donne favaresi, ha gridato ad alta voce, lo stato di abbandono della loro Città. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto presentare alla Regione – in casi drammatici come quello attuale – una richiesta di  “prestito” (oltre alla cifra degli 800mila euro erogata a tutti i comuni siciliani) accompagnata da un forte progetto analitico di recupero della tassa evasa, con la formazione di una “task force” addetta alla tracciabilità dei furbetti  (Si ha notizia che circa il 45% della tassa rifiuti non viene pagata)  il tutto accompagnato dalla rescissione del contratto, motivata dalla cattiva gestione e organizzazione della raccolta rifiuti, con RTI capogruppo ISEDA, segnatamente all’affissione in tutto il paese di un manifesto dove capeggia un  GRAZIE  a caratteri cubitali, alla politica che in questi giorni si è “spesa”, rinunciando alle vacanze estive, per alleviare le sofferenze morali e civili dei favaresi. Solo così la Città di Favara potrà rinascere”.

Lo scrive in un comunicato il sindacato Sgb.

Oggi dalle ore 10.00 alle 10.45 Sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento ha incontrato le mamma di Favara sulla questione rifiuti, le quali sono state accompagnate dall’avv. Giuseppe Di Miceli, quale rappresentante di Konsumer Italia ad Agrigento.
Il Prefetto ha ascoltato il grido di aiuto delle mamme preoccupate sia per la salute dei propri cari che della situazione pandemica nella città di Favara, che vede oggi le dimissioni del proprio Sindaco ed in merito alle quali Sua Eccellenza si è impegnata a convocare subito, una volta nominato, il Commissario che verrà al fine di una corretta amministrazione della città e con particolare attenzione alla problematica della raccolta dei rifiuti.
Le mamme hanno consegnato al Prefetto le firme raccolte con la propria petizione online, quasi 300 in 48 ore, ed hanno compreso il proficuo lavoro svolto da Sua Eccellenza da quando è stata assegnata alla nostra provincia. In particolare è stato anche approfondito il lavoro svolto da Sua Eccellenza nello spronare le istituzioni locali, in particolare quella di Favara, ad adempiere ai propri doveri nei confronti dei cittadini.
Le mamme di Favara confortare dall’incontro avuto nel breve tempo con Sua Eccellenza si sono impegnate a sorvegliare l’attività amministrativa locale e a segnalare tramite l’avv. Giuseppe Di Miceli direttamente alla prefettura le inefficienze registrate. A tal fine le sig.re presenti all’incontro, Maria Nona, Stefania Saieva, Angela Vaccaro e Enza Caramazza, chiedono l’aiuto anche delle altre mamme favaresi e di tutti i cittadini in generale, affinché questa città si rialzi e riacquisti lo splendore oggi perduto vuoi per gli incivili, vuoi per gli evasori, vuoi per la mala gestio della politica locale.

Ad Agrigento, a San Leone, una donna di 34 anni, alla guida di un’automobile Lancia Y, verosimilmente perché ubriaca e saranno le analisi a confermarlo, procedendo a zig e zag lungo il viale Viareggio, ha investito tre automobili, due posteggiate e, invadendo la corsia opposta, un’altra auto in marcia. Lei, ferita, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale da un’ambulanza del 118 intervenuta sul posto insieme ai Poliziotti della Volanti che si sono occupati dei rilievi stradali di rito.

Secondo un articolo pubblicato giorni addietro da una testata giornalistica online, centinaia di litri di liquame vengono scaricati in mare dalle navi quarantena ormeggiate dinnanzi le coste agrigentine.

Dall’articolo si evince che il liquame in questione sarebbe costituito da rifiuti organici umani dei migranti sottoposti a sorveglianza sanitaria presenti sulle navi.

Se la notizia fosse confermata si tratterebbe di un fatto di una gravità assoluta probabilmente  configurante un ipotesi di reato.

Chiediamo alle autorità competenti di verificare le modalità di smaltimento dei reflui prodotti a bordo delle navi quarantena che dovrebbero essere stoccati in centri specializzati ed assolutamente non sversati nel mare agrigentino dove giornalmente residenti e turisti fanno il bagno cercando refrigerio”.

Marco Vullo, Assessore ai servizi sociali di Agrigento annuncia di aver indetto una conferenza stampa giorno 2 agosto alle ore 11.00 presso la Sala Giunta del Comune, sarà reso noto per tabulas i risultati raggiunti a favore delle famiglie beneficiare della forma di assistenza, grazie al protocollo d’intesa con la Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale.

“Grazie al protocollo d’intesa tra Comune e Fondazione e lo stanziamento di 100 mila euro di quest’ultima con un Avviso Pubblico, abbiamo dato un ristoro alle famiglie meno abbienti, soprattutto per la straordinaria disponibilità di questo ente che opera nel sociale e nel welfare con grande competenza.

Infatti i buoni spesa alimentari in forma di credito elettronico per l’emergenza socio-assistenziale in questo periodo di Covid -19 e di crisi socio-economico hanno contribuito a sostenere chi realmente si è trovato in una situazione di grave indigenza.

Tra l’altro, continua l’Assessore Vullo, l’opera meritoria della Fondazione Terzo-Pilastro ha avuto un cappello positivo e a giugno con ulteriori donazione di 100 mila euro e lo scorrimento di graduatoria abbiamo continuato ad intercettare altre famiglie bisognose.

Posso dire, conclude l’Assessore Vullo, che iniziative e protocolli d’intesa con enti del terzo settore indirizzate a forme più ampie di sostegno sociale, economico, culturale e di integrazione, rappresentano il primo punto per un’azione politico –amministrativa che deve implementare sempre nuovi servizi a tutela di una normalizzazione della vita di tutti i cittadini agrigentini.”

Ore frenetiche e trattative in corso tra il vertice Aica, Ati e Curatela fallimentare. Dal punto di vista sindacale parrebbe essere stata trovata la quadra. Il personale ex Girgenti Acque e Hydortecne sarebbe messo in organico dall’Aica dal 2 di agosto. Ma tutto è subordinato alla sottoscrizione dell’intesa tra Aica e Curatela fallimentare.

E’ stato siglato un accordo tra Cgil, Cisl e Uil e l’Aica che prevede la continuità dei rapporti contrattuali.

Il personale ex Girgenti Acque avrebbe il contratto del settore Gas-Acqua, mentre il personale ex Hydortecne sarebbe inquadrato con il contratto metalmeccanici. I sindacati rilevano “come l’applicazione del contratto nel settore metalmeccanico su una parte del personale rappresenti una anomalia in termini di disparità di trattamento”.

Il sindacato attende l’esito della trattativa tra Aica e Curatela fallimentare e si “impegna successivamente ad avviare le trattative per la convergenza verso l’applicazione di un unico contratto di lavoro Gas-Acqua”.

Complice il bel tempo, a Lampedusa continuano senza sosta gli sbarchi di migranti.

Nelle ultime 24 ore si registrano una ventina di sbarchi che hanno causato nuovamente il riempimento dell’hotspot di contrada Imbriacola dove adesso i presenti sono più di mille e cento. Le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza continuano incessantemente ad intercettare barchino con almeno 20 persone a bordo.

Le navi quarantena in questo momento hanno un gran da fare. Giornalieri sono i trasferimenti da Lampedusa a Porto Empedocle per liberare i posti nel centro di accoglienza.

Nella giornata di ieri un migrante, appena raggiunto terra, si è sentito male e per lui si è disposto il trasferimento in elisoccorso presso l’ospedale di Agrigento.

 

 

A Porto Empedocle i poliziotti della Squadra Volanti di Agrigento hanno denunciato per evasione un uomo di 40 anni, di Porto Empedocle, già ristretto agli arresti domiciliari. Lui ha litigato con il padre, e poi, per sottrarsi alla reazione del genitore, si è lanciato dal balcone, al primo piano dell’abitazione, e poi si è recato al Commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle. Il quarantenne ha subito lievi ferite ad una mano.