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Malviventi a lavoro ad Agrigento e a Canicattì. Ad Agrigento, in piazza Ravanusella, un tunisino di 40 anni è stato accerchiato, aggredito e rapinato del portafogli con dentro ben 1.400 euro da tre suoi connazionali. Indagano i Carabinieri a cui si è rivolto l’immigrato. A Canicattì, in via Carlo Alberto, un uomo incappucciato ha atteso la chiusura serale di una tabaccheria, poi ha strattonato con violenza la titolare, caduta a terra, le ha scippato la borsa con dentro circa 2mila euro, e poi è fuggito con un complice in sella ad uno scooter. Indaga la Polizia.

Un imprenditore agricolo di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, è stato vittima di un tentativo di estorsione, e ha denunciato i suoi aguzzini ai Carabinieri. Tre persone sono state arrestate in flagranza, sorprese ad intascare 5mila euro. Sono tutti di Noto: C C, sono le iniziali del nome, 51 anni, C D, 38 anni, e C S, 19 anni. Sono stati arrestati per estorsione e trasferiti nel carcere Cavadonna a Siracusa. L’imprenditore una settimana addietro ha subito l’incendio di un telo di copertura di macchinari agricoli. All’intimidazione è eseguita la richiesta di 10.000 euro. L’imprenditore ha concordato un anticipo di 5.000 euro e, al momento della consegna, i carabinieri di Noto, mimetizzati tra la vegetazione, hanno arrestato i tre. Nelle tasche di uno di loro è stato rivenuto il denaro versato dall’imprenditore che ha avuto in passato rapporti di lavoro con uno dei tre. E sarebbe stato lui, a conoscenza della disponibilità economica dell’imprenditore, ad indicarlo ai suoi complici come vittima ideale. Le richieste di denaro sarebbero state avanzate millantando protezione da fantomatici malintenzionati che avrebbero potuto provocare danni all’azienda e alla famiglia dell’imprenditore.

295 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 7.004 tamponi processati. L’incidenza sale al 4,2% mentre ieri era al 2,7%. La Sicilia si colloca al quinto posto per contagi tra le regioni in Italia. Gli attuali positivi sono 7.384 con un aumento di 187 casi. I guariti sono 106 mentre si registrano altre 2 vittime, che portano il totale dei decessi a 7.019. Sul fronte ospedaliero sono adesso 336 ricoverati, mentre in terapia intensiva sono 36.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo con 19 casi, Catania 111, Messina 55, Siracusa 70, Ragusa 4, Trapani 7, Caltanissetta 26, Agrigento 2, Enna, 1.

6 nuovi nuovi positivi, un ricovero, tredici guariti e nessuna nuova vittima. questi i numeri diffusi dalla Azienda Sanitaria di Agrigento relativi alla giornata di ieri.

In ospedale ci sono 9 ricoverati, di questi 8 si trovano in degenza ordinaria e subintensiva. Sei di loro sono ricoverati al “Fratelli Parlapiano” di Ribera, uno al San Giovanni di Dio di Agrigento e uno in un altro ospedale fuori provincia.

Resta un solo paziente in terapia intensiva all’ospedale di Ribera.

Questa la situazione nei Comuni agrigentini: Agrigento: 16 (-1); Aragona: 2 (stabile); Burgio: 2 (stabile); Caltabellotta: 1, Cammarata: 5 (stabile); Campobello di Licata: 2 (stabile); Canicattì: 43 (-2); Casteltermini: 1 (stabile), si tratta di un migrante ospitato in un centro di accoglienza; Castrofilippo: 1 (stabile); Cattolica Eraclea: 30 (stabile); Favara: 6 (+1); Grotte: 1 (stabile); Licata: 17 (-1); Lucca Sicula: 2 (stabile); Menfi: 7 (stabile), Montallegro: 1 (stabile); Montevago: 1 (+1); Naro: 21 (-1); Palma di Montechiaro: 9 (-2); Porto Empedocle: 6 (stabile); Raffadali: 13 (stabile); Ravanusa: 3 (stabile); Ribera: 11 (stabile); San Giovanni Gemini: 3 (stabile); Santa Margherita di Belice: 3 (stabile); Sciacca: 31 (-3); Villafranca Sicula: 6 (stabile).

Sono “Covid free”: Alessandria della Rocca, Bivona, Calamonaci, Camastra, Cianciana, Comitini, Joppolo Giancaxio, Racalmuto, Realmonte, San Biagio Platani, Sambuca di Sicilia, Sant’Angelo Muxaro, Siculiana, Santo Stefano Quisquina e Santa Elisabetta.

Ci sono figli e figli. A Favara un figlio “esemplare” ha inviato direttamente in ospedale la propria mamma dopo malmenata di brutto a seguito di un diverbio che era avvenuto tra i propri consanguinei.

Giunta al pronto soccorso, in codice rosso quando si tratta in caso di violenza, alla 53enne favarese è stato riscontrato un trauma cranico facciale e contusioni sparse derivate dalla violenza inaudita del proprio figlio.

Le grida della donna sono state udite in tutto il quartiere tanto che i vicini di casa hanno immediatamente chiamato i carabinieri della locale Tenenza i quali, nelle prossime ore, denunceranno il figlio violento della donna per maltrattamenti in famiglia.

 

 

Partita combattuta, una difesa solida ed una fase offensiva altalenante trascina la Fortitudo Agrigento alla vittoria contro la Virtus Arechi Salerno con il risultato di 76-65. Un super Albano Chiarastella con 24 punti e 15 rimbalzi è il top scorer del match ed il terzo parziale risulta decisivo. I primi due tempi sono stati alla pari, le squadre si sono affrontate a viso aperto e Salerno ha risposto colpo su colpo terminando sul 30-30 la prima parte di gara.

Negli spogliatoi la carica di coach Catalani è arrivata dritta nel cuore dei biancoazzurri che subito si fanno strada e con un parziale di 23-9 portano il match ad una sola direzione. Qualche errore di troppo in fase offensiva ha rimesso in partita Salerno ma senza mai essere troppo pericolosa ed Agrigento, grazie anche ai 16 e 15 punti di Grande e Morici, hanno conquistato la seconda vittoria di fila, entrambe sul campo del Palamoncada. Punti importanti in vista del prossimo match in trasferta, Catalani si dice pronto ad affrontare le prossime partite: “È stata una vittoria molto importante, abbiamo preparato bene il match e l’assenza di Costi ha inciso molto nel nostro gioco ma i ragazzi hanno saputo sfruttare le occasioni giuste nei momenti decisivi del match ed abbiamo concesso poco. Il loro gioco ci ha messo in difficoltà in fase di attacco ma l’importante era portare a casa la vittoria. Adesso vogliamo continuare ad avere risultati positivi e vincere anche in trasferta”.

Cronaca di una morte annunciata. Con due post su Facebook sabato scorso, alle ore 23.36 e alle 23.38, Vanda Grignani, la donna arrestata a Trapani per l’omicidio del convivente Cristian Favara, ha scritto: “Farò qualcosa che non avrei mai pensato, vi amo. Perdonatemi. Scusate, vi voglio bene a tutti, mi manca la mia famiglia, sono sola, questo essere mi ha portato all’esasperazione. La polizia e i carabinieri di Trapani sembrano che vadano d’accordo con lui. Ho chiesto aiuto, questo mi ha distrutto. La polizia e i carabinieri di Trapani difendono lui. Va bene, sono stanca. Non ho più niente da perdere perdonatemi”.

I Carabinieri hanno arrestato ai domiciliari a Realmonte un commerciante di 45 anni e un disoccupato di 24 anni, indagati dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio. Il commerciante è stato sorpreso, nel corso di una perquisizione domiciliare, in possesso di 8,5 grammi di cocaina e di 5mila euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio. A casa del giovane di 24 anni sono stati rinvenuti e sequestrati 10 grammi di cocaina, 15 grammi di hashish, un bilancino di precisione e 545 euro in contanti.

Si muoveranno da piazza San Silvestro i sindaci siciliani che il 3 novembre manifesteranno a Roma per denunciare, ancora una volta, le gravi criticità finanziarie e organizzative in cui, ormai da troppo tempo, versano gli enti locali dell’Isola.

L’ANCI Sicilia, nel corso degli incontri istituzionali già programmati, presenterà i dati allarmanti dell’Isola in cui, ad oggi, solamente 152 comuni su 391 hanno approvato il Bilancio di previsione 2021-2023, appena 74 comuni hanno approvato il consuntivo 2020 e circa 100 comuni si trovano già in dissesto o sotto Piano di riequilibrio.

Oltre alle questioni finanziarie i sindaci siciliani evidenzieranno anche le problematiche di carattere organizzativo, partendo da un recente monitoraggio, condotto dall’ANCI Sicilia, in cui spicca un dato relativo ai posti vacanti nelle piante organiche dei comuni siciliani: mancano circa 15 mila unità tra cui circa 4000 fra dirigenti e categorie D.

In queste condizioni, secondo l’Associazione dei comuni siciliani, appare sempre più utopistico pensare di erogare servizi di qualità a cittadini e imprese e sperare di poter utilizzare in maniera efficace le risorse della Programmazione Comunitaria 2021-2027 e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Per questi motivi i sindaci dell’Isola chiederanno:

I. abbattimento del 50% degli accantonamenti del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE);

II. assunzione di figure professionali qualificate all’interno degli enti locali in deroga alle disposizioni vigenti;

III. nell’ambito degli accordi fra Stato e Regione, ristoro per i comuni siciliani dei mancati incassi dei crediti frutto delle inefficienze del gestore regionale Riscossione Sicilia S.p.A., anche in riferimento al processo di acquisizione da parte dell’Agenzia delle Entrate-riscossione.

Infine, in considerazione delle specificità del contesto regionale siciliano i primi cittadini dell’Isola avanzeranno la richiesta di :

a) approvare la norma di attuazione dello Statuto, già deliberata in Commissione paritetica, che prevede, tra l’altro, lo spostamento dei termini per l’approvazione dei Bilanci al 30 novembre;

b) costituire in Conferenza Stato Città e Autonomie Locali di un tavolo permanente con Stato, Regione e ANCI Sicilia per affrontare le ulteriori e specifiche criticità degli Enti locali siciliani (es. stabilizzazione del personale negli enti in dissesto e in piano di riequilibrio).