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Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Dino Toscano, ha disposto il non luogo a procedere, per intervenuta prescrizione, nei confronti di quattro imputati coinvolti nell’inchiesta antidroga cosiddetta “Azalea”. I prosciolti sono Simone Chifari, Accursio Sabella, Giovanni Maniscalco e Salvatore Perez. L’operazione risale al 2011 quando i Carabinieri sgominarono un traffico di droga, prevalentemente hashish, da Palermo verso Sciacca.

La Procura della Repubblica di Sciacca ha chiesto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale l’archiviazione delle indagini a carico del dirigente medico Tiziana Catalano, indagata del reato di epidemia colposa ipotizzato nel marzo del 2020, all’inizio dell’emergenza sanitaria covid, a seguito di un focolaio di contagi insorto nell’ospedale “San Giovanni Paolo secondo” a Sciacca, la città che fu la prima tra le maggiormente colpite dall’infezione in provincia. La stessa Catalano contrasse il virus, e fu trasferita al reparto “Malattie infettive” dell’ospedale “Sant’Elia” a Caltanissetta. Dopo tre settimane di ricovero è guarita. Secondo la Procura di Sciacca, la condotta della dottoressa non ha inciso su due pazienti ricoverati e deceduti in ospedale. Sono stati i familiari a sporgere denuncia.

L’Amministrazione comunale di Favara sostiene e condivide la protesta dei sindaci siciliani che chiedono una legge speciale per salvare i Municipi dal rischio di un collasso complessivo del sistema. “Non saremo a Roma a manifestare per difficoltà organizzative connesse al nostro recentissimo insediamento – spiega il sindaco Palumbo – ma siamo pronti a livello locale a sostenere ogni forma di mobilitazione che possa sollecitare attenzione da parte di chi governa nei confronti dei municipi, da troppo tempo abbandonati in prima linea a dare risposte ai territori e ai cittadini. Un’emergenza che noi più di altri possiamo comprendere, stante le condizioni finanziarie del nostro ente”.

“Non è possibile pensare di tenere in piedi il Pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca, che deve anche avere l’area grigia anti Covid in questo periodo di emergenza sanitaria, con i medici di altri reparti che già operano con grandi difficoltà. Bisogna fare i concorsi e mettere a bando i posti a tempo indeterminato altrimenti nessuno verrà al Pronto soccorso di Sciacca. Lo stesso discorso vale per gli altri presidi di emergenza e non solo per quello di Sciacca che peraltro è un Dea di primo livello, purtroppo è una situazione diffusa in tutta l’isola alla quale si deve porre rimedio al più presto con nuove assunzioni di personale medico e sanitario, come abbiamo sollecitato all’assessorato regionale per la Salute in più occasioni e recentemente con la risoluzione sul potenziamento degli ospedali di Licata e Canicattì”.

Lo scrive in una nota la presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, a proposito della situazione del Pronto soccorso di Sciacca dove, vista la carenza dei medici che non ne consente un buon funzionamento, il direttore sanitario ha chiesto a tutti gli altri medici in servizio nei vari reparti del “Giovanni Paolo II” la disponibilità alla copertura di turni “in prestazioni aggiuntive” in area di emergenza.

382 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 13.028 tamponi processati. Ieri i nuovi positivi erano 295. L’incidenza scende al 2,9%. L’isola è al secondo posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 7.611 con un aumento di 227 casi. I guariti sono 152 mentre si registrano altre 3 vittime, che portano il totale dei decessi a 7.022. Sul fronte ospedaliero sono adesso 345 ricoverati, mentre in terapia intensiva sono 40.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo con 58 casi, Catania 239, Messina 2, Siracusa 55, Ragusa 6, Trapani 11, Caltanissetta 5, Agrigento 6, Enna, 0.

“Leggo senza sorpresa la difesa familiare di Piero Pelù nei confronti della direttrice artistica della FOSS che avevo criticato per alcuni
toni utilizzati su Facebook per promuovere una diretta streaming su un canale privato. E’ la conferma della grave confusione tra ruolo pubblico e comportamenti privati che caratterizza la guida della Fondazione. Sorvolo qui sulle gratuite offese rivolte a me e al mio ruolo di parlamentare, che qualificano solo chi le ha formulate.

Tutto questo è solo la conferma della urgente e improrogabile necessità che il Governo regionale restituisca questa prestigiosa istituzione la sua governance, a meno che non voglia essere complice di queste continue cadute di stile che si ripercuotono sull’immagine della FOSS, offuscando la sua attività culturale e la professionalità di chi vi lavora non meritando questo tipo di dirigenza.”

Lo ha dichiarato Marianna Caronia, rispondendo al musicista Piero Pelù che ha difeso le scelte della moglie, la direttrice artistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, di promuovere con post privati dai toni discutibili le attività della stessa Fondazione.

A Catania la Guardia di Finanza ha sequestrato un negozio di compro-oro abusivo, e oggetti preziosi e valori per circa 150mila euro. Il titolare, un uomo di 35 anni, di Catania, è stato denunciato per esercizio abusivo dell’attività. Dalle indagini delle Fiamme gialle è emerso che l’attività commerciale, apparentemente in regola, non è stata invece iscritta al previsto registro professionale dell’organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività e dei mediatori creditizi, che è un importante strumento di vigilanza e controllo a tutela del consumatore. Più nel dettaglio, come profitto del reato, sono stati sequestrati 14 chilogrammi circa di oggetti e monili in oro e argento, tra catenine, anelli con pietre preziose, braccialetti, rosari e monete, e poi caraffe e teiere. E poi un orologio Rolex con diamanti, denaro contante per 6.500 euro ed assegni per un valore di 12.000 euro. I finanzieri sono impegnati adesso ad accertare se si tratta di gioielli di origine lecita o meno.

Ad Agrigento, al Circolo Empedocleo, venerdì prossimo, 5 novembre, alle ore 10:30, si svolgerà la conferenza di presentazione della quinta stagione del Teatro da Camera, a cura del Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano e dello stesso Circolo Empedocleo, presieduto da Giuseppe Adamo. Gaziano e Adamo sono i direttori artistici. Gli spettacoli sono in programma fino a maggio, con cadenza mensile.

Il vice presidente provinciale del Codacons di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, interviene nel merito della contabilità al Comune di Agrigento, e afferma: “Quasi alla scadenza dei termini mancano all’appello i correttivi richiesti dalla Corte dei Conti, il rendiconto 2020, e il bilancio di previsione del 2021 quando già siamo al penultimo mese dell’anno. E ciò a fronte di tasse non incassate per milioni di euro e debiti fuori bilancio. E il consiglio comunale è indifferente”.

Assegnare agli apicoltori un maggior quantitativo di carburante a prezzo agevolato, in linea con quanto erogato in molte altre regioni italiane per sostenere un settore fondamentale per l’agricoltura. È quanto chiede Attiva Sicilia con una mozione presentata all’Assemblea regionale siciliana per impegnare in il governo regionale, in particolare l’assessore all’Agricoltura, a emanare un decreto ad hoc.

“Il decreto ministeriale del 2015 – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia – assegna di base agli apicoltori appena 10 litri di carburante ogni cento arnie per la pratica del ‘nomadismo apistico e movimentazioni arnie’: una quantità irrisoria per il settore apistico regionale, fortemente caratterizzato dal diffuso ricorso al nomadismo per via della ricerca delle fioriture”.

“Numerose regioni, tra cui l’Emilia e l’Abruzzo– prosegue Foti – grazie alla normativa vigente hanno sensibilmente maggiorato la quantità di carburante agevolato per la pratica della movimentazione arnie, mentre in Sicilia, con un decreto dell’assessorato all’Agricoltura del 2108, è stata confermata la quantità prevista dal Ministero. Nell’annus horribilis della primavera più fredda e l’estate più calda di sempre, gli apicoltori stanno affrontando in solitudine enormi spese, con una quantità di miele prodotta inferiore anche dell’80% rispetto allo scorso anno. La necessità di dover nutrire le api per consentirne la sopravvivenza non è rimandabile, occorre dare sostegno concreto a questo settore che non riceve aiuti per affrontare le patologie che stanno aggredendo le api notevolmente indebolite. Insomma un disastro a cui bisogna porre rimedio in considerazione anche del ruolo fondamentale delle api nel funzionamento dell’ecosistema”.

La mozione è l’ultimo atto, in ordine temporale, che Foti ha presentato per sostenere il settore: in passato ha già presentato una mozione e un’ordine del giorno, inoltre ha depositato un disegno di legge per dare contributi per affrontare la spesa sostenuta per alimentare le api.