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La Gazzetta Ufficiale della Repubblica, la numero 217 del 10 settembre scorso, ha pubblicato il Decreto Legge n.121 del 10 settembre 2021 in vigore dall’11 settembre scorso, che inasprisce le sanzioni in materia di sosta su stallo riservato al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria (art 158 comma 4-bis).

Per ciclomotori e motoveicoli la sanzione passa da 80 euro a 328 (pagamento 56 euro entro 5 giorni). Per i restanti veicolila sanzione di 165 euro passa a 660 euro (pagamento entro 5 giorni 115,50).

Sono 10 i nuovi casi di positività al Covid-19 secondo l’odierno bollettino dell’Asp di Agrigento, con 49 soggetti guariti e nessun nuovo morto registrato.

Sono 38 le persone  ricoverate in degenza ordinaria/subintensiva. Di questi, 21 si trovano al “San Giovanni di Dio” di Agrigento e 11 al “Fratelli Parlapiano” di Ribera. In 6 sono invece ricoverati in ospedali fuori provincia.

In terapia intensiva non ci sono attualmente pazienti.

Questi i dati nei Comuni agrigentini: Agrigento 138 (9 migranti), Alessandria della Rocca 0; Aragona 5; Bivona 1; Burgio 0; Calamonaci 0; Caltabellotta 3; Camastra 1; Cammarata 4; Campobello di Licata 16; Canicattì 130; Casteltermini 22 (20 migranti); Castrofilippo 5; Cattolica Eraclea 2; Cianciana 4; Comitini 0; Favara 112; Grotte 3; Joppolo Giancaxio 0; Licata 221; Lucca Sicula 0; Menfi 29; Montallegro 5; Montevago 2; Naro 9; Palma di Montechiaro 68; Porto Empedocle 64; Racalmuto 18; Raffadali 31; Ravanusa 26; Realmonte 18; Ribera 34; Sambuca di Sicilia 2; San Biagio Platani 5; San Giovanni Gemini 10; Sant’Angelo Muxaro 1; Santa Elisabetta 8; Santa Margherita di Belìce 5; Santo Stefano Quisquina 1; Sciacca 42; Siculiana 52 (40 migranti a Villa Sikania); Villafranca Sicula 0; Navi accoglienza 110.

Ieri a Lampedusa personale locale Squadra Mobile ha arrestato 7 cittadini tunisini ai sensi dell’art. 10 c. 2 ter e 2 quinquies d. lgs. 286/98 perché, nonostante fossero gravati da decreto di respingimento, facevano reingresso nel territorio nazionale dalla frontiera di Lampedusa. Gli stessi, come da disposizioni del P.M. di turno della Procura di Agrigento, in attesa del giudizio direttissimo, venivano sottoposti agli arresti domiciliari presso l’Hot Spot dell’isola di Lampedusa.

Le ultime nubi della saccatura di bassa pressione che in questo weekend ha flagellato l’Isola lasciando morti, feriti e distruzione e che ora si trovano soprattutto nella zona tirrenica, sono ormai alle spalle e la nuova settimana si apre con un campo di alta pressione in estensione dal Mediterraneo occidentale verso quello centrale.

Secondo le previsioni il tempo risulterà quindi stabile nella prima parte della nuova settimana e le temperature aumenteranno di qualche grado per la risalita di correnti calde dal Nord Africa all’interno dell’anticiclone, con condizioni climatiche di fatto estive.

In Sicilia l’alta pressione dovrebbe durare una settimana esatta, poi potrebbero esserci nuovi nubifragi.

I Carabinieri in servizio all’aeroporto di Catania “Fontanarossa” hanno arrestato in flagranza di reato una donna di 31 anni di Pozzallo, in provincia di Ragusa, perché responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio. Lei, per tentare di eludere i controlli, ha nascosto un ovulo all’interno della vagina. La donna è apparsa molto nervosa al terminal “partenze”, diretta in una cittadina tedesca. I Carabinieri, impegnati nei controlli, si sono affidati alla collaborazione di una loro collega che, infatti, ha effettuato un più discreto ed accurato controllo della 31enne. La donna è stata condotta al pronto soccorso ginecologico dell’ospedale Garibaldi di Catania, e i medici hanno rinvenuto un ovulo contenente 16 grammi di eroina all’interno del suo organo sessuale. Si tratta di una quantità di droga sufficiente per ricavare 79 singole dosi.

A Canicattì un uomo con il volto coperto e armato di una spranga di ferro è irrotto in un tabacchino in via Pirandello, si è impossessato di alcuni gratta e vinci e poi è fuggito a piedi tra la gente, smarrendo per strada parte del bottino. Mezzora dopo, quando i Carabinieri erano già sulle tracce del rapinatore, il fratello di lui, al corrente che lui fosse preda della tossicodipendenza, ha telefonato ai Carabinieri, e le sue parole sono state: “…sappiamo che nostro fratello ha fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare…”. L’indagato, condotto in caserma, ha ammesso le proprie responsabilità. E stato denunciato a piede libero alla Procura di Agrigento. Familiari e Carabinieri, insieme, hanno avviato per lui il percorso necessario al tentativo di recupero dalla tossicodipendenza.

A Cammarata i Carabinieri, a conclusione delle indagini seguite alla denuncia sporta contro l’ex compagno da una casalinga di 32 anni, hanno depositato un’informativa di reato alla Procura della Repubblica di Agrigento con cui hanno denunciato l’uomo a piede libero per maltrattamenti in famiglia. In particolare, lui, di 37 anni, originario di Mussomeli, la notte tra sabato e domenica si sarebbe arrampicato fino al terzo piano per raggiungere il balcone dell’ex compagna. Ha sfondato il vetro della finestra, ed è entrato dentro casa. La donna, nel tentativo di allontanare l’uomo, sarebbe stata colpita con uno schiaffo al volto, ha perso l’equilibrio ed è caduta a terra. All’ospedale di Agrigento è stata medicata e dimessa con una prognosi di 5 giorni.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, accogliendo quanto richiesto dalla Procura, ha confermato l’arresto in carcere a carico di Giuseppe Barba, 66 anni, di Favara, indagato dell’omicidio, aggravato dalla premeditazione e dai motivi abbietti e futili, dell’ex genero Salvatore Lupo, 45 anni, ucciso a pistolettate lo scorso 15 agosto all’interno di un bar in via Quattro Novembre a Favara. In occasione dell’udienza innanzi al Gip, Barba si è dichiarato innocente e poi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una telecamera di video-sorveglianza ha registrato i movimenti della Fiat Panda di Barba, in transito lungo via Quattro Novembre, poi in sosta davanti al bar, e con persone che sono fuoriuscite dal bar correndo subito dopo il parcheggio dell’auto, sul volante della quale, poi, i militari hanno trovato tracce di polvere da sparo.

Il Gip Provenzano usa parole forti: ““La lite intervenuta nello spiazzo antistante lo Snack american bar  tra Salvatore Lupo e  Giuseppe Barba aveva innescato desiderio di rivalsa del Barba. Il movente del delitto è, appunto, rappresentato dalla volontà di lavare con il sangue l’onta che Giuseppe Barba aveva subito il 15 maggio 2021 essendo stato aggredito e colpito, oltre che umiliato pubblicamente nel suo ruolo  di uomo forte e di “rilievo” a Favara, dal genero Salvatore Lupo con il quale aveva già notoriamente motivi di astio per quanto sopra esposto e nei confronti del quale aveva già profferito, gravi minacce, anche di morte. Significativamente, e non può il fatto ritenersi una mera coincidenza, l’omicidio avviene all’interno dello stesso locale, Snack american bar, dinanzi al quale si era consumata la lesa maestà di Barba per l’offesa subita esattamente tre mesi prima, il 15 maggio, dal genero. L’autore del reato ha agito con la sicurezza dell’insuperabile omertà dei probabili testimoni, che connota quel contesto territoriale, contando su di essa egli si reca ad uccidere il genero, che evidentemente stava seguendo, come si può dedurre dalla sincronia con cui i due arrivano, a distanza di poco più che un minuto, nello stesso posto e nello stesso locale, arrivando quindi  con la propria macchina e a viso scoperto. Il gesto doveva essere plateale, saputo da tutti, altrimenti sarebbe stato irrilevante, ma coperto dalla totale omertà che è subito scattata”.

In merito all’articolo pubblicato su questo giornale relativo alla prossime elezioni amministrative a Porto Empedocle, abbiamo ricevuto una nota di rettifica da parte di Orazio Guarraci.

Ecco il testo: “È categoricamente falso ogni mio coinvolgimento con la LEGA. Non ho nessun tipo di rapporto politico con la LEGA NORD. È scorretto attribuirmi legami o rapporti politici con la Lega. Il ritiro della mia candidatura è dovuto esclusivamente a motivi di carattere lavorativo, ma tranquillizzo tutti gli amici che sarò presente con un ruolo istituzionale sua nella campagna elettorale che dopo per riprendere e risollevare la città di porto Empedocle”.

Questa la dichiarazione di Orazio Guarraci.

“In riferimento alla procedura di internalizzazione degli ex Lsu nel personale Ata, SGB chiede al Ministro della Pubblica Istruzione Bianchi un  incontro. Desideriamo sottopone all’attenzione del Ministro, l’ingiusta situazione che si è venuta a creare per i lavoratori interessati dalla procedura di internalizzazione ribadisce Aldo Mucci SGB Direttivo nazionale. A causa dell’esiguo numero di posti previsti negli appositi due bandi di concorso, sono stati esclusi dal processo d’ internalizzazione migliaia di lavoratori i quali, per anni, hanno prestato servizio presso le scuole statali alle dipendenze di quelle stesse aziende private che oggi non riconoscono loro alcuna possibilità lavorativa. Questi lavoratori stanno anche riscontrando problemi all’ accesso agli ammortizzatori sociali.

Risulta inoltre alla scrivente O.S., che una parte dei posti accantonati e poi occupati per le assunzioni degli ex LSU, sia stata liberata, negli ultimi mesi, per effetto di pensionamenti e/o di altre forme di cessazione del rapporto di lavoro. Pertanto, non solo i posti messi a bando sono stati inferiori alla platea degli interessati ma quando alcuni di questi posti si sono liberati non si è continuato a scorrere la graduatoria per ulteriori assunzioni. Questo grave problema sociale sta affliggendo tutte le regioni del Centro- Sud Italia. Per queste ragioni, SGB in rappresentanza di tale segmento di categoria, chiede alla SV:  i dati che riguardano i posti liberati dal personale  (per effetto di pensionamento o altro) e le modalità con le quali codesta Amministrazione sta procedendo alla sostituzione dei suddetti posti (considerando che questi ultimi sono, da sempre, riservati al bacino di personale ex LSU in possesso dei requisiti previsti”.

Lo dichiara Aldo Mucci, responsabile del sindacato Sgb.