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Ultimi giorni per la presentazione delle istanze di partecipazione alla procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza all’interno del Giardino Botanico. Il termine scadrà il prossimo 10 dicembre alle ore 12:00. L’importo dei lavori a base d’asta dell’Accordo Quadro ammonta a 340.000,00 euro, finanziati con risorse dell’Asse 10 del POC Sicilia 2014-2020. Il progetto è stato elaborato dallo staff tecnico del Libero Consorzio. I lavori saranno effettuati nella parte nord del Giardino Botanico interessata da fenomeni di deterioramento delle pareti rocciose

Gli interessati possono visualizzare sulla home page del sito istituzionale www.provincia.agrigento.it l’avviso pubblico relativo all’indagine di mercato, da svolgere in modalità telematica, per l’individuazione degli operatori economici da invitare alla procedura negoziata per l’affidamento dell’Accordo Quadro Annuale con un solo operatore economico.

Grazie a questi lavori sarà possibile un utilizzo più completo dell’area del Giardino Botanico. Questi interventi consentiranno infatti di recuperare delle aree interdette al pubblico per motivi di sicurezza dove sarà possibile organizzare eventi pubblici e  l’utilizzo per eventi culturali e di spettacolo.

I lavori previsti riguardano il consolidamento e l’impermeabilizzazione del costone nord, la regimentazione delle acque meteoriche sulla parte sovrastante lo stesso costone, il recupero delle cavità un tempo utilizzate dall’ex colonia agricola e l’acquisto di attrezzature nella prospettiva di una nuova, futura utilizzazione dell’area per la realizzazione di eventi.

Il bollettino dei casi di Covid-19 in provincia di Agrigento registra un calo dei nuovi positivi. Siono solo 11 i casi di positività registrati rispetto a ieri, ma non ci sono né nuovi ricoveri nè nuovi decessi. 20 le guarigioni.

Gli agrigentini ospedalizzati risultano essere 13, in degenza ordinaria/subintensiva sono 10. Di questi, 9 si trovano al “Fratelli Parlapiano” di Ribera e 1 in un ospedale fuori provincia. Sono 3 i pazienti in terapia intensiva sempre al presidio ospedaliero riberese.

Questi i dati Comune per Comune: Agrigento: 67 (stabile); Aragona: 6 (stabile); Burgio: 3 (stabile); Calamonaci 3 (stabile), Camastra 6 (stabile); Cammarata: 33 (-1); Campobello di Licata: 10 (stabile); Canicattì: 82 (-3); Casteltermini: 22 (stabile); Cattolica Eraclea: 2 (stabile); Comitini: 7 (stabile); Favara: 19 (-1); Grotte: 13 (stabile); Joppolo Giancaxio: 1 (stabile); Licata: 38 (-2);  Montevago: 4 (stabile); Naro: 40 (-5); Palma di Montechiaro: 10 (stabile); Porto Empedocle: 18 (stabile); Racalmuto: 8 (stabile); Raffadali: 57 (+4); Ravanusa: 4 (stabile); Realmonte: 11 (stabile); Ribera: 72 (+2); Sambuca di Sicilia: 9 (stabile); San Giovanni Gemini: 52 (stabile); Santa Margherita di Belice: 1 (stabile); Sciacca: 14 (-2), Siculiana: 8 (stabile, 4 sono ospiti di Villa Sikania).

Sono “Covid free”: Alessandria della Rocca, Bivona, Caltabellotta, Castrofilippo, Cianciana, Lucca Sicula, Montallegro, Menfi, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina, Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro, Villafranca Sicula.

Al momento c’è solo un migrante (stabile) in quarantena sulle navi di accoglienza in rada dell’Agrigentino.

Sono quasi una ventina i comntagiati dal coronaviruso alla scuole elementare “De Cosmi” del Villaggio Mosè, la maggior parte bambini ed anche qualche insegnante.

Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, con propria ordinanza ha stabilito che il plesso scolastico rimarrà chiuso almeno fino a sabato, in attesa di ulteriori notizie circa i contagiati.

Nelle giornate di giovedi e venerdi l’amministrazione comunale provvederà a sanificare l’intero istituto scolastico, poi, in attesa di altre notizie, si deciderà. Fino a sabato il plesso scolastico rimarrà chiuso.

Una giovane donna di 39 anni, G.V., praticante avvocato di Agrigento, dopo aver superato la prima prova per l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione forense, presso la Corte di Appello di Bologna, veniva ammessa alla seconda prova orale da sostenere il 6 dicembre 2021.

Tuttavia, sopravvenendo in capo alla candidata uno stato di gravidanza a rischio, veniva inoltrata dalla stessa, presso l’ufficio di pertinenza, apposita istanza affinché l’esame venisse differito in una data compatibile con il suo stato di salute.

Ciononostante, la Commissione Esami Avvocato, pur riconoscendo la fondatezza della richiesta, si limitava a disporre il differimento entro e non oltre il 15 dicembre 2021.

Ritenendo illegittima la decisione espressa nei propri riguardi, la dott.ssa G.V. decideva, pertanto, di impugnare – con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – il provvedimento (e la relativa comunicazione) della X Sotto-Commissione d’esame presso la Corte d’Appello di Bologna, che a “spregio” della tutela alla maternità, realizzava una vera e propria discriminazione di genere a danno di una gestante.

In particolare, veniva contestato come l’atto impugnato, non mettendo la candidata nelle condizioni di sostenere in concreto la seconda prova orale al pari degli altri aspiranti, violasse il principio di uguaglianza, nonché le disposizioni poste proprio a tutela della gravidanza, della maternità e della salute della madre e del nascituro.

A tale riguardo, gli avv.ti G. Rubino e G. Impiduglia, richiamando recentissima giurisprudenza, evidenziavano come alla donna non possano derivare conseguenze sfavorevoli per il fatto di trovarsi in stato interessante durante lo svolgimento di una prova concorsuale; sottolineando, altresì, come il provvedimento fosse illegittimo proprio nella parte in cui non palesava in alcun modo l’intenzione della Commissione di attivare una sessione suppletiva che tenesse conto del parto quale oggettivo e giustificato impedimento.

Ne veniva, quindi, chiesto il relativo annullamento, e nelle more, la sospensione in via cautelare.

Il Presidente del T.A.R. Bologna – dott. Andrea Migliozzi -, condividendo pienamente i motivi di doglianza fatti valere dagli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, riconosceva l’“assoluta preminenza delle ragioni di tutela della salute della donna in stato di gravidanza e del nascituro” ordinando, per tale ragione, all’Amministrazione di disporre una seduta di esami suppletiva “in una data compatibile con lo stato di salute della ricorrente”.

I Carabinieri della stazione di Pantelleria hanno sequestrato 138 chili di hashish, divisi in oltre 1.300 panetti pronti per essere smerciati al di fuori dell’isola. Il valore che avrebbe fruttato la vendita dello stupefacente è superiore al milione di euro. Dopo giorni di appostamenti e pedinamenti a carico di tre insospettabili, i militari hanno individuato una casa semi-abbandonata dove i tre si recavano spesso, senza apparente motivo. L’irruzione ha colto di sorpresa un quarantenne e una coppia di trentenni, tra cui una ragazza originaria di Lodi ma ormai stabilitasi sull’isola. Sorpresi alla sprovvista i tre hanno consegnato subito 9 panetti di hashish del peso di un chilo circa. E poi, in un ripostiglio, nascosti all’interno di alcuni trolley da viaggio, i Carabinieri hanno trovato una ingente quantità di hashish: oltre 1.300 panetti perfettamente confezionati, per 138 chili complessivi di hashish, già imballati all’interno di valigie e pronti per essere esportati per la vendita. I tre sono stati arrestati a disposizione dell’autorità giudiziaria di Marsala.

A Racalmuto i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Agrigento un uomo di 42 anni per le ipotesi di reato di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, minaccia aggravata e lesioni personali, il tutto a danno della convivente, casalinga, di 39 anni. E’ stata lei a sporgere denuncia, e i Carabinieri hanno subito attivato la procedura del “codice rosso”. La donna è stata quindi allontanata dall’abitazione ed è stata collocata in una struttura protetta, ovvero una casa per donne vittime di violenza.

Premessa: non c’è alcuna ordinanza sindacale che ha imposto la chiusura dell’istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini, plesso De Cosmi del villaggio Mosè dopo che è stato accertato un focolaio che ha colpito una ventina di persone tra bambini e qualche insegnante.

Il preside dell’Istituto, Luigi Costanza, in via precauzionale ha tenuto chiusa la scuola stamattina e domani. Poi ci sarà il giorno dell’Immacolata e giovedi e venerdi il sindaco di Agrigento Franco Miccichè farà bonificare l’intero istituto.

Si torna a scuola lunedi prossimo.

La tutela della salute della persona e il rispetto dell’ambiente rientrano tra gli obiettivi di impegno della strategia di sostenibilità del CEFPAS. In questo contesto, nasce il progetto formativo-informativo “Chimica Amica” che sarà presentato venerdì 10 dicembre alle ore 10 al CEFPAS, con la finalità di accrescere la consapevolezza sui rischi dalle esposizioni alle sostanze chimiche. Nel corso dell’incontro sarà presentato il progetto formativo “Prevenzione e riduzione delle esposizioni a sostanze e prodotti chimici: informazione sui Regolamenti REACH, CLP e Biocidi”. Il CEFPAS, inoltre, fornirà ai destinatari del progetto la conoscenza dei principi e delle procedure REACH, CLP e Biocidi, facilitando il coordinamento tra i soggetti coinvolti nei controlli in materia di prodotti chimici e ottimizzando il raccordo con gli enti e le strutture di monitoraggio incaricati delle autorizzazioni ambientali.

«Una formazione consapevole passa da una corretta informazione e questi regolamenti rappresentano il paradigma di una buona gestione della sostenibilità. In tal senso, il progetto ‘Chimica Amica’ promosso dal CEFPAS vuole fornire indicazioni utili ai destinatari delle attività formative che operano nel contesto socio-sanitario regionale, consentendo di approfondire le normative e le procedure fissate dall’Ue nel rispetto della sicurezza e della sostenibilità. Sarà fondamentale, inoltre, sensibilizzare i consumatori, le imprese, i lavoratori e gli studenti all’utilizzo responsabile delle sostanze potenzialmente nocive e la sostituzione con soluzioni più protettive», spiega Roberto Sanfilippo, Direttore generale del CEFPAS.

Il progetto è organizzato in collaborazione con il Dipartimento regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (DASOE), che rappresenta l’Autorità regionale competente dei regolamenti REACH (Registration, Evaluation, Authorisation And Restriction of Chemicals), CLP (Classification, Labelling and Packaging) e Biocidi, emanati nel 2006 dall’Unione Europea per prevenire l’esposizione al pericolo delle sostanze chimiche e garantirne un uso corretto e controllato. “Prevenzione e informazione, anche in questo campo, sono strumenti fondamentali per aumentare la consapevolezza dei cittadini, in special modo dei giovani, sulle sostanze chimiche contenute in alcuni prodotti ad uso quotidiano e sulla necessità di agire con prudenza, evitando esposizioni ad agenti chimici che possono rappresentare rischi per la salute – dichiara il Dirigente Generale Dipartimento regionale attività sanitarie e osservatorio epidemiologico Francesco Bevere – Il progetto “Chimica amica” punta a diffondere, proprio attraverso il coinvolgimento degli studenti, preziose regole di prevenzione  anche alle famiglie e ad ampie fasce di popolazione”.

Attraverso una campagna di informazione, formazione e sensibilizzazione, il CEFPAS promuoverà in Sicilia un ciclo di incontri per diffondere le buone pratiche sull’uso responsabile dei prodotti chimici, a partire dagli igienizzanti utilizzati ai fini della protezione da Covid-19, utilizzati spesso in maniera smisurata, fino all’impiego di sostanze e articoli nella produzione industriale e nei consumi quotidiani. «Il progetto “Chimica Amica” nasce da una semplice considerazione: siamo e facciamo parte di un sistema costituito da sostanze chimiche. Nel tempo l’uomo, nell’ottica di rendere questo sistema più adatto alle proprie esigenze, ha introdotto in un mondo naturale perfetto sempre più numerose, nuove e per lo più pericolose sostanze chimiche, che hanno generato impatti negativi sia sulla salute sia sull’ambiente e di cui, tuttavia, la società moderna non intende più farne a meno. Da questa semplice considerazione nasce l’esigenza di trasformare la chimica da nemica ad amica», dice Maria Fascetto Sivillo, componente del Gruppo Tecnico Interregionale REACH che spiega: «Questa iniziativa coinvolgerà non solo il mondo della scuola, ma anche le piccole e medie imprese, nelle quali spesso non sono presenti figure con competenze chimiche specifiche. È importante garantire la sicurezza dei lavoratori e non incorrere nelle sanzioni previste, fornendo le informazioni necessarie per un uso sicuro delle sostanze e degli articoli, ad esempio mediante la corretta lettura degli elementi che ritroviamo in etichetta quali i pittogrammi, le indicazioni di pericolo, i consigli di prudenza», conclude la componente del Gruppo Tecnico Interregionale REACH.

505 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia, a fronte di 25.285 tamponi processati. Ieri erano 870. Il tasso di positivita’ scende oggi al 2,1%. L’isola è all’ottavo posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 13.703, i guariti sono 113 mentre le vittime sono 6 e portano il totale dei decessi a 7.240. I ricoverati sono 362, in terapia intensiva sono 45.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo con 107 casi, Catania 155, Messina 88, Siracusa 39, Ragusa 19, Trapani 24, Caltanissetta 50, Agrigento 10, Enna, 13.

La scrivente O. S. con nota del 01/12/2021 aveva fatto presente la difficoltà a provvedere al pagamento delle mensilità ai lavoratori a causa dei mancati versamenti da parte di alcuni Comuni Soci delle quote di competenza. Aveva chiesto, altresì, la convocazione di un tavolo tecnico per affrontare la vertenza.

Si sperava nella possibilità, dopo lo sblocco del Conto corrente, che si potesse tornare alla normalità.

Purtroppo giungono voci secondo le quali la SRR non sarebbe in grado di versare gli emolumenti scaduti, nonostante i crediti (circa quattro milioni) vantati dalla SRR sono esigibili in quanto i creditori sono i Comuni stessi.

Il ritardo accumulato è insopportabile, le famiglie sono in crisi, per questi motivi nel proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori comunica, per giorno 7 c.m.  dalle ore 12,00 alle 14,00, la convocazione dell’assemblea dei lavoratori per discutere delle iniziative di lotta da avviare.

La Fp Cgil di Agrigento proporrà azioni di lotta ad oltranza.