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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, capitanati da Giovanni Minardi, hanno arrestato 4 immigrati sbarcati a Lampedusa. Gli stranieri, nonostante siano destinatari di un decreto di respingimento, sono rientrati in territorio italiano. Adesso sono reclusi ai domiciliari nel centro d’accoglienza in contrada Imbriacola. Nel frattempo proseguono i trasferimenti disposti dalla Prefettura di Agrigento per risolvere il sovraffollamento della struttura.

Il capomafia Matteo Messina Denaro, rinchiuso in regime di 41 bis nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, è stato ricoverato nella prima mattinata all’ospedale aquilano per essere sottoposto ad un intervento chirurgico urologico. Secondo quanto si è appreso, l’operazione non è collegata al tumore al colon. Sono straordinarie le misure di sicurezza scattate con la struttura ospedaliera blindata.

Ad assistere il boss, oltre ai medici, sarebbe una task force di operatori che sarebbero stati formati per situazioni così delicate. Secondo quanto si apprende, il boss sarà visto anche dagli oncologi, anche se si tratta di un controllo ordinario, visto che da questo punto di vista sono stazionarie le condizioni legate al tumore al colon contro il quale combatte da anni. Messina Denaro viene sottoposto a chemioterapia di tipo biologico, somministrazioni che avvengono nell’ambulatorio ricavato nel carcere di fronte alla sua cella.

Giusi Parolino, atleta della ASD Milone Siracusa conquista ai campionati italiani individuali estivi 2023 la medaglia d’oro e porta a casa il suo quindicesimo titolo di campionessa Italiana di lancio del giavellotto.

Si è disputata ad Acireale (CT) da venerdì 23 a domenica 25 giugno la 43esima edizione dei CAMPIONATI ITALIANI INDIVIDUALI over 35 maschili e femminili.

La manifestazione tricolore è stata ospitata nella nuovissima pista di atletica leggera dello Stadio “Aci e Galatea” (già “Tupparello”) e segna il secondo traguardo di rilievo per la nostra regione. Infatti ricordiamo che quest’anno la Sicilia ha organizzato il 10 e 11 giugno a Palermo la finale ORO CDS assoluta.

Straordinaria la scelta di disputare la kermesse in una meravigliosa cornice come quella di Acireale. Organizzata e promossa dalla ASD “Goal And Brain” sotto l’egida della FIDAL Nazionale che si è avvalsa della collaborazione del Comitato Locale, costituito dal Comune di Acireale e dai Comuni di Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio unitamente a diverse ASD sportive del territorio.

Responsabile organizzativo Gianfranco Belluomo. Presenti alla manifestazione anche il consigliere federale FIDAL Gianfranco Lucchi e il presidente FIDAL Sicilia Totò Gebbia.

Tutte le competizioni delle tre giornate, si sono disputate interamente allo stadio “Aci Galatea”, e hanno visto in campo circa 1800 atleti gara che, nonostante il forte caldo, si sono affrontati in tutte le discipline olimpiche. Agli atleti delle oltre 12 categorie maschili e alle 12 femminili, sono stati assegnati i titoli di “Campione Italiano”.

Tra i campioni Italiani 2023, arriva l’ennesima conferma da parte di Giusi Parolino, atleta della ASD Milone Siracusa, che con m.28,80 (f55), conquista nella gara nel lancio del giavellotto femminile, l’ ennesima medaglia d’oro Tricolore e porta a casa il suo quindicesimo titolo di campionessa Italiana di lancio del giavellotto.

Tre belle giornate di sport grazie alla presenza di atleti provenienti da tutto il territorio italiano. Nota dolente un infelice programma tecnico che ha creato diverse tensioni; gli atleti dei concorsi relativi al salto in alto femminile, al lancio del giavellotto femminile e al lancio del martello maschile, si sono ritrovati sabato mattina alla stessa ora e nella stessa area del campo a gareggiare a pochi metri gli uni dagli altri. Un disagio che ha creato tanto stress e momenti di difficoltà agli atleti, ai giudici e agli addetti ai lavori.

Gareggiare nella splendida Sicilia è sempre un’emozione forte -dichiara Giusi; mi ha fatto molto piacere rivedere tanti amici atleti e trascorrere con loro delle belle giornate di sano sport; in merito alla gara avrei potuto fare sicuramente più metri, ma mi è mancata la serenità e la concentrazione; non è stato facile gareggiare avendo accanto da una parte le atlete del salto in alto femminile, a pochi metri i lanciatori di martello; comunque -conclude la brava giavellottista, l’importante è portare a casa una bella Medaglia d’oro Tricolore e un altro importante Titolo Italiano che condivido con mio coach Emanuele Serafin che ringrazio per il tempo che mi dedica e per i “miracoli” che fa  per allenarmi a distanza.

Doveroso il mio personale ringraziamento a chi ha voluto che questa manifestazione si disputasse in Sicilia, grazie ai giudici e agli organizzatori per il grande lavoro svolto. Complimenti e ammirazione sopratutto ai giudici Giuseppe Locandro e Simona Tagliarini che nonostante le enormi difficoltà hanno gestito le gare di sabato mattina con grande professionalità e disponibilità nei confronti degli atleti in gara.

 

Sarà inaugurato e presentata venerdì alle ore 11,00 l’installazione THALASSA. DAGLI EX VOTO STORICI ALLA TRAGEDIA UMANA, installazione che cementa i 10 anni della visita di Papa Francesco a Lampedusa .

All’interno del Museo Diocesano nella Sala gli ex voto storici sono posti in relazione e a confronto con foto d’autore inedite inerenti la tragedia dei migranti nel mediterraneo.
Le foto di Massimo Palamenghi, Fabio Peonia e Giuseppe Spoto diventano la rappresentazione contemporanea dell’invocazione per la salvezza impressa nelle tavolette votive del Mudia, invocazione in alcuni casi raggiunta, in altri casi tragicamente perduta.
Tra passato e presente quelle scene dipinte o fotografate trovano la naturale conclusione nel video wall con foto e audio con la voce di Papa Francesco, con brani dell’omelia pronunciata durante la visita a Lampedusa nel 2013.
Il Museo Diocesano- dice la dott.ssa Domenica Brancato, direttrice del Mudia- assolve non solo la funzione della conservazione ma soprattutto della valorizzazione e della elevazione della coscienza, ecco perché abbiamo pensato a questa installazione, dove antico e contemporaneo si intrecciano con la vita dell’uomo e ne narrano la forte attualità di speranze e tragedie umane.
Le migliaia di visitatori che da tutto il mondo passano da Agrigento e dal Muse Diocesano troveranno una novità che diventa anche provocazione e sensibilizzazione.

Un lunghissimo filo di cotone colorato lega idealmente il reparto di oncologia con quello di neonatologia dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Forse più di uno, in realtà, se si pensa che le pazienti dell’oncologia, durante i trattamenti chemioterapici, hanno realizzato tante piccole copertine lavorate ad uncinetto ed altri oggetti tessili da destinare ai piccini ricoverati quattro piani più in su. L’attività creativa è stata realizzata nell’ambito del laboratorio artigianale “una coperta sul cuore” ideato dall’Associazione Malati In Cura Oncologica onlus (AMICO) in stretta collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. L’idea progetto è stata accolta da subito positivamente dalle pazienti non solo per la possibilità di impiegare in maniera creativa il tempo delle sedute ma anche per la gratificazione di produrre qualcosa di utile e confortevole per i neonati bisognosi di cure. Gli splendidi manufatti, realizzati in alcuni mesi, saranno consegnati al personale della neonatologia nel pomeriggio di domani, mercoledì 28 giugno, alle 15.30 durante un incontro fra operatori e utenti, intervallato da piacevoli momenti musicali, che si svolgerà presso la sala riunioni dell’ospedale di Agrigento. Le azioni proposte da Amico onlus per incrementare il benessere dei pazienti, insieme a tutte le altre iniziative avviate dall’associazione, sono state concordate e condotte in sinergia con il personale sanitario dell’oncologia del “San Giovanni di Dio” in special modo con il direttore del reparto, Antonino Savarino, e con la psico-oncologa Gabriella Vella.

“Presenteremo in Aula, come emendamento al regolamento igiene urbana, la proposta di ridurre fino al 50% la parte variabile della Tari ai commercianti che scelgono di donare il cibo invenduto. Come avviene già in molte altre città d’Italia, le associazioni di volontariato possono fare accordi con le attività commerciali e recuperare, affinché venga  redistribuito, ad esempio il cibo non consumato dopo un ricevimento o invenduto.  In questo modo si dà una risposta alle persone più fragili e si evita di far lievitare i costi della Tari portando questo cibo in discarica come fosse un rifiuto! Introdurre questa agevolazione è uno strumento incentivante, perché è su queste buone prassi che bisogna puntare se vogliamo costruire una società più giusta ed un mondo più pulito!”
Cosi in una nota i consiglieri del movimento liberi e solidali, Zicari, Hamel, Bongiovi.

Venerdi 30 Giugno, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Comunale “Franco La Rocca”
piazzale Aldo Moro 3, l’Anpi, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, nell’ambito delle iniziative culturali avviate e col patrocinio del Comune di Agrigento, presenterà il libro “Il collasso di una democrazia, l’ascesa al potere di Mussolini (1919-1922)”, del saggista, storico e deputato nazionale Federico Fornaro.

Quest’ultimo lavoro, indaga , attraverso la restituzione e l’analisi di dati storici e resoconti statistici, i limiti delle azioni tattiche e strategiche della sinistra ma, anche di quelle
liberali e cattoliche, analizza i “tre anni che precipitarono l’Italia dalla democrazia alla dittatura”.
Biografia dell’autore: Federico Fornaro è stato presidente dell’Istituto per la Storia della
Resistenza.
Dopo i saluti del sindaco di Agrigento Franco Micciché e della deputata del Partito Democratico Giovanna Iacono seguirà l’introduzione del presidente Anpi Agrigento Maria Iacono e si registreranno gli interventi del presidente provinciale di Anpi Angelo Lauricella e del componente della presidenza Mario Mallia. L’intervento conclusivo è affidato a Federico Fornaro.
Fra le pubblicazioni dell’autore: Giuseppe Romita. L’Autonomia e la battaglia per la Repubblica (1996), Giuseppe Saragat (2003), Le occasioni perdute della sinistra italiana (2008), Aria di Libertà. Storia di un Partigiano Bambino (2008), Pierina la staffetta dei ribelli ( 2013), Fuga dalle urne. Astensionismo e partecipazione elettorale in Italia dal 1861 a oggi (2016) e Elettori ed eletti.
Maggioritario e proporzionale nella storia d’Italia (2017). per Bollati Boringhieri ha pubblicato 2
Giugno 1946. Storia di un Referendum (2021).

Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Giuseppe Miceli, si è svolta un’altra udienza nell’ambito dell’inchiesta sui due crolli del cornicione del palazzo in stile Liberty “Vittoria 51”, tra il Viale della Vittoria e piazza Cavour, avvenuti il 18 e il 30 settembre del 2019. Il direttore dei lavori per conto del condominio, Giuseppe Bellia, 46 anni, unico imputato in abbreviato, ha optato per il rito alternativo condizionato all’audizione in aula del consulente di parte, l’ingegnere Antonio Giambanco. Ebbene, a seguito dell’audizione di Giambanco i difensori delle parti civili, gli avvocati Davide Casà e Valentina Taibi, rilevano: “Le conclusioni dell’ingegnere Giambanco sono nettamente in contrasto con quelle rese dal consulente della Procura, professor Luigi Palizzolo, soprattutto in riferimento alle cause che hanno determinato il crollo. Naturalmente il professor Giambanco ha rappresentato che nessuna colpa è da addebitare al Bellia. Per tali ragioni, il Giudice ha rinviato all’udienza del 13 novembre, al fine di ascoltare in Aula il professor Luigi Palizzolo (consulente della Procura), che, sempre naturalmente, si era espresso in termini opposti”.

L’insularità costa alla Sicilia 6 miliardi di euro all’anno, 1.200 euro a cittadino. L’intervento del presidente della Regione, Schifani: “Compensare il divario”.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, non si schiera contro il progetto di Autonomia differenziata del governo nazionale (la cosiddetta riforma Calderoli), ma sottolinea che sui siciliani gravano i costi dell’insularità, calcolati in 6 miliardi l’anno, ovvero 1.200 euro per ogni cittadino, e chiede di tenerne conto con misure “per compensare il divario con il resto della Penisola”. La relazione sui costi dell’insularità è stata riconosciuta all’unanimità dalla Commissione Stato – Regione, ed è stata trasmessa al ministero dell’Economia. Si tratta di oneri che, secondo il governo regionale, devono essere progressivamente compensati dallo Stato per fronteggiare il divario e la marginalità insulare attraverso i meccanismi della continuità territoriale, della fiscalità di sviluppo e della perequazione infrastrutturale. E Schifani aggiunge: “Il Regionalismo differenziato, che ha iniziato l’iter di approvazione, per essere un’opportunità anche per il Sud della Nazione deve pienamente riconoscere i Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, ossia i meccanismi che garantiscono l’eguaglianza sostanziale tra i cittadini. Su questo saremo vigili e intransigenti. Abbiamo già ottenuto che sui Lep si pronunci il Parlamento e che sia rispettata la pre-condizione del Regionalismo differenziato, ovvero il pieno e preventivo riconoscimento dell’insularità attraverso le misure di perequazione e compensazione. Si tratta di un fondamentale diritto dei siciliani che intendiamo difendere sino in fondo – ha concluso. E nel frattempo, sugli effetti della riforma Calderoli per la Sicilia, i sindacati hanno già lanciato l’allarme in più occasioni e adesso replicano a Schifani: “Le sue ultime dichiarazioni sull’Autonomia differenziata – commentano i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia, Alfio Mannino e Luisella Lionti – confermano le nostre preoccupazioni. E nulla cambia se si muta etichetta alla riforma Calderoli, parlando di Regionalità differenziata. Sappiamo, per ammissione dello stesso presidente, quanto sia alto per la Sicilia il costo dell’insularità e quanto poco sia stato fatto dallo Stato per colmare questo gap. Scopriamo, inoltre, quanto lo stesso presidente sia preoccupato dalla nebbia che circonda i Lep, tanto da dover precisare che sarà vigile e intransigente sui meccanismi di garanzia dell’eguaglianza sostanziale tra i cittadini”. Poi Cgil e Uil, che hanno avviato una raccolta di firme contro la riforma, si rivolgono direttamente a Schifani: “Ma davvero, presidente, non intende rispondere alla richiesta che le viene fatta da migliaia di siciliani attraverso la nostra petizione e ritirare, quindi, la sua adesione alla riforma che indebolirà sanità, sistema dell’istruzione e servizi?”.

Giuliana Miccichè

Passaggio della Campana del Lions Club Agrigento Host, domenica scorsa,  25 giugno, al Feudo Burrajotto. Il nuovo Presidente è Adriano Barba che succede all’uscente, Emanuele Farruggia. Alla cerimonia erano presenti tra le autorità Civili, lionistiche e Militari il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Vittorio Stingo, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Licata Capitano Augusto Petrocchi, il Funzionario della Prefettura,  Gaetano Miccichè, e la Presidente di Zona 26,  Mariella Antinoro, i presidenti di club di zona e numerosissimi soci.
Il presidente uscente Emanuele Farruggia ha ringraziato tutti i soci che l’hanno affiancato durante l’anno ed in particolare i componenti del direttivo e quanti si sono spesi per la riuscita dei service consegnando i relativi riconoscimenti in ricordo del servizio reso.
socio del Lions Club Agrigento Host. Il neo presidente Adriano Barba, dopo aver ringraziato tutti i soci per l’incarico prestigioso affidatogli, ha illustrato brevemente le linee guida del nuovo anno sociale riservandosi di presentare, in occasione della prossima apertura dell’anno sociale, il programma di club per l’anno 2023-2024.

Lo stesso ha ricordato i soci fondatori che per primi hanno tracciato la strada nel 1959 e quanti , da allora, si sono spesi per la comunità ed il territorio Agrigentino nel corso della lunga attività di service del Club. Il nuovo Presidente Barba, dopo aver presentato il nuovo direttivo che vede segretario Vincenzo Sicorello, cerimoniere Barbara Capucci e Tesoriere Luigi Ruoppolo, ha concluso il suo intervento ricordando le parole di San Giovanni Paolo II circa “l’importanza di dare agli altri e di spendersi per gli altri, proprio come avviene nello spirito lionistico che ci appartiene. La capacità di donare agli altri anche solo un sorriso nel momento di sconforto nella vita di tutti i giorni e di percepire i bisogni del territorio che, attraverso l’azione sinergica del club, si trasformano in service per abbracciare i bisogni di più persone perché “We Serve” non è soltanto il nostro motto internazionale ma uno stile di vita, una missione”. Un’ atmosfera leggera per un passaggio della campana conclusosi rigorosamente all’aperto attraverso la tradizionale cena conviviale a chiusura della cerimonia.