Lo slalom torna ad Alessandria della Rocca. La cittadina dell’agrigentino è pronta ad ospitare la manifestazione tra i birilli, inserita all’interno del Campionato Regionale Slalom.
Il 4° Autoslalom Città di Alessandria della Rocca, che assegna punti anche per lo Challenge Paliké, si terrà nei giorni 21 e 22 agosto: il sabato ci saranno le consuete verifiche, dalle ore 15.30 fino alle 19.30, in via Roma, ad Alessandria della Rocca. Verifiche propedeutiche alla gara, che si svolgerà, in tre manches, domenica, sulla Strada Statale 118 Corleonese Agrigentina, dal km. 88,700 al km. 91,650.
Lo slalom manca ad Alessandria dal 2012 ma il percorso, di 2,950 km, è rimasto pressoché lo stesso e proprio per questo non si terrà alcun giro di ricognizione. La manifestazione torna dunque dopo nove anni grazie al lavoro della Muxaro Corse, organizzatore, e del Team Paliké, co-organizzatore. Le iscrizioni sono aperte e si chiuderanno il prossimo 16 agosto. Il pubblico sarà ammesso alla gara, secondo le disposizioni anti Covid-19.
Si chiama Giuseppe Scordino, ha ottanta anni ed è di Favara. Da due giorni non si hanno più sue notizie. La famiglia ha sporto denuncia per la sua scomparsa al comando tenenza dei carabinieri del luogo.
Ci sarebbe una prima ricostruzione; l’uomo, dopo aver litigato con la moglie, è uscito da casa. Un particolare da vagliare è che l’uomo ha lasciato a casa il cellulare e la fede nuziale. Con se ha soltanto i documenti personali.
L’uomo è scomparso dal quartiere Luna. Il tenente Armetta sta coordinando le ricerche e le indagini. Se non ci saranno novità entro le prossime 48 ore, interverrà la prefettura di Agrigento per avviare le ricerche per le persone scomparse.
Tre anni fa a Favara scompariva Gessica Lattuca, 28 anni, mamma di 4 figli . Era la sera del 12 agosto del 2018. Nessuno ha più visto la giovane dopo le 21:30. Da quel momento in poi la ragazza è completamente sparita. Gli inquirenti in questi 3 anni hanno battuto diverse piste , ma il muro di omertà che vige a Favara, di certo non ha aiutato a poter dare una svolta e quindi la verità ad un’amara vicenda.
Gessica, alle 21:15, di tre anni fa viene vista l’ultima volta in via Leopardi da uno zio e un amico, ma nessuna telecamera riprende la scena. Scattano le ricerche di carabinieri e la Procura di Agrigento apre diversi filoni d’inchiesta: gli inquirenti perquisiscono case e terreni del fidanzato Filippo Russotto, unico indagato, che si è sempre professato innocente. Un’altra pista seguita dai magistrati agrigentini è quella di un possibile giro a luci rosse. Poi le scritte sui muri di Favara. E adesso da mesi i militari dell’Arma lavorano anche su altre piste.
Un lavoro investigativo, accurato e certosino, per chiudere il cerchio sulla triste vicenda.
Sono 1.134 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell’isola a fronte di 16.602 tamponi processati in Sicilia.
L’incidenza sale al 6,8%, il giorno precedente era al 6%. L’isola resta al primo posto per nuovo contagio giornaliero.
I guariti sono 472 mentre nelle ultime 24 ore si registrano altre 12 vittime e il totale dei decessi sale a 6.121. Sul fronte ospedaliero sono adesso 532 i ricoverati mentre in terapia intensiva restano 59 i ricoverati come ieri.
Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 182, Catania 168, Messina 263, Siracusa 110, Ragusa 110, Trapani 98, Caltanissetta 82, Agrigento 118, Enna 3 .
Leggo stupito la replica del dottore Zappia commissario dell’Asp di Agrigento, ci sono le parole ed i fatti.
E’ il commento del vice presidente della commissione sanità all’Ars on. Carmelo Pullara
Io sono più bravo nei fatti che nelle parole. – Spiega Pullara – Per pudore e responsabilità ho inviato ai giornali sono alcune delle immagini che ho fotografato oggi, mi trovo ora costretto ad inviarle tutte ed aggiungo piuttosto che replicare perchè il commissario Zappia non si fa un giro come l’ho fatto io ed ascolta operatori e pazienti? Sarebbe un gesto di responsabilità ed umiltà.
Intanto mi chiedo che senso ha parlando di salute rifarsi al detto mal comune mezzo gaudio. In questo caso il male è solo in provincia di Agrigento perchè situazioni così incresciose si vedono solo nella sanità agrigentina ormai al collasso e ciò sotto gli occhi di tutti con un colpevole silenzio istituzionale.
Voglio essere buono – prosegue il deputato – e seguire la linea di difesa del commissario Zappia che dice medici non se ne trovano, ebbene perché piuttosto che mantenere due soli infermieri a turno non eleva l’assistenza e la sicurezza dei pazienti con 5/6 infermieri a turno e Oss? O forse non si trovano nemmeno questi? Perché piuttosto che tenere le barelle arrangiate alla meno peggio i cui pezzi sono tenute da garze ecc. elevando il rischio di caduta dei pazienti, non ne acquista di nuove? O forse non si trovano barelle in commercio? Perché piuttosto che mantenere tre soli monitor multiparametrici, che consentono un monitoraggio in sicurezza dei pazienti, non ne compra uno per posto letto? O forse non se ne trovano in commercio? Perché piuttosto che mettere i pazienti ammassati e senza un minimo di privacy in stanzoni che assomigliano al girone dell’inferno non provvede a separarli con apposite tende? O forse non se ne trovano in commercio? Perché piuttosto che fare mancare lenzuolini, guanti, disinfettanti non provvede a fornirne in misura adeguata? O forse non se ne trovano in commercio? E per tornare al tema dei medici carenti, basterebbe procedere con i concorsi a tempo indeterminato assicurando cosi ai medici un futuro certo, piuttosto che ricorrere ad incarichi a tempo determinato con la spada di Damocle del possibile rinnovo o meno, che determinano solo la fuga dei medici .
Il commissario Zappia non tenti di condividere le sue responsabilità facendo aggiungere la firma dei suoi comunicati con altri. Ha voluto ricordare le mie funzioni, io ho il ricordo che durante la mia esperienza manageriale per molto meno l’assessore Russo cacciò il direttore generale dell’azienda Civico di Palermo. Commissario Zappia piuttosto che pensare a replicare ritenendo che tutto si racchiuda nella comunicazione si dimetta perché i risultati prodotti sul campo sono veramente il nulla.
Sono certo – conclude Pullara – che tutte queste cose il commissario Zappia non le farà ma spero che almeno i controlli ed il sopralluogo li possa fare l’Assessore alla sanità non solo all’ospedale di Agrigento ma anche in tutti gli ospedali della provincia, o magari qualche altra figura istituzionale per porre fine a questa esperienza di gestione sanitaria da terzo mondo.
Bilancio pesantissimo quello relativo all’evoluzione epidemiologica in provincia di Agrigento. Il nuovo bollettino diffuso dall’Asp registra infatti altri 126 nuovi casi di coronavirus accertati nella giornata dell’11 agosto. Sempre più persone vengono ricoverate in ospedale (+9) e sale anche il numero delle vittime: ben cinque nell’agrigentino nell’ultimo giorno. I nuovi decessi si verificano ad Agrigento (2), Favara, Canicattì e Cattolica Eraclea.
57 le persone ricoverate negli ospedali: 27 a Ribera e 24 ad Agrigento e sei fuori provincia. Tre persone si trovano in terapia intensiva all’ospedale di Ribera.
Ad Augusta, in provincia di Siracusa, una donna tunisina ha subito, per ben otto anni, violenze e maltrattamenti dal marito, anche lui tunisino, di 61 anni. Poco meno di un mese addietro la donna è stata ricoverata in ospedale a causa delle lesioni provocate dal marito padrone, imperterrito nella sua vile condotta. La moglie ha raccontato tutto ai poliziotti del locale Commissariato, che adesso hanno denunciato il marito per lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Lei, che ha sottolineato di avere vissuto un incubo, è stata trasferita in una struttura protetta e segreta. Adesso rientrerà a casa perché al marito è stato imposto l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie.
Ad Agrigento, a San Leone, al lungomare “Falcone e Borsellino”, ha subito un incendio nottetempo un locale di distributori automatici di alimenti e bevande. Un Vigile del fuoco fuori servizio si è accorto casualmente del fumo fuoriuscire dall’edificio. Sono subito intervenuti i colleghi del Comando provinciale che hanno domato le fiamme. I danni sarebbero ingenti. Indagini sono in corso per accertare la causa del rogo.