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Un poliziotto, un assistente scelto aggregato della Scientifica, è scomparso a Lampedusa. Si tratta di un uomo di 31 anni che non si è presentato in servizio e che, a partire dalle ore 18,30, ha anche – stando a quanto trapela – il telefono cellulare irraggiungibile. Qualcuno ha ritrovato in località Ponente, abbandonato, lo scooter utilizzato dall’assistente scelto. Preoccupandosi, ha subito allertato i vigili del fuoco del distaccamento terrestre. A Ponente si sono subito precipitati non soltanto i pompieri, ma anche la Guardia di finanza e i carabinieri.
Le operazioni di ricerca vengono coordinate dai vigili del fuoco del distaccamento terrestre di Lampedusa che si stanno muovendo rapidamente, nonostante il buio della notte e l’area decisamente impervia, in tutta la località di Ponente e che stanno allargando a macchia d’olio le ricerche. Per domattina è previsto l’arrivo sull’isola delle unità cinofile dei vigili del fuoco a Lampedusa.
(ANSA)

Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, con propria determina ha provveduto questa sera a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro Pirandello di Agrigento.

In attesa della nomina del presidente, questi i consiglieri: Gaetano Airò, avvocato di Favara, già candidato a sindaco alle amministrative del 2016:

Dott. Giuseppe Miccichè, medico Asp, più volte consigliere comunale ad Agrigento;

Dott. Andrea Cirino, più volte consigliere comunale e già assessore al Comune di Agrigento;

Alessandro Patti, avvocato, già consigliere comunale al Comune di Agrigento.

Adesso si dovrà decidere per la nomina del presidente della Fondazione.

Ai nastri di partenza l’edizione 2021 della “passeggiata della salute”, organizzata dall’Unità operativa educazione alla salute aziendale dell’ASP di Agrigento in collaborazione con il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi. Inserito nell’ambito delle iniziative del piano  aziendale per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, l’evento sportivo-educativo coinvolgerà anche quest’anno giovani e meno giovani in un corteo festoso che si è snoderà lungo il percorso della via sacra. La marcia scatterà alle dieci di giovedì prossimo, 18 novembre, dinanzi al tempio di Giunone e, in linea con le indicazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, mira a sensibilizzare la collettività sull’importanza di una sana attività fisica nel prevenire e contrastare le patologie croniche. Lungo il percorso, un presidio sanitario distribuirà materiale informativo sulla prevenzione del diabete e sul benessere della persona e chi lo vorrà potrà anche sottoporsi allo screening per la glicemia. I partecipanti, per entrare nell’area del Parco, dovranno essere muniti di certificazione green pass.

491 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia a fronte di 26.376 tamponi processati. Ieri i nuovi positivi erano 472. L’incidenza sale all’1,9% ieri era al 1,3% . L’isola è all’ottavo posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 9.613, i guariti sono 407 mentre si registrano 7 vittime, che porta il totale dei decessi a 7.116. Sul fronte ospedaliero sono adesso 394 ricoverati,  in terapia intensiva sono 43, quattro ricoverati in meno rispetto a ieri.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo con 69 casi, Catania 139, Messina 93, Siracusa 49, Ragusa 22, Trapani 37, Caltanissetta 28, Agrigento 52, Enna, 2.

L’indagine coinvolse anche l’imprenditore Giancarlo Buggea e la compagna Angela Porcello, avvocato, che a seguito dell’inchiesta, e’ stata cancellata dall’Ordine. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzato, alle estorsioni, sino alla pianificazione di due omicidi che non si verificarono per l’intervento delle forze dell’ordine. Gli investigatori, coordinati dalla Dda, accertarono tra l’altro che “cosa nostra” e la “stidda” si spartivano gli affari illeciti. Per due anni, secondo gli inquirenti, nell’ufficio della penalista si sarebbero tenuti summit tra i vertici delle cosche agrigentine. Rassicurati dall’avvocato, i capi dei mandamenti di Canicatti’, della famiglia di Ravanusa, Favara e Licata, Simone Castello e il nuovo capo della Stidda, l’ergastolano Antonio Gallea, killer del giudice Rosario Livatino, a cui i magistrati avevano concesso la semiliberta’ , si sono ritrovati nello studio della Porcello per discutere di affari e vicende legate a Cosa nostra.

Le centinaia di ore di intercettazione disposte hanno consentito agli inquirenti di far luce sugli assetti dei clan, sulle dinamiche interne, di coglierne in diretta, dalla viva voce di mafiosi di tutta la Sicilia, storie ed evoluzioni. Difensore del boss ergastolano Giuseppe Falsone la Porcello si era fatta nominare legale di fiducia di altri due boss al 41 bis, il trapanese Pietro Virga e il gelese Alessandro Emmanuello, riuscendo a fare da tramite tra i tre, tutti detenuti nel carcere di Novara. Dall’indagine e’ emerso anche che un agente di polizia penitenziaria, durante un colloquio telefonico tra Falsone e la Porcello avrebbe consentito alla legale di portare in carcere lo smartphone e di usarlo rispondendo alle telefonate ricevute nel corso dell’incontro con il boss che sarebbe inoltre riuscito a inviare messaggi all’esterno.
(ANSA)

La Corte di appello di Palermo, accogliendo le richieste degli Avv.ti Maria Lina Faraci e Basilio Milio, in riforma della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Agrigento, ha assolto la Danile Giuseppina (di anni 50 oggi direttrice ACI), dai reati di tentata truffa e sostituzione di persona, per non aver commesso il fatto, con conseguente revoca del pagamento di € 5.000,00, precedentemente disposto dal giudice di primo grado, in favore della Puma Stefania parte civile costituita a mezzo dell’Avv. Francesca Picone.

Nel giudizio di primo grado la Danile era accusata di aver tentato di richiedere un finanziamento di € 15.000,00 a nome della Puma Stefania con indicazione del proprio Iban dove ricevere l’accredito.

Accusa che scaturiva da una denuncia contro ignoti presentata dalla Puma Stefania nel marzo del 2014, per essersi vista recapitare una richiesta di finanziamento avanzata all’Agos Ducato mediante compilazione di un modulo on line, a proprio nome con allegata la patente di guida della Puma e indicato il numero del conto corrente della Danile ove il finanziamento sarebbe dovuto confluire.

La Giuseppina Danile all’epoca dei fatti era impiegata del Pra (Pubblico registro automobilistico) medesimo ufficio ove lavorava e lavora tutt’ora anche la Puma Stefania

La Danile nonostante avesse respinto le accuse, provando di non essere lei l’autore della richiesta di finanziamento nonostante fosse stato indicato il conto corrente della stessa, ma di essere anch’essa vittima di actio criminis da parte di ignoti, era stata condannata dal giudice monocratico-Dott. Giuseppe Sciarrotta- alla pena cinque mesi di reclusione oltre che al pagamento in favore della Puma Stefania, che si era costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Francesca Picone, al pagamento di euro cinquemila.

Contestando ogni accusa la Danile aveva proposto Appello a mezzo dei difensori Avv.ti Maria Lina Faraci e Basilio Milio. La Corte di Appello di Palermo ribaltando la decisione del Tribunale di Agrigento, ha ritenuto la totale estraneità, della Danile, ai contestati fatti, sia nella compilazione del modulo sia nella richiesta del finanziamento, pronunciando, in tal senso, sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto.

“La Sicilia è fortemente provata dalla nuova terribile ondata di maltempo di queste ore. A Modica, in provincia di Ragusa, c’è stata purtroppo la morte di un uomo, travolto mentre si recava al lavoro. Mi stringo alla sua famiglia alla quale esprimo la mia più sincera vicinanza”. Così in una nota Marialucia Lorefice (M5S), deputata siciliana, presidente della commissione Affari sociali della Camera.

“Voglio inoltre ringraziare – aggiunge Lorefice – tutti coloro che in queste ore sono impegnati nelle operazioni di soccorso, a partire dalle donne e dagli uomini della Protezione Civile, che stanno rispondendo alle numerose richieste di aiuto”.

“Ai cittadini che in queste ore stanno vivendo momenti di angoscia e che hanno subito danni ingenti per la tromba d’aria che ha sconvolto la zona, voglio assicurare che lo Stato non li lascerà soli” conclude la deputata pentastellata.

C’è un aumento nei ricoveri negli ospedali agrigentino, in un solo giorno ben 7, e  13 nuovi casi di positività al Covid-19 a fronte di 405 tamponi processati. Nessuna vittima  e i guariti sono 10. Questi i numeri dell’ultimo bollettino diramato dall’Asp riferiti alla giornata di ieri, 16 novembre.

Al momento risultano ricoverate 8 persone in degenza ordinaria (dato stabile), 4 si trovano al “Fratelli Parlapiano” di Ribera e 4 in un ospedale fuori provincia. Sono, invece, 4 pazienti in terapia intensiva all’ospedale riberese “Fratelli Parlapiano”.

Questa la situazione Comune per Comune: Agrigento 30;  Aragona 3; Burgio 7; Camastra 10; Cammarata 4; Campobello di Licata 4; Canicattì 52; Casteltermini 5; Cattolica Eraclea 7; Favara 8; Grotte 8; Licata 68; Menfi 6; Montevago 1; Naro 41; Palma di Montechiaro 5; Porto Empedocle 16; Racalmuto 3; Raffadali 36; Ravanusa 2; Realmonte 8; Ribera 6; Sambuca di Sicilia 18; San Giovanni Gemini 3; Sant’Angelo Muxaro 3; Sciacca 23.

Sono “Covid free” Alessandria della Rocca, Bivona, Calamonaci, Caltabellotta, Castrofilippo, Cianciana, Comitini, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Montallegro, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina, Santa Elisabetta, Siculiana, Villafranca Sicula e Santa Margherita del Belice.

Sono 10 (stabile) i migranti attualmente in quarantena sulle navi di accoglienza in rada dell’Agrigentino.

La Guardia di Finanza di Catania ha sostenuto un’inchiesta su una presunta associazione a delinquere, e per le ipotesi di reato di truffa a danno dello Stato, riciclaggio e auto-riciclaggio, in tre regioni, tra Sicilia, Lombardia e Lazio, e cinque Stati, tra Italia, Germania, Malta, Svizzera e Regno Unito. E ha eseguito 4 misure cautelari su 15 persone indagate. Sequestri preventivi di attività e denaro sono stati effettuati, fra i 16 disposti a carico di società e fondazioni, anche ad Agrigento, oltre che a Catania, Roma e Milano. Tali società e fondazioni avrebbero ottenuto indebitamente, nel settore turistico, finanziamenti a tasso agevolato per complessivi 250 mila euro, presentando falsi bilanci alla Camera di Commercio, e dichiarazioni fraudolente ai fini delle imposte sui redditi all’Agenzia delle entrate, per gli anni dal 2014 al 2018.