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Nuova richiesta di rinvio per l’ex presidente degli industriali siciliani Antonello Montante, per l’ex presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e due ex assessori nell’ambito dell’inchiesta denominata “Montante bis”. L’imprenditore è al momento sotto processo in appello per corruzione dopo una condanna a 14 anni in primo grado. Il giudice per le indagini preliminari Emanuele Carrabotta ha fissato l’udienza preliminare di Caltanissetta per il prossimo 22 gennaio.

Chiesto il giudizio anche per l’imprenditore Rosario Amarù, l’ex commissario dell’Irsap Maria Grazia Brandara, l’imprenditore ed ex presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro, l’ex capo centro della Dia di Palermo Giuseppe D’Agata, l’ex capo della Dia Arturo De Felice, il capo della sicurezza di Montante Diego Di Simone Perricone, gli ex assessori regionali alle Attività produttive Maria Lo Bello e Linda Vancheri, il vicequestore Vincenzo Savastano, l’ex capo centro della Dia di Caltanissetta Gaetano Scillia, l’imprenditore Carmelo Turco.

“Montante tenendo rapporti personalmente o per il tramite di Diego Di Simone – si legge nella richiesta di rinvio a giudizio – con appartenenti alle forze di polizia al fine di indirizzare le attività di costoro in maniera tale da garantire i propri personali interessi e quelli di coloro che a lui sono strettamente legati e di ottenere ai medesimi  fini informazioni di natura riservata nonché occupandosi di soddisfare le aspettative di carriera di lavoro degli stessi o di loro familiari”.

Giovanni Vaccaro, Assessore alla Salute e cardiologo al Comune di Agrigento, invita e ricorda a tutti gli agrigentini di prestare massima allerta nel periodo di festività a causa dell’emergenza Covid 19 e della variante Omicron che ha fatto impennare il tasso dei contagi e non arresta le ospedalizzazioni, in particolare per i non vaccinati, dati allarmanti che non vanno assolutamente sottovalutati.

Ecco le parole dell’Assessore Giovanni Vaccaro:

“I dati sui contagi preoccupano parecchio, le parole del Prefetto e del Commissario dell’Asp servano da monito e siano rispettate pedissequamente le direttive dell’ultimo decreto del Governo che danno il via ad ulteriori restringimenti fino al 31 gennaio a tutela della salute pubblica e per arrestare la velocità trasmissiva del virus.

Posso dare un dato ufficiale ed incontrovertibile confrontando il 2020 con il 2021, i decessi a causa di coronavirus a oggi sono questi: ogni 100 mila persone ricoverate sono a quota 50 per i non vaccinati, numero che scende a 8 per i vaccinati e a 4 per chi ha ricevuto la terza dose (booster) che certamente mette in netta sicurezza questi ultimi.

Ecco perché invito i non vaccinati a farsi il vaccino e a chi ancora non abbia fatto il booster in questi giorni di farsi somministrare la terza dose.

Un dato che abbiamo letto tutti ed è acclarato nei numeri che oggi con la prevenzione e la farmacovigilanza anche se i contagi hanno raggiunto cifre impressionanti rispetto il dicembre 2020 con il vaccino il numero dei morti è diminuito di 20 volte.

 Ecco perché a fronte dell’incremento esponenziale degli ultimi giorni dei contagi nella nostra provincia, che è in linea con i dati nazionali che sta mettendo  a rischio la popolazione, il salvavita è il vaccino : unico rimedio percorribile per evitare situazioni nefaste. I numeri forniti dalla nostra Asp e dalla Prefettura, sono impietosi e non lasciano spazio a interpretazioni.

L’Ospedale di Ribera è stracolmo, per tale motivo si è deciso di aprire un’altra ala dello stesso e anche il San Giovanni di Dio di Agrigento si sta attrezzando per ospitare i malati Covid.

La variante Omicron ormai sta per diventare dominante con alto grado di trasmissibilità.

Il fenomeno più preoccupante riguarda quella fetta di persone non ancora vaccinate in provincia, circa 60000 mila, che sono poi le stesse che aumentano il tasso di ospedalizzazione, complicanze e morte.

Mi appello al buon senso dei miei cittadini, invito tutti i ristoratori che organizzeranno cene e pranzi per le festività imminenti, di attenersi al Decreto del Governo, chiedendo ai commensali il risultato di un tampone preferibilmente  molecolare, perché  il test rapido o antigenico  ha un’attendibilità variabile dal 50 al 70%.

Ultimo aspetto da seguire è l’utilizzo obbligatorio della mascherina FFP2 che riduce il rischio di contrarre il virus, se ben indossata, dello 0,1% come emerso dagli ultimi studi”.

Ad Agrigento il pubblico ministero, Chiara Bisso, ha chiesto la condanna a 6 anni e 4 mesi di carcere a carico di Vincenzo Filippazzo, 46 anni, di Porto Empedocle, imputato del tentato omicidio del titolare di una macelleria. Lui sarebbe entrato nel locale armato con una pistola clandestina, e avrebbe premuto il grilletto contro il commerciante, ma la pistola si è inceppata. Il giudice per le udienze preliminari, Stefano Zammuto, ha disposto una seconda perizia psichiatrica per l’imputato. Prossima udienza l’8 febbraio.

Una storia da libro cuore, una storia di Natale che arriva da Porto Empedocle. E’ notte fonda quando la Volante della Polizia di Stato, pattugliando il centro abitato di Porto Empedocle, incontra un arzillo signore di 97 anni che stanco di stare a casa e desideroso di fare una passeggiata, decide di andare per strada.
“Avvicinato dai nostri ragazzi – si legge in una nota della questura – l’uomo, affetto da Alzheimer, insisteva per rimanere fuori. Quindi, non potendo lasciarlo solo, dopo aver tranquillizzato la famiglia, la Volante lo accompagnava per un pò sino a quando stanco ma felice e soddisfatto ha chiesto ai poliziotti di poter rientrare a casa dalla moglie. Aver fatto la felicità del nostro amico per i nostri ragazzi è stato come ricevere e ricambiare un bellissimo regalo di Natale”.

121 i nuovi casi di coronavirus registrati in provincia di Agrigento nella giornata di ieri a fronte di 622 tamponi processati. Il dato emerge dal bollettino diffuso dall’Asp di Agrigento. Si registra una nuova vittima a Castrofilippo nessun nuovo ricovero, gli assisti a casa sono 121, i guariti sono 103.

Trenta le persone ricoverate: 28 all’ospedale di Ribera e 2 al San Giovanni di Dio di Agrigento. Sette, invece, le persone ricoverate in terapia intensiva a Ribera; una persona ricoverata presso la struttura lowcare fuori provincia.

Questa la situazione nei Comuni agrigentini: Agrigento 152; Alessandria della Rocca 2; Aragona 13; Bivona 10; Burgio 7; Calamonaci 11; Caltabellotta 0; Camastra 1; Cammarata 56; Campobello di Licata 58; Canicattì 128; Casteltermini 18; Castrofilippo 159; Cattolica Eraclea 57; Cianciana 3; Comitini 5; Favara 63; Grotte 4; Joppolo Giancaxio 4; Licata 47; Lucca Sicula 12; Menfi 6; Montallegro 5; Montevago 3; Naro 18; Palma di Montechiaro 7; Porto Empedocle 28; Racalmuto 1; Raffadali 20; Ravanusa 45; Realmonte 20; Ribera 123; Sambuca di Sicilia 11; San Biagio Platani 0; San Giovanni Gemini 49; Sant’Angelo Muxaro 3; Santa Elisabetta 26; Santa Margherita di Belìce 8; Santo Stefano Quisquina 0; Sciacca 63; Siculiana 10; Villafranca Sicula 1; Navi accoglienza 1.

La Guardia costiera, nel corso di mirati controlli sulla filiera della pesca nella Sicilia occidentale, ha sequestrato 2 tonnellate e 100 chili di tonno pinna giall, senza la documentazione di tracciabilità, in uno stabilimento di produzione e trasformazione di prodotti ittici a Sciacca. Complessivamente sono state effettuate 643 verifiche, con 44 sanzioni per 54mila euro e 34 sequestri di 94 tonnellate di pesce perché in cattivo stato di conservazione o senza la necessaria documentazione di tracciabilità imposta dalla normativa di settore. Oltre a Sciacca, tra le altre operazioni più rilevanti vi è il sequestro, in due centri di trasformazione della provincia di Palermo, rispettivamente di circa 10mila e 21mila chili di specie ittiche provenienti dall’estero, tra cui seppie, calamari e tonno, in parte già lavorati per la preparazione di sughi con termine minimo di conservazione scaduto.

Ad Agrigento il Nucleo di Polizia ambientale dei Vigili urbani ha sequestrato un’area adibita a discarica di rifiuti speciali in via Enrico Caruso, nel quartiere di Fontanelle. E’ stata riscontrata soprattutto la presenza di rifiuti speciali, con grave impatto ambientale e pericoli per la salute pubblica. Il proprietario è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento. L’operazione rientra nel settore delle attività svolte a tutela dell’ambiente

Alessio Messina difensore centrale classe 2005, ha firmato con l’ ACR MESSINA, squadra che milita nel campionato di serie C. Il giovane giochera’ con gli Under 17 Nazionali e sarà per lui un’opportunità importante. Grazie all’ osservatore Giuseppe Melluso e’ stato notato dall’ ACR Messina dove  in precedenza aveva portato anche il coetaneo Francesco Sacco.  Alessio Messina e’ cresciuto nell’Ads Porto Empedocle di Raimondo Filippazzo e in precedenza con mister Elio Caltagirone,  l’ ultimo anno nell’Athena di Giovanni Sorce..
Un grande traguardo per il giovane agrigentino, determinazione e caparbieta’ lo spingeranno ad andare sempre piu’ avanti.

Agrigento, non è solo Valle dei Templi e per il futuro guarda con fiducia al suo meraviglioso mare: il Mediterraneo. Sulle sinuose dune del lungo litorale di San Leone da stasera risplendono le luci di una corolla di alberi di Natale. Visibili dal mare e dalla città arroccata sul Colle dell’antica Cattedrale, gli alberi sono come delle comete, simboli da seguire per un cammino di ripresa, di salute e di speranza.
Il tramonto ha offerto uno dei suoi scenari più belli e, mentre il sole si tuffava sul mare calmo, si sono accese le luci e così sarà ogni sera fino all’Epifania.  La magica atmosfera natalizia per la prima volta si è estesa fino al mare sulle spiagge frequentate anche nel periodo invernale, meta preferita soprattutto dai giovani. Agrigento brilla dunque in ogni quartiere con grande partecipazione di pubblico, con l’entusiasmo e la gioia dei bambini e un programma ricco di eventi. Lo hanno chiamato “Destinazione Agrigento” col preciso intento di rivolgersi ai numerosi visitatori, che scelgono la città come meta turistica, per invitarli a trascorrere le feste in un territorio che offre arte, cultura, buon cibo e divertimento. L’iniziativa è del Comune di Agrigento, col patrocinio dell’Assessorato del Turismo della Regione Siciliana e in collaborazione con il Distretto Turistico Valle dei Templi e il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.

Il Belvedere FAI della Scala dei Turchi di Realmonte si tinge di nuovo verde.
Ieri mattina, infatti, nel corso di una sobria ma significativa cerimonia, sono stati messi a dimora alcuni Pini marittimi della specie botanica Pinus Pinaster.
Un’operazione che proseguirà nei prossimi giorni con la piantumazione di altri arbusti, per un totale di sei alberi di pino.
Si avvia, dunque, a conclusione il progetto di riqualificazione paesaggistica del Belvedere FAI della Scala dei Turchi.
Un percorso iniziato nel 2013 con la demolizione di un ecomostro che sorgeva sulla spiaggia e il successivo abbattimento di un secondo immobile che insisteva a picco sulla scogliera.
Una battaglia giudiziaria che ha visto il FAI costituirsi nei processi, pronto, poi, a finanziare l’operazione di ripristino dei luoghi.
Nel 2016 l’inaugurazione del belvedere e, successivamente, il suo ampliamento: un progetto di riqualificazione e valorizzazione promosso dal FAI e da banca Intesa San Paolo con 20 mila euro, che ha restituito alla fruizione pubblica un angolo di vista mozzafiato sulla bianca marna. Il Comune di Realmonte, poi, con un altro intervento di 5 mila euro ha poi ripristinato il belvedere con una staccionata in legno che si affaccia sul “mare africano”, la sistemazione di panchine e la posa di un pannello didattico.
Infine, l’importante menzione “Paesaggio, legalità e lotta all’abusivismo” in occasione del Premio Nazionale del Paesaggio del 2017. Un processo virtuoso che passerà alla storia con lo slogan “Liberare la bellezza”.
Un doppio risultato che ha visto la Prefettura di Agrigento, le Istituzioni e le associazioni uniti a difesa del territorio.
L’intervento paesaggistico di ieri ha posto anche l’accento sull’emergenza climatica degli ultimi mesi.
Infatti, a causa dei recenti temporali, due Pini marittimi del belvedere sono stati divelti.
Il messaggio simbolico che ieri il Sindaco di Realmonte, Sabrina Lattuca, il presidente del Comitato Fai Realmonte Città della Scala dei Turchi, Nuccio Zicari e tutta la Delegazione FAI e FAI giovani di Agrigento hanno voluto dare è stato quello di rimediare tempestivamente alla perdita dei due arbusti.
A giorni seguirà il completamento del progetto di piantumazione di tutti gli esemplari di macchia mediterranea, così come previsto nel progetto del FAI – Fondo Ambiente Italiano del 2016.