

La Polizia di Stato di Caltanissetta ha eseguito una misura cautelare a carico di un infermiere professionale di 51 anni, originario della provincia di Agrigento, indagato per violenza sessuale pluriaggravata commessa ai danni di due degenti, una delle quali minorenne, del reparto di psichiatria dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.
Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di raccogliere fonti di prova a carico dell’indagato che la Procura ha valutato come gravi, tanto da richiedere ed ottenere una misura cautelare. Il gip ha disposto l’interruzione dell’ esercizio dell’attivita’ professionale per 11 mesi e l’Asp ha gia’ avviato le procedure disciplinari.
Come in una scena di un film di altri tempi. Un giovane 23enne di Favara è stato arrestato ieri sera da parte dei poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento a seguito di un inseguimento che ha costretto il fuggitivo a finire la sua corsa a bordo di una Fiat Puntocontro un muro di recinzione.
Il giovane non si era fermato ad un posto di blocco e così, dopo l’intimazione dell’alt, inece di fermarsi ha cercato di fuggire ma tutto è andato storto. Durante la fuga ha distrutto anche un copertone sbattendo sul ciglio di un marciapiede. Poi quella recinzione fatale. Bloccato dai poliziotti il giovane è andato anche in escandescenza e si è scagliato contro i poliziotti.
La resistenza al pubblico ufficiale è bastata per ricnhiudere in carcere il favarese dopo la convalida di arresto da parte del Gip.
Sarà stata la convocazione di una assemblea da parte di tutti i dipendenti dell’Aica, convocata per venerdi scorso e poi “appianata” momentaneamente con la certezza di avere pagato almeno uno stipendio.
Così è stato. Intanto i lavoratori hanno incassato il mese di ottobre ma la storia, ovviamente, non finisce qui. C’è ancora da pagare novembre, dicembre e tredicesima.
Se al momento gli animi sembrano apparentemente (molto apparentemente) tranquilli non è detto che nei prossimi giorni possa rimanere questa situazione.
Si conclude martedì 30 novembre alle ore 20:30 la rassegna SIGNORE E SIGNORI, ECCO A VOI I BEATLES!, a cura di Beniamino Biondi e con la partecipazione di Antonio Pancamo Puglia. Un nuovo impegno per promuovere una cultura sempre più diffusa del cinema d’autore con la formula sociale del cineclub.
L’ultimo film n visione è Magical Mystery Tour (1967), diretto dagli stessi Beatles. La pellicola è costituita da diverse scene separate tra di loro, unite da un filo conduttore che vede i Beatles fare un giro per le campagne inglesi a bordo di un pullman giallo. Negli anni ’60 in Gran Bretagna i “magical mystery tour” esistevano veramente: si trattava di gite economiche in autobus “a sorpresa” senza che ai passeggeri venisse comunicata la destinazione, di volta in volta diversa. La trama principale del film segue Ringo Starr, che assieme ad una zia acquista un biglietto per uno di questi viaggi. Sul pullman trova gli altri Beatles, e per ogni tappa del mezzo vivranno una bizzarra avventura, spesso uno sketch completamente slegato dal resto. Umorismo e psichedelia sono sempre presenti, ma soprattutto lo è la musica: quasi tutte le sezioni vertono su di una canzone del gruppo, di cui le immagini diventano di fatto il videoclip.
Al film, della breve durata di 60 minuti, seguiranno alcuni videoclip originali (30 minuti circa) delle più belle canzoni dell’ultimo periodo dei Beatles, da Penny Lane a Hey Jude, da Something a Let it be.
Presso la sede provinciale del Villaggio Mosè, ad Agrigento, si è tenuta la riunione del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia che ha visto il debutto, come coordinatore del partito, per la città dei templi, di Daniela Catalano.
Al suo fianco il commissario provinciale, Calogero Pisano, l’assessore comunale, Costantino Ciulla, ed i consiglieri comunali, Gerlando Piparo e Fabio La Felice.
Non ha voluto far mancare il proprio saluto anche il Consigliere comunale di Fratelli d’Italia di Ribera, Giovanni Di Caro, presente per l’occasione.
Presenti anche il Direttore Generale della Fondazione Teatro Pirandello, Salvo Prestia, ed il componente del Consiglio di Amministrazione dello IACP, Santino Russo, accolti con entusiasmo dai presenti.
“Sono davvero emozionata per essere qui con voi – afferma Daniela Catalano – ringrazio tutti, in primis il commissario provinciale Lillo Pisano, per l’accoglienza e l’affetto ricevuti.
Ci riuniremo spesso e cominceremo subito, con spirito di squadra, a strutturare ed ampliare la composizione del coordinamento cittadino, programmando, tutti insieme, le attività che riterremmo utili per la nostra città e per il partito.
Grazie a tutti”.
Soddisfatto il commissario provinciale Calogero Pisano: “Faccio a Daniela i miei migliori auguri, sicuramente darà un impulso importante alla crescita del partito in città.
Auguri anche agli amici Salvo Prestia e Santino Russo per i prestigiosi incarichi avuti.
Oggi il gruppo di Fratelli d’Italia Agrigento comincia a raccogliere i frutti del duro lavoro fatto e continua a crescere in città ed in provincia, non soltanto numericamente, ma soprattutto qualitativamente, come dimostra l’ingresso di Daniela Catalano”.
Per consentire alla cittadinanza di donare con generosità il proprio sangue l’A.D.A.S., effettuerà due raccolte mobili, domenica 28 Novembre a Casteltermini in piazza A. De Gasperi, e Raffadali presso l’associazione ADR via Fiume.
Tutte le raccolte saranno operative dalle ore 8.00 alle 12.00 A tutti i donatori saranno inviate a cura della stessa associazione le analisi di laboratorio effettuate in occasione della donazione.
Turni stressanti e addirittura mobbing sui medici dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento? Vuole vederci chiaro il deputato del regionale del Mss, Giovanni Di Caro, che per questo ha presentato all’Ars una interrogazione urgente al presidente della Regione Musumeci e all’assessore alla Salute Razza, ai quali chiede provvedimenti per garantire turni di lavoro consoni e serenità ai lavoratori.
L’atto ispettivo approda a palazzo dei Normanni dopo la lettera aperta dei medici del reparto di Cardiologia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, nella quale i camici bianchi lamentavano l’eccessivo carico di lavoro dovuto a ordini di servizio che prevedono il loro impiego in attività ambulatoriali presso l’ospedale San Giacomo D’Altopasso di Licata.
“II personale medico – si legge nell’interrogazione parlamentare – si è più volte prestato ad eseguire turni di servizio a Licata attraverso prestazioni aggiuntive fuori dal normale orario di servizio. L’Unità operativa complessa di Cardiologia del San Giovanni di Dio – si legge ancora – di fatto subisce disservizi tali da mettere a rischio l’incolumità dei cittadini, visto che quotidianamente due o più medici vengono dirottati da Agrigento a Licata, costringendo spesso a posticipare interventi di alta specializzazione”.
“Si verificherebbero – continua Di Caro – imbarazzanti disservizi e atteggiamenti vessatori ai danni dei medici del reparto di Cardiologia Del San Giovanni – che, se confermati, sarebbero intollerabili”.
La gestione organizzativa metterebbe a rischio la salute anche dei pazienti del San Giacomo D’Altopasso. “A Licata – afferma il deputato – i cardiologi verrebbero utilizzati anche per coprire altri servizi e in caso di emergenza, si potrebbe verificare che una persona colta da infarto non possa avere l’assistenza dello specialista poiché lo stesso potrebbe trovarsi in ambulanza per altri interventi di emergenza”.
“L’assessore Razza – conclude il parlamentare agrigentino – ha l’obbligo di garantire sia la serenità lavorativa dei medici che il diritto alle cure dei cittadini. Il governo Musumeci risolva definitivamente le criticità di organico dell’ospedale di Licata, assumendo nuovi medici e non sacrificando i cardiologi del San Giovanni di Dio per colmare le lacune di una discutibile gestione sanitaria”.
Questo il titolo del convegno organizzato dalla CGIL di Agrigento in occasione della giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Grande affluenza e partecipazione per L’ iniziativa provinciale che si è tenuta a Ribera, dove le testimonianze e gli interventi dei relatori hanno offerto molti spunti di riflessione sul delicato tema della violenza di genere.
“Tempestività e coordinazione è il modo di agire delle forze dell’ordine quando contattati per casi di violenza sulle donne”, questo è quando affermato dal tenente colonnello Roberto Vergato, comandante della compagnia di Sciacca, durante il suo intervento.
Di fondamentale importanza l’intervento e le testimonianze raccontate della psicologa Elina Salomone, responsabile del centro antiviolenza Fenice. La professoressa Maria Concetta Barba, responsabile del comparto cultura e legalità CGIL ha affrontato il tema dell’importanza della cultura e dell’educazione come strumenti di contrasto alla Violenza sulle donne. l’Avvocato Caterina Sparacino, responsabile del coordinamento donne CGIL, ha invece esaminato la questione dal punto di vista giuridico, analizzando i nuovi provvedimenti normativi quali il codice rosso e per ultimo il reddito di libertà (recente misura introdotta a sostegno del reddito delle donne vittime di violenze).
Il tutto moderato dal Segretario generale della CGIL di Agrigento Alfonso Buscemi il quale ha evidenziato la vicinanza e l’attenzione della CGIL nei confronti delle donne e nello specifico nelle donne vittime di violenza, e che per le competenze di cui dispone, la CGIL è pronta ad operare in prima linea contro la violenza di genere.
L’iniziativa, volta a sensibilizzare la collettività sul tema del contrasto alla violenza sulle donne e voluta fortemente dall’assessore alle Pari Opportunità, Antonella Morreale, dall’assessore alla cultura, Antonio Liotta, dal sindaco, Antonio Palumbo e sposata con trasporto da tutta l’amministrazione, ha preso spunto da quella svoltasi per la prima volta a Biella.
Uomini in scarpe rosse e mascherina dello stesso colore sulla bocca che anziché tapparla ha veicolato il muto grido: STOP ALLA VIOLENZA sulle donne e non solo. Un serpente che, nelle sue spire, ha voluto simbolicamente soffocare ogni forma di violenza, condizione indispensabile per edificare una società che possa definirsi civile.
La marcia silenziosa, avente capofila il sindaco, Antonio Palumbo, presenti anche diverse donne, si è snodata in fila indiana con partenza alle 11:30 da piazza Kennedy per terminare in piazza Cavour, davanti alla panchina rossa dedicata alla memoria di Lorena Quaranta.