Papa Francesco pranzò nella sala mensa della missione “Speranza e carità” di Biagio Conte, in via Decollati, il 15 settembre del 2018 in occasione della sua visita a Palermo. Si è seduto a fianco del missionario, di padre Pino, il vescovo Lorefice e un disabile. Nella sala mensa pranzarono 160 persone, tra poveri, migranti, ex detenuti, volontari. Fuori dalla mensa, ma sempre nella missione, altre 1.300 persone pranzarono in contemporanea con il Papa. Biagio Conte commentò: “Sono emozionato e felice per l’arrivo di Papa Francesco. E’ un momento di comunione forte con il Santo Padre in cui insieme lanciamo un messaggio di accoglienza verso tutte le persone in difficoltà sia italiane che straniere. La Chiesa deve camminare unita e diventare esempio di carità per tutta la società. Bisogna essere attenti a tutti, i papà che hanno perso il lavoro, le famiglie che hanno figli disabili, le donne con figli rimaste sole, gli immigrati, i carcerati, tutti quelli che hanno perso la speranza”.
Ad Agrigento, in via Atenea, la ZTL, la Zona a transito limitato, in versione “natalizia”, è stata prorogata fino al 31 gennaio, anche per incentivare il mercato dei saldi. Dunque via Atenea è chiusa al traffico da lunedì a giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 24. Il venerdì e il sabato dalle 9.30 alle 13 e dalle 17 alle 2 di notte. E la domenica solo dalle 14 alle 24. La Ztl sarà “assoluta” il sabato dalle 18 alle 21 anche per i residenti e tutti coloro che sono muniti di pass perché si ipotizza una maggiore presenza di pedoni.
L’assessore comunale di Agrigento con delega alla tutela degli animali e al randagismo, Aurelio Trupia, informa che da oggi, giovedì 12 gennaio, dopo la pausa natalizia, è stata riavviata l’attività dell’ambulatorio veterinario per le sterilizzazioni e microchippature gratuite di cani e gatti in contrada Consolida, nella zona industriale. L’ambulatorio sarà a disposizione degli utenti il giovedì ed il venerdì, dalle ore 9 alle 13. Inoltre, a cura dei veterinari dell’Azienda sanitaria, si procede alla sterilizzazione e microchippatura gratuita dei cani al momento presenti nel canile di Siculiana convenzionato con il Comune di Agrigento. Relativamente ai gatti randagi, per la sterilizzazione, microchippatura ed il riconoscimento di una colonia felina bisogna inviare le richieste all’indirizzo e-mail ufficio.sanita.ecologia@comune.agrigento.it oppure consegnarle al Comune materialmente.
Incidente stradale mortale lungo la strada statale 117 bis Gela-Piazza Armerina. Il bilancio è pesantissimo: una donna, Maria Carmela Di Bennardo di 45 anni, originaria della provincia di Ragusa, è deceduta e cinque feriti.
A scontrarsi, per motivi anche in corso di accertamento, un mezzo pesante che trasportava materiale ingombrante e una Peugeot 3008 con a bordo quattro persone. Sul posto sono intervenute tre ambulanze, arrivate da Gela, Niscemi e Piazza Armerina, i Vigili del Fuoco di Gela e due elisoccorsi.
La sfortunata donna era insegnante e la sua morte ha destato un profondissimo vuoto tra gli alunni e i colleghi che la conoscevano.
La Procura di Agrigento ha iscritto 13 sanitari dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì sul registro degli indagati a seguito della morte di una bambina ancora nel grembo della madre. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Il sostituto titolare dell’inchiesta, Paola Vetro, ha disposto l’autopsia, a cura del medico legale Antonio D’Anna, del ginecologo Antonio Luciano e dell’anatomo-patologo Michele Spicola. La salma della piccola è custodita nella camera mortuaria dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. E’ deceduta lo scorso 27 dicembre. La madre si è recata in ospedale a Canicattì per una delle ultime visite programmate prima del parto. E avrebbe segnalato al medico di avere avuto la pressione arteriosa alta e dei valori ematici anomali. E’ stata dimessa. Poi è ritornata in ospedale 8 giorni dopo, ed è stata rilevata l’assenza di battito e il decesso della piccola ancora nel grembo. I genitori, una coppia di Delia, ha presentato la denuncia, e i Carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche.
Si è svolto ieri mattina presso l’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica l’incontro presieduto dall’Assessore On.le Andrea Messina con le Organizzazioni Sindacali, ed avente come oggetto le problematiche inerenti il trattamento giuridico economico del personale regionale dirigenziale e del comparto.
L’Assessore in questo primo incontro, cui ne seguiranno altri più tecnici, ha esposto l’interesse in prima persona a voler portare avanti le problematiche dei lavoratori regionali e si è reso disponibile ad un confronto con i sindacati ponendo attenzione al rispetto dei ruoli: ha anche ribadito che tra gli impegni programmatici risultano già la nuova contrattazione e soprattutto la valorizzazione del personale interno. Ha poi ascoltato le varie argomentazioni esposte dai responsabili delle Segreterie Regionali.
“Confintesa, sindacato che rappresenta i lavoratori delle categorie A e B, con stipendi pari a €1000, che in buona parte svolgono mansioni superiori e che negli ultimi vent’anni hanno consentito e consentono tutt’oggi il funzionamento della macchina amministrativa, non può più accettare che venga rimandata la riclassificazione/riqualificazione del personale del comparto al fine di valorizzare l’esperienza, la professionalità e la capacità acquisita”. A dichiararlo sono il Segretario Regionale della Federazione dei Dipendenti Regionali Dr. Antonio Russo e il componente della Segreteria Regionale Dr. Gianfranco Anselmo.
“E’ necessario che vengano riportate le nostre problematiche in sede di Conferenza Stato-Regioni e soprattutto che ripartano le trattative contrattuali all’Aran Sicilia nella speranza che si concretizzi sia il giusto adeguamento economico che il legittimo diritto alla carriera, questo per garantire le aspettative dei lavoratori regionali”.
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Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, accogliendo quanto richiesto dal procuratore reggente, Salvatore Vella, e dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Gloria Andreoli, ha disposto la perizia psichiatrica su Salvatore Sedita, il 34enne di Racalmuto che ha confessato di avere ucciso, lo scorso 13 dicembre, nella loro abitazione, i genitori Giuseppe Sedita e Rosa Sardo di 66 e 62 anni, con 47 colpi di mannaia. L’esame intende riscontrare la capacità di intendere e volere dell’indagato al momento del duplice omicidio. Si svolgerà anche un incidente probatorio.
Il 18 gennaio sarà conferito l’incarico allo psichiatra Lorenzo Messina. Il legale difensore di Sedita, l’avvocato Ninni Giardina, e i difensori dei familiari delle vittime indicati come parte offesa, Giuseppe Contato e Giuseppe Zucchetto, potranno partecipare all’esame nominando un proprio consulente di parte e, in ogni caso, potranno poi interrogare in aula lo psichiatra incaricato dal giudice. Salvatore Sedita, dopo essere stato sottoposto a delle terapie nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Agrigento, è attualmente ricoverato nella Sezione psichiatrica del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto.
Un uomo di 50 anni è stato arrestato dalla Polizia a Catania, e trasferito nel carcere di Piazza Lanza, perché avrebbe abusato di un minorenne migrante orfano, giunto recentemente in Italia insieme ad altri migranti, e attualmente ospite in un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Il mandato di cattura è stato spiccato dalla Procura e firmato dal Tribunale. Lui lo scorso 27 settembre ha fermato una volante della Polizia e ha denunciato di avere appena subito il furto del telefonino da parte di un giovane straniero del quale non ha fornito il nome ma solo una descrizione del ragazzo, aggiungendo che alloggiava in una struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Identificato e raggiunto dai poliziotti, il giovane ha consegnato il cellulare del 50enne raccontando quanto accaduto: in occasione di diversi incontri, il 50enne aveva commesso abusi sul ragazzo, fornendogli poi piccole somme di denaro, sigarette o birre. Il minore ha aggiunto che aveva rubato il cellulare del 50enne nel corso di un incontro dopo avere respinto ulteriori abusi. Il racconto del minorenne è stato confermato da altri testimoni. Il telefono è stato sequestrato su disposizione dell’autorità giudiziaria per approfondimenti investigativi.