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Si è sposato oggi con il rito civile il consigliere comunale di Palma di Montechiaro Ugo Farulla, politico promettente a livello provinciale e affermato professionista sanitario.

Ugo Farulla 33 anni , tecnico radiologo e imprenditore nel campo sanitario ,ha sposato la coetanea Cristina Morreale di Favara, Medico Pediatra presso l’Asp di Agrigento.

Il matrimonio con rito civile si è svolto nella suggestiva e incantevole tenuta Savoca a Piazza Armerina alla presenza di circa 200 invitati.

Ha officiato la cerimonia nuziale Matteo Meli, storico amico dello sposo e socio nella Polimed di Palma di Montechiaro una struttura all’avanguardia, un poliambulatorio privato radiologico e che è accreditato pure per le visite cliniche.

Ugo Farulla, imprenditore affermato, rappresenta la nuova generazione 3.0 del Pd agrigentino, da sempre pupillo dell’On. Michele Catanzaro, l’anno scorso è stato eletto in consiglio comunale a Palazzo degli Scolopi con 500 voti e rappresenta all’interno dell’assise comunale una voce autorevole di dissenso al governo Castellino.

Ai novelli sposi gli auguri di tutto lo staff di sicilia24h.it.

Lo prevede la convenzione siglata ieri dal direttore regionale INPS Sicilia, Sergio Saltalamacchia, ed il Commissario dell’ASP di Agrigento, Mario Zappia.

Il “certificato oncologico introduttivo” rappresenta un mezzo efficace per accelerare il processo di valutazione per il riconoscimento delle condizioni di invalidità, perché offre numerosi vantaggi in termini di adeguatezza, equità e uniformità delle valutazioni e consente alla Commissione medica di giungere ad una valutazione tempestiva dello stato invalidante, evitando, in presenza di una diagnosi particolareggiata ed appropriata, il ricorso all’istituto della revisione.

Grazie alla convenzione con l’Inps– ha dichiarato il Commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale Mario Zappia, si vengono a creare tutti i presupposti per garantire, sempre nel rispetto delle necessarie procedure di verifica, una sensibile semplificazione, sia in termini di tempi che di modalità, del procedimento volto all’accertamento dell’invalidità, nei casi di soggetti con patologie oncologiche.”

“In questo contesto estremamente critico per l’accertamento dell’invalidità civile in Sicilia – ha aggiunto il Direttore regionale INPS, Sergio Saltalamacchia – legato principalmente, ma non soltanto, ad una crescita esponenziale delle domande di prestazione, l’unica strada possibile è quella delle sinergie con le strutture interessate e soprattutto con la Sanità.

Si registra, infatti, una evidente difficoltà proprio nella fase dell’accertamento dei requisiti sanitari da parte delle ASP, con un sensibile aumento, anche nel corso del primo quadrimestre del 2023, delle prime domande di invalidità ancora giacenti, mentre, dall’altro lato, si rileva fortunatamente, un evidente miglioramento della situazione nella fase di accertamento.

Il direttore regionale dell’Inps ha auspicato che la Convenzione formalizzata con l’ASP di Agrigento possa essere presto siglata con le altre aziende sanitarie provinciali dell’Isola e con le strutture ospedaliere perché grazie alla certificazione medica introduttiva di esatta provenienza e di esatta prognosi e diagnosi – consente di potere accertare agli atti lo stato invalidante, evitando disagi al cittadino e allo stesso tempo di contrastare il triste fenomeno delle truffe.

Le forze sociali della Sicilia del comparto pesca si sono date appuntamento stamattina nella zona portuale di Sciacca per la giornata di mobilitazione nazionale di tutte le marinerie contro l’ultimo piano d’azione dell’Unione Europea, quello che prevede, entro il 2030, una forte limitazione della pesca a strascico. I sindacati protestano contro quello che hanno definito come “l’ennesimo provvedimento assunto sopra la testa di migliaia di lavoratori”.

Il 20% dell’intera pesca italiana è improntata sulla pesca a strascico, in Italia ci sono 2000 i pescherecci impegnati, 500 in Sicilia, 75 quelli di Sciacca. Al sit in hanno partecipato, oltre ai rappresentanti provinciali e regionali delle associazioni, anche i presidenti delle cooperative di pesca saccensi, il deputato regionale Michele Catanzaro e il sindaco di Sciacca Fabio Termine.

Il Consigliere comunale di Agrigento, Simone Gramaglia, interviene a seguito della diffusa notizia, ancora non smentita, secondo cui la Direzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento avrebbe lanciato una manifestazione d’interesse per affidare in gestione a privati i parcheggi dell’ospedale “San Giovanni di Dio” ad Agrigento. Gli stalli saranno gratuiti per il personale, a pagamento per i visitatori.
Gramaglia afferma: “La Direzione dell’ospedale di Agrigento dovrebbe adoperarsi a migliorare le condizioni di accoglienza dei pazienti agrigentini, e garantire un servizio ospedaliero dignitoso e non vergognoso come appena emerso anche sugli schermi nazionali a “Carta Bianca” su Rai 3. Se davvero la Direzione dell’Azienda sanitaria dovesse imporre il pagamento dei parcheggi in ospedale, allora si tratterebbe della decisione di arricchire un privato a spese dei cittadini vessati da servizi sanitari indegni e costosi.  Imporre agli utenti dell’ospedale di pagare il ticket (o meglio ‘il pizzo’) ad un privato per parcheggiare, risponde oggettivamente solo ad un fine: arricchire un privato, che è in tal caso alla stessa stregua di un parcheggiatore abusivo, trattandosi di un’area pubblica di carattere sanitario. Ravvisare altre finalità o utilità è solo un arrampicarsi sugli specchi e sputare sull’intelligenza dei cittadini. Il Codice della Strada impone che i parcheggi a pagamento nelle aree pubbliche, quindi anche negli ospedali pubblici, debbano essere istituiti dal sindaco dietro delibera di giunta. Ebbene, non risulta alcuna delibera di giunta. E allora come potrebbe la Direzione dell’Azienda sanitaria lanciarsi alla ricerca di un privato a cui garantire un profitto ingiusto sulla pelle dei cittadini. Anche il sindaco Miccichè dovrebbe subito intervenire a fronte di tale presunta scellerata iniziativa. Si attendono riscontri”.

Blitz nel territorio di Matteo Messina Denaro: i Carabinieri del Ros, supportati in fase operativa dai militari del Comando provinciale di Trapani, hanno arrestato cinque persone. In carcere Felice Milazzo, 76 anni, ritenuto il capomafia di Poggioreale – Salaparuta, Mariano e Salvatore Lipari, di 54 e 28 anni. Arresti domiciliari per altri due presunti componenti della famiglia: gli anziani Erasmo Milazzo, 80 anni, e Salvatore Lipari, 82 anni. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti dopo che la Corte di Cassazione ha reso definitiva l’ordinanza del Tribunale del Riesame, che ha accolto il ricorso della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. L’indagine, intitolata “Elima”, è iniziata nel 2017 al fine di smantellare la rete di protezione di Messina Denaro. La famiglia mafiosa di Salaparuta-Poggioreale è parte del mandamento di Castelvetrano. Sono emersi contatti con altri boss di Trapani e Palermo e la disponibilità di armi da parte degli indagati.

“Solidarietà a Cateno De Luca e a tutti i sindaci siciliani dei Comuni dove ricadono parchi e siti archeologici per aver sperimentato sulla pelle dei loro cittadini, il rancore del presidente della Regione che ha bloccato un emendamento alla manovra in discussione all’Ars, minacciando le sue dimissioni”.

Lo scrive in una nota l’ex presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che in mattinata ha avuto un colloquio con il sindaco di Taormina.

“Cateno De Luca, sindaco di Taormina – aggiunge Miccichè – sta portando avanti, una battaglia giusta per tutti quei territori siciliani, luoghi di siti archeologici che non ricevono ristori a fronte delle spese necessarie per assicurare la sicurezza e il decoro urbano. Il Parlamento siciliano non può essere paralizzato”.

“Il Presidente della Regione – conclude Miccichè – è una persona che vive delle sue vendette e dei suoi rancori. Non gliene frega niente del bene della Sicilia, ma dovrebbe ricordarsi, tutte le mattine, di lavorare per la Sicilia e per il bene dei suoi cittadini, così come pensavano che avrebbe fatto quelli che lo hanno candidato e quelli che lo hanno votato.”

(ANSA).

Si accorciano le distanze verso la risoluzione della vertenza dei dipendenti dei Consorzi di Bonifica siciliani: ieri l’aula dell’Ars ha approvato l’articolo che stanzierebbe 3,4 milioni di euro come contributo straordinario per porre fine al contenzioso e garantire il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori.
Lo annuncia il capogruppo della DC all’Ars, onorevole Carmelo Pace, da tempo impegnato a risolvere la questione relativa al mancato pagamento delle spettanze ai lavoratori del Consorzio AG 3, causato da una lunga vicenda giudiziaria terminata con il pignoramento presso terzi dei fondi che la Regione destina all’ente. A più riprese, prima con un’interrogazione, poi con un disegno di legge e con un tavolo tecnico, negli ultimi tre mesi è stato proprio l’onorevole Carmelo Pace a sollevare la questione, chiedendo una soluzione per garantire serenità ai lavoratori.
“L’inserimento di un capitolo per un contributo straordinario per liberare le somme da destinare agli emolumenti pregressi dei dipendenti del consorzio di bonifica rappresenta una buona notizia anche per gli imprenditori agricoli e gli operatori del settore agricolo in vista dell’imminente stagione irrigua – sottolinea l’onorevole Carmelo Pace – esprimo gratitudine nei confronti dell’assessore regionale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale Luca Sammartino per l’attenzione nei confronti di un gruppo di lavoratori in grave difficoltà economica. È un passo importante, ora attendiamo l’approvazione degli altri articoli e il voto finale sulla norma previsto per la prossima settimana”.

Al mattino di oggi, innanzi alla Corte d’Assise di Agrigento, presieduta da Wilma Mazzara, è iniziato il processo per l’omicidio del medico cardiologo di Favara, Gaetano Alaimo, 65 anni, ucciso a Favara lo scorso 29 novembre, a carico dell’imputato Adriano Vetro, 47 anni, di Favara, difeso dagli avvocati Sergio Baldacchino e Santo Lucia, e in presenza delle parti civili, rappresentate dall’avvocato Giuseppe Barba per i familiari, e dall’avvocato Enzo Caponnetto per l’Ordine dei medici. Appena avviato il dibattimento, gli avvocati Sergio Baldacchino e Santo Lucia, tra il recepimento dei propri mezzi di prova, hanno chiesto, in particolare, di disporre su Vetro una perizia psichiatrica, motivando tale richiesta con la produzione di documentazione medica, ovvero la relazione di conclusione di osservazione psichiatrica, redatta dalla Casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, che acclara che Adriano Vetro è affetto da patologie neuropsichiatriche. La Corte ha accolto la richiesta. Prossima udienza il 13 luglio per il giuramento del perito del Tribunale e per l’escussione di due testimoni del Pubblico ministero.

Ieri la Polizia di Stato di Agrigento ha incontrato i bambini e i ragazzi della Parrocchia Beata Maria Vergine della Divina Provvidenza, nel popoloso quartiere della Via Manzoni, impegnati nel GREST parrocchiale organizzato dall’Opera Don Guanella.
I bambini, circa duecento, ed animatori hanno avuto il privilegio di incontrare il Questore Ricifari, agenti della Polizia Stradale di Agrigento a bordo delle loro rombanti moto, una squadra di operatori della Polizia scientifica con la loro valigetta di polveri, pennelli e vetrini e Cheyenne, uno splendido esemplare di pastore tedesco – cane poliziotto di quattro anni, con Fabio suo conduttore appartenente al Reparto Cinofili di Palermo.
Tra un gioco, un inno e qualche applauso si è parlato di legalità e di rispetto delle regole – non divieti, imposizioni o limiti ma norme di comportamento che bisogna adottare sin da piccoli nella vita quotidiana, in famiglia, con gli amici, con i compagni di scuola, nello sport.
Il rispetto delle regole, ha concluso il Questore, è basilare per crescere e vivere bene assieme agli altri.

Ad Agrigento al Viale della Vittoria nella villa Bonfiglio sono in corso i lavori di recupero, riqualificazione e ampliamento del parco giochi per bambini. Sarà inclusivo, privo di barriere architettonico, attrezzato, sicuro, e con un’ampiezza di circa 1500 metri quadri. Il progetto è del Comune di Agrigento, approvato e finanziato dall’assessorato regionale alle Politiche sociali. Il sindaco Franco Miccichè e l’assessore Gerlando Principato spiegano: “Si tratta di un finanziamento concesso nel 2019 che solo nel marzo 2021 è stato rimesso in moto dall’Amministrazione che ha ereditato dalla precedente un progetto con un sostanziale aggravio di somme a carico delle casse del Comune. Infatti l’opera, non essendo stata realizzata nei tempi previsti, ha esposto il Comune ad impegnare somme che, a causa del caro materiali e dell’ aggiornamento del prezziario, sono lievitate a 35.600 euro sui 74.125 euro complessivi dei lavori, rispetto alla cifra iniziale (del 2019) di poco meno di 25.000 euro.

Principato e Miccichè

Non abbiamo voluto continuare a esporre a rischi i bambini, costretti a giocare in una struttura al limite della normativa vigente, che avremmo dovuto necessariamente chiudere. Sarebbe stata una sconfitta nostra e della città. Abbiamo deciso di intervenire e realizzare un nuovo parco giochi, sicuro ed accessibile a tutti, anche se è stata necessaria un’integrazione non indifferente al finanziamento. Il nuovo parco giochi di Villa Bonfiglio si aggiunge ai parchi giochi già realizzati nelle frazioni di Giardina Gallotti e di Montaperto”.