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Nuova perturbazione in arrivo sulla provincia di Agrigento con pioggia e forti temporali che andranno comunque a colpire tutte le regioni centro-meridionali.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede dal primo mattino di domani, lunedì 8 novembre, precipitazioni sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale.

Queste piogge saranno anche di forte intensità e saranno accompagnate da “condizioni meteo avverse” come frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Nella trasferta pugliese, la squadra di coach Catalani, è riuscita ad imporre il proprio gioco dopo una prima metà di partita molto sofferta e combattuta.
Il solito Albano Chiarastella parte con il turbo e mette subito a segno dieci punti, Monopoli risponde colpo su colpo agli attacchi dei biancoazzurri ma una grande prestazione di Cuffaro, Lo Biondo, Grande ed il top scorer Santiago Bruno che ha realizzato 16 punti, hanno portato alla Fortitudo 2 punti importanti ai fini della classifica.
Arriva così la terza vittoria di fila che mette Agrigento nella scia delle migliori salendo così ad 8 punti in classifica.
Da segnalare anche una tripla di Nicolas Mayer ed i punti di Morici e Bellavia.
Si torna domenica prossima in campo al Palamoncada alla conquista della quarta vittoria.

Il sindaco di Santa Margherita Belice, Franco Valenti, ha chiesto ironicamente aiuto allo showgirl argentina Belen Rodriguez per il completamento dei lavori di ricostruzione sul territorio dopo il sisma del 1968. Nelle ultime ore, infatti, la Regione Siciliana ha dato il via libera all’iter per l’istituzione della riserva naturale a Punta Bianca dopo l’appello lanciato proprio da Belen che aveva scelto la magnifica scogliera per un set fotografico. E i sindaco Valenti ha postato sulla sua pagina di facebook il seguente post:  Noi come gli stupidi ci siamo rivolti a onorevoli, ministri, presidenti del consiglio. Che stolti! Cara Belen, ho appreso dagli organi di stampa che subito dopo la tua visita alla Scala dei Turchi è stato avviato l’iter per l’istituzione della riserva naturale di Punta Bianca. Complimenti! Per favore, ti supplico, vedi se puoi fare un salto a Santa Margherita di Belìce, forse solo così riusciremo a completare la ricostruzione e realizzare le opere di urbanizzazione di un quartiere a quasi 54 anni dal sisma del 15 gennaio 1968. Vuoi vedere che fino ad oggi abbiamo sbagliato interlocutore? Noi come gli stupidi ci siamo rivolti a onorevoli, ministri, presidenti del consiglio. Che stolti! Pensa, abbiamo anche protestato in Piazza Montecitorio. Che imbecilli! Non continueremo a sbagliare. Ti assicuro che la prossima manifestazione di protesta la organizzeremo davanti la “casa del grande fratello”. Non darmi buca, ti prego!”

359 casi e 2 decessi  che portano il totale delle vittime a 7.048 in Sicilia. E’ quanto si legge nel bollettino di oggi del Ministero della Salute e della Protezione civile. Il numero degli attualmente positivi in Sicilia e’ di 7.777. I guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza ad oggi sono 295.980 (+152).

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 68, Catania 108, Messina 57, Siracusa 43, Trapani 20, Ragusa 13, Caltanissetta 18, Agrigento 20 e Enna 12.

La Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione per Filippo Marraro, imputato dell’omicidio della ex moglie, Loredana Calì, l’1 aprile 2019 a Catenanuova (Enna). Marraro è stato giudicato con il rito abbreviato. I giudici hanno escluso la circostanza aggravante della crudeltà. L’accusa in aula era rappresentata dal sostituto procuratore generale Fabiola Furnari. L’imputato e la moglie, che avevano due figli, si erano lasciati prima del delitto e il marito non si era mai rassegnato alla separazione. Marraro era molto geloso e imputava alla donna una serie di relazioni extraconiugali.

Nel corso dell’arringa difensiva il legale dell’imputato ha anche fatto riferimento al delitto d’onore sostenendo che l’uomo avesse ucciso spinto dalla gelosia. Il giorno dell’omicidio l’imputato, minacciandola con una pistola, aveva costretto la donna a salire in auto sino alla casa di campagna della coppia. La vittima, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, si sarebbe inginocchiata per chiedere pietà, ma l’uomo avrebbe fatto fuoco uccidendola. Marraro aveva anche precedenti per aver picchiato la prima moglie. L’uomo si costituì dopo il delitto. Per la Corte d’Assise d’Appello, dunque, l’imputato era pienamente capace di intendere e di volere al momento dei fatti. La difesa aveva impugnato la sentenza di primo grado chiedendo anche l’estromissione dalle parti civili delle associazioni «Co.Tu.Le Vi ” e dell’associazione «Donne insieme» di Sandra Crescimanno. La corte le ha invece ammesse. Le altre parti civili – la sorella ed il fratello della vittima – erano rappresentate dall’avvocato Luigi Spinello e dall’avvocato Egidio La Malfa. 

È  scomparso all’ età di 68 anni Ignazio Altieri. Rinomato commerciante agrigentino ed ex albergatore, tra le altre cose, in società con altri, aveva realizzato, aperto e gestito il Baglio della Luna. Da un po’ di tempo viveva ad Erice dove aveva  un’attività commerciale questo però non gli impediva di essere presente nel dibattito cittadino e di curare le tante amicizie. Ad Agrigento era particolarmente legato e i negozi della famiglia Altieri della via Atenea erano rinomati. Alla mamma Vera Adinolfi, i fratelli Cesare con la moglie Francesca, Mario con la moglie Dina, l’adorato nipote Luigi e i parenti tutti le più sentite condoglianze da parte di sicilia24h,it. I funerali avranno luogo lunedì 8 novembre alle 11 nella chiesa Santissimo Crocifisso del quartiere di San Vito.

Ad Agrigento, lunedì prossimo, 8 novembre, al Consorzio universitario, nell’Auditorium, alle ore 10:30, sarà in scena “700 anni dopo. Dante in Sicilia”, con Sebastiano Lo Monaco nei panni di Dante, scritta e rappresentata da Felice Cavallaro, in collaborazione con l’associazione Strada degli Scrittori e con Salvatore Nocera Bracco nelle vesti del menestrello. Lo spettacolo si avvale del coordinamento di Salvatore Picone, dell’organizzazione di Gaetano Pendolino, delle musiche originali di Nocera Bracco e della collaborazione al testo di Lino Buscemi. Alla manifestazione sarà presente l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale della Regione Siciliana, Roberto Lagalla.

L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha avviato la selezione per la nomina dei primari del Pronto soccorso negli ospedali di Agrigento, Canicattì, Licata e Ribera. A Sciacca, invece, le selezioni si sono già svolte il 13 ed il 22 ottobre scorsi. E una nuova seduta è in programma il prossimo 26 novembre. Il commissario dell’Azienda Sanitaria, Mario Zappia, afferma: “Il nostro intento è quello di completare l’iter selettivo nel minor tempo possibile per fornire risposte celeri al territorio provinciale e colmare, con il potenziamento degli organici, alcune criticità in reparti di intensa attività come quelli dei pronto soccorso”.

A seguito della pubblicazione del bando regionale relativo alla misura 112 del “pacchetto Giovani del Programma di sviluppo rurale della Sicilia 2007/2013”, la società agricola A.A.G. snc, aveva presentato la propria domanda di aiuto, ottenendo un contributo complessivo di oltre 350 mila euro.

Tuttavia, a distanza di anni e a lavori oramai in procinto di essere ultimati, l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura comunicava alla società beneficiaria, l’avvio del procedimento di revoca del provvedimento di concessione dell’aiuto conseguito, a seguito di una informativa antimafia interdittiva resa dal Ministero dell’Interno per un ravvisato presunto pericolo di infiltrazione mafiosa derivante da taluni legami parentali di uno dei soci.

Nelle more dell’istruttoria, variava la compagine sociale della società, con la fuoriuscita del socio la cui presenza aveva determinato l’adozione della suddetta informativa antimafia, venendo meno cosi il presupposto per la revoca del contributo.

Nonostante ciò, nel 2015, veniva disposta la revoca, in via definitiva, del decreto di concessione del contributo con contestuale richiesta di rimborso delle somme erogate alla società beneficiaria per complessivi 183.000 euro circa; provvedimento, questo, che veniva impugnato dalla società con ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana.

Successivamente, a seguito dell’informativa antimafia “liberatoria” adottata dal Ministero dell’Interno per il venir meno dei presupposti di legge, il Dipartimento Regionale Agricoltura disponeva la revoca in autotutela del procedente provvedimento di revoca del contributo e il completamento del procedimento tecnico amministrativo di chiusura del progetto finanziato; il tutto subordinato, però, al previo ritiro, da parte della Società Agricola, del ricorso straordinario al Presidente della Regione dalla stessa in precedenza proposto.

Inaspettatamente, tuttavia, l’Amministrazione regionale, su richiesta formulata dall’AGEA – Organismo Pagatore della procedura – annullava in autotutela il precedente provvedimento di revoca senza nemmeno procedere alla prescritta comunicazione di avvio del procedimento.

La società agricola, pertanto, decideva di agire in giudizio, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Calogero Marino, al fine di ottenere l’annullamento – previa sospensione dell’esecuzione – del suddetto provvedimento di annullamento in autotutela adottato dall’Amministrazione in assenza di ogni garanzia partecipativa e sulla base di contestazioni ritenute infondate.

Secondo i legali della società, avv.ti G. Rubino e C. Marino, l’Amministrazione regionale avrebbe adottato il provvedimento di annullamento in autotutela, omettendo di dare la necessaria comunicazione di avvio del procedimento, impedendo di fatto alla società di presentare le proprie difese, oltre a ledere il legittimo affidamento ingenerato nella stessa.

Inoltre, ai fini dell’accoglimento della domanda cautelare, gli avv.ti Rubino e Marino rappresentavano in giudizio come, nell’ipotesi di mancata sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati, la società ricorrente sarebbe stata costretta a dover rifondere la consistente parte di contributo già erogato, pari a circa 18 mila euro, di cui ne era già stato disposto il recupero nelle more del giudizio; oltre a non poter più assumere alcun tipo di impegno nel perdurare di tale situazione, con il rischio di una inevitabile chiusura dell’attività.

I Giudici del T.A.R. Palermo, ritenendo sussistente il dedotto profilo del danno grave ed irreparabile connesso al recupero delle somme già corrisposte, hanno accolto la domanda cautelare formulata dai difensori Rubino e Marino.

Per effetto della suddetta pronuncia, dunque, fino alla definizione del giudizio la società ricorrente non dovrà restituire le somme già concesse.

301 i nuovi casi di Coronavirus in Sicilia a fronte di 21.104 tamponi effettuati. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 4 decessi che portano il totale delle vittime sull’isola, a 7.046. E’ quanto si legge nel bollettino di oggi del Ministero della Salute e della Protezione Civile. Gli attuali positivi in Sicilia sono 7.572 mentre le persone ricoverate con sintomi sono 324, di cui 43 in Terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 7.205 pazienti. I guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza ad oggi sono 295.828.

Questi i numeri nei Comuni capoluogo: Palermo 27, Catania 134, Messina 7, Siracusa 52, Trapani 26, Ragusa 11, Caltanissetta 18, Agrigento 20 e Enna 6.