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Maxi sbarco a Lampedusa. Sono 384 i migranti provenienti da nazioni subsahariane sbarcati nel pomeriggio al molo Favaloro. Il barcone su cui viaggiavano è stato intercettato dagli uomini della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza a circa 12 miglia dall’isola.

Tra loro ci sono anche 16 donne e 14 minori. I migranti sono stati trasbordati sulle unità delle Fiamme gialle e della Guardia costiera e il barcone usato per la traversata lasciato alla deriva. Al termine dei controlli sanitari, sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola, tornato nuovamente a riempirsi.

A fronte di una capienza di 250 posti, infatti, ci sono attualmente 630 ospiti. A partire dalla mezzanotte sulla più grande delle Pelagie si erano registrati altri due sbarchi rispettivamente di 29 e 21 persone.
(ADNKRONOS)

 Il paese montano è stato interessato da una bomba d’acqua venuta giù oggi. Il sindaco Francesco Cacciatore raccomanda i cittadini di “non uscire da casa se non strettamente necessario”.

Poi l’accusa da parte del sindaco: “E’ da due anni, ribadisco due anni e non due mesi, che attendiamo i lavori di regimentazione delle acque piovane a monte del paese. Adesso siamo in ginocchio”.

Tutto all’improvviso e il centro di Santo Stefano Quisquina si è formato in fiume in piena. Alla pioggia intensa e copiosa ha seguito l’invasione di fango e detriti.  Il sindaco sta coordinando la macchina dei soccorsi. “Ci sono tutti i mezzi e gli operai a nostra disposizione all’opera. Avevamo pulito, per tempo, le caditoie, ma la pioggia che è caduta è stata tantissima – ha spiegato Cacciatore – . Sono due anni che vado sollecitando tutti, ma adesso siamo veramente arrivati all’assurdo. Il nostro paese, soprattutto a causa dei mancati lavori di regimentazione delle acque piovane, è in ginocchio”

La presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, ha presentato sette emendamenti soppressivi al ddl d’iniziativa governativa che prevede la “Regolazione unitaria del servizio idrico integrato nella Regione siciliana e l’Istituzione dell’Autorità idrica siciliana”.

In particolare viene proposta la soppressione degli articoli 7,10, 11, 16, 20, 21 e 23, quelli relativi, appunto, all’istituzione dell’Autorità Idrica Siciliana, all’Assemblea d’Ambito Unico e alle sue funzioni, al suo patrimonio, ai poteri sostitutivi e all’abrogazione della legge regionale 19 del 2015 in materia di risorse idriche.

“Dopo tante battaglie per l’acqua pubblica, dopo che in provincia di Agrigento per esempio si è già costituita l’Azienda idrica consortile – dice La Rocca Ruvolo – non si capisce come mai sorga questa nuova struttura dell’Autorità Idrica Siciliana”.

Dovranno essere presentate entro le ore 12:00 del prossimo 22 novembre le manifestazioni di interesse per la gara relativa all’Accordo quadro per la manutenzione degli edifici scolastici di proprietà o in uso al Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Si tratta di lavori programmati dallo staff tecnico del Libero Consorzio e finanziati con fondi di bilancio dell’Ente. La gara sarà effettuata in modalità telematica tramite manifestazione di interesse degli operatori economici (procedura negoziata ai sensi della Legge 120/2020, con modifica e integrazione ai sensi dell’art.51 della Legge 108/2021) mentre i lavori saranno aggiudicati con il criterio del minor prezzo.

L’importo a base d’asta dei lavori è di 340.000,00 euro (compresi 15.300,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso). Il bando di gara e gli allegati sono consultabili sul sito internet  www.provincia.agrigento.it.

“La situazione degli istituti scolastici è sempre al centro della nostra attenzione” afferma il Commissario Straordinario dr. Vincenzo Raffo “e con l’affidamento di questi lavori contiamo di eseguire tutti gli interventi necessari ad eliminare varie criticità all’interno delle scuole, migliorandone le condizioni generali di sicurezza e decoro”.

 

 

 

 

In salita il numero dei casi di positività al Covid in provincia di Agrigento. Nelle ultime 24 i contagi sono stati 22 e si registra anche un nuovo ricovero in ospedale seppur in degenza ordinaria. Nessun decesso e nessun guarito. Somministrati complessivamente 120 tamponi. Sono questi i dati che emergono dall’ultimo bollettino diramato dall’Asp.

Al momento risultano ricoverate 8 (+1) persone in degenza ordinaria, 7 si trovano al “Fratelli Parlapiano” di Ribera e una in un ospedale fuori provincia. 2  i pazienti in terapia intensiva all’ospedale riberese “Fratelli Parlapiano”.

Questa la situazione nei Comuni agrigentini: Agrigento: 23 (+1); Aragona: 5 (+1); Burgio: 6 (-1); Caltabellotta: 3 (stabile); Cammarata: 3 (stabile); Campobello di Licata: 3 (stabile); Canicattì: 27 (stabile); Casteltermini: 2 (+1); Castrofilippo: 1 (stabile); Cattolica Eraclea: 7 (-10); Favara: 7 (stabile); Grotte: 1 (+1); Licata: 29 (+2); Menfi: 9 (stabile); Montevago: 1 (stabile); Naro: 20 (stabile); Palma di Montechiaro: 5 (+1); Porto Empedocle: 17 (+1); Raffadali: 13 (+10); Ravanusa: 1 (stabile); Ribera: 8 (stabile); Sambuca di Sicilia: 1 (+1); San Giovanni Gemini: 4 (+1); Santa Margherita di Belice: 4 (+1); Sant’Angelo Muxaro: 2 (stabile); Sciacca: 24 (+3).

Sono “Covid free”: Alessandria della Rocca, Bivona, Calamonaci, Camastra, Cianciana, Comitini, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Montallegro, Racalmuto, Realmonte, San Biagio Platani, Santo Stefano Quisquina, Santa Elisabetta, Siculiana e Villafranca Sicula.

18 i migranti attualmente in quarantena sulle navi di accoglienza in rada dell’Agrigentino.

Nella zona occidentale della Sicilia con spiccato riferimento nel trapanese e nell’agrigentino sono previsti ulteriori peggioramenti delle condizioni metereologiche.

Già da domani pomeriggio una forte perturbazione interesserà la provincia e si protrarrà fino a venerdi sera, allorquando le condizioni metereologiche sono in miglioramento. In questi giorni i temporali potrebbero risultare forti e persistenti provocando disagi, allagamenti e smottamenti. Accumulo pluviometrico totale atteso sopra ai 150mm. Ventilazione forte, a tratti burrascosa da ESE fino a 70km/h. Il mare sarà molto mosso.

Rfi comunica che la tratta ferroviaria Agrigento Palermo è stata interrotta a causa delle violenti piogge che hanno colpito soprattutto stamattina la zona montana dove insistono i Comuni di Montemaggiore Belsito e Roccapalumba Alia.

A causa di tale emergenza Rfi ha attivato un servizio sostitutivo di pullman che collegheranno Agrigento con Palermo, Agrigento con Catania, Caltanissetta Xirbi e Palermo. Impossibile in questo momento raggiungere la località di Roccapalumba Alia.

 

 

 

Anche i lavoratori dei servizi ambientali della Sicilia hanno aderito allo sciopero generale di oggi proclamato a livello nazionale da Fp-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, e hanno partecipato ai sit-in che si sono svolti innanzi ad alcune Prefetture dell’isola. I sindacati di categoria spiegano: “Riteniamo le associazioni datoriali responsabili della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore scaduto da due anni”.

Come pubblicato e noto, la celebre Belen Rodriguez, in posa fotografica a Punta Bianca ad Agrigento la settimana scorsa per promuovere un suo brand di capi d’abbigliamento, ha lanciato un appello alla tutela del sito istituendo una riserva naturale. Tale appello è coinciso con l’avvio della relativa procedura da parte dal governo Musumeci.

Ebbene, a seguito di ciò il presidente dell’Ance, l’Associazione costruttori edili, di Agrigento, Carmelo Salamone, afferma: “Questo Governo Regionale è più attento alla visibilità social che alle rivendicazioni che arrivano dalle categorie professionali e dalle associazioni di categoria. Ci rivolgeremo a Chiara Ferragni, Fedez o a Belen per risolvere i problemi della Sicilia. Potremmo invitare gli influencer a fare visita alle nostre opere incompiute, o condurli in un tour tra gli uffici regionali in modo che se ne possa decantare l’efficienza e l’operatività, o anche permettere loro di scattare qualche selfie durante le intense e produttive sedute dell’Assemblea regionale siciliana che si occupano, come noto, dei bisogni dei cittadini e delle categorie produttive. Potremmo chiedere loro di realizzare delle storie social mentre spiegano ai cittadini le procedure burocratiche che oggi strangolano le aziende e minano tutti i principi della leale concorrenza. Siamo molto preoccupati dal fatto che oggi la necessità dell’apparire possa diventare l’esigenza primaria in vista delle elezioni regionali, mentre la gente, letteralmente, muore lungo le nostre strade non manutenute, non ha accesso a infrastrutture degne di questo nome, e vede negato il rispetto alle legittime aspettative di sviluppo”.

I Carabinieri della Tenenza di Favara, nel corso di mirati servizi antidroga, hanno arrestato ai domiciliari una coppia di conviventi residenti a Favara, sorpresi in possesso di una serra domestica con 30 piante di canapa indiana, in piena vegetazione, dell’altezza compresa tra 1 metro e 2 metri e mezzo, nel giardino dell’abitazione e in parte stoccate in un magazzino di proprietà della coppia.

Lui, di 46 anni, con precedenti di polizia, e lei, di 36 anni, sono stati già sotto osservazione perché sospettati. Durante la perquisizione domiciliare, oltre alla piante di marijuana, sono stati sequestrati anche 5 grammi di marijuana già essiccata. Lui è già sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento ai servizi sociali per reati dello stesso genere. All’autorità giudiziaria risponderanno di produzione, coltivazione e detenzione a fine di spaccio di sostanza stupefacente. La droga sarà sottoposta ad accertamenti tecnici.