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Come già annunciato nei giorni scorsi, abbiamo ritenuto doveroso raccogliere l’appello dei sindacati e dei cittadini siciliani e siamo tornati a spingere in IV Commissione sullo stato dei lavori di ammodernamento della martoriata tratta viaria Agrigento-Palermo.
In collegamento con noi l’Assessore Falcone, il dirigente ANAS, il Presidente della CMC e gli amministratori dei Comuni interessati dall’opera infrastrutturale.

Un dilatarsi indefinito dei lavori che non possiamo più tollerare, in ragione di ciò le interlocuzioni di stamane sono servite a fare chiarezza sulle scadenze e mettere i puntini sulle i, nell’interesse di tutti i siciliani che attendono risposte certe sulla conclusione di questa odissea infrastrutturale.

Ci preoccupano e non poco le incertezze emerse sulla affidabilità di una delle tre società affidatarie e ciò pare inficiare su alcune lavorazioni e sul ritmo di produzione del cantiere non pienamente performante. A questo si somma il malcontento su uno dei lotti delle maestranze che – ci dicono i sindacati – non hanno visto le ultime 3 mensilità.

D’altra parte entro un mese è attesa l’approvazione del progetto di variante da 314 milioni di euro, una iniezione di liquidità che non può e non deve andare sprecata.

Entro marzo 2022 la gara per il bivio Tumarrano-Cammarata da 18 milioni di euro.

Entro luglio 2022 via tutti i semafori non dinamici e finalmente due corsie fruibili lungo tutto il tratto.

Dati alla mano torneremo tempestivamente a parlare di questo importante collegamento viario all’indomani della perizia di variante per vigilare sui prossimi passi.
Saremo, come sempre, fiato sul collo.

E’ stato eletto all’unanimità nel corso della riunione di oggi pomeriggio dai sindaci agrigentini, con l’insediamento dei nuovi eletti, che hanno deciso di attribuire al già Vicepresidente dell’ATI, il ruolo di guida dell’organismo chiamato a sovrintendere al controllo e alla gestione del servizio idrico integrato provinciale.

L’assemblea dei sindaci ha eletto anche i componenti del consiglio direttivo: On. Margherita La Rocca Ruvolo, vicepresidente (Montevago),  Franco Miccichè (Agrigento), Francesca Valenti (Sciacca), Vincenzo Corbo (Canicattì), Stefano Castellino (Palma di Montechiaro) e Milko Cinà (Bivona).

”Ringrazio tutti i sindaci per la fiducia accordatami ed esprimo apprezzamento per il serio lavoro di sintesi e convergenza operato. Assumo il ruolo con la piena consapevolezza delle criticità che caratterizzano lo scenario odierno e delle tante difficoltà che dovranno essere affrontate con senso di responsabilità e determinazione – afferma il sindaco Mimmo Gueli – neo presidente dell’ATI di Agrigento.

Un compito complesso, stante le molteplici e note problematiche riferite al servizio idrico integrato provinciale, che – ribadisce il Sindaco Gueli – saranno gestite con spirito di collaborazione e costante supporto al fianco di AICA, quale gestore pubblico, incentrando l’attività a presidio della gestione pubblica dell’acqua, al fine di salvaguardare l’ambiente e tutelare le famiglie, attraverso un’equa applicazione tariffaria.

La priorità assoluta sarà rendere più efficienti e resilienti le infrastrutture idriche primarie per usi civili, in modo da garantire la sicurezza dell’approvvigionamento idrico e superare la politica di emergenza degli ultimi anni, attraverso la riduzione delle perdite di rete e progetti innovativi volti a migliorarne la qualità e la gestione, sfruttando al meglio le opportunità e le risorse messe a disposizione dalla Strategia comunitaria e dal nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Gli utenti che adotteranno un comportamento virtuoso nel conferimento dei rifiuti potranno richiedere la Remunero Card e riceveranno l’equivalente del 100% della TARI da utilizzare nel proprio territorio. In questo modo si distribuisce ricchezza, si incentiva la cura ambientale e si abituano gli utenti a una migliore gestione della raccolta differenziata. In Italia, Remunero ha introdotto il suo primo progetto ambientale che, attraverso la premialità, restituisce la TARI ai contribuenti virtuosi.

La città di Cammarata è il primo Comune della provincia di Agrigento ad aderire al protocollo d’intesa con la società Remunero, che garantisce una “premialità” agli utenti in regola con la tassa sui rifiuti. La premialità si traduce nella restituzione pari al 100% di quanto dovuto annualmente per la TARI, versato a tutti gli utenti, sia famiglie sia imprese.

Per ottenere la restituzione della TARI basta rispettare tre parametri: essere in regola con il pagamento del tributo, aver conferito correttamente i rifiuti e non ricevere multe di carattere ambientale. In più, per le aziende è prevista una riduzione della base imponibile immediata fino a un massimo del 30%. Obiettivo finale è la restituzione del 100% della TARI ai cittadini e alle imprese del territorio. Si tratta di un accordo della durata di 5 anni che non comporta oneri per le Amministrazioni comunali e prevede il pieno rispetto della privacy e dei dati personali.

Il sindaco di Cammarata, Giuseppe Mangiapane, commenta così il protocollo d’intesa firmato con Remunero: “L’ambizioso progetto di Remunero che abbiamo deciso di mettere in atto per il Comune di Cammarata è sicuramente uno strumento che farà da volano per l’economia territoriale e delle famiglie, favorendo l’economia circolare. Abbiamo accettato di aderire al progetto perché crediamo nelle potenzialità della piattaforma Remunero, che permetterà, nei prossimi anni, di ottenere risultati importanti nel recupero dell’evasione del tributo e un ulteriore monitoraggio puntuale sul corretto conferimento dei rifiuti. È un progetto che ci consente di conciliare la salvaguardia delle risorse ambientali con il benessere economico e la qualità sociale, attraverso un sistema di premialità riservato agli utenti virtuosi. Al tempo stesso non modifica il contratto di servizio con la società che gestisce l’appalto di raccolta rifiuti, mentre la restituzione dell’importo TARI degli utenti è totalmente a carico della società Remunero”.

Federico Orlando, amministratore e fondatore di Remunero, commenta così il protocollo d’intesa raggiunto con il Comune di Cammarata: “Migliorare l’ambiente e incentivare l’economia locale, coinvolgendo l’intera comunità. Ecco il ciclo virtuoso di Remunero: tu contribuisci a un ambiente più pulito, noi contribuiamo ai tuoi acquisti, i tuoi acquisti contribuiscono a un’economia più ricca e trasparente. Insieme facciamo un mondo migliore”. E conclude: “Siamo soddisfatti che il Comune di Cammarata abbia scelto di prendersi cura dell’ambiente, rafforzando la raccolta differenziata tramite il meccanismo premiante di Remunero e dando la possibilità ai propri i cittadini e alle imprese del territorio di recuperare il 100% della TARI versata.”

COME FUNZIONA?

Per ogni utente che si registra sulla piattaforma di Remunero viene aperto un conto online e inviata una carta per i pagamenti: la Remunero Card. È prevista una commissione di transazione del 3,5% per sbloccare l’importo accreditato. Per i privati l’importo svincolato viene anticipato trimestralmente, così da verificare il comportamento virtuoso degli utenti, e può essere utilizzato solo all’interno del proprio territorio per pagare fino al 30% di ogni acquisto effettuato, creando così un sistema di economia circolare.

REMUNERO CARD: UN ESEMPIO PRATICO

L’utente Tari riceve la Remunero Card con l’accredito del tributo pagato, che può spendere nella modalità indicata da Remunero presso tutti i soggetti titolari di partita IVA sul territorio, ai quali è stato attivato il conto Remunero.

Esempio: per un acquisto di 100 euro, si può pagare l’equivalente di 30 con la Remunero Card e i restanti 70 in contanti o con carte di credito. L’esercente emette lo scontrino per il 100% dell’importo, indicando lo sconto che va facoltativamente dall’1% al 30%, che invece viene monetizzato sul conto Remunero. Si ottiene così una riduzione della base imponibile al 70% dell’importo, senza obbligo di richiesta e rendicontazione all’Agenzia delle Entrate che viene effettuata in automatico dalla app di Remunero.

CHI È REMUNERO?

Remunero è il primo modello di economia circolare multifunzionale rivolto ai Comuni italiani ed europei, indirizzato all’armonizzazione e alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio, attraverso una serie di strumenti e servizi alla persona, alle aziende e alle amministrazioni comunali. In Italia, Remunero ha introdotto il suo primo progetto ambientale che, attraverso la premialità, restituisce la TARI ai contribuenti virtuosi.

Nuovi interventi per circa un milione e mezzo di euro saranno effettuati dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento sulla viabilità della zona ovest della provincia di Agrigento che va da Ribera fino a Menfi per migliorare la percorribilità delle strade di competenza dell’Ente.

Il Libero Consorzio procederà all’affidamento attraverso un’indagine di mercato, svolta in modalità telematica, per individuare i soggetti da invitare alla procedura negoziata per l’accordo quadro annuale, con un solo operatore economico, dei lavori di manutenzione straordinaria lungo le strade provinciali che interessano i territori nella parte ovest della provincia di Agrigento.

Per questi lavori, la cui progettazione è stata eseguita dal settore “Infrastrutture Stradali”, è previsto un importo a base d’asta di affidamento di €. 1.436.000,00. Le istanze per l’indagine di mercato per individuare i soggetti da invitare alla procedura negoziata dovranno pervenire del entro le ore 12:00 del giorno 28/02/2022 in modalità telematica e verranno ammesse solo le offerte presentate attraverso il “Portale Appalti” del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

Tra gli interventi richiesti è prevista la risagomatura dei tratti stradali deteriorati con conglomerato bituminoso a caldo; il ripristino delle opere di presidio stradale esistenti e la costruzione di nuove cunette; la realizzazione di gabbioni metallici con pietrame, per evitare lo scivolamento di terreni e detriti da monte sul piano viabile; la rimozione di materie, detriti e fanghiglia dalla sede stradale a seguito di eventi atmosferici straordinari, eseguita con mezzi meccanici a nolo e mano d’opera in economia. Inoltre è richiesta la manutenzione della segnaletica stradale e delle barriere di protezione incidentate a tutela della pubblica incolumità

L’esame delle manifestazioni di interesse e l’eventuale sorteggio verrà effettuato in seduta pubblica, tramite la Piattaforma Telematica Maggioli, il giorno 01/03/2022 alle ore 09:00 presso la sala Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, sita in Via Acrone 27 – 92100 Agrigento.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un netto incremento delle richieste di esami cardioradiologici, TC ed RM, per pazienti ricoverati ed ambulatoriali; tale incremento è dovuto all’inserimento nelle linee guida cardiologiche nazionali ed internazionali dell’imaging non invasivo sia per lo studio della cardiopatia ischemica sia non ischemica. Relativamente all’esperienza del presidio Molinette dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, nel triennio 2017-2019 è evidenziabile un tangibile incremento nelle prestazioni cardioradiologiche eseguite e, in particolare, la TC coronarica ha subito un incremento costante del 70% nel 2018 e del 58% nel 2019.
Dati alla mano, Riccardo Faletti, Professore Dipartimento Scienze Chirurgiche – Diagnostica per immagini Università degli Studi di Torino, illustra un quadro che nel corso del tempo è cambiato, mettendo in luce allo stesso tempo la necessità di un adeguamento delle risorse tecnologiche e delle competenze professionali. L’occasione è la Winter School 2022 di Pollenzo, dal titolo ‘Oltre la logica dei silos per un’offerta integrata di salute’, organizzata da Motore Sanità, in collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomicheevento di alto profilo in ambito sanitario, promosso e divulgato da Mondosanità e da Dentro la Salute, nella sessione “Cronicità e approccio integrato: le sfide per una filiera dell’offerta di diagnosi, azioni, controllo e formazione tecnologica – Le malattie cardiovascolari: bisogni irrisolti, che cosa curare a livello territoriale e con quali supporti tecnologici ed informatici”.
“L’elevato valore predittivo negativo (prossimo al 95%) della TC coronarica consente di escludere in tempi rapidi la patologia coronarica significativa nei pazienti a rischio basso, evitando di dover ricorrere alla coronarografia che, per costi ed invasività, non dovrebbe essere eseguita nei pazienti a basso rischio – prosegue il Professor Faletti -. La RM cardiaca consente una valutazione estremamente accurata delle caratteristiche del muscolo cardiaco, unica nel suo genere, che si presta allo studio di tutte le cardiomiopatie sia nei soggetti anziani, ma soprattutto nei giovani”.

La pandemia Covid-19 ha fatto impennare le richieste di questi esami. 
“Nell’attuale situazione di pandemia da Covid-Sars-2 è ben noto l’aumentato rischio di patologia cardio-vascolare legato a questa infezione e alle eventuali complicanze post-vaccinali – conclude Faletti – ne consegue che negli ultimi due anni si è verificato un ulteriore incremento della richiesta di tali tipologie di esami per lo studio delle complicanze cardio-vascolari da questa infezione. All’aumentare della richiesta di tali prestazioni è parzialmente corrisposto un adeguamento delle risorse tecnologiche e delle competenze professionali. Tale tipologia di esami richiede infatti un equipaggiamento tecnico delle apparecchiature TC ed RM non sempre presente nelle strutture ospedaliere e nei poliambulatori sul territorio e anche le competenze professionali dei radiologi impiegati nell’esecuzione e nella refertazione di tali esami non sono comprese nella formazione di base dello specialista in diagnostica per immagini. Per ciò che concerne quest’ultimo aspetto le scuole di specialità si stanno adeguando cercando di prevedere dei percorsi specifici per l’imaging cardioradiologico”.

Non si fermano le azioni e i gesti di sostegno degli agrigentini nei confronti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Questa mattina presso la sede della Cittadella sanitaria del viale della Vittoria, l’ASP ha ricevuto formalmente una duplice, generosa donazione da parte della famiglia Santalucia Lentini di Siculiana e della ditta Brico Market di Agrigento. Si tratta, rispettivamente, di una fornitura di materassi e lettini da destinare all’Hospice di Agrigento e di alcuni arredi e suppellettili per il reparto di Radiologia del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio”.

Nel corso di una sobria cerimonia il commissario straordinario ASP, Mario Zappia, ha espresso un vivo ringraziamento per gesti che, a prescindere dal valore economico dei beni, esprimono di volta in volta la vicinanza e la solidarietà della cittadinanza nei confronti della sanità agrigentina. Oltre al commissario Zappia e alle parti donanti, erano presenti alla consegna formale anche il direttore del Distretto di Agrigento, cui afferisce l’Hospice, Ercole Marchica, la responsabile del servizio, Paola Toscano, ed il direttore del Dipartimento di scienze radiologiche, Angelo Trigona.

La Smap Spa, Soggetto responsabile del Patto territoriale Magazzolo-Platani, ha presentato ieri al Ministero dello Sviluppo Economico il Progetto Pilota intitolato “Da Nuovo Cinema Paradiso alla transizione ecologica – Lo sviluppo dell’area Magazzolo Platani: comunità resilienti tra saperi e innovazione”. Lo fa sapere in una nota il presidente della Società per lo Sviluppo del Magazzolo Platani, Giovanni Panepinto.

Il progetto pilota comprende 51 interventi per un valore complessivo di 11.545.578 euro e per un totale di contributo richiesto di 9.052.404 euro. In particolare, sono 38 gli interventi imprenditoriali previsti per un importo complessivo degli investimenti 6.906.324 euro. I progetti infrastrutturali pubblici sono 13, per un importo di 4.639.249 euro. Gli interventi verranno realizzati su tutto il territorio del comprensorio di riferimento e sono diretti a garantire una cornice infrastrutturale agli interventi privati. I comuni coinvolti sono 13 di cui dodici in provincia di Agrigento e uno in provincia di Palermo: Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Casteltermini, Cianciana, Lucca Sicula, Palazzo Adriano (Pa), Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Santo Stefano Quisquina, Villafranca Sicula.

Le ricadute occupazionali dirette sono stimate in un incremento di n. 34,50 U.L.A. cui vanno ad aggiungersi quelle connesse all’indotto e all’impatto relativo ai progetti infrastrutturali pubblici. Tra gli interventi previsti 22 attengono i comparti dell’agroalimentare e dell’agroindustria e quindi più direttamente connessi alla vocazione territoriale delle produzioni tipiche di qualità. Gli investimenti in questi comparti rappresentano oltre il 61% del totale degli interventi imprenditoriali e oltre il 58% del totale dei contributi richiesti. Diversi comuni intervengono sull’efficientamento energetico attraverso investimenti su edifici comunali o su impianti di pubblica illuminazione. Tra i progetti presentati anche quello del comune di Lucca Sicula che prevede la costruzione di un impianto di compostaggio di prossimità, per il trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti nei comuni dell’Arto “Alto Verdura e Gebbia”, e quello, particolarmente innovativo, del comune di Alessandria della Rocca finalizzato alla creazione di una Startup per l’avvio di una Comunità Energetica Rinnovabile a supporto delle imprese del territorio.

“Continua così – afferma il presidente della Smap, Giovanni Panepinto – un processo di sviluppo dell’area dei Monti Sicani già avviato con due patti territoriali, piano integrato territoriale e Pist che hanno favorito la nascita di 130 aziende e con la Strategia per le aree interne. L’obiettivo del Progetto Pilota è quello di concorrere alla creazione di un sistema territoriale sostenibile capace di rendere l’area del Magazzolo Platani scenario di nuove dinamiche di rafforzamento tali da incrementarne la competitività attraverso il potenziamento e la competitività del sistema produttivo locale e la transizione ecologica. Un elemento importante, che è anche indice della scossa che il progetto pilota può dare al sistema produttivo, è che tutti gli interventi imprenditoriali saranno realizzati entro due anni”.

Sono emersi altri particolari nell’ambito delle indagini dei Carabinieri a seguito della fallita rapina a danno del titolare di un supermercato a Canicattì. I due banditi che hanno bloccato l’auto con a bordo il commerciante hanno sparato un colpo di fucile dalla loro automobile, una Fiat Panda, verso l’auto di lui, a scopo intimidatorio. Poi, come già noto, il figlio del commerciante, alla guida del suo fuoristrada, si è scagliato contro la Fiat Panda speronandola e costringendo i rapinatori alla fuga. Indagini sono ancora in corso per risalire ai due malviventi.

Dunque, come pubblicato ieri, il sindaco di Messina, Cateno De Luca, si è dimesso dalla carica per candidarsi alla presidenza della Regione alle elezioni in autunno. Ebbene, adesso De Luca ha scelto e presentato in conferenza il suo aspirante successore nella carica di sindaco. Si tratta di Federico Basile, 44 anni, attuale direttore generale del Comune della città dello Stretto, e revisore dei conti nella precedente amministrazione presieduta dal sindaco Renato Accorinti. E De Luca ha sottolineato: “La città di Messina ha bisogno di un guardiano dei conti”.

Cammarata è il primo Comune della provincia di Agrigento ad aderire al protocollo d’intesa con la società “Remunero” che garantisce agli utenti in regola con la tassa sui rifiuti la restituzione pari al 100% di quanto dovuto annualmente per la Tassa sui rifiuti, versato da tutti gli utenti, sia famiglie che imprese. Per ottenere la restituzione della Tari basta rispettare tre parametri: essere in regola con il pagamento del tributo, avere conferito correttamente i rifiuti e non ricevere multe di carattere ambientale. Si tratta di un accordo della durata di 5 anni che non comporta oneri per le amministrazioni comunali e prevede l’assoluto rispetto della privacy e dei dati personali. Il sindaco di Cammarata, Giuseppe Mangiapane, commenta: “L’ambizioso progetto di ‘Remunero’ che abbiamo deciso di mettere in atto per il Comune di Cammarata, è uno strumento che farà da volano per l’economia territoriale e delle famiglie, favorendo l’economia circolare. Abbiamo accettato di aderire al progetto perché crediamo nelle potenzialità della piattaforma ‘Remunero’, che permetterà, nei prossimi anni, di ottenere risultati importanti nel recupero dell’evasione del tributo e un ulteriore monitoraggio puntuale sul corretto conferimento dei rifiuti”.