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A Caltanissetta un venditore ambulante di 43 anni, Mirco Seminara, è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco ad una gamba in via Turati, dove è stato intento a vendere frutta e verdura. L’ambulante è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia da un conoscente che ha riferito di averlo trovato in via Niscemi accasciato a terra insanguinato. I Carabinieri si sono subito recati in ospedale per ascoltare la vittima. Indagini in corso.

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha rinviato a giudizio l’avvocato Francesca Picone, 47 anni, di Agrigento, imputata di calunnia allorchè avrebbe accusato alcuni suoi colleghi professionisti, giornalisti e anche utenti dei social di avere ordito un complotto al fine di screditarla. E ciò nell’ambito dei noti accadimenti caratterizzati dai contrasti con l’avvocato Giuseppe Arnone. La prima udienza è in calendario il prossimo 26 aprile innanzi al giudice monocratico Iacopo Mazzullo. La Procura, rappresentata dal sostituto procuratore Paola Vetro, aveva chiesto il non luogo a procedere o la restituzione degli atti per formulare un nuovo capo di imputazione in sostituzione di quello contestato poiché ritenuto “generico e indeterminato”.

Dal 31 marzo, quando scadra’ lo stato di emergenza, che il governo non proroghera’, “non sara’ piu’ in vigore il sistema delle zone colorate e le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cessera’ ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione della visita al teatro del Maggio musicale fiorentino.

Dal primo aprile, dunque, “non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate. Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe. Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto – tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze. Ma il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto”.

5.272 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 37.204 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 5.795. Il tasso di positività scende al 14,1% ieri era al 17,3%. L’isola è al terzo posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 231.878 con un decremento di 16.059 casi. I guariti sono 21.449 mentre le vittime sono 38 e portano il totale dei decessi a 9.348. Sul fronte ospedaliero sono 1.215 ricoverati, in terapia intensiva sono 81.

Questa la situazione nei Comuni capolguogo: Palermo con 1.630. casi, Catania 878, Messina 919, Siracusa 532, Trapani 352, Ragusa 308, Caltanissetta 232, Agrigento 456, Enna 121.

Un altro pasticcio al Comune di Agrigento. “Abundans cautela non nocet”, la prudenza non è mai troppa. Eppure al Comune di Agrigento e solo per gettare fumo negli occhi in vista delle prossime elezioni regionali, fumo di antica e becera memoria, hanno preferito avviare il procedimento per indire una selezione pubblica per 30 agenti di polizia locale. Assunzioni! E la copertura finanziaria? Poco importa se manca la copertura finanziaria e la programmazione nel piano di fabbisogno del personale. Poco importa se mancano le condizioni per la determina dirigenziale. Il  bando approvato con determinazione dirigenziale fa decorrere il termine per la presentazione delle domande ESCLUSIVAMENTE dalla pubblicazione dell’estratto sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana – Serie Concorsi, che non può avvenire proprio perché non si sono ESPRESSAMENTE  verificate le condizioni suddette:  copertura finanziaria e programmazione nel piano di fabbisogno del personale. L’asino vola e se non vola la colpa è delle norme. Al di là di ogni battura scherzosa, dobbiamo seriamente riflettere e comprendere che si tratta di attività amministrative di rilievo che incidono sui comportamenti delle persone e dobbiamo pretendere serietà dall’amministrazione comunale che non può permettersi errori di questo tipo. No, errori di questo tipo sono inammissibili per una pubblica amministrazione . Non giochiamo!

Al momento è tutto aleatorio, quasi virtuale. Parlano soltanto le intercettazioni avvenute nel corso delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza di Palermo che avrebbe individuato un vero e proprio postificio tra la politica regionale e l’Azienda Ast.

Certamente alcune frasi delle intercettazioni sono assai eloquenti e adesso l’evolversi delle indagini non sappiamo dove andrà a parare.

Nessuna accusa, nessun dito puntato contro chicchessia, che siano politici o che siano raccomandati. Tutto può essere vero, tutto può essere discutibile. Lo accerterà la magistratura.

Certo, è capitato che nomi di politici regionali siano apparsi in almeno cento pagine di inchieste per un presunto postificio a Girgenti Acque e poi non sono stati nemmeno sfiorati da una inchiesta che proprio ieri ha preso le misure e si avvia alla fase processuale

Ecco perché si deve andare cauti e riportare solo ed esclusivamente cosa “dicono” le carte che certamente non abbiamo tirato noi ma fior di indagini portate avanti, come detto, dalla Guardia di Finanza di Palermo.

Secondo le carte si andava avanti a pizzini e raccomandazioni, tanto che il direttore generale dell’Ast, Ugo Fiduccia, arrestato ieri, ebbe a dire: “. Manco sannu fare ’a “O” cu bicchiere». Inadeguati, senza titoli, talvolta scansafatiche pronti a imboscarsi al primo giorno di lavoro: e dunque assunti”.

Ribadiamo ancora una volta: queste sono le intercettazioni, poi il lettore è libero di esternare qualsiasi pensiero.

Ed ancora. In una intercettazione vengono fuori i nomi di Gianfranco Miccichè e del presidente della Regione Nello Musumeci. I due, intanto, annunciano querele.

Fiducci, inequivocabilmente, dice testualmente: “Stiamo addiventando assai». Anche gli altri vertici di Ast ne sono convinti”.

Non a caso l’ex presidente Gaetano Tafuri e il suo vice Eusebio Dalì si lamentano dalle “continue segnalazioni di personale da assumere da esponenti politici di Forza Italia”.

Lo stesso D’Alì dice a Tafuri (nel corso di una intercettazione telefonica) di aver riferito al presidente dell’Ars (Gianfranco Miccichè) che “qui sta diventando l’ufficio di collocamento di Forza Italia, nella loro testa, diciamo”.

E quasi come per incanto, sempre nelle carte e nelle intercettazioni (che poco valgono se poi ti lasciano libero come una libellula) spuntano i nomi di forzisti; oltre a Miccichè, che secondo le carte “avrebbe bisogno di una posizione a Trapani, Enna e Palermo”, ecco affiorare il nome di un altro deputato agrigentino, Riccardo Gallo Afflitto. D’Alì chiede a Fiduccia di “parlare con ‘Officine del Turismo’ per fare uno stage, un contratto, una cosa qualsiasi dove poter inserire una ragazza non meglio indicata” segnalata dal deputato Riccardo Gallo Afflitto.

Fiduccia chede ad un suo collaboratore di appuntare questo nome che viene definita “una amica del potente deputato regionale Riccardo Gallo”.  Tale Marisa Montalto.

Marisa Montalto dovrebbe essere una assessora del comune di Butera che recentemente ha aderito a Forza Italia.

Nelle carte anche una intercettazione che coinvolgerebbe il vice presidente dell’Ars Roberto Di Mauro. Qui la vicenda è molto meno pesante. L’onorevole agrigentino infatti chiede il trasferimento  due impiegati interinali da Gela verso Palermo. La risposta, lapidaria è stata: “Ne riparliamo a settembre…”.

Su proposta di Cgil Cisl e Uil condivisa da tutte le parti presenti nel Comitato  Carmelo di Franco è stato eletto  Presidente del Comitato provinciale dell’Inps di Agrigento; succede a Giovanni Manganella che è stato in carica dal 2018 ad oggi. Carmelo Di Franco una vita spesa dentro la Cgil agrigentina è stato segretario confederale e ha guidato negli anni la categoria degli edili, dei precari e dei lavoratori Agro Industria. Attualmente presiede il comitato direttivo della Flai Cgil di Agrigento. Da oggi sarà alla guida del  Comitato, composto da rappresentanze dei lavoratori e datoriali, il Comitato svolge diverse funzioni in ambito previdenziale, tra queste l’amministrazione della gestione del fondo pensioni lavoratori dipendenti, delle prestazioni temporanee, degli interventi di carattere assistenziale, dei contributi dei coltivatori diretti, degli artigiani, degli esercenti. Ha poi competenze sui ricorsi proposti da queste ultime tre categorie e dai lavoratori dipendenti, nonché sulle domande di assegno sociale e di prestazioni per invalidità civile. “ Il ruolo dell’Inps in questi anni ha assunto particolare importanza rispetto al ruolo istituzionale per cui nasce;  infatti, la grave crisi occupazionale nel nostro territorio, la crisi pandemica con tutto quanto ne scaturisce rispetto alle tante crisi aziendali e dei lavoratori l’Istituto è chiamato sempre di più a dare risposte concrete in tempi certi e con sollecitudine per questo motivo sono sicuro che in collaborazione con tutto il Comitato e la Direzione, di poter dare un contributo grazie all’esperienza fatta e alle competenze acquisite in anni di attività sindacale». Congratulazioni, per la scelta fatta dai componenti del Comitato con l’elezione di Carmelo Di Franco, arrivano dal segretario generale della Cgil agrigentina Alfonso Buscemi che si dice certo del contributo che il dirigente sindacale saprà dare all’interno del Comitato Inps per dare pronte risposte ai cittadini.

Purtroppo chi fa politica nella maggior parte dei casi parametra i suoi interventi nell’ambito di un arco temporale limitato che non va mai oltre la successiva campagna elettorale.

Questo agire, negli anni, ha creato eccessive sacche di precarietà che oggi, con l’aggravarsi della crisi economica e con l’impossibilità di controllare la moneta, rischiano di esplodere in una enorme crisi sociale trainando nel baratro l’intera regione.

Contrattisti, PIP, ASU, LSU, Precari COVID, Operai Forestali e chi più ne ha più ne metta, chiedono certezze e un lavoro più sicuro e non aleatorio per come è sempre stato a causa di questo scellerato agire della politica.

Importanti esponenti politici siciliani così facendo hanno, nel tempo, creato una amministrazione locale e regionale che ormai si regge solo sul precariato.

Questo precariato, che nasce circa 30 anni fa, oggi chiede giustamente risposte da quella politica che li ha fatti nascere, coccolati e presi in giro, per oltre un trentennio.

Il Sinalp con il suo Segretario Regionale Andrea Monteleone ed i Dirigenti Regionali Antonio Aserio e Andrea Tomarchio hanno incontrato a Catania i precari del Consorzio di Bonifica 9 che ormai da troppo tempo, per difendere il loro diritto alla vita, stazionano davanti alla sede del consorzio.

Questi lavoratori, madri e  padri di famiglia, oggi si ritrovano esclusi dal loro diritto al lavoro, anche come precari, perchè regole assurde, che nel tempo si sono accavallate ad altrettante regole ancora più assurde approvate dal politico di turno che voleva accaparrarsi i loro voti, hanno creato condizioni di inefficienza e ritardi del funzionamento dell’apparato burocratico pubblico regionale.

Giorno 21 febbraio la delegazione sindacale del Sinalp, con la collaborazione di alcuni lavoratori, ha incontrato il Direttore Generale del Consorzio 9 Dr. Giuseppe Barbagallo.

Da questo incontro, al di là di ogni passato errore della politica, è emerso che nei fatti tutto era pronto per il rientro dei lavoratori in sciopero ma solo l’ennesimo iter burocratico ne impediva l’esecuzione.

La ormai “famosa” graduatoria a scorrimento dei precari era pronta ma mancava l’approvazione dell’Assessorato Agricoltura per la sua esecutività e la copertura economica per renderla attuabile.

Al termine dell’incontro, il Segr. Andrea Monteleone ha incaricato il collega Antonio Aserio a contattare il Dirigente del Servizio IV dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura Dr. Fabrizio Viola, che ha dato l’immediata disponibilità ad un incontro per il giorno successivo a Palermo.

Il Collega Andrea Tomarchio, nell’incontro del giorno successivo, ha evidenziato che l’attuale Governo Musumeci con l’approvazione dell’ultima legge Finanziaria, L. n.9 del 21/04/2021 art. 60,  ha previsto la stabilizzazione dei precari dei Consorzi di Bonifica certificando la volontà a voler superare la “stagione” del precariato  dando dignità ai troppi lavoratori, sfruttati per troppo tempo, dalla pubblica amministrazione.

Il Dirigente Dr. Fabrizio Viola prende atto di quanto viene chiesto dal Sinalp e dai lavoratori

del Consorzio e fa presente di aver incontrato l’Assessore Scilla che ha dato l’ok all’approvazione delle graduatorie a scorrimento affinchè tutti i lavoratori, a rotazione, potranno rientrare a lavoro.

Questa ultima comunicazione ha finalmente tranquillizzato i lavoratori sul loro futuro lavorativo, e già dalla prossima settimana potranno ritornare a lavorare nel rispetto della nuova  graduatoria a rotazione.

il Sinalp ringrazia il Dirigente Dr. Viola e l’Assessore Scilla per aver prontamente sbloccato le graduatorie a scorrimento, in attesa dell’esecutività dell’Art. 60 della legge finanziaria regionale che dovrà mettere fine al vergognoso precariato nei Consorzi di Bonifica Regionali  che si trascina da 25 anni.