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Agrigento, i malati covid, i ritardi nei tamponi e le carenze nello smaltimento domiciliare dei rifiuti: il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, ha chiesto e ottenuto dai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento l’attivazione di altri due drive-in per i tamponi, uno a nord della città nell’area industriale, e un altro a sud nel piazzale Kaos nei pressi della casa di Pirandello. E Miccichè aggiunge: “Con il commissario dell’Azienda Mario Zappia, il direttore sanitario Gaetano Mancuso, Vittorio Spoto e Vincenzo Ripellino dell’ufficio Prevenzione, abbiamo concordato di ottimizzare la raccolta dei rifiuti speciali da poter effettuare quasi giornalmente. Per quanto riguarda i cartoni per la raccolta, ho velocizzato chiedendo all’assessore alla Polizia Municipale, Francesco Picarella, di adoperarsi. E lui ha girato per tutta la città in automobile per distribuirli porta a porta”.

L’obiettivo era stato accennato due settimane fa a Palermo, durante il convegno sul termalismo in Sicilia. Adesso quell’obiettivo è stato formalizzato: il governo Musumeci ha infatti deliberato lo stanziamento di tre milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria nei complessi termali di Sciacca e di Acireale.
Un provvedimento che si è reso  necessario per evitare che il prolungato inutilizzo degli immobili, dopo la disposizione di chiusura adottata dal governo Crocetta, possa deteriorare ulteriormente la struttura.
Si interverrà sui soffitti, sugli infissi e sulle parti ammalorate a causa della umidità. Intanto, continua l’attività del Gruppo di lavoro, istituito dall’assessore all’Economia Gaetano Armao e coordinato dal professor Rosario Faraci, per predisporre il Piano industriale delle Terme, documento necessario alla interlocuzione avviata con Federterme.

A darne notizia la leader del movimento Diventerà Bellissima Giusi Savarino.

Una donna di Lipari che ha il cancro non può andare il 19 gennaio a Messina per una visita perché non è vaccinata e i trasporti, con le nuove disposizioni, sono vietati a chi non ha il super green pass.

Rosaria Casamento, 56 anni, nativa di Pianoconte, ristoratrice con prodotti genuini della sua fattoria, è disperata.

“Nelle mie condizioni – dice la donna, sposata, due figlie – lo Stato mi nega di poter viaggiare sull’aliscafo. Questo è un grido d’aiuto alla politica e quindi allo Stato. Da 14 mesi la mia vita è cambiata col cancro. Ho sentito le sofferenze più atroci della chemioterapia, ho perso i miei adorati capelli, mi sono vista il corpo mutilato nel profondo per una donna. Ho fatto con sacrifici e sbattimenti per un mese e mezzo radioterapia viaggiando con il mare in tempesta”

“Devo continuare il percorso ancora tanto lungo – puntualizza – e con la consapevolezza di non conoscere il finale. Oggi lo Stato mi vieta di salire sull’unico mezzo a mia disposizione per raggiungere il luogo delle cure, solo perché non ho fatto il vaccino. Fino adesso non ho potuto farlo proprio per i disturbi chemioterapici pesanti”.

“Stato fai funzionare il mio ospedale – conclude – così mi curo a casa mia e non ho bisogno di usare i ‘tuoi mezzi’. Ricordati che le nostre sono piccole isole hanno esigenze diverse dalla terraferma”.

blitzquotidiano

L’autore: “Sfogliando le pagine potrete poi rendervi conto di come questo testo parli di noi.  Da diversi anni subiamo la fragilizzazione del sistema informativo. Questo ha prodotto il risultato che i media si stanno, di fatto, trasformando in mero specchio della società anche nei suoi aspetti più deteriori. Una deriva che l’avvento dei Social ha acuito e che la crisi generata dalla pandemia da  Covid-19  ha ulteriormente complicato”.

L’ultimo dell’anno appena trascorso è arrivto in tutte le librerie italiane e on line la seconda edizione di un testo “PIRAterie” che ha avuto un successo straordinario.

Questa volta l’autore, Francesco Pira, con grande complicità dell’editore indipendente, Antonio Liotta, patron di Medinova, ha voluto trasformare il PIRAta buono, in un PIRAta molto cattivo, dal volto arrabbiatissimo che già dalla copertina (un lavoro straordinario del Maestro palermitano Nicolò D’Alessandro, autore anche delle precedente) capace di raccontare cosa è successo nella nostra faticosa “social esistenza quotidiana”.

“C’è un aneddoto davvero buffo che voglio raccontare su questo libro – spiega sorridendo l’autore Francesco Pira, professore associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Messina, saggista e giornalista – quando abbiamo parlato della copertina con il Maestro D’Alessandro e con l’editore Liotta, mi hanno chiesto un’immagine in cui ero particolarmente arrabbiato. Ma non l’ho mai trovata. E quindi era difficilissimo alterare i caratteri per rendermi in copertina un PIRAta  adirato e molto brutto”.

L’autore ha voluto dedicare il libro a quello che definisce un suo cugino-fratello Ugo Grillo scomparso a soli 50 anni, stroncato da un terribile male.

 Il Libro

PIRATERIE 2 LA Vendetta riprende idealmente il percorso lasciato che Pira aveva temporaneamente concluso nel 2018.  E che non si tratti di una replica, ma di un’ analisi verticale e multifattoriale lo evidenziano le sette sezioni, in cui il libro è stato suddivisoSecondo il professor Francesco Pira “Sfogliando le pagine potrete poi rendervi conto di come questo testo parli di noi.  Da diversi anni subiamo la fragilizzazione del sistema informativo. Questo ha prodotto il risultato che i media si stanno, di fatto, trasformando in mero specchio della società anche nei suoi aspetti più deteriori. Una deriva che l’avvento dei Social ha acuito e che la crisi generata dalla pandemia da  Covid-19  ha ulteriormente complicato”. Si è così è generata un’ulteriore pandemia, quella della disinformazione, capace di acuire le dinamiche della polarizzazione, che per loro natura si oppongono ai processi di partecipazione democratica.

Così, a dispetto del numero “infinito” di informazioni cui ognuno di noi può avere accesso, si stanno  riducendo gli strumenti e gli spazi che consentono una reale e continuativa partecipazione dei cittadini allo sviluppo della democrazia.

“I Social Network sono diventati il mezzo più usato. Con nuovi codici e nuovi linguaggi, è vero. Ma ormai le relazioni in presenza sono davvero relative. E se la prima speranza era quella che saremo migliori dopo Covid 19, al momento il dato certo è che le difficoltà  sono tantissime. Di certo bisogna sfuggire alla semplificazione -sostiene l’autore-  alle distorsioni del determinismo tecnologico: questa è la grande sfida per andare oltre l’era della post-verità e i modelli di costruzione identitaria che essa sta imponendo. Ed è questo quello che voi, seppure in forma leggera, suscitando il sorriso, quel riso amaro di chi sa – purtroppo comprende –  e vorrei sentisse la responsabilità etica di intervenire”.

Come spiega nella sua prefazione il Direttore del quotidiano “La Sicilia”, Antonello Piraneo, direttore del quotidiano dove vengono ospitate le PIRATERIE tutte le domeniche nelle pagine culturali: “le istantanee di vita vissuta che Francesco Pira propone nei suoi“pezzi sembrano scene di un film in cui ciascuno di noi si rivede di certo soprattutto per quanto riguarda il  rapporto disfunzionale con le nuove tecnologie ed i Social. È una satira talora velata, talora sagace e pungente, ma mai dissacrante, in quanto ha un fine didascalico”.

In nuovo concorso per il personale ATA ex LSU porterà nuove assunzioni per i lavoratori socialmente utili della scuola. La procedura concorsuale servirà a coprire i posti residuati dall’ultimo bando per gli ex LSU ATA.

Nel pacchetto del testo della manovra relativi al settore scolastico, c’è infatti un emendamento che autorizza il MIUR a bandire un nuovo concorso per assumere gli  ATA ex LSU e appalti storici. Si tratta degli ex Lavoratori Socialmente Utili, impiegati dalle scuole nel personale ATAin parte stabilizzati presso cooperative private a cui sono stati appaltati i servizi di pulizia nelle scuole. Il MIUR ha già bandito due selezioni pubbliche per l’assunzione a tempo indeterminato di queste figure. La prima era finalizzata all’inserimento di 11.263 collaboratori scolastici con almeno 10 anni di servizio. A questo concorso si è aggiunto poi un secondo bando con almeno 5 anni di servizio. Con questo emendamento, sono autorizzate nuove assunzioni in ruolo su questi posti residui, da effettuare tramite un nuovo concorso per gli ex LSU ATA.  L’internalizzazione degli ex LSU ATA era stata prevista  dall’art. 58 c. 5 del DL 2013. Questo emendamento va a sostituirlo con un nuovo testo.

Il nuovo bando servirà ad assumere, a decorrere dal 1° settembre 2022, il personale con almeno 5 anni di servizio, anche non continuativi, comprensivi degli anni 2018 e 2019, nei servizi di pulizia e ausiliari presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, che non ha potuto partecipare alle procedure di internalizzazione per mancata disponibilità di posti nella provincia di appartenenza. ll nuovo concorso ATA ex LSU si svolgerà  su base provinciale ed è rivolto a tutti i lavoratori che non hanno potuto partecipare al precedente bando perchè  non è stato indetto il concorso per la loro provincia. Nell’imminente incontro con i vertici del ministero, SGB chiederà esplicitamente la mappatura recante la disponibilità dei posti nelle province siciliane, penalizzate dal prevedente  bando che  ad oggi, vede i lavoratori ancora in “ostaggio” delle cooperative.

“Abbiamo appreso dell’incontro avvenuto ieri tra il Sindaco Miccichè ed i vertici dell’ASP. Dove si è raggiunge l’obiettivo relativamente alla richiesta da noi espressa, di vigilare e richiedere all’ASP il potenziamento e la maggiore efficienza dei servizi sanitari anti covid-19, e dell’impegno assunto per la velocizzazione e l’ottimizzazione del servizio di consegna dei mastelli di raccolta rifiuti speciali per i positivi in quarantena.

Ringraziamo vivamente il Sindaco e l’Assessore per aver accolto l’appello del movimento “Liberi e Solidali”, e soprattutto l’appello dei cittadini.

Auspichiamo una continua collaborazione reciproca, per la tutela ed il benessere della collettività”.

Rimane regolare la raccolta rifiuti ad Agrigento per il giorno festivo dell’Epifania. Gli operatori ecologici di Iseda e Sea infatti, lavoreranno anche domani giovedì 6 gennaio, per svuotare i mastelli dell’indifferenziato in modo da impedire l’accumularsi di rifiuti, durante le giornate festive.
La raccolta sarà regolare anche a Favara, dove gli operatori ecologici del Raggruppamento di imprese Iseda, Ecoin, Icos e Sea si occuperanno dello svuotamento dei mastelli della frazione organica e di quelli di carta e cartone.

Il T.A.R. Palermo, con diverse ordinanze, ha accolto le istanze cautelari presentate da altre dodici strutture odontoiatriche aventi sede, rispettivamente, ad Agrigento, Favara, Santa Elisabetta, Aragona, Calamonaci, Canicattì e Ravanusa, le quali, sebbene rientranti tra le strutture sanitarie della provincia accreditate, non hanno ottenuto dall’A.s.p. di Agrigento la contrattualizzazione per erogare prestazioni specialistiche ambulatoriali per conto del S.S.R.
Queste ultime, pertanto, hanno deciso di rivolgersi al Giudice Amministrativo al fine di ottenere l’annullamento dei rispettivi provvedimenti di diniego da parte dell’Asp e l’accertamento dell’obbligo della stessa a procedere alla contrattualizzazione e all’assegnazione del relativo budget.
Nonostante l’ulteriore previsione di risorse per procedere alla contrattualizzazione di nuovi soggetti, infatti, l’Azienda Sanitaria provinciale di Agrigento ha negato la contrattualizzazione delle dieci strutture accreditate, in ragione del fatto che, per la branca di odontoiatria, sarebbero già state contrattualizzate in Provincia di Agrigento ben 42 strutture odontoiatriche e che, dunque, non sussisterebbe l’esigenza di nuove strutture .
Avverso tali provvedimenti di diniego, le dodici strutture odontoiatriche di Agrigento, Favara, Santa Elisabetta, Aragona, Calamonaci, Canicattì e Ravanusa, hanno dunque, proposto ricorso, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, i quali, richiamando la più recente giurisprudenza in materia secondo cui le strutture accreditate che ne facciano richiesta devono essere contrattualizzate senza ulteriori limitazioni o differimenti, non potendo protrarsi “una situazione di oligopolio in favore delle strutture a suo tempo contrattualizzate, destinate, quindi, a gestire l’intero fabbisogno all’infinito”, hanno contestato l’illegittimità dei provvedimenti di diniego delle istanze di contrattualizzazione presentate dagli odontoiatri, in quanto adottati in manifesta violazione dei principi comunitari in materia di concorrenza ed in assenza di un’adeguata istruttoria.
Il T.A.R. Palermo, Prima Sezione, ritenendo opportuno un più approfondito esame nel merito della questione e delle censure esposte nel ricorso, ha accolto le istanze cautelari formulate dagli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia al fine di una sollecita fissazione delle relative udienze per l’ulteriore prosecuzione dei giudizi.

All’udienza che si terrà il prossimo 24 marzo 2022, si deciderà, dunque, sulla contrattualizzazione delle dodici strutture odontoiatriche di Agrigento, Favara, Santa Elisabetta, Aragona, Calamonaci, Canicattì e Ravanusa.

“La situazione sanitaria in provincia non è lieve. Purtroppo  di nuovo. La quarta ondata era stata prevista. Che cosa è stato fatto per essere pronti ad affrontarla? Che cosa non è stato fatto è conseguenza attuale. Come funzionano le  Unità speciali di continuità assistenziale?”

Lo dichiara il conaisgliere comunale di Agrigento Lillo Firetto che continua: “Centinaia di famiglie si ritrovano a casa a dover gestire praticamente da sole l’emergenza, nonostante abbiano tempestivamente attivato la registrazione sul portale dedicato dell’Asp. Giorni in inutile attesa per il tampone molecolare. La quarantena ha tempi imprecisati. Ci si affida al medico curante o all’improvvisazione o al fai da te, e nel frattempo si diffonde la voce, pericolosissima, che convenga non registrarsi, dopo il tampone rapido, per non subire una quarantena più lunga del previsto. Quanto è probabile che circolino soggetti con scarsi sintomi o nessun sintomo o in convalescenza? La situazione è fuori controllo in tutta realtà. Per fortuna la maggioranza dei cittadini contagiati segue le regole,  o almeno vorrebbe seguirle: numero verde che non risponde, informazioni poco chiare o contrastanti, chili di spazzatura accatastata sui balconi, perché nessuno viene a ritirarla. Tutto quel che nel periodo del primo lockdown era stato garantito, sembra saltato del tutto. Ultime notizie riferiscono di una crescita esponenziale del numero di bambini e ragazzi sotto i 18 anni contagiati, proprio a ridosso della riapertura delle scuole. Il ritorno alla DAD dovrebbe essere l’unica via tracciabile, tutto a danno dei nostri ragazzi. Di chi è la colpa? Solo del virus? Questo quadro allarmante chiama in causa i sindaci, che dovrebbero preoccuparsi di sollecitare le strutture preposte alla gestione dell’emergenza ad intervenire per la raccolta dei rifiuti, per il tracciamento, per la verifica dei contagi. Tanto, troppo sfugge ai servizi di prevenzione. Il numero di contagi credo sia molto lontano da quello delle tabelle Asp. Bene fanno alcuni sindaci della provincia a consigliare di non uscire di casa se non è strettamente necessario. “State a casa” dicono ai loro concittadini. I dirigenti scolastici, che vivono momenti di grande apprensione, hanno tutta la mia solidarietà, così come i medici di famiglia, costretti a supplire come possono a un sistema sanitario carente di servizi e di comunicazione, e tutto il personale ospedaliero da troppo tempo sotto pressione. Qual è la situazione reale negli ospedali? Quante persone continuano a morire non di Covid ma a causa del Covid perché non riescono a ricevere la necessaria assistenza? Che sistema sanitario è mai questo che la Regione Sicilia si vanta di avere? Non ci sono più alibi. Dal marzo 2020 è trascorso tanto di quel tempo e un tal fiume di denaro per sopperire all’emergenza, che non si sono più scuse”.

Marco Vullo, Assessore alla solidarietà sociale del Comune di Agrigento, annuncia che a breve in una conferenza stampa comunicherà tutti i risultati portati a termine nei 14 mesi di amministrazione, anche verso qualche sparuta minoranza di rancorosi e non scelti dall’elettorato che si ergono a paladini del nulla agitando in maniera falsa e tendenziosa tramite i social i cittadini per creare un clima di caccia all’uomo senza alcun fondamento, ma solo per rivincite personali che si ritorceranno contro chi ha architettato un’azione di basso profilo .

Marco Vullo continua:

“Mi corre l’obbligo di intervenire perché da uomo e da amministratore della cosa pubblica da sempre impegnato nel sociale prima del ruolo di Assessore , non posso sottrarmi nel raccontare la verità delle cose al popolo agrigentino e di cosa sono riuscito a portare a termine con l’aiuto degli uffici e di questa amministrazione in questo lasso di tempo.

Operare e lavorare quotidianamente per il bene comune per me è un fatto normale, naturale condito da passione, trasparenza e sana politica per migliorare le condizioni generali della città e dei residenti.

Noi siamo un’amministrazione che lavora giornalmente senza mai fermarsi, avendo come stella polare: la legalità, la trasparenza, le pari opportunità.

Voglio sottolineare che qui nessuno è distratto e camminiamo a testa alta, la città di personaggi in cerca di 5 minuti di gloria non ne ha bisogno.

Sono sereno e illustrerò ai cittadini il mio impegno da ottobre 2020 ad oggi rendicontando con atti alla mano fino all’ultima virgola le risorse spese, perché ho chiaro il concetto di moralità ed etica, quindi rassicuro gli agrigentini.

I parolai e i falsi profeti torneranno nel cono d’ombra, questi soggetti operano solo per livore, rabbia e frustrazione, perpetuati nel tempo che li hanno visti sempre recitare la parte dei politici non eletti e lontani dall’idem sentire popolare. Gli agrigentini guardano ad altri modelli politici che sicuramente non sono quelli che pubblicizzano loro.”