Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 55 di 2682
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Sono 233 i migranti sbarcati durante la notte a Lampedusa dopo che una motovedetta della Guardia costiera ha intercettato un barcone di 15 metri a 30 miglia dalla costa.

Le persone soccorse, insieme ad altre 113 prese a bordo dalla nave Dattilo durante la navigazione verso l’isola delle Pelagie (in tutto 346 migranti), stanno per essere imbarcate sul pattugliatore che li condurrà ad Augusta e Catania.

Ieri sera a Lampedusa si era registrato uno sbarco di 37 tunisini, mentre 112 sono stati trasferiti dall’isola con il traghetto di linea per Porto Empedocle. Nell’hotspot restano al momento 305 ospiti.

(ANSA).

“Non possiamo nascondere dietro ad un dito il  “dramma” che vive quotidianamente la nostra Scuola. La mancata crescita socio culturale e l’impoverimento di un bene comune, pilastro di una società democratica e civile, “uccide” il futuro di tanti giovani e inasprisce ancora di più la precarietà, ormai attecchita come la gramigna nel nostro Paese. Quanti prestigiosi e meravigliosi messaggi ruotano attorno alla scuola. Come dimenticare il discorso, nel lontano 1950, pronunciato da Piero Calamandrei al congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale. “Difendiamo la scuola democratica: la scuola che corrisponde a quella Costituzione democratica che ci siamo voluti dare; la scuola che è in funzione di questa Costituzione, che può essere strumento, perché questa Costituzione scritta sui fogli diventi realtà […].

Ed ancora:  “La scuola, organo centrale della democrazia, perché serve a risolvere quello che secondo noi è il problema centrale della democrazia: la formazione della classe dirigente. Ne è passato di tempo. Un tempo che purtroppo è rimasto ancorato a quei problemi ancora oggi irrisolti. Oggi il nostro Paese ha bisogno di una scuola “Rock” come quella cantata da Celentano in Rockpolitik. Una scuola che sprigioni cultura e armonia. Quella armonia determinata – fino a qualche anno fa – dalla presenza di tante ragazze e ragazzi – chiamati contingente covid – i quali hanno solcato ogni giorno i cancelli delle scuole, armati di tanta voglia di fare. Quei ragazzi oggi “rinnegati” e “uccisi” nell’anima. Quei giovani ATA, amministrativi ecc che meriterebbero un encomio. Quantomeno un cenno, tra i pensieri “rivoluzionari” di Valditara, il quale non sarà mai entrato in una scuola, in una segreteria, soffermandosi magari a parlare con il personale ATA. Nel caso della Sicilia, questa è una regione fortemente a rischio analfabetismo e dispersione scolastica, nonché caratterizzata da una popolazione altamente multietnica, bisognosa di scelte ponderate su parametri differenti rispetto a quelli utilizzati per altre regioni. Per questi motivi, SGB ha inoltrato una relazione dettagliata delle criticità, al Parlamento europeo,il quale ha già calendarizzato una interrogazione parlamentare in merito conclude Aldo Mucci del direttivo nazionale scuola”.

Lo dichiara Aldo Mucci dell’Sgb.

Scartato capodanno, l’unica cosa da accertare è se si trattava di un compleanno di un detenuto o di una scarcerazione.

Al centro delle attenzioni ancora una volta il carcere di Agrigento “Pasquale Di Lorenzo” dove purtroppo, periodicamente, avvengono episodi misteriosi che all’interno o all’esterno della struttura non dovrebbero mai accadere.

L’ultimo mi sterioso fatto è accaduto appena qualche giorno addietro. All’esterno della struttura carceraria sono stati esplosi veri e propri botti, come quelli di capodanno, con tanto di fuochi di artificio.

Un vero e proprio festeggiamento in grande stile sul quale, adesso, si sta indagando per capire chi era il festeggiato.

 

 

E’ stato dissequestrato il castello Colonna di Ioppolo Giancaxio. La decisione arriva a poche settimane dalla sentenza di non doversi procedere per sopraggiunta prescrizione, per l’ex sindaco di Agrigento e Porto Empedocle, e attuale consigliere comunale di Agrigento, Calogero Firetto e il fratello Mirko, pronunciata dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Sabrina Bazzano.

I due fratelli erano accusati di presunti abusi edilizi, e permessi illegittimi, durante il restauro del vecchio complesso monumentale. Il castello era finito sotto sequestro dopo il pronunciamento della Cassazione. Adesso, in accoglimento della richiesta degli avvocati Angelo Farruggia, Gaetano Caponnetto, Vincenzo Caponnetto e Antonino Reina, torna in possesso dei proprietari che, potranno riprendere l’attività lavorativa a partire da subito, visti i danni economici subiti ma soprattutto per l’innumerevole serie di prenotazioni che sono state disdette durante gli anni del sequestro.

A respirare, anche, torna l’intera comunità ioppolese fra impiegati e i bar presenti nel piccolo centro agrigentino nonchè la possibilità agli invitati dei cosiddetti “vip” di poter visitare anche la vicina Agrigento e la sua Valle.

 

 

 

 

Un aspirante commissario di Acireale non ha presentato domanda di partecipazione al concorso per 140 commissari di Polizia perché aveva già compiuto 36 anni e aveva dunque superato il limite d’età previsto dal bando, fissato a 30 anni non compiuti. Ebbene, il candidato ha presentato ricorso avvalendosi dello studio legale Leone – Fell & C, ed è stato ammesso. Per il terzo anno di fila sono stati ammessi ricorrenti assistiti dallo stesso studio legale. “In questo caso – spiegano Francesco Leone, Simona Fell e Raimonda Riolo, legali dello studio Leone-Fell – il limite d’età è un requisito illegittimo, in quanto le funzioni del Commissario di Polizia non hanno carattere operativo bensì direttivo ed amministrativo. Mentre per l’accesso alle forze armate vi è stato un ulteriore abbassamento del limite d’età, le nostre azioni confermano che tali limiti sono irragionevoli e possono essere superati. Siamo lieti che i giudici abbiano compreso e accolto le nostre richieste”.
Nel decreto, i giudici riprendono la sentenza della Corte di Giustizia Europea VII°, arrivata al termine di una delle battaglie più dure combattute in prima linea proprio dallo studio legale Leone-Fell e che conferma che “L’articolo 2, paragrafo 2, l’articolo 4, paragrafo 1, e l art.6 paragrafo 1, della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, letti alla luce dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, devono essere interpretati nel senso che essi ostano a una normativa nazionale che prevede la fissazione di un limite massimo di età a 30 anni per la partecipazione a un concorso diretto ad assumere commissari di polizia, allorché le funzioni effettivamente esercitate da tali commissari di polizia non richiedono capacità fisiche particolari o, qualora siffatte capacità fisiche siano richieste, se risulta che una tale normativa, pur perseguendo una finalità legittima, impone un requisito sproporzionato, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare”.

L’ex collaboratore di giustizia Armando Palmeri, di 62 anni, è stato rinvenuto morto nella sua casa, nelle campagne tra Partinico e Alcamo. Le cause del decesso sarebbero naturali. Palmeri avrebbe testimoniato la settimana prossima a Caltanissetta nell’ambito di indagini sulle stragi di mafia. I suoi verbali sono stati depositati anche nel processo a carico di Matteo Messina Denaro per le stragi di Capaci e via D’Amelio. Palmeri, ex rapinatore, sarebbe stato contiguo anche ad ambienti dei Servizi segreti. In carcere avrebbe intrattenuto rapporti con esponenti dell’estrema destra e con camorristi.

A seguito delle sollecitazioni da parte del presidente della Regione, Renato Schifani, l’Anas ha assunto l’impegno di accelerare i lavori nei cantieri in corso sulla A19 Palermo-Catania, invitando le imprese a rispettare i tempi previsti e rilanciando l’infrastruttura attraverso un piano complessivo di ammodernamento, riqualificazione e recupero sicurezza da oltre un miliardo di euro. Così ha risposto l’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, alla lettera di Schifani, che ha rilevato troppi cantieri (45 quelli contati sull’autostrada) e denunciato lo stato di abbandono di molti di essi. E il presidente adesso commenta: “Prendiamo atto delle novità significative nell’approccio, ma restiamo comunque cauti e guardinghi fino a quando non vedremo i primi risultati”.

La violenza dentro e fuori gli stadi imperversa e preoccupa. Gli ultimi scontri a Napoli ne sono testimonianza. Il delegato provinciale di Agrigento della Figc, la Federazione italiana gioco calcio, professor Angelo Caramanno, ha nominato il professore di sociologia dell’Università di Messina, Francesco Pira, componente della Commissione che si occuperà del progetto “Uniti contro la violenza per un calcio migliore”. Pira, appassionato di calcio e già giornalista sportivo anche per la Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport, commenta: “Ringrazio il professor Angelo Caramanno per questa attestazione di stima. Spero di poter dare il mio modesto contributo per far vincere lo sport e combattere forme di violenza che nulla hanno a che vedere con le prestazioni sportive, il tifo o il vivere civile. Le ultime immagini di Napoli ci devono far riflettere su come stiamo diventando, e ognuno di noi deve dare il massimo dell’impegno per lasciare ai nostri figli un mondo migliore”.

Domani, domenica 19 marzo, a Giarre, in provincia di Catania, in via Giolitti 10 sarà inaugurata una nuova sede del sindacato Confasi. Come responsabile è stata scelta Graziella Torrisi. Il presidente regionale di Confasi, Davide Lercara, commenta: “Prosegue, anche quest’anno, il radicamento nel territorio regionale del sindacato Confasi. Queste nuove strutture sono al servizio dei cittadini e degli iscritti. Il nostro impegno è quello di fornire servizi, strumenti e tutele per i cittadini che si rivolgono a noi per un’assistenza completa”. Nel frattempo prosegue anche la campagna di adesione e tesseramento alla Confasi con lo slogan: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.

L’approssimarsi delle vacanze pasquali rilancia il nodo ancora irrisolto del caro – voli da e verso la Sicilia. Gli interventi di Schifani e dell’amministratore di Ita, Lazzerini.

L’approssimarsi delle vacanze pasquali rilancia il nodo ancora irrisolto del caro – voli da e verso la Sicilia. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha scritto una lettera all’amministratore delegato di Ita, Federico Lazzerini, e non ha ritenuto risolutive le risposte su una promessa particolare attenzione che sarà riservata intorno al periodo pasquale e non solo, con la predisposizione, ad esempio, del progetto “Sicilia Vola” per alcune categorie di viaggiatori. E il governatore commenta: “Le risposte fornite da Ita sul caro-voli, a seguito della mia lettera, sono soltanto in parte soddisfacenti e questa battaglia, che abbiamo intrapreso a tutela dei siciliani, andrà avanti fino a quando la situazione non sarà definitivamente risolta”. E poi aggiunge: “Da una compagnia interamente a capitale pubblico, di volta in volta ricapitalizzata con denaro dei cittadini anche siciliani, ci saremmo aspettati una strategia meno vessatoria nei loro confronti, e non esclusivamente legata alle regole di mercato, considerato, peraltro, il rilevante numero di biglietti aerei che Ita emette sulle rotte da e per Palermo e Catania con tariffe economicamente insostenibili, soprattutto in occasione delle festività. Ritengo, però, che l’utenza non si possa confinare ad alcune categorie di persone che possano usufruire del progetto “Sicilia Vola”, lasciando fuori altre fasce di utenti, nonché i tantissimi turisti che desiderano arrivare in Sicilia, regione italiana tra le più visitate e in cima ai desideri di tanti viaggiatori, i quali non possono affrontare costi aerei che rendono impossibile un viaggio o una vacanza. Pertanto, a mio giudizio, sarebbero auspicabili ulteriori provvedimenti che abbiano effetti tariffari sostenibili”. E conclude: “Si assiste già, in prossimità della Pasqua, ad una ridotta disponibilità di biglietti aerei nei voli operati, e ad un incremento vertiginoso delle tariffe. In attesa dell’esito dell’esposto all’Antitrust, bisogna adottare, fin da subito, politiche commerciali tendenti alla riduzione del costo dei biglietti aerei e ad un incremento della frequenza dei voli, attraverso il quale potrebbero anche essere compensate le riduzioni delle tariffe, cercando in questo modo di coniugare il legittimo interesse economico e l’altrettanto legittimo interesse dei cittadini”. Ed ancora in riferimento all’esposto contro il presunto “cartello”, ovvero l’accordo sotto traccia tra le compagnie per attenuare la concorrenza e mantenere elevati e più redditizi i costi dei biglietti, lo stesso amministratore di Ita, Lazzerini, ha appena replicato: “Non è stato fatto nessun cartello in assoluto. Peraltro è stato presentato un esposto all’Antitrust e alla Guardia di finanza. Stanno facendo i loro rilievi e vedremo quali saranno le risultanze. Siamo a disposizione di tutte le autorità per trovare il modo migliore per dare il giusto bilanciamento di connettività della Sicilia”.

Giuliana Miccichè