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Tragedia in Via San Benedetto da Norcia Villaggio Mosè dove si sarebbe suicidato un ventiduenne G.B. Sul posto è arrivato l’elisoccorso sicuramente perché non sarà morto sul colpo.

Il triste fatto è avvenuto pochi minuti fa e a richiamarne l’attenzione è stato proprio l’arrivo dell’elisoccorso atterrato nella zona di Villaggio Mosé. Le prime notizie sono confuse. Sembrerebbe si tratti di un giovane universitario, amante della musica, che, per ragioni attualmente sconosciute, si è sparato con un colpo alla testa. Sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, che per l’atto estremo abbia utilizzato l’arma d’ordinanza del padre,  stimatissimo vigile urbano in servizio ad Agrigento.

3.450 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 34.911 tamponi processati in Sicilia; ieri erano 4.762. Il tasso di positività scende al 10%, ieri era al 13,9%. L’isola è al secondo posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 232.282 con un incremento di 2.603 casi. I guariti sono 2.344 mentre le vittime sono 36 e portano il totale dei decessi a 9.534. Sul fronte ospedaliero sono 1.131 ricoverati, in terapia intensiva sono 65.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo con 1.295 casi, Catania 713, Messina 786, Siracusa 411, Trapani 497, Ragusa 379, Caltanissetta 215, Agrigento 456, Enna 231.

Il Gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di 10 persone, coinvolte nell’inchiesta “Kaos Calmo”, su diversi episodi di abbandono di rifiuti in contrada “San Calogero Napolitano”, a Porto Empedocle.

Vanno all’approfondimento dibattimentale: Andrea Salvatore Varsalona, 44 anni, di Agrigento; Daniele Trameli, 35 anni, di Porto Empedocle; Calogero Zambito, 54 anni, di Porto Empedocle; Francesco Adriani, 32 anni, di Porto Empedocle; Benedetto Catania, 50 anni, di Porto Empedocle; Venerina Cappello, 52 anni, di Porto Empedocle; Giosuè Castelli, 52 anni, di Porto Empedocle; Francesco Brancato, 53 anni, di Agrigento; Francesco Sacco, 32 anni, di Porto Empedocle e Calogero Picarella, 35 anni, di Porto Empedocle.

La prima udienza del processo si celebrerà il prossimo 4 ottobre davanti il giudice del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato. Altre due imputati, Giovanni Minio, 50 anni, di Porto Empedocle, e Vincenza Virone, 63 anni, di Agrigento, hanno chiesto la messa alla prova e, se l’esito del programma andrà a buon fine, il giudice dichiarerà estinto il reato.

Qualcuno degli imputati avrebbe appiccato il fuoco a guaine e cavi elettrici abbandonati, o ad altri cumuli di rifiuti.

Dal prossimo lunedì 7 marzo Poste Italiane riaprirà, anche in provincia di Agrigento, il servizio di cessione dei crediti di imposta per i lavori di natura edilizia.

La nuova norma che regola la cessione dei crediti di natura edilizia – ha assicurato l’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, intervenuto al TGPoste – ha avuto un nuovo passaggio che si è formalizzato la settimana scorsa”.

Il servizio sarà nuovamente disponibile dalla prossima settimana attraverso il sito poste.it e presso i 73 uffici postali della provincia di Agrigento.

E’ stata approvata l’aggiudicazione definitiva dei lavori messa in sicurezza immobili pericolanti nel Centro storico per la salvaguardia della incolumità a mezzo accordo quadro ai sensi dell’articolo 54 comma 3 del D.Lgs. n. 50/2016 per l’importo complessivo di € 875.173,96. Gli interventi in oggetto sono finanziati con il contributo straordinario di cui al DDG 453/2021 assegnato al comune di Agrigento, per l’anno 2020 destinato alle finalità di cui all’art. 19, comma 2, della L.R. n. 34/1985. Determinazione dirigenziale 341/22.

A darne notizia il sindaco Francesco Miccichè e l’assessore alla protezione civile Gerlando Principato.

“AgrigentoExtra”, Associazione Provinciale di Imprenditori del settore Extra Alberghiero di Agrigento, esprime un grande plauso all’Amministrazione Comunale che, responsabilmente e coraggiosamente, prende netta posizione rispetto al “Far West dell’accoglienza turistica”, promuovendo così, in maniera inequivocabile, la legalità nel settore extra alberghiero e la sua  qualità, a garanzia del Turista.

Abbiamo appreso – commenta Giovanni Lopez, presidente di AgrigentoExtra – che il Comune di Agrigento ha fatto implementare il software dedicato alla tassa di soggiorno; software che adesso, oltre le sue funzioni native, permetterebbe di far venire “a galla” il sommerso del mondo dell’accoglienza informale.

“Ma dal nostro punto di vista non si tratta solo di riuscire a recuperare le somme dovute – continua Lopez–: è vero che, attraverso questo sistema software, l’Amministrazione stima sicuramente di incassare cospicue somme, tanto quanto è cospicuo il numero delle strutture fantasma o pseudo tali.

Noi vediamo altri risvolti positivi: la concretezza d’intenti di un soggetto istituzionale che, tra gli altri compiti, ha anche quello di vigilare sulle attività produttive, incluse quelle turistiche; e vediamo anche un tipo di attività di forte sensibilizzazione alla legalità che induca gli operatori del settore, a ragion veduta, alla regolarizzazione delle proprie attività turistico-ricettive, a tutela dell’intero comparto e del Turista.

Questo nuovo strumento informatico infatti rappresenta la prima vera risposta tangibile alle richieste di tutela che gli Operatori Turistici dell’Accoglienza, in regola con tutte le norme di riferimento, hanno sottoposto negli anni  alle varie Amministrazioni che si sono succedute nel tempo ad Agrigento.

Concorrenza sleale, tariffe impossibili da “nessun guadagno” presenti sulle OTA, fughe in notturna di turisti da strutture che davvero poco hanno di “accogliente”…questo e tant’altro ha seriamente minato un florido comparto e contribuito a deteriorare l’immagine stessa della nostra città: vorremmo che tutto questo diventasse solo un ricordo!

Il lavoro di HOST è prima di tutto passione, aprirsi a mondi culturali diversi dal nostro, scambio di idee; è amore verso la propria terra, è trasmettere il calore del popolo siciliano, lasciando un meraviglioso ricordo a chi abbiamo accolto in casa nostra anche solo per un giorno o due. E significa anche garantire i nostri Ospiti sotto ogni punto di vista, in termini di sicurezza e di qualità del servizio offerto.

Sensibilizzare in maniera forte chiunque decida o abbia deciso di scegliere questo percorso lavorativo è un passo fondamentale per aumentare la qualità complessiva dei pernottamenti: risulta necessario responsabilizzare in tal senso e promuovere l’adeguamento a quelle che sono le corrette pratiche comportamentali e burocratiche oltre che alle norme in vigore.

E’ palese, soprattutto agli occhi degli operatori più esperienti, che purtroppo le OTA stesse hanno abbondantemente foraggiato il sommerso, cavalcando l’onda del proliferare dell’extra alberghiero ed “industrializzandolo” a esclusivo favore di sontuosi fatturati!

Come hanno fatto? Eliminando la richiesta di tutta la documentazione di classifica che fino ad alcuni anni fa era “conditio sine qua non” per entrare in queste “vetrine mondiali del posto letto”.

D’altro canto, siamo ancora in trepida attesa del C.I.R. (Codice Identificativo Regionale), strumento su cui la Regione Sicilia discute oramai da tempo ma che ancora non riesce a vedere la luce. Infatti già da solo, il CIR frenerebbe le stesse OTA, imponendo loro di adeguarsi alle normative vigenti in materia di Turismo.

E siamo anche in attesa di una revisione della stessa normativa regionale, che sia meglio adeguata ad un settore che, per svariate ragioni, si è evoluto e continua a farlo e che non può essere più organizzato secondo regolamentazioni poco confacenti alle nuove realtà e necessità che il turismo italiano, ma anche mondiale, ha visto nascere ed evolvere: considerate anche le nuove esigenze del Turista…in fin dei conti e lui che plasma poliedricamente il settore: ed occorre tenere il suo passo.

Come Associazione in quota a Confcommercio abbiamo avuto modo di presentare le nostre proposte…vedremo cosa ne verrà.

Un sentito ringraziamento a coloro i quali, all’interno dell’Amministrazione comunale, hanno contribuito a questo primo importante passo verso la tutela economica e qualitativa del settore turistico-ricettivo.

Ispezionate 56 strutture allo scopo di verificare il rispetto delle normative per il contrasto al Covid-19 e la sicurezza negli ambienti di lavoro. I carabinieri del Nas di Palermo, supportati dai militari dell’Arma territoriale, hanno effettuato un raffica di controlli in farmacie, parafarmacie e laboratori di analisi nelle province di Agrigento, Palermo e Trapani. Quattro laboratori di analisi (uno nell’Agrigentino, uno in provincia di Palermo, e due nel Trapanese) e otto farmacie (una nell’Agrigentino, quattro nel Palermitano, e tre nel Trapanese) sono state sanzionate per complessivi 15.270 euro.

Sono scattate anche le segnalazioni alle autorità sanitarie, in seguito alle violazioni contestate, nella fattispecie in relazione ai laboratori per non corretta identificazione e registrazione nella piattaforma informatica regionale dei dati dei soggetti sottoposti ad analisi e mancata adozione di idonei dpi durante l’esecuzione dei test antigenici rapidi.

Farmacie e parafarmacie sono state sanzionate per avere sottoposto dei minori alla somministrazione di test antigenici rapidi senza aver fatto preventivamente sottoscrivere il consenso informato ai genitori; non aver assicurato la somministrazione dei test antigenici secondo le modalità previste dal protocollo d’intesa; avere dispensato farmaci con obbligo di presentazione della ricetta a pazienti sprovvisti della prescrizione medica; omessa detenzione di farmaci medicinali obbligatori; violazione dei doveri di custodia di farmaci ad azione stupefacenti, che sono stati posti sotto sequestro amministrativo.

Il vice presidente provinciale del Codacons di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, denuncia il perdurare dei disservizi da parte dell’Aica, l’Azienda idrica Comuni agrigentini. Ed ha organizzato una raccolta di firme per una denuncia collettiva sabato prossimo, 5 marzo, ad Agrigento, a Porta di Ponte. Di Rosa afferma: “Raccoglieremo le firme per chiedere al governo regionale interventi sui continui disservizi dell’Aica, che è il solito carrozzone politico con grossi problemi gestionali. Ad Agrigento, alcuni quartieri, non ricevono acqua da almeno 21 giorni. Nessun miglioramento del servizio, nessun risparmio per i cittadini. A giorni, se non dovessimo avere risposte, inizierò anche lo sciopero della fame”.

Come pubblicato lunedì scorso, l’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento ha segnalato e documentato scarichi fognari nel fiume Akragas a danno del mare di San Leone. Ebbene, l’Arpa protezione ambiente, in collaborazione con la Guardia Costiera, ha ispezionato i luoghi. In uno dei tombini prossimi allo sversamento è stata immessa della fluorescina, ovvero un tracciante chimico che colora di verde i liquidi. Ed è stato constatato che l’incremento dei flussi di acque nere causerebbe anomalie nel funzionamento di una paratia che provocherebbe lo sversamento dei liquami fognari.

“Fa Bene Sicilia” è una cooperativa sociale di comunità con sede ad Agrigento, costituita nel maggio 2021 per promuovere un’economia del cibo buono e giusto. Da maggio ad oggi per la cooperativa sono stati mesi di intensa preparazione ad un’attività di commercio equo, etico e sostenibile attraverso cui realizzare percorsi di inserimento lavorativo con persone in situazione di fragilità: il commercio come strumento per creare lavoro, un lavoro che ha cura delle fragilità; e la spesa delle famiglie siciliane come strumento per ridurre le disuguaglianze di opportunità.
Per fare ciò, Fa Bene Sicilia ha sviluppato il suo e-commerce (disponibile all’indirizzo www.fabenesicilia.org) con un’offerta di prodotti della filiera siciliana di eccellenza: prodotti agroalimentari e di cosmesi naturale di aziende selezionate solo a seguito di un accurato processo di valutazione. Si vogliono infatti valorizzare quei produttori locali che operano rispettando i criteri di: qualità, innovazione, eticità e legalità, sostenibilità ambientale e sociale. Scoperti e selezionati prodotti di qualità a 360 gradi per le famiglie siciliane.
Inoltre, fabenesicilia.org vuole essere un’e-commerce di prossimità promuovendo l’acquisto tramite Gruppi di Acquisto Familiari: comunità di famiglie che si riuniscono virtualmente per fare la propria spesa responsabile, e fisicamente nelle attività di animazione educative, ricreative ed esperienziali a loro rivolte.
In linea con questo, Fa Bene Sicilia, sin dalla sua inaugurazione, vuol promuovere i legami comunitari realizzando un tour di eventi di lancio in diverse città siciliane e con Agrigento come prima tappa.
L’e-commerce fabenesicilia.org viene inaugurato venerdì 4 marzo alle ore 18.00 presso gli spazi della Fondazione Mondoaltro – via Barone 2/A.
In questa sede, verrà presentata l’attività della Cooperativa Fa Bene Sicilia, il suo e-commerce ad alto impatto sociale, verrà lanciata una promozione speciale per i primi clienti. Il tutto seguito da una degustazione dei prodotti con l’Attestazione di Qualità di Fa Bene Sicilia e con attività di animazione per i bambini.
Fa Bene Sicilia, per generare attraverso la propria spesa un impatto positivo sull’ambiente, la comunità, le famiglie, ricercando qualità, genuinità e peculiarità dei territori.
Fa Bene Sicilia è un progetto di sviluppo ideato e promosso dalla Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani.
L’evento di inaugurazione è realizzato in collaborazione con i partner: Al Kharub Cooperativa Sociale, Confcooperative Sicilia, Condotta Slow Food di Agrigento, Fondazione Mondoaltro, Legambiente Sicilia.