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di Filippo Cardinale

La scelta di Anna Barba di far parte della schiera di assessori scelti dal candidato a sindaco Montaperto crea un terremoto politico che colpisce la Lega Salvini. Il partito di Matteo Salvini si è presentato alle elezioni con propria lista e ha appoggiato il candidato Infurna.

Già una nota, diramata dalla locale rappresentanza favarese della Lega ha preso le distanze dalla scelta di Anna Barba. Un atto che, di fatto, allontana Barba dalle posizioni della Lega. Una distanza che è confermata dal segretario regionale della Lega, Nino Minardo, che al collega Filippo Cardinale di corrieredisciacca.it ha rilasciato la seguente dichiarazione: “A me risulta che il rappresentante locale della Lega Salvini abbia preso pubblicamente le distanze”.

Nella fase del ballottaggio, la Lega ha lasciato libertà di voto ai propri elettori, ma Minardo precisa che “se il partito lascia liberi gli elettori, tuttavia la scelta assunta da Anna Barba è a titolo personale. Per cui non posso che condividere e fare propria la posizione del rappresentante cittadino del nostro partito”.

I no-vax in Sicilia cercano di aggirare l’obbligo del green pass con i certificati di malattia per 3 giorni i che da ieri hanno un notevole incremento. E’ un fenomeno che rischia di allargarsi a macchia d’olio anche perché difficilmente controllabile.

La Federazione regionale dei Medici di Medicina Generale ha inviato una nota a tutti i suoi iscritti nell’Isola invitando a segnalare gli eventuali casi anomali e, allo stesso tempo, a procedere con la rinuncia al paziente a causa dell’interruzione del rapporto fiduciario.

Ieri il segretario della Federazione Italiana dei medici di medicina generale ha segnalato che in Italia, ed in particolare al nord, “ci sono piccoli gruppi di no vax, supportati in alcuni casi da studi legali, che cercano in ogni modo di ottenere dai medici di famiglia vaccinatori il certificato di esenzione per evitare l’immunizzante e facilmente il Green Pass”.

Il mare non molto mosso ha favorito la traversata di 131 migranti in tre distinti approdi avvenuti nell’Isola di Lampedusa.

Si tratta di una serie di barchini con a bordo una cinquantina di persone provenienti dall’Egitto, Pakistan, Eritrea, Bangladesh e Afghanistan. Tutti sono stati rintracciati dalle motovedette di controllo e sono stati accompagnati in terraferma per le visite di rito.

Altri migranti, invece, sono riusciti ad eludere i controlli e sono approdati al molo Madonnina. A bordo 14 siriani e un minore. A Cala Croce un altro barchino ha eluso la sorveglianza dei militari e sono approdati 64 migranti, con donne e bambini.

 

A Licata tre pescatori palermitani sono stati multati dalla Guardia di Finanza perché sorpresi a pescare, di frodo, oloturie nel porto licatese. Ai tre sono stati sequestrati circa 80 chili di oloturie, una specie marina protetta molto apprezzata nel mercato nero, catturate utilizzando un piccolo natante d’appoggio e con l’ausilio di autorespiratori. Tale pesca ha gravi conseguenze sull’equilibrio dell’ecosistema per la funzione regolatrice che caratterizza la specie ittica.

E’ morto la scorsa notte in ospedale, a Palermo, Angelo Infantino, 58 anni, per anni storico cameraman di TelevideoAgrigento. Con Angelo Infantino Lelio Castaldo iniziò la celebre trasmissione Opinioni successivamente passata in altra emittente.

Con Angelo Infantino si registrarono puntate di straordinario successo come quelle con Sandra Milo, Giuliana De Sio, Vittorio Sgarbi e Corinne Bonuglia.

Da un anno, Angelo Infantino, lottava contro un male terribile che sembrava essere stato debellato dopo un trapianto avvenuto nei giorni scorsi. Ma, quando il peggio sembrava essere passato, la scorsa notte è subentrata una polmonite che è risultata fatale. I funerali si svolgeranno domani, martedì 19 ottobre, a Porto Empedocle nella chiesa di contrada Ciuccafa.

260 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore a fronte di 10.960 tamponi processati in Sicilia. L’incidenza sale al 2,4%. L’isola torna al primo posto per contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 7.544 con una diminuzione di 152 casi. I guariti sono 407 mentre si registrano altre 5 vittime che portano il totale dei decessi a 6.942. Sul fronte ospedaliero 297 ricoverati mentre in terapia intensiva sono 43.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo con 31 casi, Catania 102, Messina 48, Siracusa 28, Ragusa 15, Trapani 2, Caltanissetta 11, Agrigento 22, Enna, 1.

Modifiche alla circolazione veicolare e pedonale in piazza Cavour, via Vittorio Emanuele Orlando e via del Piave, dal giorno 20/10/2021, dalle ore 7:00 e fino a ultimazione dei lavori, per consentire l’esecuzione dei lavori di copertura al tetto del condominio del viale della Vittoria, 51.

Modiche alla circolazione, sia veicolare che pedonale, in Piazza Cavour, via Vittorio Emanuele Orlando e via del Piave, dal giorno 20/10/2021, dalle ore 7 e fino a ultimazione dei lavori, per consentire la realizzazione del tetto di copertura del condominio del viale della Vittoria, 51; in piazza Cavour, via Vittorio Emanuele Orlando e via del Piave, verranno apportate le modifiche alla circolazione sia veicolare che pedonale qui di seguito elencate:

 

1) In P.zza Cavour verrà chiusa parte dell’area riservata al transito pedonale e precisamente d.f. il cv., 27/b;

2) In via Vitt. Emanuele Orlando dalle ore 07.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni escluso i festivi verrà istituito il divieto di sosta con rimozione in ambo i lati dal punto luce n. 073 al punto luce n. 072;

3) In P.zza Cavour dalle ore 07.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni escluso i festivi verrà istituito il divieto di sosta con rimozione in ambo i lati dal punto luce n. 072 al cv. 4;

4) In via del Piave dalle ore 07.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni escluso i festivi verrà istituito il divieto di sosta con rimozione in ambo i lati dal punto luce n. 008 fino all’incrocio con il viale della Vittoria;

Ordinanza n. 137 del 18/10/2021

di Filippo Cardinale

Follia pura. C’è da stupirsi? Quando ci si imbatte con la pubblica amministrazione, la burocrazia diventa nemico del cittadino.

Spieghiamo la pazzia di una procedura quando c’è una interruzione del servizio idrico e il cittadino è costretto a richiedere un autobotte. Attualmente il gestore pubblico del servizio idrico nella provincia di Agrigento, AICA, non assicura il servizio attraverso autobotti nell’ipotesi di guasto alla condotta.

Ecco la corsa ad ostacoli del cittadino:

  • deve rivolgere istanza al Comune indirizzata al signor sindaco con la quale chiede la fornitura di autobotte di acqua potabile, dichiarando che l’immobile non è servito dalla condotta idrica, e chiedere contestualmente il rilascio dell’autorizzazione al prelevamento dei metri cubi per un importo da indicare nella medesima richiesta, presso l’idrante comunale a proprie cure spese, dichiarando che il prelievo avverrà tramite autobotte regolarmente autorizzato al trasporto di acqua.
  • alla domanda deve essere allegato un documento di riconoscimento e una copia della concessione edilizia o copia di agibilità dell’immobile nonché indicando la ditta che effettua il trasporto.
  • alla predetta istanza occorre allegare il versamento di un importo che pari ad euro 1,96 ogni metro cubo di acqua che viene richiesta ed effettuare il versamento con bonifico bancario alla tesoreria comunale.
  • dopo tutto ciò occorre attendere che il Comune autorizzi il servizio di autobotte di acqua potabile;
  • ottenuta la risposta il cittadino può così richiedere il servizio del privato, ma deve anticipare tutte le somme per il servizio richiesto,  quindi deve anticipare le somme per l’acquisto dell’acqua effettuando il pagamento con il bonifico di cui sopra, nonché il servizio di trasporto dell’acqua alla ditta privata mediante autobotte;
  • fatto ciò deve inoltrare una richiesta tramite PEC ad AICA e sperare nel rimborso, che ovviamente non è assolutamente certo.

Questa è la procedura folle inventata con la nuova gestione pubblica del servizio idrico. In precedenza, era l’ex gestore a provvedere a tutto e bastava rivolgersi al medesimo il quale in caso di guasto inviava a proprie cure e spese il servizio di autobotte.

Sia chiaro, nessuna nostalgia per il passato. Ma il presente presenta criticità enormi che vanno subito corrette.

 

“Accertare le cause della morte e verificare presunti casi di maltrattamenti ed altro a cui i pazienti sarebbero stati sottoposti durante il corso del loro ricovero presso il Covid Hospital di Ribera”.

E’ questo il senso di una denuncia/querela presentata presso la Procura della Repubblica di Sciacca dall’avvocato Rosario Monforte del Foro di Caltagirone, in nome e per conto dei familiari di cinque pazienti ricoverati presso la suddetta struttura ospedaliera e successivamente deceduti.

La denuncia evidenzia presunti “episodi di cure inadeguate,  assistenza e condizioni di ricovero inadeguate nei confronti dei malati di Covid”. Inoltre è stato denunciato anche il fatto che oggetti personali di alcuni dei pazienti ricoverati come orologi, bracciali e documentazione medica “non sarebbero mai stati restituiti ai familiari”.

La querela evidenzia anche episodi in cui “il personale sanitario avrebbe privato i pazienti dei propri telefoni cellulari smartphone al fine di evitare di comunicare con i familiari e trasmettere video ed immagini che documentavano le modalità con cui venivano assistiti, e quindi i presunti maltrattamenti subiti e le condizioni dell’ospedale in cui erano ricoverati”.
La denuncia/querela è stata presentata contro ignoti ed i parenti si sono riservati tramite l’avvocato Monforte, legale di fiducia, di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale che verrà avviato nei confronti dei responsabili dei fatti esposti.

In provincia di Siracusa, a Canicattini Bagni, i Carabinieri hanno denunciato il proprietario di un bar, di 49 anni, indagato di detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio. Nel corso di un controllo nel furgone frigo del commerciante, usato per la vendita di gelati e granite, i militari hanno rinvenuto un quantitativo di hashish che è stato sequestrato. Lui avrebbe sfruttato il suo furgone per piazzare la droga, convinto che nessuno avrebbe sospettato nulla. I Carabinieri invece hanno pedinato un tossicodipendente, e hanno così scoperto la seconda finalità del furgone. Nel bar sono stati rinvenuti circa 2 grammi di cocaina nascosti in un sacco di farina. Sono state contestate delle violazioni amministrative per le scarse condizioni igieniche del locale e sono state elevate multe per circa 4000 euro.