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Ieri i Carabinieri della Stazione di San Biagio Platani (AG) hanno arrestato un soggetto del posto di 46 anni, disoccupato, celibe, in esecuzione dell’Ordinanza di detenzione domiciliare emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Agrigento. L’uomo, riconosciuto colpevole del reato di danneggiamento a seguito di incendio, per fatti verificatisi nel 2019, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione, ove dovrà scontare un anno di reclusione.

Come pubblicato alcuni giorni addietro, il vice presidente provinciale del Codacons di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, e il coordinatore del movimento “Agrigento punto e a capo”, Mario Aversa, hanno riparato una buca profonda, e a rischio morte per i conducenti dei mezzi a due ruote, in via 25 aprile. Ebbene, adesso lo stesso Di Rosa ha lanciato l’iniziativa “Segnala la tua buca”. Tutti i cittadini delle provincia di Agrigento sono invitati a segnalare con foto le buche pericolose lungo le strade comunali, provinciali o gestite dall’Anas. E ciò al fine di monitorare il tutto e sollecitare degli interventi a rimedio agli organi competenti, o anche i risarcimenti dei danni provocati ai mezzi in transito. Le segnalazioni sono attese alla sede del Codacons, in via Imera 50 ad Agrigento, oppure all’indirizzo e-mail gdirosa.codaconsag@gmail.com

Cogliamo l’occasione per segnalare la presenza di una buca stradale mortale ad Agrigento, in via Unità d’Italia, nei pressi della tipografia Sarcuto.

Su 635.600 alunni della scuola dall’infanzia a quella di secondo grado, 1.112 sono risultati positivi con 358 classi in quarantena su 33.853 in totale. Su 69.752 docenti, 216 sono positivi e su 18.364 impiegati Ata sono risultati positivi in 36. Sia per il personale docente sia per il personale Ata, si riscontra – dice l’ufficio scolastico – una variazione dell’incidenza dei positivi rispetto alla settimana precedente, passata rispettivamente dallo 0,23% allo 0,31% per i docenti e dallo 0,11% allo 0,20% per il personale Ata.

Diverse azioni messe in campo dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento in occasione della celebrazione della giornata mondiale contro l’AIDS che ricorrerà mercoledì prossimo, 1 dicembre. Si tratta di una gamma di iniziative che, in linea con quanto previsto dal piano nazionale di prevenzione e dalle indicazioni dell’Assessorato regionale alla Salute, mira a promuovere i corretti stili di vita e a prevenire le malattie sessualmente trasmissibili. Si comincerà lunedì 29 novembre, alle dieci, con un evento webinar di sensibilizzazione ed informazione cui parteciperanno gli studenti di numerosi istituti scolastici della provincia.

Grazie alla partecipazione di esperti aziendali saranno trattati temi di centrale importanza sotto il profilo sanitario, sociale ed informativo utili a non abbassare la guardia nella sfida contro l’AIDS e si aprirà un dibattito stimolato anche dalla visione del film “positive girl”, consigliato ai ragazzi nei giorni scorsi. Nonostante i progressi ottenuti nel tempo contro la diffusione del virus dalla ricerca medico-scientifica, l’AIDS non è estinto e continua a rappresentare una grave minaccia per la salute. Per questo motivo l’ASP di Agrigento ha anche previsto una giornata interamente dedicata allo screening ematico gratuito attivando una serie di punti di prelievo negli ospedali della provincia e l’uso dell’ambulatorio mobile.

Lunedì 1 dicembre, dalle otto alle sedici, i sanitari ASP effettueranno gratuitamente i prelievi del sangue per la rilevazione dell’HIV, della sifilide e della HCV presso l’aula conferenze del “San Giovanni di Dio” di Agrigento, la sala “Piraino” del “Giovanni Paolo II” di Sciacca, il centro trasfusionale del “Barone Lombardo di Canicattì”, l’aula conferenze del “Fratelli Parlapiano” di Ribera e l’aula magna della direzione sanitaria del “San Giacomo d’Altopasso” di Licata. L’ambulatorio mobile, negli stessi orari, stazionerà invece ad Agrigento presso la centrale piazza Cavour.

E’ arrivata intorno alle 18,00 ad Agrigento la salma dell’assistente capo coordinatore della Polizia Sergio Di Loreto, morto martedi scorso dopo un infausto incidente scaturito dal colpo di pistola partito accidentalmente da un collega mentre si trovavano al Caip di Abbasanta per un corso di aggiornamento scorte.

La salma è potuta arrivare nella Città dei Templi dopo che sul corpo di Di Loreto è stata effettuata l’autopsia, durata diverse ore, e dalla quale è emerso che il giovane poliziotto in servizio ad Agrigento è stato fulminato da una emorragia causata dal colpo di un’arma da fuoco il cui proiettile ha raggiunto il fianco. Il medico legale Roberto Demontis ha effettuato l’esame autoptico su richiesta del Pubblico Ministero di Oristano Silvia Mascia che ha in mano il fascicolo. Questo almeno da un primo esame, mentre sono in corso gli accertamenti da parte della squadra Mobile di Oristano e sui quali non si sa nulla.

La salma di Di Loreto si trova adesso in una sala della caserma della Polizia di via Francesco Crispi dove è stata allestita la camera ardente.

I funerali si svolgeranno domani mattina nella chiesa di Santa Croce a Villaseta alle ore 11,00.

La curva dei contagi in provincia di Agrigento, rispecchiando i dati regionali e nazionali, torna a salire. Un aumento non esponenziale ma lineare, così come ha affermato il commissario straordinario dell’Asp Mario Zappia nel consueto punto settimanale sull’andamento epidemiologico sul territorio. Nel giro di un paio di settimane si è passati da 250 attuali positivi a 450. Inevitabile la ripercussione anche sul fronte ricoveri. Attualmente ci sono 18 pazienti ricoverati all’ospedale di Ribera: 13 di questi si trovano nel reparto di medicina generale mentre 5 in terapia intensiva.

“A tal proposito – sottolinea il manager dell’Asp Zappia – è importate fare un raffronto con la situazione dello scorso anno per capire anche l’importanza dei vaccini”. Il 25 novembre 2020 in provincia di Agrigento c’erano oltre 80 persone ricoverate rispetto alle quasi venti di quest’anno. Una buona notizia arriva dalla campagna vaccinale con un’impennata nella somministrazione delle dosi che si attesta sulle 2 mila al giorno, soglia al di sotto della quale non bisognerà scendere. Buona la percentuale dei vaccinati in provincia di Agrigento (83%) con picchi che superano anche il90% in alcuni singoli comuni come Sciacca e Comitini. I comuni con la percentuale più bassa di tutto il territorio sono, invece, Ravanusa (70,32%) e Palma di Montechiaro (72,46%).

Due le importanti novità dell’Asp di Agrigento da segnalare: la firma di un protocollo d’intesa con l’Ismett di Palermo con cui i due Enti si impegnano per la durata di tre anni ad attuare una sinergia operativa il cui fulcro si impernia attorno alle prestazioni specialistiche erogate dall’”Unità operativa complessa di medicina generale ad alta intensità di cura” del presidio ospedaliero “Barone Lombardo di Canicattì; altra importante novità è l’apertura di un ambulatorio di cure palliative all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca garantirà un miglioramento dei servizi nel Distretto sanitario di Sciacca e contribuirà a ridurre gli accessi al Pronto soccorso.

“Mio padre, Rocco Chinnici, ha saputo coniugare profonda umanità e rigore nell’applicazione della legge, portando avanti, da uomo delle istituzioni, un impegno straordinario nelle aule giudiziarie, ma anche al di fuori, in nome della cultura della legalità, un impegno per la collettività intera ma dedicato in particolare alla Sicilia e ai giovani. Era certamente un giusto, e mi dà grandissima emozione sapere che da oggi una stele e un albero sono a lui intitolati nel Giardino dei Giusti dell’Umanità lungo la Via Sacra della Valle dei Templi di Agrigento. Una testimonianza di memoria, ma al tempo stesso un seme che rinnova quell’impegno attraverso chi ne raccoglie l’eredità morale per mantenerne vivi i valori”.

Così Caterina Chinnici ha commentato l’inserimento del padre Rocco, ideatore del pool antimafia ucciso da “cosa nostra” il 29 luglio del 1983, nel giardino dedicato ai giusti all’interno della Valle dei Templi, ad Agrigento. Oggi la scopertura della stele, con una cerimonia inserita in un evento promosso dall’Accademia di Studi Mediterranei in collaborazione con Regione, Comune, Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi ed Empedocle Consorzio Universitario.

La cerimonia è stata preceduta da una tavola rotonda nella quale sono state illustrate le nuove intitolazioni decise dall’Accademia: il riconoscimento, oltre che a Rocco Chinnici, è stato tributato a Dante Alighieri, nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte, e ancora a Luca Attanasio, Torquato Petracchi, Antonio Farinatti e a Jakob ed Elisabeth Kunzler.

Nell’attentato di 38 anni fa a Palermo, in via Pipitone Federico, con Rocco Chinnici persero la vita anche Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, Carabinieri addetti alla tutela, e il signor Stefano Li Sacchi, portiere dello stabile in cui il magistrato abitava con la famiglia. A loro Caterina Chinnici ha dedicato un momento di ricordo durante la cerimonia.

Sette giorni di eventi tra Caltanissetta e Gela, dieci seminari scientifici, oltre un centinaio di relatori tra medici, specialisti, campioni olimpionici e atleti dello sport italiano per parlare di medicina, salute, benessere e corretti stili di vita. E ancora giornate dedicate agli screening di prevenzione e a visite specialistiche grazie alla collaborazione dell’Asp di Caltanissetta. Una manifestazione articolata che prevede anche la proiezione di cortometraggi cinematografici e vari eventi sportivi: tornei di calcio, basket, badminton e atletica. Sono questi i numeri del programma della settima edizione del Salus Cine Festival e del Salus Festival 2021 organizzati dal CEFPAS presentato questa mattina a Caltanissetta nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Sala Gialla del Comune.

Guarda qui il programma

 

Nel corso di un servizio di controllo del territorio, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un soggetto di Gela, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La Squadra Mobile, diretta dal Vice Questore Aggiunto Giovanni Minardi, ha proceduto in prima serata in territorio di Licata, al controllo di un’autovettura Fiat Panda alla cui guida vi era un G.F., classe 1977, soggetto di Gela, con precedenti di polizia.

L’uomo si è mostrato immediatamente nervoso ed insofferente al controllo, tanto che veniva accompagnato presso gli Uffici della Squadra Mobile per un’accurata perquisizione, sia personale che dell’autovettura.

La perquisizione permetteva di rinvenire, seppur accuratamente occultato, un involucro contenente 527 grammi di sostanza stupefacente, risultata positiva al narco-test come cocaina. Sono stati sequestrati, altresì, tre telefoni cellulari, la vettura utilizzata per il trasporto e oltre 1750 euro in contanti.

Si indaga sul possibile destinatario dello stupefacente, che non si esclude potesse essere destinato al mercato licatese.

L’arrestato dopo le formalità di rito, su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Agrigento, è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere presso la casa circondariale Pasquale Di Lorenzo di Agrigento, in attesa dell’udienza di convalida.

“Noto che le battute della Giunta Miccichè sono facili, quando si tratta di  dover rispondere all’opposizione. Ma alle battute non corrispondono le verità”.

Inizia così una nota stampa diramata questa mattina dall’ex sindaco di Agrigento Lillo Firetto che continua: “Come ho spiegato in aula consiliare stamattina all’assessore Aurelio Trupia, in merito al progetto di completamento del Parcheggio Rosselli, i fatti sono che tutti gli atti amministrativi elencati  potevano essere espletati in un solo giorno, trattandosi di determine dirigenziali. Sono riusciti a perdere un anno per un banalissimo progetto esecutivo che si realizza in un massimo di tre giorni. Anziché ammettere elegantemente di aver trovato già tutto apparecchiato, e non solo per questo parcheggio, contrattaccano chi ha reso possibile a loro oggi di conseguire il risultato. Avrebbero dovuto chiedere scusa per il tempo perso. So che il sindaco Miccichè, che con me era in Giunta, sarebbe pronto a queste ammissioni, ma evidentemente è mal consigliato. I fatti sono che l’amministrazione Firetto ha individuato le soluzioni, ottenuto il finanziamento e concordato con l’assessorato gli interventi. Loro hanno impiegato 12 mesi. Per compiere semplicissimi  atti interni, allungando i tempi di disagio dei viaggiatori e dei cittadini. Questi sono i fatti veri”.

Ha concluso così il consigliere comunale Firetto.