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I Carabinieri della Tenenza di Favara hanno controllato in via Bruccoleri in automobile un uomo di 37 anni risultato con patente di guida revocata. I militari, anche a fronte dell’irrequietezza manifestata, hanno ritenuto opportuno effettuare una perquisizione, e gli sono stati sequestrati 4 grammi di cocaina divisi in 3 dosi, 2 grammi di hashish, e 10 grammi di mannitolo, una sostanza utilizzata per tagliare lo stupefacente. E’ stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Agrigento per le ipotesi di reato di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti, e guida con patente revocata.

Salvatore Messina originario di  Santa Caterina e residente a Bolzano racconta una situazione paradossale: “Mia sorella Francesca Messina, di 17 anni residente a Santa Caterina è venuta a Bolzano per motivi familiari e qui è rimasta bloccata. Non può tornare a casa e soprattutto a scuola, frequenta il Liceo Scientifico a Caltanissetta. Vi spiego meglio, ha  fatto le prime due dosi di vaccino anti covid in Sicilia e a Gennaio  trovandosi a Bolzano ha ricevuto il messaggio che il green pass non era più  valido per 9 mesi ma solo per 6 e sarebbe scaduto nell’arco di 1 settimana quindi  ha completato la terza dose del vaccino anticovid-19 il 24 Gennaio 2022 presso l’ospedale di Bolzano, cosa permessa e ad oggi non ha ancora ricevuto il Green pass.

alvatore Messina originario di  Santa Caterina e residente a Bolzano racconta una situazione paradossale: “Mia sorella Francesca Messina, di 17 anni residente a Santa Caterina è venuta a Bolzano per motivi familiari e qui è rimasta bloccata. Non può tornare a casa e soprattutto a scuola, frequenta il Liceo Scientifico a Caltanissetta. Vi spiego meglio, ha  fatto le prime due dosi di vaccino anti covid in Sicilia e a Gennaio  trovandosi a Bolzano ha ricevuto il messaggio che il green pass non era più  valido per 9 mesi ma solo per 6 e sarebbe scaduto nell’arco di 1 settimana quindi  ha completato la terza dose del vaccino anticovid-19 il 24 Gennaio 2022 presso l’ospedale di Bolzano, cosa permessa e ad oggi non ha ancora ricevuto il Green pass.

Ho inviato decine di mail destinate al Ministero della salute, Asl di Bolzano e Caltanissetta per cercare di ottenere quanto è suo  diritto, ma senza riuscirvi.

Ho contattato il numero telefonico 1500, gli operatori hanno aperto diverse segnalazioni in merito alla mia situazione, ma senza tuttavia produrre effetti. Dall’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass rafforzato non le è permesso viaggiare, prendere il treno, l’aereo per tornare in Sicilia e tornare a scuola e accedere ed usufruire di servizi prestati in ambienti al chiuso, la cosa più  grave è  appunto che non potendo tornare in Sicilia sta perdendo giorni di scuola, il prossimo biglietto aereo lo abbiamo fatto per il 10 Febbraio ma ad oggi ancora niente e la situazione non migliora, abbiamo anche chiesto in aereoporto  se con il certificato attestante le 3 dosi rilasciato dall’ospedale fosse possibile viaggiare ma la risposta è  stata negativa.

È una situazione che ci sta causando forti disagi è privata della sua libertà  e si trova sequestrata a Bolzano senza possibilità  di allontanarsi dal territorio nonostante abbia tutti i vaccini in regola.Ho fatto denuncia presso i carabinieri di Bolzano perché è inaccettabile quanto stiamo vivendo e questo sta causando anche perdita di giorni di scuola a mia sorella. Qualcuno ne dovrà  rispondere di questa  macchina burocratica lenta e complicata.”

Danila Bonsangue

5.929 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 43.032 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 7.405. Il tasso di positività scende al 13,7 % ieri era al 15,7%. L’isola è al sesto posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 270.939 con un aumento di 5.793 casi. I guariti sono 2.049 mentre le vittime sono 10 e portano il totale dei decessi a 8.790. Sul fronte ospedaliero sono 1.523 ricoverati, in terapia intensiva sono 127.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo con 1.067 casi, Catania 1.400, Messina 1.037, Siracusa 716, Trapani 2.093, Ragusa 552, Caltanissetta 399, Agrigento 434, Enna, 154

In questo nostro viaggio nel mondo della disabilità e della loro inclusione scolastica, abbiamo avuto il privilegio di confrontarci con le esperienze più diverse, ma tutte accomunate dalla necessità di assicurare ascolto, interessamento, attenzione. Abbiamo toccato con mano la viva emozione ed il grande dramma di genitori di bambini disabili gravi ,i quali ci hanno raccontato tante storie fatte di impegno, difficoltà, a volte emarginazione. Ci siamo immersi nel mondo della disabilità, pensando di trovarci di fronte ad Istituzioni che, Costituzione alla mano, forniscono  un chiaro indirizzo di tutela e inclusione, circa il supporto che questi bambini disabili dovrebbero ricevere nel corso della loro vita. Istituzioni che si impegnano attivamente perché l’eguaglianza non sia solo “formale”, bensì anche e soprattutto “sostanziale”. Purtroppo la tanto sospirata eguaglianza è rimasta “sostanzialmente” formale.

 A Trapani 76 bambini disabili gravi, attendono da 11 mesi che la campanella della scuola squilli anche per loro. A Licata negli anni si è creato un caos normativo che vedono i servizi finanziati per ondate emotive: oggi un servizio ,domani l’altro senza dare una vera continuità. Naturalmente, chi ne paga le conseguenze sono i bambini e i lavoratori.  I bambini con disabilità devono essere protagonisti della riprogrammazione e della realizzazione di un sistema e di una società più inclusiva e sostenibile, specialmente in un nuovo contesto rapidamente trasformato dalla pandemia. Bisogna avviare un percorso di analisi della realtà che vivono le persone con disabilità nella nostra regione, per evidenziare le distanze fra la reale condizione della persona disabile e l’effettiva garanzia dei suoi diritti. Come dimenticare le parole del Presidente Sergio Mattarella:  “Il livello di civiltà di un popolo e di uno Stato si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione a tutte le aree della vita pubblica, sociale ed economica. Particolarmente delicata è la condizione dei minori con disabilità.  (Presidente Sergio Mattarella in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità. 3 dicembre 2020)  Ed ancora:  La pandemia acuisce la difficoltà di seguire le lezioni scolastiche. E la mancanza di relazioni con i docenti e coetanei, rischia di produrre ulteriori condizioni di emarginazione. Abbiamo di fronte un tempo nuovo, da cogliere come opportunità per superare le criticità che hanno vulnerato troppo e troppo a lungo le persone con disabilità. E’ un tema che riguarda tutti noi e non possiamo voltarci dall’altra parte. Una società evoluta e civile progredisce solo se e quando non lascia indietro nessuno.

E’ diventato ormai il luogo più “sicuro” per una presunta banda di ladri che negli ultimi 20 giorni ha rubato ben tre autovettura nel parcheggio dell’ospedale di Agrihgento San Giovanni di Dio.

Altre due Fiat Panda sono state infatti rubate ad altrettanti visitatori mentre si trovavano all’interno del nosocomio per fare visita ad alcuni parenti.

La scoperta all’uscita quando non hanno più visto i rispettivi mezzi. Così non è rimasto altro da fare che presentare denuncia agli agenti della sezione Volanti della Questura di Agrigento che si stanno occupando della vicenda.

20 giorni fa era stata rubata l’auto ad un operatorie sanitario.

Gli ultimi due decessi segnalati dall’Asp, nel consueto bollettino quotidiano, si registrano ad Agrigento e a Favara. Nel capoluogo sono complessivamente 31 le vittime dall’inizio della pandemia, mentre a Favara invece sono 27. Su tutto il territorio provinciale ad oggi sono morte 436 persone risultate positive. Il report dell’Azienda sanitaria provinciale segnala anche 2 nuovi ingressi in ospedale (di cui uno in terapia intensiva) e 268 guarigioni. Processati 2524 tamponi nelle ultime 24 ore.

In ospedale sono 63 (-2). In degenza ordinaria/subintensiva sono 53 (-3): in 31 (-1) si trovano al “Fratelli Parlapiano” di Ribera e in 22 (-2) al San Giovanni di Dio di Agrigento. Sono 7 (+1) i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 2 (dato stabile) al presidio ospedaliero riberese e 5 (+1) al San Giovanni di Dio. Tre persone (dato stabile) si trovano in strutture low care: 2 al Covid Hotel di Sciacca e una in un’altra struttura fuori provincia. Sono 11 (-3) i pazienti ricoverati negli ospedali agrigentini, ma non residenti in provincia e che pertanto non sono inclusi nel totale.

Questi i dati Comune per Comune: Agrigento 1.551 (+16); Alessandria della Rocca: 47 (stabile); Aragona: 160 (+1); Bivona: 29 (-1); Burgio: 18 (stabile); Calamonaci: 57 (+2); Caltabellotta: 44 (+6); Camastra 41 (.2); Cammarata: 296 (+33); Campobello di Licata: 260 (+9); Canicattì: 951 (+15); Casteltermini: 173 (+8) con 6 migranti (dato invariato) ospitati in un centro di accoglienza; Castrofilippo: 99 (+2); Cattolica Eraclea: 52 (+9); Cianciana: 33 (-1); Comitini: 10 (stabile); Favara: 829 (-13); Grotte: 147 (+5); Joppolo Giancaxio: 37 (-1); Licata: 806 (+45); Lucca Sicula: 15 (+2); Menfi: 135 (+1); Montallegro: 7 (dato invariato); Montevago: 22 (+1); Naro: 162 (+5); Palma di Montechiaro: 649 (+34); Porto Empedocle: 376 (+7); Racalmuto: 181 (-3); Raffadali: 400 (+8); Ravanusa: 355 (+18); Realmonte: 87 (stabile);  Ribera: 200 (+13); Sambuca di Sicilia: 26 (-1); San Biagio Platani: 34 (stabile); San Giovanni Gemini: 354 (+18); Sant’Angelo Muxaro: 19 (stabile); Santa Elisabetta: 41 (+3); Santa Margherita di Belice: 85 (+3); Santo Stefano di Quisquina: 46 (-4); Sciacca: 723 (+18); Siculiana: 88 (-1) con un migrante ospitato al “Villa Sikania”; Villafranca Sicula: 11 (+6).

Ci sono 22 migranti (+1) in quarantena sulle navi di accoglienza.

Da dieci a cinque giorni. Si riduce la quarantena per le persone non vaccinate che sono entrate in contatto stretto con una persona positiva. La stessa cosa vale per chi ha effettuato solo il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni. Questo quanto prevede una circolare del ministero della Salute che aggiorna le misure di quarantena e autosorveglianza per i contatti stretti. Secondo il provvedimento, che si applica comunque a persone che non manifestano sintomi, la cessazione della quarantena è condizionata all’esito negativo di un test finale rapido o molecolare. Inoltre è obbligatorio indossare Ffp2 anche per i cinque giorni successivi.

Nel dettaglio, la misura dei cinque giorni di quarantena nei casi di contatti stretti (ad alto rischio) con positivi, si legge nella circolare, si applica ai “soggetti asintomatici non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (abbiano cioè ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni” e “ai soggetti asintomatici che abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che siano guariti da precedente infezione da Sars-Cov-2 da più di 120 giorni senza aver ricevuto la dose di richiamo”.

Diverse sono invece le disposizioni per chi ha la totale copertura vaccinale e ha fatto anche la dose booster o è guarito negli ultimi 120 giorni. In questi casi è disposta, come era già previsto da una precedente circolare del 31 dicembre scorso, solo l’autosorveglianza di cinque giorni e l’obbligo di indossare la mascherina Fffp2 per dieci giorni in tutto. Sempre se non sono emersi sintomi, non serve un tampone negativo in uscita, così come già prevedeva il decreto di fine dicembre.

È prevista poi l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19. “È fatto obbligo – conclude la circolare – di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso”.

Si è insediato il nuovo Consiglio di amministrazione della Seus, la società che co-gestisce il servizio di emergenza-urgenza 118 in Sicilia. E’ stato senza vertici da metà settembre, da quando è scaduto il Cda presieduto da Davide Croce. A capo del nuovo Consiglio di amministrazione è stato indicato Calogero Ferlisi, ex magistrato e presidente del Tar di Palermo. Ne sono parte anche Simona Taibi e il riconfermato Pietro Marchetta. La designazione è avvenuta in sede di assemblea dei soci ad opera della Regione che è socio di maggioranza.

Giallo a Verona dove Mattia Catanzaro, 26 anni, avvocato di Sant’Agata di Militello, è stato trovato morto nel suo appartamento in via Rinaldo Veronesi. E’ stato un collega, con il quale avrebbe dovuto recarsi a lavoro, a lanciare l’allarme perché Mattia Catanzaro non ha risposto né al citofono né al telefono. I vigili del fuoco hanno forzato la porta d’ingresso, e hanno scoperto il cadavere. Mattia Catanzaro dal 2019 è stato a Verona per lavoro. Nell’appartamento sono anche intervenuti gli agenti della Polizia scientifica per effettuare rilievi utili alle indagini.

Un tavolo di confronto per monitorare gli effetti derivanti dal caro energia e valutare quali iniziative intraprendere: questa la richiesta avanzata dall’ANCI Sicilia in una nota inviata al presidente della Regione, Nello Musumeci, e agli assessori regionali delle Attività produttive e delle Autonomie locali, Girolamo Turano e Marco Zambuto.

“I rilevanti rincari dei costi dell’energia elettrica e del gas – spiega Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani –  stanno rappresentando una reale minaccia non solo per gli equilibri, già precari, degli enti locali ma anche per quelli delle Società partecipate, con particolare riferimento a quelle che gestiscono il servizio idrico integrato. Queste ultime, infatti, ove volessero operare un “ribaltamento” dei costi sugli utenti, non potrebbero procedere con immediatezza dovendo intervenire su una tariffa sottoposta all’approvazione dell’ARERA”.

“Tale situazione – continua Orlando nella nota –  sta anche determinando una serie di conseguenze sulla sostenibilità dei servizi offerti ai cittadini anche con riferimento agli impianti sportivi, sia privati che pubblici, molti dei quali hanno bilanci già duramente colpiti dalle lunghe chiusure per il Covid. Preoccupante, a tal proposito, la chiusura di diverse piscine, private e comunali, per l’aumento dei costi di gestione”.

“Per questi motivi – conclude il presidente dell’ANCI Sicilia – riteniamo importante avviare un confronto per trovare soluzioni adeguate che abbiano come obiettivo il mantenimento dei posti di lavoro e l’erogazione di servizi ai cittadini”