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A seguito della cessazione dal 31 marzo prossimo dello Stato di emergenza per il Covid-19, Poste Italiane comunica che anche nei 73 Uffici Postali della provincia di Agrigento a partire dal mese di aprile sarà ripristinato il normale calendario di pagamento delle pensioni.

Per i pensionati titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution  le pensioni torneranno ad essere accreditate regolarmente dal primo giorno del mese. Sempre da venerdì 1° aprile, inoltre, i titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dai 69 ATM Postamat della provincia, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Tutti i pensionati che intendono ritirare i contanti allo sportello potranno presentarsi in uno dei 73 Uffici Postali della provincia dall’1 al 6 aprile, preferibilemente secondo la turnazione alfabetica affissa all’esterno di ciascun Ufficio Postale.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

 

A scrivere siamo alcuni cittadini di Comitini per porgere alla Sua attenzione questa delicata problematica che riguarda tutti coloro che hanno i propri cari defunti sepolti nel cimitero di questo piccolo comune. In particolare, l’Amministrazione comunale di Comitini ha ridotto le visite a 5 giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 12.00 ( come potrà verificare da foto allegata).

Assurdo e irrispettoso nei confronti dei cittadini. Questi orari non consentono a tutti di poter andare a trovare i propri cari defunti. Non tutti sono liberi la mattina e inoltre, è risaputo che le visite ai cimiteri si concentrano soprattutto nei fine settimana, quando la maggior parte delle persone non ha impegni lavorativi e può anche accompagnare le persone anziane che spesso non sono automunite, senza contare il fatto che qui sono sepolti defunti, i cui parenti vengono anche da comuni limitrofi.

Nessuna delle numerose proteste che abbiamo rivolto al primo cittadino, però è stata ascoltata.

In occasione delle prossime Giornate FAI di Primavera, in programma sabato 26 e domenica 27 marzo, tornano i treni storici sulla Ferrovia dei Templi Agrigento – Porto Empedocle.

Le automotrici ALn668 della Fondazione FS, in livrea storica, effettueranno numerose corse tra le stazioni di Agrigento Centrale e Tempio di Vulcano, con fermata ad Agrigento Bassa, per garantire i collegamenti tra il centro della città ed il Giardino della Kolymbethra.

Saranno 12 in tutto, 6 di andata e altrettante per il ritorno, le corse previste nei due giorni con la prima partenza del mattino in programma alle ore 09.00 di sabato 26 marzo, dalla stazione di Agrigento Centrale.

Il costo del biglietto per viaggiare sul Treno dei Templi è di 5 euro, acquistabile direttamente a bordo, rivolgendosi al personale in divisa FS.

Per l’accesso ai beni gestiti dal FAI, eccezionalmente in occasione delle Giornate di Primavera, è previsto un contributo libero.

E’ in corso a Sciacca, all’interno dei locali della centrale termica del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II”, un controllo gestionale per monitorare l’efficienza e i consumi degli impianti termici di ultima generazione recentemente installati presso il nosocomio. L’intervento, condotto dalla ditta specializzata esecutrice dei lavori per mezzo di un software dedicato e di alcune operazioni tecniche di misurazione e taratura, rappresenta una delle fasi conclusive del globale riammodernamento impiantistico che, nell’arco di solo un anno, ha riqualificato in maniera sostanziosa gli impianti del “Giovanni Paolo II” incrementandone le prestazioni secondo un dettagliato programma di efficientamento energetico. Non solo l’ospedale di Sciacca ma anche quello di Agrigento e Canicattì sono stati al centro di un adeguamento tecnologico che, secondo il cronoprogramma dei lavori, diretti dall’ingegner Gaetano Messina, saranno ultimati entro il mese il prossimo mese di giugno.  La complessa la gamma delle opere ha fatto principalmente perno attorno alla completa sostituzione degli attuali generatori di vapore e dei  gruppi frigoriferi, a servizio delle sale operatorie e degli edifici, definiti “energivori” dagli addetti ai lavori.  L’installazione di nuovi gruppi termici di ultima generazione ha comportato la riconversione del vettore termico da aria ad acqua con sensibili migliorie sul piano del risparmio energetico e della qualità delle prestazioni.

“Il complesso restyling delle centrali termiche degli ospedali – commenta il commissario straordinario ASP, Mario Zappia – ha colmato un gap tecnologico trentennale nelle nostre strutture appianando alcune criticità di funzionamento, migliorando sensibilmente resa e consumi e contribuendo ad  incrementare il confort dei pazienti”. Proprio l’utenza degli ospedali, non ha subìto alcun disagio dall’esecuzione delle lavorazioni che, pur prevedendo anche il rifacimento delle linee di collegamento con la sottocentrale termica, dei sistemi di scambio termico e di tutta l’impiantistica annessa, non ha inficiato la piena operatività dei reparti grazie ad un andamento modulare delle operazioni. Gli interventi sono stati resi possibili grazie all’adesione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento alla convenzione CONSIP per l’affidamento di un “multiservizio tecnologico integrato con fornitura di energia per gli edifici in uso, a qualsiasi titolo, alle pubbliche amministrazioni sanitarie, edizione 2 – lotto 12”.

Aveva deciso di farsi un aperitivo in compagnia della madre e dei nipoti a San Leone, ma nel momento di riprendere l’utilitaria e ritornare a casa l’amara scoperta: qualcuno l’aveva rubata.

Così la donna, una 37enne di Canicattì ha sporto denuncia al commissariato di polizia.

L’attività investigativa è affidata agli agenti della sezione Volanti della Questura di Agrigento.

“Connessi e consapevoli in dialogo per un uso responsabile  delle nuove tecnologie ” è il tema dell’incontro di venerdì 25 marzo 2022 che si svolgerà alle 9  presso l’Istituto Comprensivo Statale “M. Rapisardi” di Canicattì.  Dopo il saluto del Dirigente Scolastico, professoressa Caterina Amato, relazionerà il professor Francesco Pira, Associato di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e Delegato del Rettore alla Comunicazione e Coordinatore didattico del Master in “Esperto della Comunicazione digitale “ dell’Università di Messina.
Il professor Pira svolge attività di ricerca nell’ambito della sociologia dei processi culturali e comunicativi. Ha intrapreso una battaglia personale con il bullismo, il cyberbullismo, il sexting, le fake news e la violenza sulle donne. Su questi temi ha svolto ricerche e tenuto seminari in Italia e all’Estero per studenti, docenti e genitori. Il quotidiano Avvenire l’ha definito uno dei maggiori analisti italiani del fenomeno Fake News. Oggi le nuove tecnologie consentono ai bulli di contattare le vittime, di presentarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video lesivi della propria dignità, inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo.
Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo di persone, realizzate mediante strumenti tecnologici (foto, video, email, chat, messaggistica istantanea, siti web, video chiamate), il cui scopo è quello di danneggiare un coetaneo che non è in grado di difendersi e di proteggersi. Una violenza a tutti gli effetti che spesso rimane taciuta.
Di questo parlerà agli studenti del Rapisardì il sociologo Pira introdotto dal Dirigente Scolastico, professoressa Caterina Amato, e dall’insegnante Elena Lauricella referente per il bullismo e cyberbullismo dell’Istituto canicattinese.

Alle prime ore di questa mattina, in Palermo, Balestrate (PA), Alcamo (TP), Custonaci (TP) e Giaveno (TO), i Carabinieri della Compagnia di Partinico (PA) hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 11 indagati (di cui 9 destinatari della custodia cautelare in carcere e 2 dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza) che, secondo l’ipotesi accusatoria contenuta nel provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, sarebbero ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione.

L’indagine, condotta da marzo 2019 a settembre 2020, è scaturita da un incendio doloso che aveva interessato uno stabilimento balneare di Balestrate (PA). L’immediata attività investigativa ha consentito di far emergere la presenza, nel territorio balestratese e nei Comuni limitrofi, di due gruppi criminali attivi nell’approvvigionamento e nella commercializzazione di sostanze stupefacenti. Tali gruppi, sulla scorta del grave compendio indiziario raccolto, avrebbero gravitato attorno alle figure di due degli odierni indagati, che, in concorso con gli altri soggetti destinatari del provvedimento cautelare, sarebbero stati operativi uno nello spaccio di cocaina e l’altro nello spaccio di marijuana e altre droghe.

Gli indagati, inoltre, avrebbero utilizzato anche un linguaggio criptico per comunicare tra loro cessioni e forniture di sostanze stupefacenti nel vano tentativo di eludere le captazioni telefoniche o ambientali. I militari dell’Arma, altresì, hanno documentato un episodio che allo stato appare di natura estorsiva, consistente in reiterate minacce da parte di uno degli indagati nei confronti di un uomo, al fine di costringerlo a saldare un debito maturato per l’acquisto di alcune dosi di stupefacente.
Le attività di indagine, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, avevano già portato, nel febbraio 2020, all’esecuzione di un fermo di indiziato di delitto nei confronti di uno degli odierni indagati, il quale, sulla base delle risultanze investigative e in concorso con soggetti terzi avrebbe pianificato un’azione di fuoco in pregiudizio di un uomo, debitore nei suoi confronti di una somma di circa 45.000 euro, quale corrispettivo per l’acquisto di 1 kg di cocaina.

I prossimi sabato 26 e domenica 27 marzo saranno le “Giornate Fai di Primavera 2022”, due giorni per conoscere i luoghi più belli, e meno conosciuti, della provincia agrigentina. In occasione del trentennale, la delegazione Fai di Agrigento, il Fai Giovani ed il Giardino della Kolymbethra, hanno organizzato 9 aperture speciali, 7 ad Agrigento e 3 a Favara, oltre al Treno storico che percorrerà la tratta Agrigento centrale – Tempio di Vulcano, con visita al Giardino della Kolymbethra. Ad Agrigento, sabato e domenica prossimi, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, sono aperti e visitabili:
Scala Reale e Alloggio Prefettizio nel palazzo della Provincia.
Mostra storica e documentale alla Questura.
Camera di Commercio.
Circolo Empedocleo.
Giardino Botanico.
Giardino della Kolymbethra.
Tempio di Vulcano e Treno Storico.

E a Favara:
Biblioteca- Museo barone Mendola – Fondo antico.
Palazzo Miccichè.
Il castello.