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Il Tribunale di Sorveglianza di Palermo ha rigettato l’affidamento in prova ai servizi sociali, e la semilibertà. Così una quarantaseienne di Porto Empedocle è stata posta in detenzione domiciliare, dove dovrà scontare la condanna ad 8 mesi di reclusione per il reato di furto, e ad 1 anno e 2 mesi per evasione. Ad eseguire il provvedimento sono stati i poliziotti della squadra Mobile di Agrigento. Adesso dovrà restare in stato di detenzione domiciliare per espiare complessivamente 1 anno e 10 mesi.

Un contributo straordinario da destinare interamente alle famiglie ed ai commercianti maggiormente colpiti, attraverso le associazioni di volontariato che  a Ravanusa continuano a dare il loro sostegno alle famiglie in difficoltà. È questa la richiesta che il presidente provinciale di Confcommercio Agrigento, Giuseppe Caruana,  ha rivolto a Marisa Tiberio, Presidente della Fondazione Giuseppe Orlando.  Un contributo straordinario in favore del Comune di Ravanusa, cittadina  sconvolta dall’esplosione causata da una fuga di gas che ha provocato il crollo di un’intera palazzina. “Accanto alla tragedia per le morti avvenute e per i dispersi- scrive Caruana- si sono registrati anche numerosi danni in una vasta area del paese in cui insistono anche alcune attività commerciali. A seguito dell’appello del Sindaco del Comune di Ravanusa, che ha chiesto aiuto a tutti gli attori che a diverso titolo operano sul territorio, sentiamo l’obbligo di contribuire, di dare un segnale della nostra vicinanza alla comunità di Ravanusa, alle famiglie colpite da questo disastro ed alle attività commerciali che lì esercitano, per fare in modo che si possa tornare a vivere quei luoghi , seppur segnati per sempre da questo tragico evento.”

La Fondazione “Giuseppe Orlando”  è un ente voluto nel 2000 da Confcommercio Imprese per l’Italia e svolge la propria attività nei settori dell’assistenza sociale, della beneficenza, dell’istruzione, della formazione e della tutela dei diritti civili.

I poliziotti della Squadra Volanti di Agrigento, su ordine del Tribunale e su richiesta della Procura, hanno notificato e imposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa a carico di un uomo di 23 anni di Agrigento, che avrebbe perseguitato l’ex fidanzata, non rassegnandosi alla relazione conclusa. Il provvedimento è frutto di quanto emerso dalle indagini condotte dalla Polizia a seguito della denuncia per atti persecutori, soprattutto pedinamenti, da parte della ragazza, anche lei di 23 anni.

“Ai miei ragazzi, di ieri e di oggi.
Ho appena chiuso il registro di classe. Per l’ultima volta.
In attesa che la campanella liberatoria li faccia sciamare verso le vacanze, mi ritrovo a guardare i ragazzi che ho davanti.
E, come in un fantasioso caleidoscopio, dietro i loro volti ne scorgo altri, tantissimi, centinaia, tutti quelli che ho incrociato in questi ultimi miei 43 anni.
Di parecchi rammento tutto, anche i sorrisi, le battute, i gesti di disappunto, il modo di giustificarsi, di confidarsi, di comunicare gioie e dolori, di altri, molti in verità, solo il viso o il nome.
Con alcuni persistono, vivi, rapporti amichevoli, ma il trascorrere del tempo e la lontananza hanno affievolito o interrotto, ahimè, quelli con tantissimi altri.
Sono arrivato al capolinea ed il magone più lancinante sta non tanto nell’essere iscritto di diritto al club degli anziani, quanto nel separarmi da questi ragazzi.
A tutti credo aver dato tutto quello che ho potuto, ma credo anche di avere ricevuto di più, molto di più.
Vorrei salutarvi tutti, quelli che incontro per strada, quelli che mi siete amici sui social, e, tramite voi, anche tutti gli altri, tutti, ed abbracciarvi ovunque voi siate.
Vorrei che sapeste che una delle mie felicità consiste nel sentirmi ricordato; una delle mie gioie è sapervi affermati nella vita; una delle mie soddisfazioni la coscienza e la consapevolezza di avere tentato di insegnarvi che la vita non è un gratta e vinci: la vita si abbranca, si azzanna, si conquista.
Ho imparato qualcosa da ciascuno di voi, e da tutti la gioia di vivere, la vitalità, il dinamismo, l’entusiasmo, la voglia di lottare.
Gli anni del liceo, per quanto belli, non sempre sono felici né facili, specialmente quando avete dovuto fare i conti con un prof. che certe mattine raggiungeva livelli eccelsi di scontrosità e di asprezza, insomma …. rompeva alla grande. Ma lo faceva di proposito, nel tentativo di spianarvi la strada, evidenziandone ostacoli e difficoltà.
Vi chiedo scusa se qualche volta non ho prestato il giusto ascolto, se non sono riuscito a stabilire la giusta empatia, se ho giudicato solo le apparenze, se ho deluso le aspettative, se ho dato più valore ai risultati e trascurato il percorso ed i progressi, se, in una parola, non sono stato all’altezza delle vostre aspettative e non sono riuscito a farvi percepire che per me siete stati e siete importanti, perché avete costituito la mia seconda famiglia.
Un’ultima raccomandazione, mentre il mio pullman si sta fermando:
usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha; non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi: infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non “adattatevi”, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa: voi non siete il futuro, siete il presente.
Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare, non state tutto il santo giorno incollati a cazzeggiare con l’iphone. Leggete, invece, viaggiate, siate curiosi.
Io ho fatto, o meglio, ho cercato di fare la mia parte, ora tocca a voi.
Le nostre strade si dividono, ma ricordate che avete fatto parte del mio vissuto, della mia storia e, quindi, della mia vita. Per questo, anche ora che siete grandi, per un consiglio, per una delusione, o semplicemente per una risata, un ricordo o un saluto, io ci sono e ci sarò. Sapete dove trovarmi.
Ecco. Il pullman è arrivato. Io mi fermo qui.
A voi, buon viaggio”.

Mentre Eraclea Minoa aspetta ancora gli interventi finanziati dalla Regione Sicilia, per frenare il fenomeno erosivo, che gli ha già fatto perdere 200 metri di spiaggia dorata e 50 metri di boschetto, la collina che sovrasta la spiaggia sta crollando sulle case sottostanti, per colpa di un evidente dissesto idrogeologico.
Il Sindaco di Cattolica chieda immediatamente al Presidente della Regione Sicilia e alla Protezione Civile di finanziare un progetto di messa in sicurezza l’intera collina, prima che vi siano ulteriori danni.

La comunità ecclesiale agrigentina si stringe attorno a Ravanusa in questo momento di grande dolore. Mentre piangiamo le vittime, preghiamo per i feriti e per chi ha perduto affetti e case, desideriamo dare un segno concreto di prossimità indicendo una
COLLETTA DIOCESANA STRAORDINARIA
Domenica 19 dicembre 2021
A tutte le parrocchie chiediamo di farsi promotrici dell’iniziativa, sensibilizzando i propri territori e destinando le raccolte offertoriali della IV Domenica di Avvento (Avvento di Carità) al fondo che Caritas Diocesana Agrigento destinerà al supporto di interventi in favore della comunità di Ravanusa.
Tutte le offerte – unitamente a quelle eventuali di privati – potranno essere:

versate con bonifico sul c/c bancario di Banca Intesa S. Paolo

Intestato a: Arcidiocesi di Agrigento
IBAN: IT 69 Y 03069 09606 100000006841
Causale: Caritas per Ravanusa

versate direttamente all’Ufficio Economato dell’Arcidiocesi, in Piazza Don Minzoni, 19

versate con bonifico sul c/c bancario di Banco di Credito Cooperativo Agrigentino

Intestato a: Fondazione Mondoaltro ONLUS
IBAN: IT 30 C 07108 16600 000000001459
N.B. Quest’ultima formula consente la detrazione fiscale.

La 32esima edizione della storica indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane, pubblicata oggi dal ‘Sole 24 Ore’, premia Trieste, già salita negli ultimi due anni al quinto posto della graduatoria annuale. Agrigento si posiziona all’84esimo posto guadagnando per 14 posizioni in classifica rispetto allo scorso anno. E’ la prima tra le province siciliane con un punteggio di 424,09.

Tra le migliori performance registrate dalla provincia di Agrigento, addirittura prima in Italia, c’è la “Qualità dell’aria” (Indice su dati Pm10, biossido di azoto e ozono, nel comune capoluogo); ottimo anche il risultato per quanto riguarda il “soleggiamento” (Ore di sole al giorno). Il peggiore indice, penultima in Italia, è rappresentato dal “Valore aggiunto per abitante” cioè “migliaia di euro a valori correnti”. Nelle altre voci la provincia di Agrigento registra un aumento in positivo per quanto riguarda “ricchezza e consumi”, “affari e lavoro”, “ambiente e servizi” e “cultura e tempo libero”. Peggioramenti, invece, nei campo di “giustizia e sicurezza” e “demografia e società”.

L’indagine, come ogni anno, scatta una fotografia del Paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero. Tra questi, ci sono 28 parametri aggiornati al 2021 (alcuni addirittura a settembre-ottobre scorso) e una decina di ”indici sintetici” (cioè che a loro volta aggregano più parametri): quest’anno la storica indagine del Sole 24 Ore consente di focalizzare in particolare come sta andando la ripresa post pandemia – grazie ad un’analisi fatta su 20 dei 90 indicatori, per i quali è stata anche considerata la variazione rispetto all’anno precedente – e quali sono i divari territoriali, di genere e generazionali che ancora persistono, analizzati attraverso gli indici della ‘Qualità della vita’ di bambini, giovani e anziani, che premiano le province con il miglior contesto di vita per fasce di età, e l’indice della ‘Qualità della vita’ delle donne, presentato oggi per la prima volta, che misura la geografia dei divari di genere.

Incidente stradale mortale: la vittima è Salvatore Buremi, 31 anni, originario di Lentini ma residente a Carlentini, in provincia di Siracusa. Ha subito gravi ferite a seguito di un violento scontro frontale tra il suo scooter SH200 e una Fiat 500 in fase di manovra in via Etnea. Biremi è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Lentini dove, nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita, è morto al pronto soccorso a causa di un trauma cranico.

La Fortitudo Agrigento non si ferma più, suona la nona sinfonia consecutiva in campionato battendo Torrenova e, con la sconfitta di Bisceglie a Taranto, raggiunge il primo posto in classifica a pari merito. Succede di tutto al Palamoncada, il primo parziale vede gli agrigentini avanti di un solo punto, ma nel secondo parziale diventa devastante per la difesa del Torrenova e con un parziale di 23-16 si porta avanti e non viene più ripresa. Schiacciate di Costi, Lo Biondo e Morici, espulsione discutibile di Alessandro Grande e tante polemiche. Il match diventa nervoso, il pubblico del Palamoncada finalmente si accende e spinge la squadra fino alla vittoria. Era un derby e due punti in match come questi valgono sempre qualcosa in più. Primato in classifica e testa allo scontro diretto del 9 gennaio contro Bisceglie, ma prima un ultimo match prima di Natale per chiudere in bellezza il 2021. Molto soddisfatto coach Catalani: “I ragazzi hanno dimostrato di volerla vincere questa partita, non è stata la nostra miglior pallacanestro ed il terzo parziale è quello che ho preferito, è uscita la grinta ed abbiamo concesso solo 53 punti. Andiamo avanti su questa strada”. Nicolas Morici dedica questa vittoria alle vittime di Ravanusa per il disastro della scorsa notte.