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Nel 2012, la Ditta T.C. aveva partecipato al bando regionale per la concessione di contributi a valere sulla misura 3.2.2.4 del PO FESR Sicilia 2007/2013 per la promozione dello sviluppo imprenditoriale e la fruizione turistica attraverso interventi di “riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente”.

Ottenuto il finanziamento richiesto per complessivi 94.000 mila euro, la Ditta avviava l’investimento programmato, volto alla riqualificazione di un edificio già esistente.

Una volta completati i lavori di riqualificazione ed aver fornito regolare rendicontazione dei lavori eseguiti, la Ditta presentava domanda di saldo finale che l’Amministrazione regionale provvedeva ad erogare, salvo poi comunicare alla Ditta, dapprima, l’avvio del procedimento di revoca e, successivamente, la revoca del finanziamento concesso con richiesta di restituzione dell’intero importo precedentemente erogato; ciò in quanto i lavori eseguiti avrebbero riguardato una struttura in corso di realizzazione, e non già un immobile già esistente come invece richiesto dal bando, oltre ad una presunta omessa produzione del certificato di agibilità o abitabilità della struttura.

La Ditta, a questo punto, ritenendo illegittima la revoca, e la conseguente richiesta di restituzione, del contributo percepito, decideva di agire in giudizio con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Lucia Alfieri, al fine di ottenere l’annullamento dei provvedimenti impugnati.

In particolare, gli Avvocati Rubino ed Alfieri evidenziavano in giudizio, oltre al resto, l’avvenuto rispetto, in primis, di tutte le prescrizioni del bando, avendo la Ditta realizzato l’investimento su un immobile esistente, manchevole soltanto di infissi e rifiniture e non già di significativi elementi strutturali; oltre ad aver presentato tutta la documentazione richiesta sia al momento della presentazione della domanda di contributo che al momento del collaudo della struttura.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, dopo aver accolto la richiesta cautelare presentata dai difensori della ditta ricorrente e aver sospeso i provvedimenti impugnati, ha definitivamente accolto anche nel merito il ricorso proposto dalla Ditta T.C., la quale, per effetto della suddetta non dovrà restituire l’importo alla stessa precedentemente concesso per oltre 94.000 mila euro oltre interessi.

Lo scorso 14 maggio, a conclusione del giudizio abbreviato, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha inflitto, per omicidio volontario non aggravato dalla premeditazione, 17 anni e 4 mesi di reclusione a Raimondo Burgio, 38 anni, di Palma di Montechiaro, imputato reo confesso dell’omicidio del cognato, Ignazio Scopelliti, 45 anni, ucciso il 2 novembre del 2018. Raimondo Burgio, nel corso dell’istruttoria, ha affermato: “Sì, gli ho sparato io perchè temevo di essere ucciso. Un conoscente mi aveva detto che andava in giro armato di un coltello e avrebbe ucciso mia sorella. Stavo rientrando a casa, dal negozio di ortofrutta, e ho visto che stava discutendo con mia madre. Ho avuto paura, gli ho detto di andare via e lui mi ha minacciato. Per questo ho sparato”. Ebbene adesso in Appello il procuratore generale, Giuseppe Fici, a conclusione della requisitoria ha chiesto alla Corte di ridurre la condanna a carico di Burgio ad 8 anni di reclusione per effetto del riconoscimento delle attenuanti generiche e della provocazione. Prossima udienza il 14 aprile per le arringhe dei difensori di parte civile e dell’imputato.

Via libera del Cdm all’election day che si terrà il 12 giugno. Quel giorno ci sarà il primo turno delle elezioni comunali. Nei comuni con più di 15mila abitanti il secondo turno sarà due settimane dopo, il 26 giugno. Il via libera è arrivato dal consiglio dei ministri.

Sono 10 i Comuni chiamati alle urne in provincia di Agrigento: Sciacca, Aragona, Bivona, Campobello di Licata, Cattolica Eraclea, Comitini, Lampedusa e Linosa, Palma di Montechiaro, Santa Margherita di Belice e Villafranca Sicula.

Il sindaco di Bivona Milko Cinà ha sciolto la riserva ed ha deciso di riproporre la propria persona alla corsa finale per la poltrona di primo cittadino. Cinà, che ha ben amministrato nel corso di questi anni, vuol portare a termine la sua attività amministrativa che necessita ancora di ulteriori tempi.
Ecco il testo del post che Cinà ha scritto nella sua pagina di facebook:
Il gruppo politico che mi ha sostenuto in questi cinque anni di mandato e tanti altri nuovi operatori politici che oggi mi stanno al fianco mi hanno chiesto una nuova candidatura. Ho accettato con grande entusiasmo e tanto senso di responsabilità. Sarò, dunque, ancora il candidato Sindaco di questa meravigliosa Città.
Perché l’impegno preso con la mia Città mi spinge ad andare ancora avanti con più passione che mai.
Perché ciò che è iniziato con fatica, non può restare a metà.
Perché oggi più che mai mi sento di dedicare ancora tutte le mie energie alla mia Città …con la consapevolezza che c’è ancora tanto da fare.
Perché la mia squadra ha fiducia in me! Perché Bivona ha avuto fiducia in me!
Perché non mi sono mai arreso davanti ai no e testardamente sono riuscito a portare a casa risultati utili e concreti per la mia gente.
Perché sono una persona onesta e leale.
Perché la mia famiglia condivide i miei principi e mi sta accanto.
Mi ricandido inoltre perché con la gente di Bivona ho condiviso gioie e difficoltà, anche di questi anni così difficili.
Perché ho avuto e avrò un solo obiettivo: far crescere la comunità di cui sono orgoglioso di far parte ed in cui ho scelto di costruire la mia famiglia.
Perché dico con franchezza ciò che penso e non ho paura della verità.
Perché sono stato dalla parte della gente con i fatti e non ho mai alimentato illusioni.
Perché ho lavorato con umiltà, accettando critiche e scegliendo sempre una direzione condivisa dai miei concittadini.
Ho deciso di ricandidarmi perché il giudizio più importante è quello dei Bivonesi ed in particolare di tutti i giovani, perché a noi è affidato il bene più importante: il loro futuro!
Invito chi ha creduto, chi continua a credere e quanti vorranno ad unirsi al progetto già iniziato…perché la storia continua!
Perché la storia dipende da noi…cuore a Bivona, sguardo al futuro!
Condividi Bivona, l’impegno continua!

Sabato 2 aprile alle ore 11.00, presso la sede provinciale del partito, in viale Leonardo Sciascia 82, ad Agrigento, si terrà la conferenza stampa di ufficializzazione dell’adesione a Fratelli d’Italia dell’ex deputato regionale, già Sindaco di Cammarata, Vincenzo Giambrone.

All’evento saranno presenti il commissario provinciale Calogero Pisano ed i vertici locali del partito.

I Carabinieri del Nas di Palermo e della Compagnia di Agrigento, nel corso di un controllo in una pescheria a Porto Empedocle, hanno riscontrato il cattivo stato di conservazione, e senza l’obbligatoria tracciabilità, di prodotti ittici. Il titolare, un empedoclino di 48 anni, è stato denunciato a piede libero alla Procura di Agrigento per le ipotesi di reato di detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, mancanza di tracciabilità dei prodotti alimentari, omesso aggiornamento della registrazione sanitaria della pescheria, e mancata attuazione del piano di autocontrollo. E’ stato multato per 4.500 euro. Complessivamente sono stati sequestrati 80 chili di pescato.

A Canicattì i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato due immigrati dal Marocco in flagranza di reato di furto in abitazione nei pressi di piazza San Calogero. Il proprietario, un pensionato di 68 anni, si è accorto dei due ladri e ha telefonato al 112. I Carabinieri, giunti subito sul posto, li hanno sorpresi con la refurtiva tra le mani. Si tratta di Halomi Yassine, 26 anni, e Alì Ad Hamza, 24 anni, entrambi pregiudicati. Sono reclusi nel carcere di Enna.

Evento importante per la città dei Templi. Lunedì 4 Aprile, in occasione del 30° anniversario dell’omicidio del Maresciallo dei Carabinieri Giuliano Guazzelli, Medaglia d’oro al Valor Civile “alla memoria”, giungerà ad Agrigento il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, il quale onorerà la memoria del militare, insieme ai familiari ed ai vertici delle Istituzioni. Tra questi parteciperanno il Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber, Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, l’Onorevole Gaetano Armao, Vice Presidente della Regione Sicilia, nonché l’Assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica Dott. Marco Zambuto. Contribuira’ a dare lustro alla giornata di memoria, altresì, la partecipazione delle autorità della nostra Agrigento, quali il Prefetto Sua Eccellenza Maria Rita Cocciufa e il Sindaco Dott. Francesco Miccichè. Saranno tre i distinti eventi su cui puntare lo sguardo.

In primo luogo la Santa Messa officiata dall’Arcivescovo di Agrigento, Mons. Alessandro Damiano nella splendida cornice della nostra Cattedrale, con la concelebrazione di Don Salvatore Falzone, cappellano militare presso il Comando Legione Carabinieri Sicilia, e l’animazione da parte della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”.

In secondo luogo, le autorità prenderanno parte ad un momento carico di significati, quale la deposizione di una corona di alloro presso il luogo del brutale assassinio del militare dell’Arma.  A seguire il Comandante Generale incontrerà i Suoi Carabinieri presso il Comando Provinciale, dove il Colonnello Vittorio Stingo farà gli onori di casa. Il viaggio proseguirà con le visite presso la Stazione Carabinieri di Siculiana e la Compagnia Carabinieri di Sciacca, ove lascerà, si è certi col sorriso, il territorio agrigentino.

Ma l’intensa giornata non si concluderà qui. A coronamento degli eventi descritti, infatti, avrà luogo una serata di gala, guidata dal celebre giornalista e scrittore Felice Cavallaro, affiancato dal celebre Mario Incudine presso il Teatro “Luigi Pirandello” con l’esibizione della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, diretta dal Maestro Luogotenente Paolo Mario Sena e la partecipazione di vertici istituzionali e militari. Nel complesso, sarà un susseguirsi di emozioni, ricordi e legami in un contesto d’eccezione, quale la Valle dei Templi è e sempre sarà.

5.246 i nuovi casi di Covid19 Siciliani registrati a fronte di 42.129 tamponi processati in Sicilia. Il tasso di positività scende al 12,4% ieri era al 17,7%. L’isola è al sesto posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 224.971 con un decremento di 534 casi. I guariti sono 7.691 mentre le vittime sono 31 e portano il totale dei decessi a 10.057. Sul fronte ospedaliero sono 1.046 i ricoverati, in terapia intensiva sono 56.

Questi i dati nei Comuni capoluogo: Palermo con 2.083 casi, Catania 892, Messina 1.311, Siracusa 461, Trapani 755, Ragusa 438, Caltanissetta 400,Agrigento 624,Enna 274.

Si intitola «Vendemmia siciliana», realizzata su tela rigida (compensato) 87×85,con colori acrilici nel 2001 e ritrae contadini che raccolgono l’uva. L’opera già presente in numerose mostre nazionali e internazionali, sarà messa in vendita, ed il ricavato sarà interamente evoluto ai bambini Ucraini, vittime innocenti della guerra.      E’ un’opera che ricorda nelle sue linee il mio maestro, pittore e ceramista – ai tempi del Liceo Artistico – Giovanni De Simone il cui stile è definito una sintesi  tra la grande lezione formale dei maestri quali Picasso – Matisse e Klee ed elementi desunti dal folklore delle tradizioni de Sicilia – sottolinea Aldo Mucci. Per informazioni tel. 3297237522