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77 i nuovi casi di coronavirus registrati in provincia di Agrigento nella giornata di ieri a fronte di 327 tamponi processatiIl dato emerge dal bollettino diffuso dall’Asp di Agrigento. Non ci sono nuove vittime. Sale ance il numero dei ricoveri con due nuovi ingressi in ospedale. I guariti sono 55.

15 le persone ricoverate: 14 all’ospedale di Ribera, 1 fuori provincia. Due, invece, la persona ricoverata in terapia intensiva a Ribera.

Questa la situazione Comune per Comune: Agrigento 119; Alessandria della Rocca 2; Aragona 7; Bivona 0; Burgio 2; Calamonaci 8; Caltabellotta 0; Camastra 7; Cammarata 47; Campobello di Licata 16; Canicattì 98; Casteltermini 15; Castrofilippo 14; Cattolica Eraclea 3; Cianciana 1; Comitini 7; Favara 29; Grotte 13; Joppolo Giancaxio 3; Licata 36; Lucca Sicula 0; Menfi 3; Montallegro 0; Montevago 6; Naro 32; Palma di Montechiaro 6; Porto Empedocle 19; Racalmuto 8; Raffadali 41; Ravanusa 9; Realmonte 16; Ribera 86; Sambuca di Sicilia 11; San Biagio Platani 0; San Giovanni Gemini 63; Sant’Angelo Muxaro 0; Santa Elisabetta 0; Santa Margherita di Belìce 1; Santo Stefano Quisquina 0; Sciacca 16; Siculiana 11; Villafranca Sicula 0; Navi accoglienza 2.

Sono quasi seicento in Sicilia, nelle ultime due settimane, le classi finite in quarantena per il Covid. In quasi tutti i casi i presidi sono stati costretti a ricorrere alla Dad (didattica a distanza), dopo che i sindaci dei comuni interessati hanno chiuso gli istituti scolastici.

Niente lezioni in presenza a Petralia Soprana e Roccamena in provincia di Palermo, dove i contagi sono fuori controllo, ma accertati focolai anche nella stessa città di Palermo, ad Agrigento al Villaggio Mosè, e a San Giovanni Gemini.

A Petralia Soprana il sindaco ha firmato l’ordinanza con cui ha sospeso fino a data da destinarsi le lezioni negli istituti di ogni ordine e grado, le attività di catechesi e dell’oratorio.

“Una casa museo finalmente all’altezza di visitatori giovani ed esigenti”. Sono le parole dell’amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, Fabrizio La Gaipa, che oggi, al termine della cerimonia inaugurale di riapertura della Casa Natale di Luigi Pirandello, ad Agrigento, ha espresso grande soddisfazione per il nuovo allestimento: un percorso immersivo e multimediale all’avanguardia che spazia tra storia, letteratura, teatro e innovazione.

 “Ho rivolto parole di gratitudine al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e all’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà, per la grande intuizione nel voler restituire il giusto valore ai luoghi del Caos e nel rendere omaggio al grande drammaturgo. L’impegno profuso nell’allestimento con soluzioni digitali e contenuti di approfondimento, quali il virtual tour, rappresenta un investimento mirato e adeguato allo sviluppo del turismo culturale”.

“Anche ad Agrigento chiedere l’accertamento per le invalidità civili diventa un diritto esigibile in tempi ragionevoli come previsto dalla legge”.

Ad intervenire è la CGIL di Agrigento che con il suo segretario generale Alfonso Buscemi dichiara: “La vicenda della soluzione dei gravi ritardi per essere chiamati a visita dalle commissioni per l’accertamento delle invalidità civili, che all’inizio dell’anno registrava un penoso e grave ritardo di circa 18 mesi, dimostra che anche in sanità si può trovare la soluzione ai ritardi e alle disfunzioni”.

Il Commissario Zappia, infatti, informato di cosa succedeva ai tanti malati, molti dei quali in maniera grave e quindi costretti ad anticipare ingenti risorse per avere quanto previsto dalla legge ha, come richiesto dal Sindacato, insediato una commissione permanente che visita tutti i giorni e molto spesso per l’intera giornata. Ha, altresì, autorizzato il personale amministrativo a restare in ufficio a sostegno delle commissioni per il raggiungimento dell’obiettivo dato e questo ha portato già da tempo ad azzerare l’attesa per i ciechi e per i malati oncologici, che vengono chiamati ormai da diversi mesi in tempi reali; adesso anche tutti gli altri malati che ne fanno richiesta sono chiamati in tempi ragionevoli e comunque nel rispetto della normativa attuale.

“Bene – conclude il rappresentante sindacale – nel fare un plauso al Commissario Zappia ed al Direttore del Distretto Dottor Marchica, adesso ci piacerebbe poter scrivere che anche al pronto soccorso ci siano tempi di attesa ragionevoli per un triage, che non ci siano corridoi invasi da barelle e lettini con i malati parcheggiati in attesa di risposte per ore e ore. Ci piacerebbe poter scrivere che il personale non sia continuamente sotto pressione per la cronica mancanza di personale e poi vedere i cittadini a loro volta disperati per le lunghe attese, con l’inevitabile rissa”.

Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, ha firmato un’ordinanza con cui dispone la sospensione della distribuzione idrica dai serbatoi serviti dal partitore di Aragona – zona Industriale-serbatoio San Michele – serbatoio Fontanelle – serbatoio Madonna delle Rocche – Via Unità d’Italia in seguito ad analisi chimico-fisiche e microbiologiche eseguite sui campioni d’acqua prelevati presso il seguente serbatoio che hanno evidenziato valori dei parametri di riferimento non conformi. L’ordinanza risale al 7 dicembre su segnalazione dell’Aica avvenuta il giorno prima, il 6 dicembre, e prevede anche la limitazione dell’uso dell’acqua per il consumo umano e potabile.

Giallo nel Catanese. A Misterbianco, in una strada periferica, in via Alberto Nobel, Giovanna Cantarero, intesa Jenny, 27 anni, appena uscita dal panificio-pasticceria in cui lavorava, è stata uccisa a colpi d’arma da fuoco, uno dei quali l’ha ferita mortalmente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Catania. Gli investigatori dell’Arma, coordinati dalla Procura, sono impegnati ad ascoltare testimoni e familiari per ricostruire la personalità e le frequentazioni della donna, madre di una bimba di meno di due anni, per tentare di risalire a movente e autore dell’omicidio. Al momento nessuna ipotesi è esclusa.

Nella Zona industriale di Aragona – Favara si sono insediate numerose Aziende che nel tempo hanno offerto occasioni di sviluppo e di occupazione nei vari settori della manifattura, della produzione industriale e dei servizi.

Le scriventi OO. SS. rappresentano i lavoratori e sono interessate a tutelare i loro legittimi interessi, per questi motivi sono preoccupate per le voci di crisi aziendali che possono sfociare in una più generale crisi occupazionale.

In particolare alcune imprese si trovano costrette a posticipare importanti investimenti per la impropria localizzazione, fatta in un clima di emergenza, dell’Istituto Scolastico “Enrico Fermi”.

Quella che doveva essere una scelta emergenziale transitoria è diventata, da molti anni, perdurante e, paradossalmente, impedisce l’esercizio legittimo delle attività di impresa proprio nel territorio dedicato dalle leggi all’esercizio delle attività industriali. Di recente alcune autorizzazioni per la Valutazione di Impatto Ambientale hanno evidenziato la possibilità di entrata in esercizio deli impianti a condizione che l’Istituto scolastico venga delocalizzato.

L’incontro avvenuto con il Commissario del Libero Consorzio, dott. Vincenzo Raffo, non ha portato alla soluzione auspicata.

Pertanto, alla luce di quanto esposto, le scriventi OO. SS. allo scopo di sollecitare le autorità competenti, ognuno per la propria parte, a dare tempestiva soluzione alla problematica sollevata per scongiurare la crisi irreversibile delle imprese che operano all’interno della zona industriale con il conseguente rischio per gli attuali livelli occupazionali.

Allo scopo di ridare certezza alle Imprese e serenità ai lavoratori e alle loro famiglie, proclamano lo stato di agitazione del settore e comunicano l’organizzazione di un’assemblea sit-in dei lavoratori delle imprese in indirizzo per lunedì 20 dicembre 2021, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, davanti la sede della Prefettura di Agrigento.

Sono 1.143 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia a fronte di 32.502 tamponi processati. Ieri i nuovi positivi erano 789. Il tasso di positivita’ scende al 3,5% ieri era al 4,8%. L’isola è al settimo posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 15.107 con un aumento di 564 casi. I guariti sono 573 mentre le vittime sono 6 e portano il totale dei decessi a 7.268. Sul fronte ospedaliero sono 392 ricoverati e in terapia intensiva 46.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 148 casi, Catania 276, Messina 250, Siracusa 95, Ragusa 40, Trapani 146, Caltanissetta 79, Agrigento 73, Enna, 36.

Disposta con ordinanza del dirigente del settore Infrastrutture stradali la chiusura al transito veicolare della Strada provinciale n. 1, in località Contrada Fondacazzo, in seguito alla caduta di grossi massi provenienti dal costone che sovrasta la strada provinciale, di proprietà privata. Sul posto sono intervenuti prontamente i tecnici e i cantonieri del Settore Infrastrutture Stradali e i Vigili del Fuoco per verificare lo stato del costone.

Attualmente dopo la verifica sono stati riscontrati altri massi in condizioni di equilibrio instabile che hanno richiesto l’immediata chiusura della strada.

È il centro storico della memoria e delle ferite sociali quello a cui guida Beniamino Biondi nell’antico quartiere del Rabato, un luogo quasi abbandonato dopo la frana del 1966. Attraverso vicoli e scalinate, con il racconto dell’Ipogeo dell’Acquamara e di Terravecchia, tracciando i pregi dell’urbanistica popolare e le condizioni sociali delle vecchie famiglie, fino al cuore del Rabato, si snoda un percorso di antichi giardini tra gli anfratti stretti e sinuosi dei vicoli.

È l’immagine della decadenza e delle speranze: desolazione, nessuna attività commerciale, le macerie e i resti della frana che ha distrutto cortili ed evacuato un intero quartiere, ridotto a un fantasma della memoria tradita, ma che sogna di rinascere, grazie a una nuova lettura e un nuovo apprezzamento da parte del popolo agrigentino. Raccontare i luoghi, per comprendere la storia del “sacco di Agrigento” e delle deviazioni storiche e urbanistiche di una città estranea al tempo presente.

* A metà escursione verrà offerto un ristoro a base di cuddruruni e vino rosso di casa.