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“Nel corso di questi giorni in alcune strade della città e nelle parrocchie, sono state collocati numerose stelle di Natale a quando pare si tratta di un sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza in danno a dei venditori ambulanti che non avevano licenze o autorizzazione per la vendita. Queste stelle di Natale sarebbero state successivamente domate al Comune di Agrigento che ne ha collocate alcune presso i locali comunali e all’interne di aiuole, ed un altro quantitativo presso le parrocchie.”

-Ad affermarlo sono i consiglieri del movimento “Liberi e Solidali”, Nello Hamel e Alessia Bongiovì-che continuano

“Sulla vicenda non si è avuta una comunicazione chiara nei confronti dell’opinione pubblica, creando l’equivoco che queste stelle potessero essere un dono personale degli amministratori della città. Riteniamo giusto che l’opinione pubblica sappia realmente che queste stelle di Natale sono frutto del sequestro eseguito in ottemperanza alle norme di legge, anche se dispiace che l’abbellimento della città forse coinciderà con il probabile disagio dei venditori che proprio in questo periodo del Santo Natale avranno la tristezza di non aver guadagnato quel poco in cui speravano.”

Ad Agrigento, al Villaggio Mosè, la piazza del Vespro è stata interessata da massicci lavori di riqualificazione che si sono appena conclusi. A fronte di ciò interviene con un appello all’amministrazione comunale il consigliere comunale, Gerlando Piparo, che afferma: “In considerazione del fatto che in piazza del Vespro si svolge il mercato rionale del lunedì, chiedo all’amministrazione comunale di impartire gli opportuni e indispensabili atti di indirizzo per regolamentare l’assegnazione nominativa delle aree agli esercenti, e per effettuare i dovuti controlli alla fine dell’orario di vendita, per verificare che nessun danno sia stato provocato alla sede stradale appena bitumata. Chiedo inoltre che agli eventuali trasgressori siano effettivamente irrogate le sanzioni previste dalla normativa vigente, per tutelare tale area della città finalmente ripristinata e resa fruibile dalla cittadinanza”.

71 i nuovi casi di coronavirus registrati in provincia di Agrigento a fronte di 444 tamponi processatiIl dato emerge dal bollettino diffuso dall’Asp di Agrigento. Ci sono tre nuove vittime: a Cianciana, a Casteltermini e a Sciacca. Sale a 373 il numero degli agrigentini deceduti a causa del covid da inizio pandemia. I guariti sono 55.

19 le persone ricoverate: 18 all’ospedale di Ribera, 1 fuori provincia. Cinque, invece, la persona ricoverata in terapia intensiva a Ribera.

Questa la situazione nei Comuni agrigentini: Agrigento 119; Alessandria della Rocca 2; Aragona 6; Bivona 0; Burgio 1; Calamonaci 11; Caltabellotta 0; Camastra 4; Cammarata 67; Campobello di Licata 45; Canicattì 129; Casteltermini 18; Castrofilippo 98; Cattolica Eraclea 48; Cianciana 1; Comitini 0; Favara 57; Grotte 8; Joppolo Giancaxio 4; Licata 33; Lucca Sicula 6; Menfi 7; Montallegro 0; Montevago 3; Naro 25; Palma di Montechiaro 11; Porto Empedocle 22; Racalmuto 7; Raffadali 27; Ravanusa 25; Realmonte 19; Ribera 77; Sambuca di Sicilia 13; San Biagio Platani 0; San Giovanni Gemini 67; Sant’Angelo Muxaro 1; Santa Elisabetta 6; Santa Margherita di Belìce 1; Santo Stefano Quisquina 1; Sciacca 37; Siculiana 16; Villafranca Sicula 1; Navi accoglienza 2.

In vista delle festività natalizie, Fratelli d’Italia si mobilita per dare una mano di aiuto alle persone ed alle famiglie in difficoltà.

La coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia, Daniela Catalano, ed il commissario provinciale, Lillo Pisano, lanciano l’iniziativa “IL NATALE.. E’ X TUTTI”.

“Invitiamo tutti gli agrigentini, da sempre solidali nei momenti importanti, a donare una busta di alimenti, possibilmente pensando anche ai componenti più piccini delle famiglie disagiate, per condividere -a distanza- il momento conviviale di questo Natale con chi sta  attraversando un periodo non facile. Per la raccolta, il coordinamento di Fratelli d’Italia  metterà a disposizione la propria sede cittadina, sita al Villaggio Mosè, al  civico 78, nella giornata di Martedì 21 Dicembre, ininterrottamente dalle ore 10 alle ore 20. Quanto raccolto verrà poi consegnato ai responsabili del Centro di ascolto della Parrocchia di San Gerlando che opereranno la diretta  distribuzione alle famiglie destinatarie dell’azione di solidar 3Dietà”.

“Un importante decreto di finanziamento per la nostra città, quello tanto atteso sulla rete idrica, è stato firmato dalla Regione. Parliamo di 44.401.062, 52 euro che servono per ristrutturare ed ottimizzare la rete idrica colabrodo di Agrigento, a causa della quale ogni anno disperdiamo tantissima preziosissima acqua .
Beneficiario del finanziamento è l’ Ati di Agrigento che dovrà occuparsi dell’appalto e di rendicontare puntualmente ai dipartimenti acqua e rifiuti e tecnico, l’avanzamento dei lavori che devono essere ultimati entro il mese di Dicembre 2023!
Pertanto vogliamo augurare buon lavoro all’ Ati che insieme al gestore del servizio idrico, l’Aica, ognuno per le proprie competenze, hanno due anni per rendere realtà la ristrutturazione della rete idrica di Agrigento: non c’è tempo da perdere, forza!
Vogliamo ringraziare il Governo Musumeci per questo importante finanziamento destinato alla nostra città, l’on. Savarino che ha seguito con innumerevoli sedute di Commissione, sia l’appalto per la rete idrica di Agrigento che quello sulla costruzione del nuovo Depuratore a servizio della fascia costiera di Agrigento (i lavori partiranno a brevissimo, già appaltata l’opera), ed il dirigente regionale del dipartimento acqua e rifiuti, Calogero Foti. Il duro, silenzioso e costante lavoro paga. Finalmente la provincia di Agrigento ha avuto le giuste attenzioni sul tema ambientale, di fondamentale importanza per la nostra salute e quella delle future generazioni. Avanti così e grazie!”

Lo straordinario messaggio di fede lanciato dalla moglie di Giuseppe Carmina, la signora Eliana..
La donna,che ha perso marito e suoceri nella strage di Ravanusa, è intervenuta così a margine del funerale di stato
“Voglio parlarvi della mia speranza. Voglio principalete invitare tutti svolgere lo sguardo alle cose che durano per sempre. Non fermiamoci al materiale che, come abbiamo visto, in un attimo o in uno scoppio, è andato via.Svanito nel nulla. Non voglio parlarvi del mio dolore che è tremendo. Abbiamo perso tutto, Giuseppe era tutto per me. E’ arrivata però una forza sovrumana che solo Dio può dare. La casa è vuota, le nostra bambine chiedono in continuazione del padre e il letto è diventato grande. Tutto questo ci manca e la croce è pesante. Non maledico Dio, continuo a ringraziarlo perché ho la piena certezza che Giuseppe e i miei suoceri sono in un posto migliore di questo. Con il suo sorriso, contagioso, Giuseppe sarà ricordato per sempre. Lui non è in quella bara, lui vive per sempre. Oggi era il suo compleanno e voglio ricordare una frase: “Siamo nati e non moriremo mai più.” Che questa sia la certezza per tutti voi che portate questa sofferenza come me. Grazie a tutti per la vicinanza.” Così è intervenuta la moglie di Giuseppe Carmina, una delle vittime della strage di Ravanusa. Oggi avrebbe compiuto 33 anni, era padre di due bambine.”

Nuovo passo avanti verso l’istituzione della riserva di Punta Bianca, nell’Agrigentino, voluta dal governo Musumeci. Il Consiglio regionale per la Protezione del patrimonio naturale (CRPPN), presieduto dall’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, ha approvato la proposta di perimetrazione presentata dal dipartimento regionale Ambiente per l’istituzione della riserva di Punta Bianca e scoglio Patella, esprimendosi favorevolmente sull’inserimento della proposta nel Piano regionale dei parchi e delle riserve. Questa decisione segue l’incontro di qualche settimana fa tra l’assessore Cordaro, il generale Maurizio Scardino, comandante militare dell’Esercito in Sicilia, i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, Fabio Galluzzo di Mare Vivo Sicilia e Claudio Lombardo di Mareamico, propedeutico alla decisione della perimetrazione. «L’impegno assunto dal presidente della Regione Siciliana sarà mantenuto – afferma l’assessore Cordaro – Faremo in modo che l’iter venga concluso in tempi rapidi, affinché entro la prossima primavera la riserva di Punta Bianca diventi realtà». Il passaggio successivo sarà la pubblicazione del perimetro agli albi pretori dei Comuni interessati, Agrigento e Palma di Montechiaro, per un periodo di trenta giorni, per le osservazioni da parte del pubblico, come previsto dalla norma, cui faranno seguito l’audizione in quarta commissione dell’Ars e il decreto assessoriale di modifica del Piano. L’inserimento nel Piano costituisce il fondamentale passaggio affinché la riserva possa essere istituita, seguendo l’iter previsto dall’articolo 6 della legge regionale 98 del 1991.

Ancora naufragi e vittime nel Canale di Sicilia, il “cimitero” del Mediterraneo. Una donna migrante è morta vittima di un naufragio avvenuto nottetempo. Lei ha viaggiato insieme al figlio di 14 anni, e ad altre 24 persone di varie nazionalità. L’imbarcazione si è ribaltata. Tutti i naufraghi sono stati recuperati dalle motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia costiera, e trasferiti al molo Favarolo. Inutili si sono rivelati i tentativi di rianimare la donna da parte del personale medico. Sono quasi 500 i migranti adesso ospiti del centro d’accoglienza in contrada “Imbriacola” a Lampedusa.

La Procura della Repubblica di Agrigento, tramite il pubblico ministero Gloria Andreoli che ha concluso la requisitoria, ha chiesto la condanna di 18 dei 53 imputati nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Demetra”, che ipotizza una maxi truffa a danno di Inps e Inail. Le richieste di condanna sono comprese da un minimo di 4 a un massimo di 12 anni di reclusione. E’ stato inoltre chiesto il non doversi procedere, per intervenuta prescrizione, nei confronti di altri 34 imputati. Nel mirino delle indagini, sostenute dai Carabinieri, vi sono stati l’Istituto nazionale previdenza sociale, e l’Istituto nazionale assistenza invalidi del lavoro. All’Inps sarebbero stati strappati ammortizzatori sociali o indennità di disoccupazione non spettanti. E all’Inail altri indennizzi denunciando e simulando infortuni sul lavoro. Secondo la Procura agrigentina sarebbe stato Vincenzo Terrazzino, 57 anni, di Raffadali (per il quale sono stati richiesti 12 anni di carcere), l’ideatore e promotore della presunta organizzazione criminale impegnata nelle truffe a Inps e Inail, soprattutto tramite falsi incidenti sul lavoro. Poi, grazie a false certificazioni mediche, sarebbero stati pagati cospicui indennizzi.