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Su iniziativa del Dipartimento provinciale Sicurezza di Fratelli d’Italia, e con la partecipazione dello scrittore Francesco Giubilei, domani ad Agrigento, dalle ore 17.00, presso l’hotel Dioscuri, si terrà l’incontro-dibattito sul tema “La difesa dei valori… Il valore della sicurezza”.

Interverranno: il commissario provinciale, Calogero Pisano, il responsabile provinciale del Dipartimento Sicurezza, Giancarlo Granata, il Presidente provinciale dell’AICS, Giuseppe Petix, lo storico e scrittore, Antonino Sala.

Modera Salvatore Picone.

L’evento si terrà nel rispetto delle norme anti COVID.

Ad Aragona, in piazza del Rosario, mani ladre hanno rubato numerosi oggetti sacri nella chiesa del Rosario. Si tratta peraltro di oggetti di particolare rilievo, non solo religioso, tanto che sono sottoposti alla tutela culturale e storica. Don Angelo Chillura si è accorto del furto sacrilego e ha sporto denuncia alla locale Stazione dei Carabinieri.

“Voglio ritornare sulla privazione per la comunità licatese delle processioni della Settimana Santa da sempre momento di preghiera ed attrazione dai paesi limitrofi, con l’importante ricaduta economica positiva. È infatti inaccettabile e incomprensibile anche alla luce dell’affollata partecipazione di fedeli alla Santa Messa per la Madonna Addolorata, che a Licata si sia deciso di fermare le processioni della Settimana Santa”.

Sono le parole dell’onorevole di “Prima Italia” Carmelo Pullara.

“Ho partecipato – scrive Pullara – alla Santa Messa per la Madonna Addolorata. Già mi ero espresso dichiarando la mia assoluta contrarietà alla decisione presa di non far svolgere le processioni a Licata e ritengo sia ancora più incomprensibile dopo la calca di fedeli fuori e dentro la chiesa di Sant’Agostino. E’ stato emanato il regolamento della prefettura per le processioni della Settimana Santa che permette il loro svolgimento nel capoluogo e in provincia. Infatti in alcuni paesi della nostra provincia le processioni si svolgeranno come negli scorsi anni prima della pandemia, chiaramente seguendo con prudenza le norme anti- covid impartite dal regolamento e dal governo nazionale. Alla luce di ciò – sottolinea Pullara – appare ancor più inspiegabile che non si facciano le processioni a Licata. E nel frattempo, Galanti oggi sindaco di Licata, cosa fa? Nulla, si gira dall’altra parte incapace di assumere decisioni. Pertanto in segno di protesta non parteciperò più ad alcuna processione fino a quando ci sarà questo sindaco a rappresentare questa Comunità. Un gesto forte di protesta non per chi organizza le manifestazioni religiose ma nei confronti di chi amministra male questa città che più volte non solo ha mancato di garbo istituzionale ma ha mancato di rispetto verso Licata ed i licatesi tutti. La mia persona – conclude Pullara – non dovrà essere più accostata a Galanti e a ciò che rappresenta, oggi ancora più di ieri ritengo che la sfiducia sarebbe stata la soluzione ma capisco che tutti pronti a parlare e criticare e pochi ad agire”.

Istituita nel 2017, attraverso una specifica integrazione al Codice della nautica da diporto, oggi 11 aprile ricorre la “giornata del mare e della cultura marinara”, che vede anche la Guardia Costiera impegnata nell’obiettivo di promuovere e sviluppare la cultura del mare, presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Cultura intesa come risorsa di ampio valore, scientifico, ricreativo ed economico. Di qui, la promozione di iniziative formative e divulgative al fianco della scuola, che accompagna i giovani nella loro crescita, educandoli al rispetto, esteso anche al del bene-mare.
Sono state le celebrazioni svoltesi questa mattina al porto di Civitavecchia ad aprire – idealmente e simbolicamente – il più ampio programma di attività ed eventi promossi, in parallelo, su tutto il territorio nazionale per la “Giornata del mare”, mirati a sensibilizzare i giovani e gli utenti del mare sui principi della sicurezza in mare e della tutela ambientale.
L’evento è stato presenziato dalla Sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione, Sen. Barbara Floridia e dal Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, con il giornalista e conduttore televisivo Massimiliano Ossini – recentemente nominato Primo Ambassador dall’Osservatorio Nazionale per la Tutela del mare – a condurlo quale testimonial d’eccezione. La cerimonia ha coinvolto i vincitori del concorso nazionale “La cittadinanza del mare”, con gli oltre 300 studentesse e studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del Lazio che vi hanno partecipato ed erano “in presenza” oggi a Civitavecchia, ed è stato seguito invece in diretta streaming sui canali social del Ministero e della Guardia Costiera dagli altri istituti d’Italia vincitori del concorso, che saranno poi coinvolti in analoghe cerimonie organizzate dai Comandi regionali della Guardia Costiera.
Questo importante appuntamento si è celebrato anche a Porto Empedocle dove la Capitaneria di Porto ha aperto le porte agli studenti dell’Istituto tecnico Nautico “Gallo” ed al Gruppo A.N.M.I. di Porto Empedocle. Il Comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Fregata Fabio Serafino, ha accolto gli studenti nel piazzale della Capitaneria, illustrando loro il significato della Giornata del mare e descrivendo l’impegno della Guardia costiera sui temi ambientali, oltre a tutti gli altri compiti istituzionali che giornalmente la Capitaneria di Porto assolve.
Gli studenti si sono dimostrati molto attenti ed interessati alle tematiche legate al mare. Il primo contatto diretto, dopo l’accoglienza, è stato con il cuore pulsante della Guardia costiera, ovvero la Sala operativa, per vedere di persona come funziona. Qui il Comandante in II, Capitano di Fregata Davide Guzzi ha illustrato gli apparati radio e gli altri strumenti operativi spiegando il loro funzionamento e come avviene l’attività operativa. Quindi tutti in Sala riunioni dove il Sottotenente di Vascello Federica Vannucchi ha illustrato, con l’ausilio di un video, i temi della Giornata del mare ed i compiti della Guardia costiera.
Infine gli studenti si sono spostati nella terrazza della Capitaneria, prospicente il mare, da dove hanno assistito ad un intervento di soccorso ascoltando tutte le comunicazioni radio di prassi. È stata operata una simulazione di richiesta d’aiuto da parte di un gommone da diporto in difficoltà che ha lanciato l’S.O.S., denunciando un’avaria al motore ed una persona a bordo in pericolo di vita. Sul posto è intervenuta una Motovedetta della Guardia costiera che ha prestato il soccorso operando il trasbordo del malcapitato.

Successivamente gli studenti si sono spostati sul molo di ponente del porto di Porto Empedocle, dove hanno assistito all’apertura di una zattera di Salvataggio ed all’illustrazione delle caratteristiche di una motovedetta della Guardia Costiera dedicata al servizio specifico di soccorso della vita umana in mare.
La giornata del mare si è conclusa fra l’entusiasmo dei giovani studenti manifestato con domande, interventi ed i ringraziamenti di rito.

A pochi giorni dalla manifestazione ciclistica del “Giro di Sicilia” in programma il 13 e 14 aprile, sono stati intensificati i preparativi per lo svolgimento della competizione che prevede percorsi di gara che coinvolgeranno il territorio provinciale ed in particolar modo i Comuni di Palma di Montechiaro e Licata durante la seconda tappa di giorno 13 aprile e di Agrigento, Canicattì Porto, Empedocle, Realmonte, Favara e Naro durante la terza tappa di giorno 14 aprile.

Attesa la rilevanza del citato evento sportivo, avente caratura di livello nazionale ed internazionale, nel corso delle pregresse settimane presso questo Palazzo del Governo, il Vice Capo di Gabinetto, dott. Fabio Magnano, incaricato dal Prefetto, ha presieduto due incontri del Comitato Operativo Viabilità (C.O.V), svoltosi in modalità videoconferenza, alla quale hanno partecipato i vertici delle Forze dell’Ordine, della Polizia Stradale e dei Vigili del Fuoco, il Dirigente del Dipartimento di Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale, il referente provinciale di ANAS s.p.a. nonché degli Enti proprietari delle strade, dei Comuni interessati dal passaggio dei corridori, il Direttore del SUES 118, il Direttore Sanitario della locale ASP ed i Responsabili della società organizzatrice.

Nel corso dei suddetti incontri, grazie anche all’ampia composizione del tavolo, sono stati delineati gli aspetti di sicurezza e sanitari previsti dai “piani” predisposti dalla stessa società organizzatrice e sono stati analizzati nel dettaglio tutti i profili organizzativi connessi allo svolgimento del citato evento sportivo, al fine di verificare la percorribilità delle strade interessate dalla gara a tutela dell’incolumità degli atleti e di valutare al contempo i percorsi alternativi al fine di minimizzare i disagi per gli utenti della strada.

Durante le già menzionate riunioni del Comitato Operativo Viabilità, nell’esaminare le problematiche legate ai generali profili di sicurezza derivanti dallo svolgimento delle due tappe della citata gara ciclistica, una particolare attenzione è stata rivolta all’esigenza di delimitare gli accessi che insistono lungo il percorso di gara e per i quali saranno previsti appositi presidi.

Inoltre, è stata evidenziata unanimemente l’importanza di svolgere una puntuale e intensa attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti della popolazione in ordine agli orari e ai tragitti di percorrenza e ai comportamenti da adottare al fine di evitare spiacevoli incidenti. A tale riguardo, si sottolinea l’impegno assunto dalle Amministrazioni comunali coinvolte nell’attuare le necessarie iniziative di segnalazione e comunicazione.

Si è preso altresì atto degli interventi di sistemazione e adeguamento dei siti interessati dall’evento sportivo, in particolare quelli ricadenti nel territorio dei Comuni di Agrigento, Porto Empedocle, Realmonte, Canicattì e Palma di Montechiaro.

Nei giorni scorsi si è svolto, presso la Questura di Agrigento, un tavolo tecnico con gli organizzatori delle manifestazioni e tutti gli attori istituzionali interessati al fine di definire le modalità operative per lo svolgimento della competizione.

Di tali determinazioni definitive, delle chiusure al traffico e dei percorsi alternativi sarà assicurata massima diffusione alla popolazione locale da parte di Anas, degli organizzatori dell’evento e dei Comuni interessati, anche tramite l’adozione di apposite ordinanze comunali.

Si tratta di una manifestazione importante per una porzione del territorio provinciale per la quale – pur essendo cessato lo stato di emergenza sanitaria – permane la necessità di garantire il rispetto delle precauzioni sanitarie tuttora vigenti, essendo pertanto richiesto ai cittadini l’osservanza delle indicazioni che in tal senso verranno predisposte da parte degli Enti preposti.

Nuova udienza preliminare davanti il gup del tribunale di Agrigento Giuseppe Miceli, nell’ambito della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 47 persone coinvolte in un altro filone di inchiesta sull’ormai nota “Carica delle 104”. Il giudice ha ammesso questa mattina l’Asp di Agrigento e la Cgil Agrigento come parte civile nel processo escludendo invece le associazioni “Nuove ali” e “Codici Sicilia”.

Il sostituto procuratore Paola Vetro, così come richiesto dallo stesso Gup, ha depositato memoria ad integrazione e modifica di 47 capi di imputazione ritenuti precedentemente generici ed indeterminati. Gli avvocati della difesa, a margine dell’udienza, hanno chiesto così un termine per studiare la memoria. Il giudice ha poi aggiornato la seduta al prossimo 6 giugno. Entra nel vivo, dunque, l’udienza preliminare. Il pm Paola Vetro ha chiesto il processo nei confronti di 47 persone del “sistema” che coinvolgerebbe medici, insegnanti e presunti falsi invalidi facendo leva sulle agevolazioni della legge 104 garantendo, a chi non aveva diritto, di potere usufruirne ottenendo tutti i vantaggi del caso (trasferimenti, invalidità civile).

Questi gli imputati: Antonio Alaimo, 60 anni di Favara; Alessandra Alfano, 44 anni di Agrigento; Giovanni Baio, 63 anni di Raffadali; Antonina Barbaro, 52 anni di Raffadali; Elisa Rita Capraro, 44 anni di Agrigento; Giusi Cardella, 45 anni di Raffadali; Carmelina Chianetta, 46 anni di Favara; Dario Criminisi, 41 anni di Agrigento; Serafina Cinquemani, 47 anni di Favara; Anna Rita Consolo, 51 anni di Siculiana; Giuseppa Costanza, 45 anni di Favara; Eleonora Crapanzano, 47 anni di Favara; Maria Distefano, 47 anni di Agrigento; Domenico Drago, 64 anni di Favara; Giovanna Failla, 52 anni di Favara; Grazia Maria Fanara, 44 anni di Favara; Nadia Gagliano, 47 anni di Siculiana; Rosario Marturana, 58 anni di Favara; Giovanna Montaperto, 61 anni di Agrigento; Lella Morreale, 57 anni di Agrigento; Giuseppe Moscato, 48 anni di Favara; Antonina Panarisi, 57 anni di Raffadali; Stefano Piazza, 38 anni di Favara; Giuseppina Parello, 42 anni di Favara; Giuseppina Pirrera, 52 anni di Favara; Carmela Piscopo, 54 anni di Favara; Anna Pullara, 44 anni di Favara; Antonio Ragusa, 54 anni di Raffadali; Riccardo Ragusa, 46 anni di Raffadali; Rossana Rampello, 42 anni di Raffadali; Maria Rizzo, 48 anni di Raffadali; Anna Maria Sammartino, 46 anni di Raffadali; Carlo Scibetta, 64 anni di Porto Empedocle; Carmelinda Sgarito, 45 anni di Favara; Maria Giovanna Varisano, 52 anni di Favara; Silvana Vita, 48 anni di Agrigento; Giuseppe Gallo, 68 anni di Naro; Paolo Santamaria, 66 anni di Aragona; Concetta Rubino, 58 anni di Palermo; Alfonso Russo, 72 anni di Aragona; Antonio Bosco, 68 anni di Favara; Alfonso Lo Zito, 62 anni di Agrigento; Giuseppe Candioto, 68 anni di Agrigento; Antonia Matina, 64 anni di Favara; Lorenzo Greco, 67 anni di Agrigento; Gerlando Taibi, 89 anni di Raffadali; Pasqualino Messina, 55 anni di Cattolica Eraclea; Salvatore Russo, 43 anni di Agrigento.

C’è grande fibrillazione e molti malumori fra i GAL siciliani, i 23 Gruppi di Azione Locale, quali Organismi dell’UE e Soggetti Intermedi dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, si occupano dell’approccio LEADER per lo sviluppo locale della Sicilia. Le ragioni del malessere, nei confronti dell’operato dell’Assessore Regionale Scilla, Toni Scilla sono emerse in una riunione con i GAL siciliani presenziata dal Governatore Nello Musumeci che, contrariamente all’assessore, avendo compreso le ragioni dei GAL ha suggerito allo stesso di ritirare e rivedere il recente Decreto del Dirigente Regionale Dario Caltabellotta relativo alla “Metodologia per la ripartizione delle risorse della transizione per la Misura 19 “Sostegno allo Sviluppo Locale Leader – SLTP – sviluppo locale di tipo partecipativo” del PSR Sicilia 2014-2022” – a seguito del Regolamento (UE) n. 2220/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 23 dicembre 2020”.Nello specifico si tratta della dotazione finanziaria di 32.684.267,09 di euro che avrebbero dovuto essere ripartiti, secondo i criteri normativi della programmazione 2014/2020, con il parametro del maggior numero di abitanti per GAL, parametro che però è stato disatteso in favore di criteri privi di fondamento giuridico e giustificati in ragione di “risultati misurati come impegni e spesa rilevati sul portale SIAN”. Un vero è proprio paradosso giustificativo quello adottato, in quanto l’Unione Europea, come ampiamente noto, attribuisce le risorse finanziarie ai territori in ritardo di sviluppo, per i quali sembrerebbe, secondo l’Assessore, che vi fosse la necessità di applicare parametri da territori avanzati e cioè incentrati sulla migliore performance relativa agli impegni di spesa assunti e i pagamenti effettuati. Un po’ come dire “Cari GAL, visto che l’Unione Europea vi attribuisce queste ulteriori risorse finanziarie per le problematiche e i ritardi sorti a causa della pandemia ve li ripartisco, senza alcun fondamento di legge, sulla scorta della vostra capacità di assumere impegni e fare spesa durante la crisi pandemica (SIC!)”. Ma oltre tale aspetto, totalmente contrario alla filosofia per la quale vengono concepiti dall’UE strumenti come i GAL e programmi come LEADER, nel recente Decreto sulla Ripartizione sembrano esservi molte altre contraddizioni. Prima fra tutte quella di essere il risultato del precedente DDG del 25/01/2022 dove a seguito dell’assegnazione globale ai GAL delle risorse finanziarie (Art. 1) non venivano però esplicitati i criteri e i parametri con i quali tali risorse sarebbero state successivamente ripartite stante al generico principio “Al fine di perseguire una equa e coerente ripartizione delle risorse tra i GAL, che tenga conto anche degli attuali risultati misurati come impegni e spesa rilevati sul portale SIAN,…” (Art. 2).

In sostanza, attraverso questo decreto i GAL venivano sollecitati a “presentare, entro 15 giorni dalla pubblicazione dello stesso, un addendum all’attuale Piano d’Azione Locale, che evidenzi le modalità di spesa delle nuove risorse (max € 2mln), distinte tra eventuale completamento di progetti afferenti al PAL vigente, e nuovi progetti a regia e/o a bando che integrino e completino l’attuale PAL.” Con l’impegno, come stabilito dall’art. 3, che “A seguito dell’istruttoria della documentazione pervenuta, l’Amministrazione ripartirà le risorse tra i GAL”, senza null’atro aggiungere come criteri e parametri per tale istruttoria. I risultati a tale “insolita” procedura sono stati che l’unico parametro di legge esistente relativo alla maggiore attribuzione di risorse sulla scorta del maggior numero di abitanti per GAL, adottato fin dal 1991 e sempre riconfermato nelle altre programmazioni ivi compresa la 2014/2020, è stato inopinatamente “ridimensionato” ad appena il 20% e sono stati introdotti, senza alcun tipo di riferimento legislativo, criteri quali la cosiddetta “Quota performance” per un’incidenza del 58% e, aspetto ancor più stupefacente in quanto incidente per il 22%, il criterio della “Qualità progettuale”, ovviamente anch’essa priva di parametri di valutazione e dunque a totale discrezionalità politica. Ma oltre tali aspetti, volendo per un solo momento dare credibilità a tale “ingegnoso” costrutto noto soltanto a chi l’ha concepito a priori, risultano davvero di difficile comprensione i parametri arbitrariamente adottati per la quota performance. Infatti, questi parametri sono stati attribuiti tenendo conto della spesa pubblica effettuata dai singoli GAL all’11/3/2022 – data di rilevamento dei dati SIAN che non si comprende bene da chi e dove sia stata stabilita e/o comunicata ai soggetti interessati – della spesa impegnata e delle Graduatorie emesse. Intendendo per quest’ultime non tanto, come ovvio, l’importo complessivo delle risorse impegnate con le graduatorie ma, strano a dirsi,  il mero numero relativo alle graduatorie pubblicate (SIC!). In pratica, fatto 100 l’ammontare delle risorse, se un GAL ha impegnato il 10% delle risorse pubblicando 8 graduatorie di misure diverse, prende 8 volte di più di un GAL che ha impegnato l’80% delle risorse con una sola graduatoria. A fronte di tutto ciò sembrerebbe, peraltro, che non manchino errori nella rilevazione dei dati e nella consequenziale ripartizione delle risorse finanziarie. E tra questi quello più eclatante di avere attribuito ad alcuni GAL risorse finanziarie superiori a quelle stabilite nell’art. 2 del DDG 73/2022 “(max € 2mln)” se di “errore” o di altro si tratta, visto che a breve si svolgeranno le elezioni regionali. Certamente non può essere considerato un errore l’avere attribuito soltanto a sette GAL su 23 le risorse finanziarie di “Qualità progettuale” dove non passa inosservata la somma di € 1.358.731,56 per la realizzazione di un “Parco Polivalente inclusivo” in una frazione urbana che sembrerebbe abitata da pochissimi residenti. E dire che l’Unione Europea esalta e riconferma l’approccio LEADER per la programmazione 2021-2027 in ragione di “sviluppare la capacità degli operatori locali di elaborare e attuare operazioni e fornire sostegno alle attività in rete, all’accessibilità, alle caratteristiche innovative del contesto locale e, se del caso, alla cooperazione con altri operatori territoriali” (Reg. UE 2021/1060 recante disposizioni comuni ai Fondi SIE) e, pertanto, con i precedenti presupposti sembra davvero lontana l’Europa dalla Sicilia che, comunque, in questi ultimi mesi e, dunque, in questo clima elettorale, ha intrapreso la definizione dei programmi operativi regionali per i Fondi SIE 2021/27.

Si è tenuto presso la splendida cornice del teatro Pirandello di Agrigento un evento benefico dal titolo “IO E PIRANDELLO”, organizzato dal Rotary Distretto 2110 Sicilia-Malta, alla presenza di un grande pubblico che ha tanto apprezzato e applaudito lo spettacolo.
La serata, condotta dall’ineccepibile Margherita Trupiano, ha visto sul palco il Governatore distrettuale, Gaetano De Bernardis che con grande chiarezza espositiva, da autorevole studioso del nostro Luigi Pirandello, ha saputo indirizzare l’attenzione del pubblico sul significato delle sue opere, ancora oggi attualissime: una vera e propria lectio magistralis. A seguire un ottimo inserimento musicale della pianista Rita Capodicasa che ha suonato due pezzi legati alla vita del drammaturgo. Il Teatro ha chiuso il Sipario con l’esibizione di Sebastiano Lo Monaco. Sempre bravo e originale, l’attore ha incantato il pubblico con interpretazioni pirandelliane che hanno catalizzato magistralmente l’attenzione dei presenti.
E stata una inedita ed esplosiva accoppiata tra due cultori di Pirandello: uno storico letterato e un attore.

La tradizione del Tagano di Aragona si arricchisce di un altro tassello: dopo aver ricevuto la certificazione PAT della Regione Siciliana (Prodotti Agroalimentari Tradizionali, ovvero l’inserimento tra i prodotti agroalimentari territoriali le cui metodiche di lavorazione sono consolidate e protratte nel tempo, secondo regole tradizionali e profondamente radicate al territorio dal quale ereditano caratteristiche particolari che rendono i prodotti unici nel loro genere), il tipico timballo di pasta sarà presente nello stand della Provincia di Agrigento alla fiera BIT di Milano, che si terrà dal 10 al 12 Aprile prossimi. 

Un riconoscimento che dà il giusto merito a tutti gli aragonesi che nel tempo hanno saputo tramandare questo piatto tipico facendone riconoscere l’aspetto della tradizione, è il messaggio che alcuni aragonesi, rappresentanti di Confcommercio Agrigento, hanno voluto dedicare a tutti i produttori del Tagano di Aragona.

Insieme alle eccellenze della ricettività e della ristorazione agrigentina – ha dichiarato Enzo Gaziano, Presidente provinciale di ASSIPAN Confcommercio Agrigento– siamo felici che ci sia il Tagano. Un obiettivo raggiunto grazie al lavoro di tanti colleghi aragonesi, tutti produttori di Tagano”.

“Agli operatori turistici, presenti alla Bit, sarà offerto il meglio della nostra provincia, confidando di suscitare il giusto interesse. Il rilancio dell’economia turistica deve ripartire proprio dalla valorizzazione del territorio, della nostra cucina, – dichiara Calogero Cacciatore, vice presidente provinciale di FIPE – dei nostri siti archeologici e paesaggistici, delle quotidiane esperienze di vita che sono ancora radicate nelle nostre tradizioni”. 

Aragona inizia a presentarsi al grande pubblico dell’industria del turismo, con la sua presenza alla Bit di Milano – conclude Rosario Pendolino, neo Consiglieri Nazionali di Assipan – e nel frattempo prepariamoci ad accogliere i nuovi turisti, sempre più consapevoli che il lavoro premia”.

852 i nuovi casi di Covid-19 registrati in provincia negli ultimi 2 giorni secondo il monitoraggio dall’Asp. Oggi l’azienda sanitaria provinciale ha diramato due bollettini in poco più di un’ora per recuperare il ritardo per ciò che riguarda la “fotografia” quotidiana sull’andamento della pandemia nel territorio.

Con l’ultima vittima registrata in ordine di tempo, il numero delle persone decedute dall’inizio della pandemia nella città dei templi sale a 49, mentre sale a 518 su scala provinciale. Processati complessivamente 1.905 tamponi. In due giorni si registrano inoltre 5 nuovi ricoveri in ospedale. I guariti in 48 ore sono stati 233.

Gli agrigentini ospedalizzati sono 46 (-3). Di questi, 45 (-3) sono in degenza ordinaria. In 27 (dato stabile) si trovano al “San Giovanni di Dio”, mentre 17 (-3) sono ricoverati al “Fratelli Parlapiano” di Ribera. Un solo degente in terapia intensiva (dato stabile) all’ospedale di Ribera.

Questa la situazione Comune per Comune: Agrigento 1.759 (+40); Alessandria della Rocca: 47 (dato stabile); Aragona: 293 (+8); Bivona: 90 (+9); Burgio: 90 (+22); Calamonaci: 32 (dato stabile); Caltabellotta: 52 (+3); Camastra: 52 (+2); Cammarata: 119 (-3); Campobello di Licata: 207 (+5); , Canicattì: 1.046 (+2); Casteltermini: 211 (+1);  Castrofilippo: 89 (+7); Cattolica Eraclea: 80 (+2); Cianciana: 126 (-1); Comitini: 31 (stabile); Favara: 1.259 (+23);  Grotte: 120 (+2); Joppolo Giancaxio: 33 (+5); Licata: 982 (+24); Lucca Sicula: 60 (+1); Menfi: 337 (-4); Montallegro: 63 (+4); Montevago: 70 (+1); Naro: 170 (+1); Palma di Montechiaro: 586 (+2);  Porto Empedocle: 497 (+6); Racalmuto: 151 (stabile); Raffadali: 335 (+4); Ravanusa: 190 (+2); Realmonte: 171 (+5); Ribera: 223 (+10); Sambuca di Sicilia: 77 (+4); San Biagio Platani: 102 (stabile); San Giovanni Gemini: 149 (-1); Sant’Angelo Muxaro: 42 (stabile); Santa Elisabetta: 81 (+1);  Santa Margherita di Belìce: 173 (+1); Santo Stefano Quisquina: 59 (+1); Sciacca: 1.041 (+36); Siculiana: 137 (+5) di cui 3 migranti (dato stabile) ospitati nel centro di accoglienza di Villa Sikania ed infine Villafranca Sicula con 47 (+4) positivi.

Sulle navi quarantena in rada della costa Agrigentina ci sono 10 (dato stazionario) migranti positivi.