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A”l momento dalla petroliera affondata al largo della Tunisia non ci sarebbero fuoriuscite di carburante”. Lo ha assicurato il portavoce del tribunale locale. «La nave è affondata questa mattina nelle acque territoriali tunisine. Per il momento non ci sono perdite», ha assicurato. A bordo della petroliera ci sono 750 tonnellate di carburante ed è immediatamente scattato l’allarme per il rischio di un disastro ambientale».

Per quanto riguarda gli altri Comuni ancora alle prese con l’approvazione del piano di rientro e delle relative delibere, pende sulla loro testa la diffida dell’assessorato regionale autonome locali che potrebbe eliminare le somme impegnate se nessuna richiesta dovesse pervenire entro l’esercizio finanziario in corso. Gli enti che ad oggi hanno provveduto ad effettuare il trasferimento delle somme ad Aica restano solo Campobello di Licata, Castrofilippo, Grotte, Lucca Sicula e Sant’Angelo Muxaro, per un ammontare complessivo di euro 549.077,90 a fronte dei 10 milioni di euro programmati.

Il presidente di Aica richiama a tutti il fatto che in assenza di adeguate risorse finanziarie, le attività di manutenzione ordinaria delle reti rischiano di rimanere ferme. Questi e tanti altri problemi saranno tra pochi giorni sul tavolo del nuovo direttore generale di Aica. L’assemblea dei sindaci chiamati a ratificare la nomina dell’ingegnere Domenico Armenio, scelto da un’apposita commissione su una terna che comprendeva anche Achille Furioso e Claudio Guarneri, è stata convocata per martedi 19 aprile. Fino a quella data la direzione generale verrà ricoperta dall’ingegnere Fiorella Scalia, nominata lo scorso settembre in via provvisorio per un periodo di tre mesi in attesa della definizione del concorso pubblico, le cui procedure si sono però prolungate per ulteriori tre mesi.

«Il mio messaggio è il messaggio della Pasqua che si concretizza in queste parole: pace a voi». Lo ha detto l’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano. «Forse sono parole che arrivano alle nostre orecchie come scontate ed effettivamente possono esserlo se non vengono accolte nella nostra vita personale –ha detto mons. Alessandro Damiano – E’ attraverso la nostra vita, e dunque la nostra testimonianza, che vengono accolte nelle relazioni. Sia quelle familiari, interpersonali che in quelle internazionali che sembra non siano riconciliate».

Sulle processioni, poi il capo della Chiesa agrigentina ha detto: «Le regole da seguire le concentrerei su un atteggiamento che ha a che fare con la virtù della prudenza. Capisco che a volte è latitante, però è una virtù che per davvero, oltre a guidare la nostra vita, deve guidare una ripresa bella con toni di emozione. La ripresa delle attività nella Settimana Santa, le processioni, ha con sé un messaggio che supera i ragionamenti e tocca le emozioni più profonde di ciascun uomo e donna».

Da alcuni giorni i Carabinieri di Agrigento e della Tenenza di Favara hanno intensificato i controlli nel territorio.

E così dopo diversi controlli hanno trovato a casa di una pensionata di 76 anni, vedova, una pistola calibro 8 con 20 munizioni dello stesso calibro. L’arma apparteneva al marito ma la donna non aveva motivi per tenere sia la pistola che le munizioni.

E sempre durante un altro controllo, ad un operaio di 22 anni del luogo, dopo aver perquisito la sua autovettara i militari dell’Arma hanno scovato due coltelli a serramanico e un tirapugni.

Sia l’anziana donna che il giovane sono stati denunciati, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento. L’arma da sparo, le munizioni, i coltelli e il tirapugni sono stati sequestrati.

Con una grande prova del collettivo, la Seap Dalli Cardillo Aragona batte con merito il Club Italia Milano e si rilancia nella classifica della Pool Salvezza in Serie A2. Il sestetto di Lino Giangrossi vince 3-1 e sale a quota 23, a due soli punti dalla stessa formazione lombarda, seconda in classifica nell’ultimo posto disponibile per la permanenza in A2. Partita pressoché perfetta di capitan Caracuta e compagne, brave a gestire nel migliore dei modi i  momenti cruciali della sfida salvezza. Ottimo il contributo della panchina con Zech (miglior partita della stagione), Ruffa e Negri decisive nelle rotazioni ordinate da coach Giangrossi. Il Club Italia CRAI Milano è mancato in alcuni elementi e ha commessi tanti errori, soprattutto in attacco. L’opposto Adelusi è stata la migliore in campo, ma non ha trovato adeguata forza e determinazione nelle compagne di squadra.
La Seap Dalli Cardillo Aragona inizia la partita con capitan Caracuta al palleggio, Stival opposto, Cometti e Bisegna centrali, Dzakovic e Zonta schiacciatrici, Vittorio libero. Il Club Italia Milano risponde con Passaro in regia, Adelusi opposto, Acciarri e Marconato centrali, Nervini e Ituma martelli – ricevitori, Ribechi libero.
Partenza micidiale della squadra di casa che scappa a condurre 8-1, con Stival e Dzakovic in grande forma. Poi il vice allenatore Michele Fanni cambia alcune atlete e riesce a dare una nuova identità al Club Italia. Il set torna in equilibrio 16-15, con le lombarde che crescono in vari fondamentali. Si gioca punto a punto, ma è il sestetto di casa a piazzare il break decisivo: 21-19 prima e 24-22 dopo. Le azzurrine pareggiano grazie a due invasioni fischiate alle aragonesi. I vantaggi poi premiano la caparbietà della squadra aragonese, che lotta su ogni pallone e alla fine porta a casa il set, 27-25.
Il ritorno in campo premia il sestetto ospite che domina il set dall’inizio alla fine, lasciando alla Seap Dalli Cardillo Aragona solamente le briciole. Non c’è partita: 1-8 e 6-16. Il Club Italia ingrana la marcia giusta e la Seap Dalli Cardillo Aragona cede di schianto, sotto le bordate di Ituma e Adelusi, servite egregiamente da capitan Pelloia. Il set non ha storia e termina quasi subito con il punteggio di 10-25.
Il terzo parziale è bello e avvincente con ottime giocate da entrambi i sestetti. La Seap Dalli Cardillo Aragona torna prepotentemente nel match ed è avanti 8-4 prima e 16-12 a metà set. La squadra di casa gestisce benissimo i momenti decisivi e continua a comandare il set: 21-16. L’Aragona si esalta nel finale con Zech e Stival pronte a mettere a terra i palloni della volata finale: 25-18.
Il Club Italia Milano parte forte nel quarto set, complice un leggero calo fisico e di concentrazione delle padrone di casa: 6-8. Poi rimonta e soprasso Aragona con i fondamentali del muro e della ricezione/difesa in grande spolvero: 16-12. La Seap Dalli Cardillo rimane concentratissima e non sbaglia praticamente nulla: 21-16. Sussulto finale delle ospiti che cercano, ma non trovano la rimonta: 23-19. Aragona chiude set e partita al secondo tentativo, 25-20 ed esplode la gioia per la più bella vittoria ottenuta fin qui al PalaMoncada.
A fine gara la società della Seap Dalli Cardillo Aragona ha premiato la migliore in campo e la migliore top scorer del match, grazie alla fattiva collaborazione degli sponsor CVA di Canicattì e Blanco Azienda Dolciaria di Niscemi. Il premio MVP CVA Canicattì, con il prestigioso vino Centuno in versione magnum, è andato all’opposto del Club Italia CRAI Milano Anna Adelusi, mentre il premio Top Scorer del match “Dolcemente Blanco”, la gustosissima colomba al limone, è stato vinto dall’opposto della Seap Dalli Cardillo Aragona, Sara Stival. Entrambi i riconoscimenti sono stati consegnati dal Vice Presidente della Seap Dalli Cardillo Aragona, Gaetano Collura.

Nel giorno della Santa Pasqua alle ore 18 la Fortitudo Agrigento non si ferma e si appresta a giocare un derby insidioso come quello contro la Cestistica Torrenovese al Palaluxor di Torrenova. La 27ma giornata di campionato arriva dopo la vittoria contro Pozzuoli ed il derby perso contro Ragusa ma la squadra di coach Catalani rimane avanti di 10 punti su Ruvo di Puglia e 12 su Ragusa e Bisceglie ma quest’ultima con due match in meno giocati. La vittoria contro Pozzuoli ha ridato energia e fiducia alla squadra ma coach Catalani non vuole che la squadra si culli dei dieci punti di vantaggio sulla seconda: “Torrenova è una formazione di grande qualità, reduce da 3 sconfitte, le ultime delle quali arrivate al temine di due gare tiratissime in cui la formazione di coach Bartocci ha lottato fino all’ultimo possesso. Dal punto di vista offensivo hanno tanti giocatori che possono rendersi pericolosi nel loro sistema e questo richiederà un impegno importante sia sotto il profilo mentale che fisico. Dovremo ripartire dalla nostra difesa, che dovrà essere più incisiva e soprattutto più continua rispetto a quella di domenica scorsa; il controllo dei rimbalzi e la difesa uno contro uno  saranno le chiavi della nostra partita”.

La Corte d’Appello di Palermo – Sezione Lavoro, ribaltando la precedente sentenza del Tribunale di Agrigento che ha disposto il reintegro nel posto di lavoro, ha riconosciuto invece come legittimo il licenziamento di un altro autista dipendente della Tua, l’Azienda Trasporti urbani, di Agrigento. La stessa Azienda commenta: “Il riconoscimento odierno della legittimità del licenziamento è l’ultimo di una serie di decisioni che riformano altre sentenze del Tribunale di Agrigento e dichiarano la legittimità dei licenziamenti irrogati dalla Tua. Con l’ultima sentenza la Corte d’Appello di Palermo ha confermato il licenziamento di tutti gli autisti rinviati a giudizio e attualmente sotto processo penale”. Nel 2017 la Tua, avvalendosi di un’agenzia investigativa, ha denunciato una serie di condotte, ritenute illecite, poste in essere da alcuni autisti, come la vendita a bordo di titoli di viaggio di tariffa A, che non possono essere venduti a bordo, invece di quelli in loro dotazione di tariffa B, e l’appropriazione di somme di denaro derivanti dalla vendita dei biglietti. Ecco perché la Tua ha licenziato gli autisti denunciandoli anche alla Procura della Repubblica di Agrigento.

Ieri a Licata, personale della Polizia di Stato ha eseguito una ordinanza che ha disposto la misura alternativa della detenzione domiciliare, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, a carico di un cinquantenne licatese, pregiudicato,  

Il pregiudicato dovrà scontare 6 mesi di reclusione a seguito di sentenza comminata dal Tribunale di Agrigento, divenuta definitiva, poiché resosi responsabile del reato di furto aggravato, accertato nel 2016 dal personale del Commissariato di P.S. di Licata.

Espletate le formalità di rito, su disposizione della A.G., il sottoposto è stato condotto presso la sua abitazione ove dovrà permanere in regime di detenzione domiciliare.

Un male incurabile lo ha portato via nel giro di pochissimi mesi senza scampo.

Stamani, alle prime luci dell’alba, all’ospedale di Agrigento, il cuore di Ciccio Pullara 67 anni, storico combattente politico e “cesellatore” raffinato, ha smesso di battere. Sempre pronto al dialogo, detestava le beghe politiche alle quali i suoi interventi portavano sempre alla ricucitura. Insomma un vero riferimento politico che ha fatto del dialogo una vera ragione di vita. Lo spirito di gruppo e la lealtà sono stati suoi punti di riferimento.

I funerali avranno luogo martedi alle ore 16,00 nella chiesa della Madonna Provvidenza (della luna).

Cordoglio alla famiglia da parte della redazione di sicilia24h.it

 

 

Si infoltisce sempre più la schiera dei candidati a sindaco di Palermo. E il commissario regionale della Dc Nuova, Totò Cuffaro, commenta: “Non ricordo quanti erano i cavalieri della Tavola Rotonda, quel che è sicuro è che a Palermo ci sono già 7 candidati a sindaco nel centrodestra: Cascio, Scoma, Lentini, Lagalla, Faraone, Varchi e perché no, anche Romano. Palermo non è certo Camelot. Credo che la soluzione migliore, affinché Camelot non cada nelle mani di Mordred (la sinistra post orlandiana), sia che i cavalieri-candidati si chiudano nella sala del regno e, seduti intorno alla Tavola Rotonda, e senza i Merlino (partiti però senza magie), scelgano fra loro “Il Lancillotto”. E sia solo lui a cimentarsi nella sfida per riconquistare Camelot-Palermo. Lo dico con umiltà sapendo di non essere Parsifal”.