“Parlare di miracoli, specialmente di questi tempi, dove tutto sembra precipitare nella indifferenza dell’essere umano per ogni cosa che riguarda gli altri, è surreale. Quando però accade il miracolo, ci si riscopre Cattolico, Cristiano, credente. Si corre subito in Chiesa, ci si fa il segno della Croce tre volte. Del resto, il miracolo, è un fatto che si ritiene dovuto a un intervento soprannaturale, in quanto supera i limiti delle normali prevedibilità dell’accadere o va oltre le possibilità dell’azione umana. Quando il miracolo ci passa accanto, e puoi toccarlo con le mani rimani meravigliato. A bocca aperta. Come può essere accaduto che 113 bambini disabili sono improvvisamente guariti? Bambini disabili che lo scorso anno erano seguiti scrupolosamente dagli assistenti all’igiene personale, in base agli accertamenti delle Commissioni mediche di cui all’art. 5 del D.Lgs. 66 “l’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica”. Un accertamento che serve a verificare l’eventuale sussistenza delle condizioni di “gravità”, condizioni specificate dalla legge n. 104/1992 (art. 3, c. 3): “Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”. Qualcuno dirà: li hanno “presi in carico” gli ATA. Gli ATA non possono occuparsi degli studenti disabili gravi. Non rientra nei loro compiti. Però ci sono i GLO, Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione, istituito a livello di singola istituzione scolastica e per ogni alunno in situazione di disabilità. I GLO hanno un potere che deriva dalla competenza di merito, in quanto di tale organo collegiale sono parte sia la componente scolastica sia la componente delle “indefettibili competenze medico-psichiatriche” (infatti il GLO si completa con “il necessario supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare”: D.Lgs. 66, art. 9. comma 10). A questo punto, bisogna pensarle tutte: la loro “scomparsa” è riconducibile alla mancanza di fondi? Nel merito c’è stato un intervento (soldi) nella legge finanziaria regionale. Allora si tratta di competenze? A questo proposito, sono intervenuti chiarimenti a tutti i livelli, compresi il Ministro dell’istruzione, l’assessorato alla Famiglia, la Commissione regionale, tutti a sottolineare e confermare come la responsabilità del servizio sia delle amministrazioni comunali. Allora si tratta di un Miracolo ? In questo intrico di elementi arruffati e confusi, dove improvvisamente guariscono almeno un centinaio di ragazzi con disabilità gravi e gravissime, possiamo dedurre che nella splendida Città di Trapani, si è compiuto un Miracolo”.
Lo dichiara Aldo Mucci