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Nel giorno della Santa Pasqua alle ore 18 la Fortitudo Agrigento non si ferma e si appresta a giocare un derby insidioso come quello contro la Cestistica Torrenovese al Palaluxor di Torrenova. La 27ma giornata di campionato arriva dopo la vittoria contro Pozzuoli ed il derby perso contro Ragusa ma la squadra di coach Catalani rimane avanti di 10 punti su Ruvo di Puglia e 12 su Ragusa e Bisceglie ma quest’ultima con due match in meno giocati. La vittoria contro Pozzuoli ha ridato energia e fiducia alla squadra ma coach Catalani non vuole che la squadra si culli dei dieci punti di vantaggio sulla seconda: “Torrenova è una formazione di grande qualità, reduce da 3 sconfitte, le ultime delle quali arrivate al temine di due gare tiratissime in cui la formazione di coach Bartocci ha lottato fino all’ultimo possesso. Dal punto di vista offensivo hanno tanti giocatori che possono rendersi pericolosi nel loro sistema e questo richiederà un impegno importante sia sotto il profilo mentale che fisico. Dovremo ripartire dalla nostra difesa, che dovrà essere più incisiva e soprattutto più continua rispetto a quella di domenica scorsa; il controllo dei rimbalzi e la difesa uno contro uno  saranno le chiavi della nostra partita”.

La Corte d’Appello di Palermo – Sezione Lavoro, ribaltando la precedente sentenza del Tribunale di Agrigento che ha disposto il reintegro nel posto di lavoro, ha riconosciuto invece come legittimo il licenziamento di un altro autista dipendente della Tua, l’Azienda Trasporti urbani, di Agrigento. La stessa Azienda commenta: “Il riconoscimento odierno della legittimità del licenziamento è l’ultimo di una serie di decisioni che riformano altre sentenze del Tribunale di Agrigento e dichiarano la legittimità dei licenziamenti irrogati dalla Tua. Con l’ultima sentenza la Corte d’Appello di Palermo ha confermato il licenziamento di tutti gli autisti rinviati a giudizio e attualmente sotto processo penale”. Nel 2017 la Tua, avvalendosi di un’agenzia investigativa, ha denunciato una serie di condotte, ritenute illecite, poste in essere da alcuni autisti, come la vendita a bordo di titoli di viaggio di tariffa A, che non possono essere venduti a bordo, invece di quelli in loro dotazione di tariffa B, e l’appropriazione di somme di denaro derivanti dalla vendita dei biglietti. Ecco perché la Tua ha licenziato gli autisti denunciandoli anche alla Procura della Repubblica di Agrigento.

Ieri a Licata, personale della Polizia di Stato ha eseguito una ordinanza che ha disposto la misura alternativa della detenzione domiciliare, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, a carico di un cinquantenne licatese, pregiudicato,  

Il pregiudicato dovrà scontare 6 mesi di reclusione a seguito di sentenza comminata dal Tribunale di Agrigento, divenuta definitiva, poiché resosi responsabile del reato di furto aggravato, accertato nel 2016 dal personale del Commissariato di P.S. di Licata.

Espletate le formalità di rito, su disposizione della A.G., il sottoposto è stato condotto presso la sua abitazione ove dovrà permanere in regime di detenzione domiciliare.

Un male incurabile lo ha portato via nel giro di pochissimi mesi senza scampo.

Stamani, alle prime luci dell’alba, all’ospedale di Agrigento, il cuore di Ciccio Pullara 67 anni, storico combattente politico e “cesellatore” raffinato, ha smesso di battere. Sempre pronto al dialogo, detestava le beghe politiche alle quali i suoi interventi portavano sempre alla ricucitura. Insomma un vero riferimento politico che ha fatto del dialogo una vera ragione di vita. Lo spirito di gruppo e la lealtà sono stati suoi punti di riferimento.

I funerali avranno luogo martedi alle ore 16,00 nella chiesa della Madonna Provvidenza (della luna).

Cordoglio alla famiglia da parte della redazione di sicilia24h.it

 

 

Si infoltisce sempre più la schiera dei candidati a sindaco di Palermo. E il commissario regionale della Dc Nuova, Totò Cuffaro, commenta: “Non ricordo quanti erano i cavalieri della Tavola Rotonda, quel che è sicuro è che a Palermo ci sono già 7 candidati a sindaco nel centrodestra: Cascio, Scoma, Lentini, Lagalla, Faraone, Varchi e perché no, anche Romano. Palermo non è certo Camelot. Credo che la soluzione migliore, affinché Camelot non cada nelle mani di Mordred (la sinistra post orlandiana), sia che i cavalieri-candidati si chiudano nella sala del regno e, seduti intorno alla Tavola Rotonda, e senza i Merlino (partiti però senza magie), scelgano fra loro “Il Lancillotto”. E sia solo lui a cimentarsi nella sfida per riconquistare Camelot-Palermo. Lo dico con umiltà sapendo di non essere Parsifal”.

L’associazione ambientalista “MareAmico” di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, rilancia le motivazioni contro la costruzione del rigassificatore a Porto Empedocle dalla Soprintendenza ai Beni culturali e paesaggistici di Agrigento, e aggiunge ribadendo: “Intorno questa vicenda sono nate tante fake news: una riguarda ‘fantomatici posti di lavoro’, l’altra millanta: ‘anacronistiche prospettive industriali’. Occorre fare chiarezza partendo dai punti fermi. Le uniche certezze sono rappresentate dal fatto che il progetto in questione prevede un impianto di rigassificazione da costruire a terra, a circuito aperto. Significa che l’impianto restituirebbe in mare grossi quantitativi di acqua più fredda e clorata. Per tradurre le parole in numeri: 600.000 metri cubi al giorno di acque trattate con cloro che rilascerebbero in mare sostanze tossiche e mutagene. Tutto questo avrebbe conseguenze inevitabili: l’impoverimento del mare ed anche la formazione di fastidiose schiume che sconsiglierebbero la balneazione”.

E menomale che è piazza della Pace! A Favara, in piazza della Pace, luogo di movida notturna, una ventina di giovani hanno ritenuto cosa buona e giusta, incuranti anche del Venerdì Santo, di scontrarsi a calci e pugni. Si è reso necessario l’intervento di una pattuglia dei carabinieri della locale Tenenza. A rinforzo sono intervenuti anche i militari della Compagnia di Agrigento. I belligeranti, appena accortisi dell’arrivo dei Carabinieri, sono fuggiti dileguandosi. Non vi è notizia di alcun ferito.

Ad Agrigento, nottetempo, intorno alle ore 3:30, ad un uomo di 24 anni, per cause in corso di accertamento, è sfuggito il controllo del suo scooter, e si è schiantato contro un muretto in via Imera, nei pressi di un punto di sosta dell’autobus urbano, sbattendo violentemente la testa. E’ stato soccorso e trasportato in ospedale, al “San Giovanni di Dio”. La prognosi sulla vita è riservata. Sul posto, allarmati da alcuni passanti, sono intervenuti i Carabinieri e i Sanitari del 118.

La legge, com’è noto, attribuisce ai comuni la competenza a determinare le circoscrizioni delle sedi farmaceutiche qualora, in sede di revisione della pianta organica delle farmacie, risultano mutamenti nella distribuzione della popolazione del Comune.

Ebbene, quanto sopra è ciò che sarebbe dovuto avvenire nel Comune di Aragona, la cui pianta organica risalirebbe al ben lontano 1998. E ciò specie in considerazione del fatto che, il tessuto urbano del Comune di Aragona si è esteso in aree sempre più periferiche con conseguente abbandono da parte della popolazione delle aree del centro storico, laddove attualmente insistono la gran parte delle farmacie del paese.

Preso atto delle mutate condizioni demografiche della Città di Aragona degli ultimi anni, il dott. I. P. avanzava all’amministrazione richiesta di procedere ad una revisione della pianta organica delle farmacie operanti sul territorio comunale. Sennonché l’istanza rimaneva lettera morta negli uffici comunali, cagionando così un’evidente disagio alle farmacie, ma soprattutto ai cittadini del Comune di Aragona costretti a spostarsi per poter fruire delle farmacie del paese.

Stante l’inerzia dell’amministrazione, il farmacista, assistito dagli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, agiva in giudizio per il riconoscimento dell’illegittimità del silenzio serbato dal Comune di Aragona ed ordinare allo stesso di procedere alla revisione della pianta organica delle farmacie della città.

In particolare, gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno tra l’altro sostenuto che, la ridefinizione dei confini delle circoscrizioni costituirebbe un atto dovuto da parte del Comune, in base al combinato disposto di cui agli articoli 2, l. n. 475/1968, e 5, l. n. 162/1991, per via del mutato assetto demografico, topografico e socio-economico.

I Giudici amministrativi d’appello, alla luce delle vigenti disposizioni legislative, hanno dato atto che “… il legislatore statale attribuisce ai comuni il compito di individuare le zone in cui collocare le farmacie, espressione del principio di sussidiarietà verticale di cui all’art. 118, comma 1, Cost., coerentemente con l’esigenza di assicurare un ordinato assetto del territorio, corrispondente ai bisogni effettivi della collettività, compito che si estrinseca in valutazioni discrezionali compiute dall’ente locale”

Pertanto, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, accogliendo le argomentazioni degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha ordinato al Comune di Aragona, di procedere – entro 90 giorni – ad una “una ri-fissazione dei confini territoriali delle tre sedi farmaceutiche”, tenendo conto dei “criteri previsti dalla legge” e degli “intervenuti mutamenti significativi nella distribuzione della popolazione comunale”.

Il CGA ha anche disposto, nell’ipotesi di inerzia del Comune di Aragona, che a tale riperimetrazione provveda – in via sostitutiva ed entro l’ulteriore termine di 120 giorni – l’Assessorato delle autonomie locali e della funzione pubblica, a tal fine nominato commissario ad acta.

Per effetto della suddetta sentenza, dunque, i confini delle sedi farmaceutiche di Aragona verranno finalmente rideterminati, in modo da garantire l’equa e capillare distribuzione del servizio farmaceutico sul territorio comunale.

Ad Agrigento nel carcere “Pasquale Di Lorenzo”, in contrada Petrusa, è accaduto che un giovane detenuto di Canicattì ha tentato di evirarsi. L’intervento tempestivo degli agenti di Polizia penitenziaria ha evitato che l’atto auto-lesionistico fosse del tutto compiuto. Lui è stato subito trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” dove i medici gli hanno applicato 27 punti di sutura alle ferite. In altre occasioni gli agenti di Polizia penitenziaria hanno scongiurato altri tentativi di suicidio.