Redazione Ag, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 45 di 2684
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Benvenuti gli architetti nel novero di quanti , nonostante la storica rassegnazione di parte della nostra politica capiscono che l’aeroporto,  nonostante  la gelosia morbosa ( avidità  di incassi ) dei due Aeroporti di PA e CT   rappresenta l’unica  infrastruttura realizzabile con il costo di due o tre kilometri di autostrada . I detrattori ” per sentito dire ” che continuano ad affermare dei presunti ostacoli , sentiti da qualcuno che non conosce i documenti né la vicenda nella reale articolazione temporale .
È  vero che i due aeroporti monopolisti hanno il sacro terrore di perdere anche un solo passeggero afferente al bacino agrigentino ( residenti e turisti ) ma è pur vero che dire che l’aeroporto ” non c’è lo fanno fare ” vuol dire che l’intera deputazione agrigentina nello scacchiere regionale non conta o non ha contato molto .
Servirebbe un minimo di orgoglio e/o amore per  questa martoriata terra per creare ( tra i vari partiti ) una solida sinergia tra le diverse anime politiche , maggioranza ed opposizione responsabili . È  possibile e dobbiamo crederci , ci sono dei segnali positivi  vogliamo avere fiducia nel buonsenso di tutti .
Amiamo Agrigento e la sua Provincia
Ing. Piero Hamel

Ad Agrigento ignoti ladri hanno tagliato la catena e il catenaccio all’ingresso del cantiere e hanno rubato parte del ponteggio usato dall’impresa attualmente impegnata nei lavori di ripristino delle pile del viadotto Morandi. E’ stata sporta una denuncia alla Stazione dei Carabinieri di Agrigento da parte dell’amministratore dell’impresa. La zona è priva di impianti di video-sorveglianza. Indagini in corso.

Un panettiere di Canicattì di 48 anni ha denunciato gli estorsori che lo hanno costretto a cessare la sua attività. Adesso, grazie alla Prefettura di Agrigento e al Comitato di vigilanza del ministero dell’Interno, ha ricevuto i soldi del fondo di solidarietà per gli oppressi da racket e usura, e gli è stato concesso un mutuo a tasso zero tramite cui è prossimo ad avviare un nuovo panificio, che sarà inaugurato domani, mercoledì 5 aprile, alle ore 13 a Canicattì a conclusione del convegno, alle ore 10:30, al Teatro Sociale, intitolato: “Denunciare conviene! La denuncia volano dell’economia territoriale”, organizzato dall’associazione antiracket e antiusura “Sos Impresa – Rete per la legalità Aps” in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Interverranno, tra gli altri, il Commissario nazionale di governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, prefetto Maria Grazia Nicolò, il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, l’arcivescovo Alessandro Damiano, il sindaco Vincenzo Corbo, e il presidente nazionale Sos impresa, Luigi Cuomo. Dopo il convegno, alle ore 13, sarà piantato in viale Saetta un albero della legalità e sarà inaugurato il panificio.

Un elicottero della Guardia costiera, sollevandosi in volo cinque volte, ha con altrettanti interventi recuperato 32 migranti, fra cui 4 donne e 1 bambino, in balia delle onde a ridosso dell’isolotto di Lampione, nei pressi di Lampedusa. Il mezzo volante è intervenuto perché il mare forza 6 ha reso oltremodo pericoloso l’abbordaggio della barca, di 7 metri, dei migranti da parte delle motovedette. Il gruppo dei 32 è composto da persone originarie di Camerun, Costa d’Avorio, Guinea e Mali.

Ad Agrigento una pesante parte di calcinaccio è precipitata dal muro che sorregge via delle Torri, a ridosso di piazza Stazione o Marconi. E’ atterrata sul tetto di un’automobile Citroen parcheggiata. Solo danni. Nessun ferito. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia Ferroviaria, della Polizia Municipale, e i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento che, in accordo con la Protezione civile e i tecnici comunali, hanno rimosso altre parti pericolanti arrampicandosi con un autogrù e ripristinando lo stato di sicurezza.

“Sono convinto che i tempi per la realizzazione di un AEROPORTO AD AGRIGENTO siano maturi.
Per questo, metterò in essere tutte le azioni necessarie all’instaurazione di un percorso che vada in tale direzione.????????
Invito tutti a fare squadra affinché questa sia l’occasione giusta per colmare la drammatica carenza infrastrutturale della nostra provincia”.
Lo dichiara LillO pIsano, onorevole del Gruppo Misto alla Camera dei Deputati.

Alessio Boni e Serra Yilmaz sono i protagonisti di Don Chisciotte, adattamento di  Francesco Niccolini, per la regia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer , in scena al Teatro Pirandello di Agrigento, martedì 4 aprile, alle 20,30, e mercoledì 5 aprile, alle 17,30.

Lo spettacolo, liberamente ispirato all’iconico e visionario romanzo di Cervantes, narra le strabilianti avventure di un eroe fuori dal tempo, il cui spirito, infiammato dalla lettura dei poemi cavallereschi, anela a epiche imprese. Alessio Boni vive con ardore i panni e l’armatura del cavaliere errante accanto alle eclettica e raffinata Serra Yilmaz nel ruolo del fido scudiero Sancho Panza, giovane contadino simbolo di purezza di cuore, la cui saggezza di matrice popolare contrasta con la lucida e nobile follia di Don Chisciotte. Forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da andare controcorrente, che meritano di essere ricordati in eterno, come si legge nelle note di regia: “Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici.


La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani.  L’animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L’uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire?  Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l’ha reso immortale”.
Spettacolo imperdibile con : MARCELLO PRAYER, FRANCESCO MEONI, PIETRO FAIELLA, LILIANA MASSARI, ELENA NICO, NICOLÓ DIANA (Ronzinante)

Rita Monella, già consigliere comunale di Palazzo dei Giganti,  è stata nominata segretaria cittadina della Lega per il Comune di Agrigento. Ad affidarle l’incarico, il Commissario provinciale del partito, Carmelo D’Angelo, d’intesa con il Commissario regionale, Annalisa Tardino. “Non potevamo fare scelta migliore per rilanciare la nostra proposta politica nella città capoluogo – affermano i due dirigenti della Lega –  la figura di Rita Monella, a cui va il nostro sentito apprezzamento e ringraziamento per avere accettato la sfida,  è la sintesi perfetta per coniugare i valori e le strategie programmatiche  che caratterizzano la linea del partito. Potrà contare pienamente sulla nostra fattiva e proficua collaborazione  – assicurano D’Angelo e Tardino – consapevoli che la sua passione e la sua esperienza, accompagnate dalle indubbie qualità umane, culturali  e professionali,  sono garanzia di serietà, condizione necessaria per dare, attraverso la partecipazione e il coinvolgimento,  vigore e slancio alla Lega nella città dei templi, nella quale crediamo e intendiamo puntare per ritagliarci un ruolo attivo e propositivo nell’ottica di fornire risposte concrete rispetto alle legittime esigenze e istanze  provenienti dal territorio”.  Rita Monella, pedagogista professionista, da qualche anno ormai in orbita Lega, assume la leadership cittadina in concomitanza con la proclamazione di “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”. “Un onore, un orgoglio, ma certamente una maggiore responsabilità”: queste le sue prime parole dopo l’investitura  a segretaria cittadina.  “L’amore per la mia città è tantissimo – aggiunge – non risparmierò tempo ed energie per dare il mio contributo affinché questa nostra amata terra possa finalmente trarre da questo prestigioso riconoscimento  i meritati benefici in termini sociali ed economici. Ma non solo. Ovviamente mi metterò al servizio del partito e delle istituzioni locali nell’interesse esclusivo della comunità. Mi preme ringraziare profondamente il sindaco D’Angelo e l’Europarlamentare Tardino, nelle vesti rispettivamente di Commissario provinciale  e Commissario regionale del partito, per la fiducia accordatami e la stima riposta nei miei confronti”.

Nell’ambito dell’attività distrettuale della Fidapa Distretto Sicilia, si è svolta presso l’Hotel Excelsior Palace di Taormina, la presentazione del libro #Cantoanima della Professoressa Irene Catarella, meglio conosciuta negli ambienti intellettuali come la poetessa dell’#. Il libro, edito da Giorgio Mondadori, con testo inglese a fronte, ha rivoluzionato la poesia rivestendola con gli abiti della contemporaneità per fare sentire ai giovani come sia qualcosa che appartiene loro visceralmente perché è #madrefiglia, per usare un neologismo della Catarella, dei nostri giorni. La Catarella è nella storia della Fidapa (Federazione Donne Arti Professioni Affari) la prima Responsabile Task Force Comunicazione, portavoce corale delle sezioni e della vulcanica Presidente Carmela Lo Bue organizzatrice della due giorni taorminesi che ha visto pure svolgersi un Convegno sull’uso corretto del linguaggio al femminile nel cinema, il Consiglio e l’Assemblea dell’Associazione. Ai saluti della Lo Bue, che ha elogiato la Catarella come sua insostituibile collaboratrice, generosa, creativa e ineccepibile nel suo ruolo, sono seguiti quelli della Presidente della Fidapa di Taormina Paola Costa che ha donato una cadeau alla Presidente distrettuale a nome della sua sezione. L’autrice ha dialogato con la Giornalista Lucia Gaberscek, fidapina della sezione di Taormina che ha presentato in modo perfetto la poetessa sia come persona che ha sconfitto la Sindrome di Ménière che l’ha colpita giovanissima sia grazie all’arte che grazie alla fede, diventando un’opportunità che l’ha spronata a dare voce agli ultimi, agli oppressi, a chi soffre, per essere poeta-eroe che risveglia le coscienze e spinge tutti a impegnarsi per migliorare il mondo, ma anche come creatrice di versi originali e unici sia per l’uso dell’# che per i neologismi nati dall’unione di più parole che assumono un’identità che va oltre i termini che li compongono, come già si evince dal titolo del libro. Presenti le Presidenti delle oltre 90 sezioni siciliane insieme alle loro socie con le quali la Catarella ha realizzato vari progetti, come le Locandine Video “Per ogni donna vittima di violenza nasce un fiore” per il 25 novembre 2022 e “Donne di ieri, Donne di oggi, Donne per il Domani” per l’8 Marzo 2023, ma anche come “Uno Scatto per l’arte” che ha coinvolto le socie young e che è stato portato alla Camera dei Deputati dalla Presidente Nazionale Fidapa Fiammetta Perrone. #Cantoanima è stato definito da Massimo Gramellini “un’interessante raccolta di poesie fondata sulla ricerca di un linguaggio nuovo” e contiene poesie di diversi argomenti, dall’amore a temi molto impegnativi, come la lotta contro la violenza sulle donne e la Shoah. La Catarella ha voluto leggere alcune sue liriche tra cui #Consapevoleumano di cui riportiamo alcuni versi: …Non siamo #robotmetalli semplici automi/ ma #carneinverbata tuonante emozioni.

La Costa del Mito con la DMO Distretto Turistico Valle dei Templi è stata tra i protagonisti di Agri e Slow Travel Expo, che si è conclusa ieri, 2 aprile, alla Fiera di Bergamo. Dedicata al turismo slow, active e outdoor Agri e Slow Travel Expo raccoglie le proposte più significative del turismo slow, outdoor ed esperienziale.

A promuovere la Costa del Mito, da Selinunte a Gela, nel corso di un talk, organizzato nello stand della Regione Siciliana, è stato Pierfilippo Spoto, travel designer e fondatore di Val di Kam, uno dei massimi esperti di turismo esperienziale.

“La nostra presentazione – ha dichiarato – è stata tra le più seguite, anche perché lo stand Sicilia attira sempre, anche in fiere di questo settore. Il pubblico è accorso numeroso per complimentarsi per la proclamazione di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2025 e per conoscere gli eventi e le iniziative che si svolgeranno in tutto il territorio della provincia. Una sensibilità spiegabile anche dal fatto che  Bergamo e Brescia sono Capitale italiana della Cultura 2023, quindi quest’anno le due città stanno già vivendo gli effetti concreti dell’importante riconoscimento.

Abbiamo parlato dei cammini, che sono strutturati nell’agrigentino con guide naturalistiche ed esperienziali, ma anche della Magna Via Francigena che parte da Palermo e del suo tratto agrigentino che interessa San Giovanni Gemini, Cammarata, Comitini, Racalmuto, Aragona, Joppolo Giancaxio e Agrigento. Abbiamo presentato anche le due diramazioni che partono da Agrigento e giungono nel Siracusano e nel Trapanese. Abbiamo presentato la Costa del Mito, come un filo conduttore che lega Selinunte a Gela, con i parchi archeologici, i cammini, i borghi di Contessa Entellina, Sambuca, Caltabellotta, Burgio, Cianciana, e tutta l’area dei Monti Sicani, che si estende nell’entroterra di Agrigento. Abbiamo presentato la sentieristica del Gal Sicani che è in corso di definizione, un itinerario di 450 chilometri che parte dalla Città dei Templi e offre diverse soluzioni.

Abbiamo anche messo in evidenza il valore apportato al territorio da chi vive i luoghi – ha proseguito Pierfilippo Spoto – : ciò che ha fatto la differenza in questi anni è stato proprio l’aver puntato non sul ‘dove’ ma su ‘con chi vivere l’esperienza’. Particolare interesse ha suscitato  nei tour operator e nei giornalisti quel tratto della Costa del Mito che va da Ribera a Punta Bianca e comprende Capo Bianco (Eraclea Minoa), Dama Bianca (Riserva di Torre Salsa di Siculiana), Scala dei Turchi (Realmonte), Punta Bianca (Agrigento-Palma di Montechiaro). Ho detto, scherzando, che noi vendiamo itinerari sulle nuvole, facendo riferimento alle bianche scogliere che interrompono i 150 chilometri di sabbia dorata. Con lo chef Santo Manetta abbiamo presentato e offerto una degustazione di pietanze della tradizione locale. Per più di due ore abbiamo intrattenuto gli ospiti dello stand parlando di minni di virgini, di cassate, di cannoli, di formaggi pecorini, di vastedda del Belìce, e di tante altre peculiarità del territorio, ma anche di mandorle, olio, vino, e del Mandorlo in Fiore, tornato quest’anno al suo splendore”.