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Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, si è dimesso oggi per candidarsi alla presidenza della Regione alle prossime elezioni in autunno. Nel corso di una conferenza, tra l’altro, ha affermato: “Lascio una città che ha raggiunto molti obiettivi ed è competitiva e più credibile dal punto di vista finanziario. Siamo riusciti ad evitare il dissesto. Io mi do 10 e lode perché le condizioni nelle quali ho operato erano molto difficili. Non avevo nemmeno un consigliere comunale dalla mia parte. Avrei potuto fare come hanno fatto in passato altri, ovvero piazzare qualche parente di qualche consigliere nelle società partecipate dal Comune per ottenere la maggioranza, ma non sarei stato più credibile. Non lascerò mai Messina: mi è stata vicina quando dopo essere stato eletto deputato regionale sono stato arrestato, e mi ha votato comunque perché credeva in me”.

La nave umanitaria “Ocean Viking”, della organizzazione non governativa francese Sos Mediterranèe, ha effettuato nel corso delle ultime ore quattro interventi di salvataggio in mare al largo della Libia. A bordo della nave, al momento, si contano 228 migranti recuperati da imbarcazioni in difficoltà. E’ assai probabile, come nei precedenti casi, che la nave francese si diriga adesso verso le coste siciliane alla ricerca, con indicazione del ministero dell’Interno italiano, di un porto sicuro dove sbarcare.

I fondi del PNRR potrebbero cambiare il volto della sanità siciliana, la programmazione interesserà l’assistenza sanitaria territoriale, verranno create nuove strutture dalle Case di Comunità agli Ospedali di Comunità e anche nuove Centrali Operative Territoriali, nonché l’innovazione tecnologica.
“La paura che emerge è che lo stesso piano possa non trovare accoglimento e condivisione a livello centrale”.
Il timore è del deputato regionale della Lega e vicepresidente della commissione sanità all’Ars, Carmelo Pullara, che chiede un’audizione urgente del direttore generale dell’Agenas in commissione.
“La querelle nata sulla gestione della programmazione dei fondi del PNRR per la sanità- continua Pullara- al netto delle attività di audizione che si stanno svolgendo e che si svolgeranno, condivise anche dallo scrivente, ma che riguardano un contributo territoriale, fanno temere sul mancato accoglimento dal governo centrale. Anche perché le cronache di stampa mostrano possibili strabismi tra le decisioni tecniche e quelle politiche. Non a caso è da citare l’intervento del Vescovo di Caltanissetta che nella sua lettera irrompe prepotentemente sulla gestione della sanità definendola come una azione per incrementare il bacino di voti scrivendo testualmente “Sul Pnrr per la sanità squallido spettacolo elettorale .
Il decreto del 6 agosto scorso del ministero dell’economia- spiega il deputato della LEGA- reca l’assegnazione alle singole amministrazioni delle risorse finanziare per l’attuazione degli interventi di cui sono titolari e prevede che le amministrazioni coinvolte adottino ogni iniziativa necessaria ad assicurare l’efficace e corretto utilizzo di tali risorse e la tempestiva realizzazione degli interventi, secondo il cronoprogramma previsto dal PNRR. In particolare- conclude Pullara- spetta all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, quale tramite per il Ministero della Salute, l’attuazione degli interventi relativi alla Missione 6 Salute che si articola in 2 componenti fondamentali: Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale; Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale (SSN).” Lo stanziamento è pari a 796 milioni di euro. Non possiamo farci sfuggire questa opportunità e permettere ancora una gestione miope della sanità come quella che si è fatta dall’inizio legislatura prima, durante e dopo il periodo pandemico.

“Mi sono arrivate diverse offerte sia di una vicepresidenza della Regione e dell’assessorato al bilancio, sia eventualmente una nomina come sottosegretario in futuri governi nazionali. Questo perché hanno capito che condizioneremo gli equilibri: parte difatti l’operazione Movimento meridionalista, sono già pronti la denominazione e i loghi e Messina sarà il fulcro. La mia candidatura alla presidenza della Regione sta facendo tremare i palazzi”.
Lo ha dichiarato Cateno De Luca, Sindaco di Messina dimissionario e candidato alla presidenza della Regione Siciliana.

5.062 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 36.314 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 5.945. Il tasso di positività scende al 13,9 ieri era al 15,5%. L’isola è al quarto posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 260.006 con un decremento di 18.792 casi. I guariti sono 24.245 mentre le vittime sono 12 e portano il totale dei decessi a 9.036. Sul fronte ospedaliero sono 1.409 ricoverati, in terapia intensiva sono 115.

Questi i dati nei Comuni capoluogo: Palermo con 1.178 casi, Catania 1.118, Messina 994, Siracusa 580, Trapani 651, Ragusa 359, Caltanissetta 206, Agrigento 295, Enna 84.

Dopo il rinvio di inizio anno con il big match tra la Fortitudo Agrigento e Bisceglie arriva un altro rinvio, questa volta nella trasferta contro la Virtus Ragusa che sarebbe andata in scena domenica alle ore 18. Verrà rinviata a data da destinarsi. La motivazione anche questa volta è legata alla pandemia ed alla positività in casa Ragusa. La Fortitudo riprenderà il suo percorso alla caccia della sedicesima vittoria consecutiva domenica prossima contro Salerno, già affrontata due volte in stagione tra campionato e Supercoppa, entrambe vinte.

Chiarastella e compagni arrivano da un periodo strepitoso sotto il profilo dei risultati ma con prestazioni altalenanti, basti pensare che gli ultimi due match contro Molfetta e Ruvo di Puglia sono arrivati all’overtime. Questa pausa forzata permetterà agli uomini di coach Catalani di rifiatare e ritrovare le energie necessarie per affrontare questa seconda parte di stagione, con la Coppa Italia che inizia tra meno di un mese con il match contro Rieti ed un posto da conquistare nei playoff per tornare in Serie A2.

La “piazza” paga. Ci sono voluti mesi di sit-in ,presidi, scioperi della fame, incontri con l’Ufficio scolastico Regionale e perché  no, anche l’intervento della Prefettura di Trapani, la quale con il suo assordante silenzio, ci ha dato più forza per portare avanti un sacrosanto diritto: l’inclusione scolastica dei bambini disabili gravi. Ci sono volute più audizioni alla Commissione speciale di indagine e di studio per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi, presieduta dall’On Carmelo Pullara. Ci sono voluti tanti incontri con i deputati regionali  Lo Curto, Di Paola e Schillaci, quest’ultima, da tempo ha presentato un DDL  riguardante la materia, che andrebbe approvato. C’è voluta l’interrogazione del Sen.  Santangelo, ma soprattutto nella piazza ci sono loro, i bambini disabili, i loro genitori, i lavoratori e l’instancabile presenza di  SGB con Enzo, Filippo,  Giovanni, Pietro.

C’è voluta infine una nota del Ministro della Pubblica Istruzione Bianchi, a chiarire definitivamente una logica semplice e chiara: l’ assistenza specialistica, per gli alunni con disabilità, spetta agli Enti locali. L’articolo 13 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 stabilisce che all’interno del Piano triennale dell’offerta formativa, vengono previste le attività formative per il personale ATA volte a sviluppare, le competenze sugli aspetti organizzativi, educativo relazionali e sull’assistenza di base, in relazione all’inclusione scolastica. Riguardo al servizio di assistenza specialistica, l’articolo 139 del Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 stabilisce che lo stesso rientra nella competenza dei Comuni e delle Città metropolitane e dei liberi consorzi di Comuni in relazione, rispettivamente, alle scuole primarie e secondarie di primo grado e alle scuole secondarie di secondo grado. Le risorse professionali da destinare all’assistenza specialistica di tipo igienico personale sono attribuite dagli enti locali, sulla base delle richieste complessive formulate dai dirigenti scolastici. La competenza regionale in materia si evince, inoltre, dallo specifico stanziamento di 5 milioni di euro per gli alunni della scuola secondaria di secondo grado. A seguito di questo chiarimento a firma del Ministro Bianchi, chiederemo al Sindaco di Trapani, ai Sindaci di altre città, trincerati dietro un parere del CGA, (Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia) di attivare immediatamente il Servizio. Del resto come disse il Presidente Mattarella: “ Il livello di civiltà di un popolo si misura dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità e partecipazione. SGB vuole semplicemente questo.

“Parametri di acqua potabile ad uso umano della rete di distribuzione del Comune di Agrigento, nei punti rete di Via Ugo Foscolo n.27 non conformi al D.lgs 31/01 e  ss.mm.ii. come da nota AICA N.0008501-2022 DEL 09.02.2022 per presenza di batteri Coliformi che Escherichia Coli”.

Questo il comunicato diffuso dal Comune di Agrigento.

5.945 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 38.308 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 5.754. Il tasso di positività sale di poco al 15,5% ieri era al 15,1%. L’isola è al quinto posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 278.798 con un aumento di 1.114 casi. I guariti sono 4.789 mentre le vittime sono 42 e portano il totale dei decessi a 9.024. Sul fronte ospedaliero sono 1.423 ricoverati, in terapia intensiva sono 115.

Questi i casi Nei Comuni capoluogo: Palermo con 1.187 casi, Catania 1.065, Messina 1.060, Siracusa 750, Trapani 446, Ragusa 416, Caltanissetta 357, Agrigento 496, Enna 168.

ncora un decesso. E questa volta a San Giovanni Gemini che arriva a quota 5 vittime da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria. Il bollettino dell’Asp di Agrigento registra 438 nuovi positivi  e un decesso nella provincia di Agrigento. Il decesso è avvenuto nella Comune di San Giovanni Gemini dove adesso i morti dall’inizio pandemia salgono a 5. Il bollettino registra anche 5 rcoveri e un bel numero di guariti: 285.

Gli agrigentini ospedalizzati sono 65. In degenza ordinaria/subintensiva sono 55: 30 si trovano al “Fratelli Parlapiano” di Ribera e 25, al San Giovanni di Dio di Agrigento. Sono 9 i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 3 al presidio ospedaliero riberese (+1) e 6 (stabile) al San Giovanni di Dio. Al momento è solo una la persona (dato invariato) che si trova in strutture low care (solo fuori provincia). Sono 6 (-1) i pazienti ricoverati negli ospedali agrigentini, ma non residenti in provincia e che pertanto non sono inclusi nel totale.

Questi i dati Comune per Comune: Agrigento 1.897 casi (+55); Alessandria della Rocca a 49 (-1); Aragona: 213 (+5); Bivona: 35 (+5); Burgio: 36 (dato invariato); Calamonaci: 25 (-5); Caltabellotta: 54 (+4); Camastra 51: (+1); Cammarata: 349 (+4); Campobello di Licata: 352 (+5); Canicattì: 1.156 (+16); Casteltermini: 208 (+1) con 4 migranti (stabile) ospitati in un centro di accoglienza; Castrofilippo: 100 (-1);Cattolica Eraclea: 52 (-5); Cianciana: 33 (+1); Comitini: 16 (+3); Favara: 871 (-57); Grotte: 150 (-2); Joppolo Giancaxio: 37 (dato invariato); Licata: 1.113 (+63); Lucca Sicula: 8 (-2); Menfi: 197 (+7); Montallegro: 6 (-1); Montevago: 32 (+6); Naro: 208 (+5); Palma di Montechiaro: 869 (+11); Porto Empedocle: 434 (+4); Racalmuto: 171 (-3); Raffadali: 471 (+14); Ravanusa: 480 (+15); Realmonte: 101 (+5);  Ribera: 188 (-11); Sambuca di Sicilia: 26 (stabile); San Biagio Platani: 43 (+1); San Giovanni Gemini: 469 (+5); Sant’Angelo Muxaro: 20 (stabile); Santa Elisabetta: 52 (+1); Santa Margherita di Belice: 107 (+2); Santo Stefano di Quisquina: 72 (+7); Sciacca: 830 (+3); Siculiana: 99 (+2); Villafranca Sicula: 15 (stabile).

Ci sono 57 migranti (+2) in quarantena sulle navi di accoglienza in rada della costa Agrigentina.