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Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato, ha rinviato a giudizio 25 imputati tra cui i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa in carica dal 2015 al 2017, tra cui Maurizio Aricò, Franco Maniscalco, Elvira Amata, Giuseppe Drago e Lorenzo Aprile. La prima udienza è in calendario il 24 giungo. L’inchiesta ruota intorno ai lavori di completamento dell’ospedale Giovanni Paolo secondo. La Guardia di Finanza ha riscontrato gravi inadempienze: tra l’altro nel servizio di pulizie l’azienda appaltatrice avrebbe fornito una prestazione parecchio diversa, e la quantità e qualità dei macchinari sarebbe stata difforme da quella indicata in sede di aggiudicazione dell’appalto. Sarebbero poi emerse gravi lacune anche per l’installazione di impianti tecnologici e per i collaudi delle Unità di trattamento d’aria. Poi irregolarità per il servizio antincendio e falsi preventivi. Il danno accertato ammonterebbe a circa 3,5 milioni di euro.

Incredibile ma vero. Ad Agrigento una donna è stata denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica perché si è recata al carcere “Pasquale Di Lorenzo”, in contrada Petrusa, per un colloquio con un familiare detenuto, e ha nascosto nella vagina 7 micro cellulari, avvolti in un unico involucro. Il personale della Polizia penitenziaria in servizio nella Casa circondariale ha controllato la donna nella saletta di attesa. E nel corso della perquisizione personale le poliziotte della Penitenziaria hanno trovato i sette micro cellulari, tutti sequestrati.

A Casteltermini le due strutture locali per l’accoglienza dei migranti, soprattutto i sottoposti alla sorveglianza sanitaria anti-covid, sono quasi vuote. Infatti dei circa 70 ospiti almeno una cinquantina sono scappati, approfittando del lasso di tempo tra un controllo delle forze dell’ordine e l’altro successivo. Si sono dileguati. Probabilmente avranno raggiunto il centro di Agrigento, e poi in treno o in autobus si sono diretti verso il Nord Italia.

Per consentire alla cittadinanza di donare con generosità il proprio sangue l’A.D.A.S., effettuerà due raccolte mobili, domenica 27 febbraio a Palma di Montechiaro piazza Bonfiglio, e Raffadali presso l’associazione ADR via Fiume.

Tutte le raccolte saranno operative dalle ore 8.00 alle 12.00 A tutti i donatori saranno inviate a cura della stessa associazione le analisi di laboratorio effettuate in occasione della donazione.

Ieri, 24 febbraio 2022, ci ha lasciati il Primo Dirigente Dott. Angelo Bellomo.
Poliziotto di lungo corso e dalla prestigiosa carriera, nel 2019 è stato nominato Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Agrigento dove ha dimostrato di essere un uomo dalle grandi virtù umane e dalle indiscutibili qualità professionali.
Il Questore e il Personale tutto si stringe all’immenso dolore della Famiglia.

“Sarà presentato sabato 26 febbraio, ore 17, ad Agrigento presso il Polo Universitario Empedocle il pamphlet “Italiani nel cuore”, di Giuseppe Arnone, a cura di Nunzio Panzarella e con prefazione di Vittorio Sgarbi, pubblicato da Rubbettino.
Il lancio editoriale vedrà la partecipazione di intellettuali, personaggi della cultura e del mondo dell’innovazione di calibro nazionale: dal deputato nazionale e critico d’arte Vittorio Sgarbi al presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori Gabriele Ferrieri ad Antonino Mangiacavallo, presidente del polo universitario akragantino. A moderare sarà Nunzio Panzarella, esperto di public affairs, editorialista di Formiche e Il Bollettino e curatore del saggio in questione
L’incontro partirà dai concetti cardine del saggio per analizzare attentamente la situazione della fuga dei cervelli e dei nuovi modelli di emigrazione giovanile verso i principali Paesi europei.
A far riflettere l’uditorio sarà sicuramente il fatto che nonostante la pandemia, l’emigrazione italiana non si sia arrestata: secondo la Fondazione Migrantes, organo della Conferenza Episcopale Italiana, nell’anno del Covid, l’Italia ha perso quasi 384 mila residenti sul suo territorio e ne abbia guadagnati 166 mila all’estero: un aumento di presenza all’estero del 3% nell’ultimo anno.
Un’emorragia, quella della fuga dei cervelli, che sembra non arrestarsi mai. Il saggio di Arnone però contiene anche un manifesto per far sì che questo fenomeno possa essere contenuto. Sulla “ricetta” interviene a gamba tesa l’autore, Giuseppe Arnone, presidente della Fondazione Italiani in Europa: “Sono diverse le azioni che tramite questo libro perseguirò per sensibilizzare il legislatore ad un contrasto serio ed efficace all’emigrazione, specie quella giovanile. Occorre ripensare all’imposta sulla casa per gli italiani all’estero abolendola in toto o in parte, investire di più sui dottorati di ricerca, favorire il turismo di ritorno e mantenere vivi i legami tra italiani in patria e comunità oriunde all’estero. Ringrazio Vittorio Sgarbi per aver voluto presenziare con me a questo autorevole incontro culturale in quella che è la mia terra. Ringrazio anche le altre personalità che con la loro presenza e partecipazione mi hanno supportato.”
A latere del lancio editoriale di Italiani nel cuore, verrà presentato anche Donatello un dio mortale, ultima fatica letteraria di Sgarbi.

Ad Agrigento la voce delle donne nel dibattito politico si fa sempre più forte: il 5 marzo ne sarà la prova.
diventeràbellissima riunisce, infatti, la sua classe dirigente femminile, con in testa l’on. Giusi Savarino, in un incontro dedicato all’impegno delle donne in politica.
“Non è un caso che il movimento del Presidente Musumeci sia quello che nella nostra Provincia conta più donne” – a parlare la portavoce di DB on. Savarino – da sempre crediamo nel contributo decisivo che la passione e la sensibilità propria delle donne può dare nelle istituzioni, per questo abbiamo immaginato un pomeriggio dedicato alle esperienze politiche delle donne, senza rivendicazioni, ma con la voglia di dare loro voce orgogliosamente”.
“L’evento calendarizzato lo scorso dicembre era stato rimandato per la profonda solidarietà alla comunità di Ravanusa, devastata dal dramma dell’esplosione proprio in quei giorni. Oggi ripartiamo, fianco a fianco, dando voce alle donne, perché mentre altri chiacchierano di quote rosa, noi le donne le eleggiamo.”Conclude l’onorevole Savarino:
“Un appuntamento imperdibile quello di sabato 5 marzo al Dioscury bay palace di San Leone, perché insieme al nostro Presidente Musumeci mostreremo il volto fattivo delle donne in politica”.

Salire su un treno immaginario e viaggiare accanto a Vitangelo Moscarda con il suo nasone o al fianco di Mattia Pascal che ti guarda da sotto il cappello: o anche cantare con Liolà e sognare con Ciaula. Domenica prossima (27 febbraio) dalle 16,30, Casa Pirandello ospiterà il laboratorio per bambini che aveva già ottenuto un bel successo a Natale, e che è incentrato sulla figura del drammaturgo e sui suoi personaggi. Saranno gli  operatori di CoopCulture ad accogliere i bambini (tra 6 e 12 anni) per raccontare loro cosa c’è dietro le tante maschere create da Luigi Pirandello. Personaggi tristi, fringuelli allegri, uomini che hanno perso il senso della vita e altri che lo stanno cercando… Durante il laboratorio ogni bambino potrà scegliere il suo personaggio e sulle sue particolarità, costruire la sua maschera. Senza contare poi che i piccoli partecipanti potrebbero anche incontrare lo stesso Pirandello che si racconterebbe in prima persona.

Durante il laboratorio ogni bambino potrà scegliere il suo personaggio e ne disegnerà la maschera con pennelli e colori, imparando a conoscere il drammaturgo … divertendosi.  Biglietto: 5 euro a bambino.

Poco prima di Natale, La casa natale di Luigi Pirandello è stata restituita alla comunità, dopo il lungo e complesso lavoro di adattamento e innovazione che l’ha resa un museo di tradizione sì, ma 4.0; oggi è diventata un nuovo polo museale con un suo processo di conoscenza che passa dalle visite didattiche tematiche, dagli incontri e dai laboratori. Casa Pirandello è aperta dal lunedì alla domenica, dalle 9 alle 19,30. Si entra solo con green pass rafforzato. Prevista anche la visita alla tomba dello scrittore fino a un’ora prima del tramonto.

Ad Agrigento ci sono diverse famiglie che da oltre dieci anni si rivolgono alle istituzioni per il riconoscimento del diritto ad essere proprietari delle abitazioni che hanno acquistato.

Si tratta di una decennale vertenza che vede protagonista il CdA della cooperativa edilizia “Progetto Sette” di Agrigento. I soci, negli anni hanno assistito a diverse irregolarità nel programma di fabbricazione che in parte gode di finanziamenti pubblici.

Tra le discrasie riscontrate dagli inquilini, spiccano l’incremento dei costi delle unità immobiliari, il cambio in corso d’opera della ditta esecutrice dei lavori e i materiali usati nelle opere edificatorie che risulterebbero diverse e di qualità inferiore rispetto a quelli preventivati. Finiture che secondo le persone che hanno acquistato gli immobili ubicati nel quartiere agrigentino di Fontanelle sarebbero differenti da quelle utilizzate negli immobili di proprietà di persone che fanno parte del CdA che avrebbero anche realizzato delle piscine private coperte.

“Le irregolarità – dichiara in merito il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle Giovanni Di Caro – sono state denunciate anche alla Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica di Agrigento. Ho depositato un atto ispettivo all’assessorato regionale delle Attività Produttive – aggiunge – ho chiesto più volte il commissariamento del consiglio di amministrazione della cooperativa edilizia per sbloccare la vertenza, istanze che però non hanno mai avuto nessuna risposta.

Per questo motivo – dice ancora l’onorevole favarese – unitamente ai colleghi del gruppo Movimento Cinque Stelle all’Ars, abbiamo presentato una interrogazione rivolta al presidente della Regione Musumeci e all’assessore Turano nel quale chiediamo il commissariamento allo stesso reggente dell’assessorato delle Attività Produttive.

Non è possibile – conclude Di Caro – che la voce di questi cittadini non trovi riscontro così come non è ammissibile che da Palazzo d’Orleans non si attivino le verifiche necessarie per capire come vengono spesi i soldi pubblici finiti nelle casse dei privati”.