Nel tardo pomeriggio di ieri, il candidato a Sindaco di Sciacca, Ignazio Messina, ha avuto un primo aperto confronto con i rappresentanti dei gruppi politici “Sciacca 2022”, “Sciacca Terme Rinasce” e “Onda” che è servito a mettere a fuoco tutte le possibili convergenze su un programma politico mirato ai necessari e non rinviabili interventi sulle emergenze amministrative, infrastrutturali, economiche e sociali di Sciacca, da condividere in vista delle prossime consultazioni amministrative. Le compagini si rivedranno entro pochi giorni per approfondire i temi trattati in vista di una possibile coalizione politica.
Continuano i raid vandalici ad Agrigento, a essere presi di mira sono sempre le autovetture stazionate lungo il ciglio stradale.
Questa volta a essere danneggiata è stata una Fiat Panda parcheggiata in centro – la carrozzeria è stata rigata con un attrezzo appuntito – a fare l’amara scoperta il proprietario un 46enne.
Altro raid vandalico si è registrato a Raffadali dove un 25enne ha constato che la sua autovettura è stata rigata con un attrezzo appuntito.
Entrambi i proprietari hanno sporto regolare denuncia.
Gli eredi del sig. F.S. originario di Favara e di anni 53, precipitato nel 2015 dal viadotto in c.da Misita, nei pressi della località Zingarello ad Agrigento, avevano citato a giudizio l’ex Provincia oggi Libero Consorzio Comunale di Agrigento, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni subiti per effetto della morte del proprio congiunto, deceduto dopo essere scivolato, in stato di ebrezza, mentre si trovava sul ciglio del viadotto, a causa della mancata apposizione della barriera protettiva (guard rail) dell’asserita omessa segnalazione del pericolo di caduta.
Dal canto suo, l’Ente convenuto, costituitosi in giudizio con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, riconduceva il tragico evento alla condotta imprudente del danneggiato di percorrere a piedi, in stato di ebbrezza, una strada extraurbana destinata al solo uso veicolare e non pedonale e di sostare proprio in corrispondenza dell’apertura con l’evidente pericolo di caduta; tale condotta, unita allo stato psico-fisico alterato dello stesso, avrebbe interrotto – secondo la difesa del Consorzio (ex Provincia di Agrigento) patrocinata dall’avv. Girolamo Rubino – ogni nesso di causalità tra lo stato di fatto, comunque adeguatamente segnalato, in cui versava la strada provinciale e l’evento dannoso.
Il Tribunale di Agrigento, condividendo le difese espletate dal difensore del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Avv. Girolamo Rubino, tenuto conto di tutte le circostanze del caso e della condotta posta in essere dal sig. F.S., ha escluso la responsabilità in capo all’Ente convenuto per il tragico evento evitabile, secondo il Tribunale, con una condotta rispettosa delle regole di cautela imposte agli utenti della strada.
Con la medesima pronuncia, il Tribunale ha altresì condannato gli eredi del sig. F.S. al pagamento delle spese processuali in favore dell’ex Provincia di Agrigento.
Pertanto, per effetto della sentenza, l’ex Provincia Regionale di Agrigento non dovrà erogare alcun risarcimento agli eredi del favarese defunto, mentre questi ultimi dovranno pagare le spese giudiziali.
I Carabinieri della stazione di Villaggio Mosè hanno scoperto e poi sequestrato una discarica abusiva di rifiuti pericolosi – vasche e lastre di amianto – a ridosso di Punto Bianca.
Sono state avviate le indagini per dare un volto ai malfattori che verosimilmente hanno approfittato del buoio della notte per abbandonare i rifiuti pericolosi.
Ad Agrigento oggi è il giorno di una iniziativa di sensibilizzazione e coinvolgimento per la pace in Ucraina. La Consulta provinciale degli studenti, la Rete degli studenti e la Consulta giovanile di Agrigento, al mattino, al Viale della Vittoria, a Villa Bonfiglio, innanzi al Monumento ai Caduti, in scaletta sono gli interventi dei rappresentanti delle scuole, delle associazioni e delle autorità partecipanti. Poi la deposizione della bandiera della pace, striscioni e cartelloni a tema. Nel pomeriggio, dalle ore 17 in poi, in piazza Stazione, animazione con contributi liberi ed esibizioni di gruppi folkloristici locali. E poi un momento di silenzio in onore delle vittime innocenti del conflitto, con l’accensione da parte dei presenti di una candela, poggiata poi al suolo, in ricordo simbolico dei caduti.
Piuttosto che sfogliare la margherita con il classico “m’ama non m’ama” che in questo caso si trasformerebbe “casa di comunità o no”, “centrale operativa territoriale o no”, “ospedale di comunità o no”, cercando di arrivare per primo a dare una notizia che invece è frutto di quanto collegialmente viene concordato in commissione ho preferito attendere oggi per comunicare quello che è ormai il piano di utilizzo dei fondi PNRR per la sanità in provincia di Agrigento.
Sono le parole del deputato della Lega e vicepresidente della commissione sanità all’Ars On. Carmelo Pullara.
La bozza portata in commissione dal governo regionale – spiega Pullara – è stata rivisitata alla luce dell’interlocuzioni con il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento nonché con le rappresentanze istituzionali dei diversi territorio. Certo devo dire con onestà alcune realtà sono state beneficiate seppur distrattamente non apparse interessate.
Il risultato complessivo è che tutto il territorio della provincia di Agrigento, comprese le zone montane e disagiate, risultano coperte.
Sulla bontà del piano così definito, sentito su mia richiesta il direttore generale Agenas, che è l’ente preposto al controllo della congruenza del piano con le previsioni delle linee guida ministeriali, ritengo che non ci saranno problemi di approvazione, certo vigilerò sulla esecuzione nei tempi previsti.
In particolare il piano che verrà ufficialmente approvato ma che verrà ratificato prossima settimana prevederà case di comunità a : Agrigento, Aragona, Bivona, Cammarata , Canicattì, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Favara, Licata, Menfi, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Ribera, Siculiana (da definire) e Sciacca; centrali operative territoriali a: Agrigento, Canicattì, Licata, e Ribera; ospedali di comunità a: Agrigento, Bivona, e Santa Margherita Belice.
Per la quarta settimana consecutiva si assiste a un trend in flessione della curva epidemica. L’incidenza di nuovi positivi – nella settimana dal 21 al 27 febbraio – è pari a 32.855 casi (-11,52%), con un valore cumulativo di 679,71/100.000 abitanti.
Il più alto tasso di nuovi casi rispetto al numero degli abitanti si è registrato nelle province di Messina (978/100.000 abitanti), Siracusa (884/100.000) e Ragusa (725/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 6 ed i 10 anni (1.554/100.000 abitanti), tra gli 11 e i 13 anni (1.412/100.000) e tra i 3 e i 5 anni (1.358/100.000).
In calo, per la settima settimana consecutiva, le nuove ospedalizzazioni.Per quanto riguarda, invece, la campagna vaccinale, la settimana presa in esame è quella dal 23 febbraio al primo marzo. Nel target 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 28,12% del target regionale; 70.029 bambini, pari al 22,24%, risultano con ciclo primario completato. Nel target over 12 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano all’89,64%, mentre la percentuale di quanti hanno completato il ciclo primario è dell’ 87,80%. Per lo stesso target, il 10,36% rimane ancora da vaccinare. Sono 866.094 i cittadini che possono sottoporsi alla dose booster, ma non l’hanno ancora fatto. Complessivamente i vaccinati con dose aggiuntiva sono 2.540.103, pari al 74,57% degli aventi diritto.
Dal 28 febbraio è arrivato presso i centri vaccinali di ogni provincia anche il vaccino Nuvaxovid (Novavax) e il primo marzo sono state effettuate 91 somministrazioni. Sempre dal primo marzo è iniziata anche la somministrazione della dose di richiamo per gli over 12 anni con marcata compromissione della risposta immunitaria e che hanno già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi da almeno 120 giorni. E il primo marzo sono state effettuate anche 12 somministrazioni di quarta dose.
Ancora un morto per Covid a Cattolica Eraclea è la quarta dall’inizio della pandemia. 488 i nuovi positivi e 3 ricoveri, i guariti sono 307 e i tamponi processati 2.023.
Sono 36 le persone ricoverate negli ospedali: 15 si trovano al “Fratelli Parlapiano” di Ribera e 21 al “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Una persona si trova ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Ribera.
Questa la situazione nei Comuni agrigentini: Agrigento 887 ; Alessandria della Rocca 11; Aragona 82; Bivona 38; Burgio 14; Calamonaci 8; Caltabellotta 28; Camastra 32; Cammarata 120; Campobello di Licata 181; Canicattì 712; Casteltermini 164; Castrofilippo 14; Cattolica Eraclea 24; Cianciana 33; Comitini 4; Favara 599; Grotte 105; Joppolo Giancaxio 19; Licata 654; Lucca Sicula 3; Menfi 131; Montallegro 24; Montevago 20; Naro 49; Palma di Montechiaro 480; Porto Empedocle 280; Racalmuto 129; Raffadali 157; Ravanusa 208; Realmonte 50; Ribera 245; Sambuca di Sicilia 8; San Biagio Platani 36; San Giovanni Gemini 101; Sant’Angelo Muxaro 10; Santa Elisabetta 21; Santa Margherita Belice 62; Santo Stefano Quisquina 44; Sciacca 457; Siculiana 48; Villafranca Sicula 8; Nave accoglienza migranti 9.
I militari della Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, nei giorni scorsi, hanno sottoposto a sequestro 131.700 giocattoli di carnevale ed altri articoli privi dei requisiti minimi di sicurezza prescritti dal “Codice del Consumo”, per un valore complessivo di oltre 35 mila euro.
L’operazione rientra nell’ambito di un incisivo piano di interventi eseguito dalle Fiamme Gialle dei Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Messina.
Complessivamente, sono stati eseguiti 14 interventi, nel corso dei quali sono state contestate violazioni amministrative nei confronti di altrettanti soggetti, titolari di esercizi commerciali ove sono stati rinvenuti gli articoli non conformi alle norme in materia di sicurezza prodotti, con conseguente segnalazione dei titolari alla Camera di Commercio di Messina per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative.
Nel dettaglio, i finanzieri del Gruppo di Messina hanno sequestrato 125.000 articoli carnascialeschi (maschere, costumi, palloncini e gadget), non conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla vigente normativa, in quanto privi della marcatura CE, ovvero privi di idonea etichettatura, nonché delle prescritte “Avvertenze” ed informazioni di sicurezza relative alle caratteristiche ed alle dimensioni delle componentistiche delle parti presenti, che, se ingerite, avrebbero potuto provocare soffocamento.
E’ stata, altresì, rilevata la mancanza del pittogramma che indica l’inadeguatezza degli articoli per i bambini da 0 a 3 anni (simbolo del bambino con barra trasversale di colore rosso).
Ancora, le confezioni risultavano prive delle prescritte informazioni in lingua italiana sulle caratteristiche, dimensioni e componentistiche delle parti presenti, nonché sulle modalità di utilizzo.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina, invece, nel corso di altro controllo, hanno sequestrato 300 prodotti di carnevale privi dei prescritti requisiti di sicurezza, ovvero privi della marcatura CE, come noto necessaria a dimostrare la rispondenza del prodotto a tutti i requisiti essenziali di sicurezza ed il rispetto di tutte le procedure di conformità, secondo quanto indicato dalle vigenti normative.
Analogamente, sulla fascia tirrenica, i Reparti dipendenti dal Gruppo di Milazzo, nel corso dei mirati controlli eseguiti, hanno riscontrato analoghe irregolarità, sempre in ordine all’assenza della marcatura “CE” e delle prescritte informazioni minime, ovvero rinvenendo e sequestrando articoli carnevaleschi privi dei previsti requisiti di sicurezza.
Più in particolare, complessivamente, i finanzieri della Compagnia di Milazzo, della Tenenza di Capo d’Orlando, della Tenenza di Barcellona, della Tenenza di Patti, della Tenenza di Sant’Agata di Militello e della Tenenza di Lipari hanno sequestrato oltre 6.400 prodotti, tra articoli di Carnevale (costumi, mascherine, lacche colorate per cappelli, bombolette di schiuma a spray, coriandoli, cappelli et similia), prodotti per la cura della persona, nonché articoli di cancelleria e utensili per la cucina. Trattasi di prodotti non a norma e, pertanto, “dannosi” per la salute degli utilizzatori.
L’operazione testimonia, ancora una volta, il costante impegno profuso dal Corpo a presidio della sicurezza e salvaguardia della salute pubblica, non disgiunta da una sempre maggiore ed incisiva azione di legalità nel più ampio contesto dell’ordine e della sicurezza economico-finanziaria, con particolare riguardo alla tutela dei diritti dei consumatori finali e della libertà di concorrenza del mercato.
I Carabinieri della Stazione di Rosolini, a conclusione di indagini condotte in collaborazione con personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Noto, hanno arrestato un 31 enne avolese, per atti persecutori in danno della ex compagna. La donna ha trovato il coraggio di denunciare più volte ai Carabinieri il comportamento molesto dell’uomo che consisteva in centinaia di chiamate e messaggi giornalieri e in veri e propri appostamenti sotto la sua abitazione.
I comportamenti dell’uomo l’hanno costretta a cambiare le proprie abitudini di vita per scampare alle pressioni dell’ex. L’intervento tempestivo dei Carabinieri e della Procura della Repubblica di Siracusa ha quindi interrotto questa spirale di violenza psicologica con l’arresto dell’uomo che è stato condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari.
L’attenzione verso questi reati gravissimi e odiosi è sempre molto alta e le relative indagini sono una priorità per l’Arma dei Carabinieri che invita tutte le vittime a denunciare senza esitazione.