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“Il prezzo del carburante continua ad aumentare trascinando con sé, in una vertiginosa spirale verso l’alto, i prezzi delle bollette, delle materie prime e di tutti i prodotti – dichiara il commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Calogero Pisano – ma il Governo discute in Parlamento soltanto di cannabis e di Ius scholae.

Un comportamento irresponsabile – continua Calogero Pisano – che denota il disinteresse del Premier Draghi e del suo Esecutivo nei confronti delle famiglie e delle imprese italiane che si aspettano misure di sostegno ben più rilevanti rispetto all’irrisorio bonus energia di 200 euro.

Secondo gli analisti economici – conclude Pisano – dati gli aumenti in corso ed in assenza di interventi impattanti del Governo, la spesa complessiva di gas e luce, per l’anno 2022, sarà di 1.200 euro in più a famiglia, a cui si aggiunge un maggior esborso per i beni alimentari di altri 1000/1200 euro su base annua, un vero salasso per tutti gli italiani che, evidentemente, lascia indifferenti il Governo Draghi, ed i partiti di sinistra, la cui priorità è liberalizzare le droghe e dare la cittadinanza agli extracomunitari”.

Io son figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti, corruzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco Kaos.                                                                                               [L.Pirandello]

  AGRIGENTO. In contrada Càvusu, fuori Girgenti, nasceva il 28 giugno del 1867 Luigi Pirandello: luogo abbastanza isolato, in effetti, ma il padre Stefano vi aveva trasferito la famiglia per fuggire l’epidemia di colera che imperversava in città. Quest’anno cade il 155° anniversario della nascita dello scrittore e Casa Pirandello – che da pochi mesi ha riaperto le porte con un allestimento 4.0, tecnologico e immersivo – aderisce alle celebrazioni programmando un ciclo di visite gratuite curate e condotte dagli operatori di CoopCulture, gestore dei servizi aggiuntivi.

 Sabato (2 luglio) la casa museo resterà aperta fino alle 22,30 (ultimo ingresso alle 22); alle 19, alle 20 e alle 21 sono state organizzate le visite gratuite (per chi ha acquistato il biglietto al museo) di un’ora ciascuna e per massimo 30 visitatori a volta.

 Il nuovo progetto multimediale di Casa Pirandello è incentrato sulla vita del Premio Nobel: sarà questo il cuore della visita di CoopCulture che condurrà attraverso il patrimonio materiale appartenuto al drammaturgo ed alla sua famiglia; fermandosi alle postazioni sarà possibile accedere a contenuti audiovisivi d’archivio su Pirandello, ma anche ad aneddoti e racconti che riguardano la famiglia, i luoghi del cuore e la pittura, vera passione di Stefano Pirandello, del figlio e dei nipoti. Sarà un’immersione virtuale nella Sicilia a cavallo tra fine ’800 e i primi decenni del ‘900, scorrendo una serie di immagini che accentuano nessi e contrasti tra l’entroterra di Girgenti con le sue zolfare, e la Marina o Caricatore di Girgenti, con le abitazioni dei pescatori e i vettori per trasferire lo zolfo; la campagna solare dei pastori, con i templi sullo sfondo, in contrasto con la Girgenti popolosa, animata da personaggi che in seguito si ritroveranno nelle prime commedie.  

Dalle lettere private dello scrittore balza intensa e per nulla corrosa, la “dichiarazione di poetica” per il teatro, il suo amore crescente per il cinematografo, ma anche la voglia di disegnare protagonisti insuperabili, che si ritrovano nelle prime edizioni e nei copioni autografi esposti. Sedendosi virtualmente allo scrittoio che Pirandello usava nella casa di via Bosio, a Roma, sarà come ritrovarsi al suo fianco, per sbirciare direttamente pagine e appunti, guardati a vista dalle maschere (animate dagli stessi visitatori); si potrà riflettere su tre aspetti che riguardano Luigi Pirandello: la vittoria del Premio Nobel, la morte con le dinamiche surreale legate alla traslazione delle ceneri e la nascita di Pirandello che avvenne proprio in una delle sale dell’attuale Casa museo. Qui CoopCulture chiuderà la visita, chi vuole potrà completarla raggiungendo l’area dove sorgeva il famoso pino, sotto cui riposa lo scrittore. 

“In un’epoca in cui basta una foto diffusa in rete per gettare il discredito nei confronti di un intero territorio, che dovrebbe fare del turismo uno dei suoi motori trainanti, vedere ancora sversamenti fognari lungo i litorali agrigentini è una vergogna assoluta”.

Così il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle, Giovanni Di caro interviene sugli ennesimi sversamenti di liquami fognari che, anche nei casi di brevi piogge, trasformano il viale delle Dune di San Leone, ad Agrigento,  in un fiume nauseabondo e chiede al governo regionale “interventi urgenti per salvare la stagione turistica”.

“Oltre al pericolo per la salute pubblica – dice il parlamentare favarese – si aggiungono anche i danni di immagine per gli operatori turistici che, dopo due anni di pandemia, sperano nella ripartenza estiva”.

“Nel quartiere di San Leone– spiega Di Caro – il problema della cattiva gestione delle acque nere sembra che abbia avuto origine qualche decennio fa, dopo i lavori di rifacimento della condotta di Villaggio Mosè che avrebbe registrato l’impiego di tubature di diametro inferiore rispetto al passato e che quindi, non sarebbe in grado di smaltire correttamente una maggiore portata di liquidi in ingresso. Per questo motivo  chiedo che venga attuata una verifica per stabilire se, alla base degli atavici problemi sanleonini, ci sia un mero errore di progettazione. Ciò non toglie – continua il deputato – le gravi responsabilità del governo regionale, che nulla ha fatto in questi cinque anni, per ammodernare una delle reti idriche più disastrate d’Europa quale è quella della provincia di Agrigento. Nulla ha fatto il governo Musumeci sui depuratori, sul trattamento delle acque reflue e sulla rete fognaria agrigentina”.

“Dal 2019,  da Sala d’Ercole – conclude Di Caro – interrogo ripetutamente il governo regionale sull’avvio delle necessarie azioni di mitigazione per evitare  questo disastro ambientale ma, come al solito, Musumeci e i suoi  non ascoltano le istanze che giungono dal territorio agrigentino”.

“Pubblicato l’elenco delle 1380 imprese del comparto agricolo e florovivaistico che riceveranno i fondi a titolo di ristoro del bando che ha stanziato complessivamente 15 milioni di euro. Le istanze, presentate lo scorso anno, erano finalizzate all’erogazione di contributi a fondo perduto in relazione alle perdite di fatturato avute durante il lockdown del 2020 per l’emergenza Coronavirus. Avevo preso un impegno concreto con le aziende florovivaistiche e soprattutto con quelle dei fiori recisi che hanno avuto il cento per cento delle perdite, gran parte di queste si trovano proprio nella mia città, Marsala. Un intervento normativo e finanziario mi era stato sollecitato da Nicola Pipitone, presidente della cooperativa “Il contadino” che raccoglie circa 100 aziende tra Marsala e Petrosino, investendomi del problema. Da lì ho predisposto gli atti nella legge di stabilità seguendone l’iter sino alla definizione dei criteri del bando e alla relativa graduatoria. La misura introdotta con un mio emendamento votato all’interno della finanziaria regionale dello scorso anno, permette ora la concessione del contributo a titolo di ristoro. Ho seguito personalmente l’iter di attuazione del bando che prevedeva gli aiuti finanziari per un settore economico ed occupazionale di grande rilievo. Durante il lockdown le aziende florovivastiche hanno continuato a produrre fiori portandoli al macero a causa dello stop ad eventi, cerimonie, funzioni religiose ed altre ricorrenze. Sono felice che ora le imprese del settore ricevano i ristori, ricordando però che queste erano state escluse colpevolmente dal precedente governo nazionale. Nel Parlamento siciliano, invece, ho lavorato per non escludere o lasciare indietro nessuno, in una fase in cui il Covid ha bloccato l’intera economia della regione”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

Il prestito di 10 milioni di euro dalla Regione all’Aica Azienda idrica Comuni agrigentini per lubrificare le attività di inizio gestione della stessa Aica, e i relativi versamenti da parte dei Comuni consorziati nell’Aica: il Comune di Favara è pronto a versare la propria quota di 850mila euro. Il sindaco, Antonio Palumbo, annuncia: “Ieri sera il Consiglio comunale ha approvato la delibera per permettere al Comune di versare ad Aica gli 850mila euro destinati dalla Regione alla fase di start up della società consortile. Adesso il compito di Aica, e quindi di tutti noi, è far sì che l’idea di una gestione idrica pubblica possa davvero rappresentare quello che i cittadini chiedevano: più diritti, più equità, meno interferenze della politica”.

“Lo stato di abbandono e pericolosità delle strade provinciali sta contribuendo ad accelerare il lento e inesorabile processo di desertificazione demografica dei comuni montani e a vocazione agricola dell’entroterra agrigentino che più di altri avvertono la gravissima carenza infrastrutturale e le scarse opportunità lavorative. Si tratta in molti casi di arterie stradali che rappresentano l’unico strumento per potersi avvalere di diritti essenziali come la sanità, l’istruzione, i trasporti ma che spesso finiscono inghiottite da frane e allagamenti rendendo difficile la mobilità delle persone e delle merci”.
Lo afferma il coordinatore provinciale del movimento politico “Servire Agrigento”, Raoul Passarello.
“Senza una rete di infrastrutture adeguate e legate ai comparti produttivi, senza il varo di misure compensative capaci di colmare il gap economico e geografico, senza la valorizzazione e la tutela delle produzioni locali appare impensabile per gli operatori economici e i giovani di quei paesi come Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, Alessandria della Rocca immaginare qualsiasi opportunità di crescita e nuove prospettive occupazionali.
Riteniamo che il nuovo Governo regionale dovrà fare fino in fondo la propria parte per sfruttare al meglio le risorse del PNRR e i fondi strutturali europei e assicurare, in tempi ragionevoli, il rifacimento e la manutenzione straordinaria delle strade interne per garantire una maggiore competitività dei sistemi produttivi e al contempo arginare l’incessante fuga di tanti giovani”.

E’ stato pubblicato su sito della Provincia di Agrigento l’avviso pubblico per le nuove iscrizioni nel Registro provinciale degli enti, già iscritti agli albi regionali speciali, per lo svolgimento dei servizi specialistici e del trasporto a favore degli alunni con disabilità frequentanti gli Istituti secondari di secondo grado per l’anno scolastico 2022/2023. L’aggiornamento del registro è finalizzato ad individuare nuovi ed ulteriori enti del terzo settore per lo svolgimento dei servizi specialistici e del trasporto in favore degli alunni con disabilità inscritti nelle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Agrigento, secondo il sistema cosiddetto dell’accreditamento libero.

Iniziano domani i saldi in Sicilia come da calendario firmato dall’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Mimmo Turano lo scorso maggio.

Per il Codacons “i saldi estivi saranno all’insegna dell’incertezza, e sugli acquisti dei siciliani peseranno caro-bollette ed emergenza prezzi”.
“Le vendite durante il periodo di sconti rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid, con una spesa media a famiglia che si attesterà attorno ai 140 euro – sostiene il Codacons – Cresce il numero di cittadini intenzionati ad approfittare dei saldi (circa il 50% dei siciliani) ma la situazione economica caratterizzata dai forti rincari dell’energia, inflazione alle stelle e carburanti in continua salita influirà sulle scelte dei consumatori, portandoli ad una maggiore prudenza negli acquisti e a contenere il budget da dedicare ai saldi”. “Tuttavia – analizza il Codacons – il ritorno dei turisti stranieri nelle città siciliane darà un aiuto non indifferente al commercio; le percentuali di sconto applicate dai commercianti, inoltre, saranno da subito altissime, così da attirare clienti nei negozi. Le vendite, tuttavia, rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid e non saranno sufficienti a recuperare il gap con il passato”.

Alla carica di presidente è stato eletto Pietro Riggio di Agrigento, affiancato da due presidenti: Stefano Guaia di Agrigento e Nicola Gerardi di Sciacca. Fanno parte del consiglio direttivo Alessandro Randisi e Salvatore Li Causi di San Leone e Antonio Bonello di Palma di Montechiaro.
Siamo decisamente favorevoli al contrasto all’economia sommersa attraverso l’incentivo della moneta elettronica, – ha dichiarato il presidente Riggio dopo la sua elezione – ma non bisogna dimenticare che i gestori di tabaccherie e ricevitorie sono operatori economici per conto dello Stato, per cui la sanzione è una procedura incongrua che ne farebbe decadere, di fatto, l’obbligo per chi acquista prodotti sottoposti a regime di monopolio o in concessione. Per questo, chiediamo al più presto un confronto con il Governo in merito all’esclusione delle tabaccherie ricevitorie dall’obbligo di pagamento con moneta elettronica per quanto riguarda i generi di monopolio.Inoltre chiediamo che si creino le condizioni perché i costi di gestione delle transazioni bancarie, effettuate utilizzando la moneta elettronica, siano ridotti o addirittura azzerati: questa infatti rimane la strada maestra da seguire per incentivarne l’uso”.
Alla cerimonia era presente il vice presidente nazionale di Confesercenti Vittorio Messina.

I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, capitanati da Giovanni Minardi, hanno notificato a Favara tre misure di custodia cautelare (una in carcere, e due ai domiciliari) emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, su richiesta della Procura della Repubblica, per reati di droga e mafia. Complessivamente sono 26 gli indagati. Si tratterebbe di una “costola” dell’inchiesta “Mosaico”, su diversi episodi delittuosi lungo l’asse Favara-Liegi.