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Un incontro formativo aperto alla collettività, visite e consulenze gratuite, e un info-point per colloqui con gli esperti presso l’ambulatorio di reumatologia dell’ospedale di Agrigento. Questa, in sintesi, la gamma di azioni proposte dall’ASP insieme alla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nell’ambito dell’iniziativa (H)-Open day reumatologia con focus sul mal di schiena nelle strutture del “network bollini rosa”. Venti, complessivamente, le visite gratuite offerte nel corso della mattinata di ieri in ambulatorio. Le attività, condotte dai dirigenti medici Giuseppa Mira e Alfonso Principato e dallo psicologo Dino Randisi e dall’infermiera Pompea Buscema sono state coordinate da Maria Lucia Rita Di Grigoli, referente aziendale codice e bollini rosa. I bollini (due dei quali, come noto, sono stati conferiti al “San Giovanni di Dio”) rappresentano il riconoscimento attribuito agli ospedali che, su scala nazionale, si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne ma anche di altre patologie che interessano trasversalmente l’universo femminile.

Le notizie su due casi sospetti di vaiolo delle scimmie in Sicilia preoccupano e accendono un faro sulla situazione inaccettabile che sta vivendo Lampedusa. Uno dei due casi sospetti infatti si trovava a Canicattì, ospite di un centro di accoglienza.
Nonostante gli sforzi notevoli che la Prefettura di Agrigento e le forze dell’ordine stanno compiendo, appare chiaro come serva un’azione più ampia. Nell’hotspot di Lampedusa ora si trovano oltre 900 persone, a fronte di una capienza massima di 250. Una situazione di disumanità, che peraltro pone proprio il tema di un maggiore rischio di contagio e diffusione. Non possiamo permettere che il Governo Draghi si giri dall’altra parte.

Il bando di concorso, in particolare, contemplava una prima fase di scrematura dei candidati sulla base dei titoli posseduti, così come previsto dal legislatore nazionale all’art. 10 del D.L. n. 44/2021. La disposizione appena citata ha previsto – con riferimento alle procedure concorsuali indette nel periodo emergenziale causato dalla pandemia dal Covid-19- la possibilità di espletare “per i profili qualificati dalle amministrazioni, in sede di bando, ad elevata specializzazione una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti e strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite, ai fini dell’ammissione a successive fasi concorsuali”.     
La dott.ssa G. I., dopo aver presentato domanda di partecipazione per il concorso pubblico – indetto dall’Assessorato regionale per il potenziamento dei Centri per l’impiego della Sicilia, veniva esclusa nella prima fase valutativa dei titoli posseduti e per l’effetto le veniva inibita la possibilità di prendere parte alla successiva prova scritta.
La candidata, assistita dagli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, impugnava – innanzi il T.A.R. Palermo – il provvedimento di esclusione oltre che la disposizione del bando che consentiva alla commissione la valutazione dei soli titoli di studio e, contestualmente, chiedeva la sospensione cautelare del provvedimento di esclusione.
Il collegio difensivo – costituito dagli avv. Rubino e Impiduglia – ha osservato come la clausola del bando di concorso, che inibisce la valutazione di tutti i titoli legalmente riconosciuti dai candidati – quali abilitazioni professionali – si ponga in palese violazione con la disposizione prevista dal predetto art. 10, D.L. 44/2021, che proprio in un’ottica del favor partecipationis prevede per l’appunto la “valutazione dei titoli legalmente riconosciuti”, includendo così anche le abilitazioni professionali.
Gli avvocati Girolamo Rubino ed Giuseppe Impiduglia, pertanto, censuravano l’illegittimità della scheda di valutazione, e del conseguente provvedimento di esclusione, della loro assistita per non avere – l’amministrazione – valutato tutti i titoli presentati della candidata, che le avrebbero consentito di ottenere un punteggio utile per l’ammissione alla successiva fase concorsuale.
 Il Presidente del T.A.R. Sicilia – Palermo sez. II, accogliendo la richiesta di sospensione presentata degli Avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha ammesso con riserva la candidata a sostenere le prove scritte del concorso pubblico per il potenziamento dei centri per l’impiego, che verranno a breve effettuate.
Si riaprono, pertanto, le possibilità per la candidata di ottenere l’ambito posto di lavoro presso i centri per l’impiego della Regione Siciliana.

Con propria determinazione sindacale, il primo cittadino, Franco Micciché, ha “ruotato” i dirigenti in servizio all’Ente. Il primo cittadino giustifica così la roteazione: “Ritenuto necessario e opportuno, ancor prima della scadenza degli incarichi dirigenziali conferiti – si legge -… provvedere alla diversa ridistribuzione degli stessi, accertate le specifiche competenze di ciascuno nell’espletamento delle funzioni dirigenziali di settore e nell’ottica del principio della rotazione ordinaria”.

E pertanto adesso il nuovo quadro dirigenziale è il seguente: Gaetano Di Giovanni, si sposta dal settore Polizia locale e dai Servizi alla Persona. La determina prevede Antonio Insalaco,  dirigente responsabile titolare del I Settore” Affari Generali ed Istituzionali- Affari Legali” e ad interim del II Settore ” Servizi alla Persona”; Gaetano Di Giovanni , dirigente titolare del III Settore ” Patrimonio e Tributi”; Giovanni Mantione,  titolare del IV Settore ” Servizi Finanziari” e ad interim del VII Settore ” Polizia Locale”; Gaetano Greco, dirigente a contratto responsabile del V Settore “Territorio ed Ambiente Sanità”; Alberto Avenia, dirigente a contratto responsabile del VI Settore ” Lavori Pubblici.

 

 

A Lampedusa 21 migranti, originari di Guinea e Costa d’Avorio, sono riusciti a sbarcare al mattino di oggi direttamente sull’arenile dell’isola dei conigli. Nel gruppo, che ha viaggiato su un’imbarcazione di legno di 6 metri, vi sono anche 3 donne e 2 minori. Ieri a tarda sera sono approdati 110 migranti, provenienti da Senegal, Mali e Bangladesh, soccorsi dalla nave “Astral” dopo il capovolgimento della loro barca. Nel centro d’accoglienza a Lampedusa si contano adesso 1.123 ospiti, a fronte di 250 posti disponibili. Domani sono attesi la nave quarantena e i primi trasferimenti.

FIPE Agrigento, la federazione provinciale dei pubblici esercizi aderenti a Confcommercio Agrigento, ha incontrato l’amministrazione comunale di Agrigento nella persona del Sindaco, Francesco Miccichè.  

“L’incontro è stato un momento di necessario confronto – ha dichiarato Gabriella Cucchiara, presidente provinciale di FIPE – su una serie di questione inerenti l’abusivismo commerciale, un fenomeno più grave di quanto si possa semplicisticamente pensare, perché non solo è distorsivo della leale concorrenza, ma è dannoso per la salute pubblica, per la sicurezza, per il piano traffico di San Leone e la pulizia urbana. Sono tutte tematiche legate alla quotidianità, non solo lavorativa dei pubblici esercizi, ma anche di ogni singolo cittadino agrigentino, così come dei numerosi turisti che sicuramente non porteranno un buon ricordo”.

La delegazione di FIPE guidata da Gabriella Cucchiara ha manifestato l’esigenza delle imprese di constatare concretamente la messa in campo di ogni strumento utile e necessario ad affrontare ogni singola problematica, urgentemente e con efficacia, in modo da percepire l’attenzione e la vicinanza dell’amministrazione locale. Ovviamente, nell’ottica di una partecipazione collettiva, ognuno deve fare la propria parte e non mancherà l’impegno degli imprenditori FIPE a sostenere e agevolare l’operato della pubblica amministrazione. 

L’incontro si è concluso con l’auspicio che attraverso la costante e attiva collaborazione fra l’amministrazione e le forze sane e produttive della nostra comunità, si possa raggiungere la risoluzione delle problematiche esposte.

In particolare, il Sindaco Miccichè ha manifestato la volontà al dialogo, alla collaborazione e al confronto, specificando che ogni singola questione che verrà risolutamente affrontata, sarà socializzata e condivisa, affinché la garanzia di sicurezza, decoro e tranquillità per i nostri cittadini e per i turisti non rimanga solo una legittima aspettativa. 

Inizieranno a breve i lavori di manutenzione straordinaria sugli immobili scolastici in utilizzo al Libero Consorzio Comunale di Agrigento. E’ stato infatti firmato il contratto d’appalto per l’accordo quadro con un solo operatore  economico per la realizzazione dei lavori programmati dal Settore Tecnico del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. I lavori saranno eseguiti dall’impresa BREDIL s.r.l. Di Favara, aggiudicataria della gara con un ribasso del 24,314% per un importo contrattuale di 340.000,00 euro più IVA.

Sempre a breve è previsto l’inizio dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del Giardino Botanico di proprietà del Libero Consorzio, grazie all’accordo quadro il cui contratto è stato sottoscritto con l’impresa VERI RESTAURI S.R.L. aggiudicataria dell’appalto per un importo complessivo di 224.781,00 euro (ribasso del 36,051%). I lavori prevedono, tra gli altri, la messa in sicurezza della parte nord del Giardino, in passato soggetta a distacchi di materiale roccioso, e l’acquisto di attrezzature ed arredi. Subito dopo la consegna dei lavori sarà dunque possibile effettuare questi interventi, finanziati grazie all’efficienza del Settore Tecnico che ha consentito l’accesso a diverse linee di finanziamento dei relativi progetti esecutivi.

Prevista nei prossimi giorni invece la firma dei contratti d’appalto per la manutenzione straordinaria di diverse strade provinciali. Si tratta in particolare degli accordi quadro per la manutenzione straordinaria delle strade del comparto ovest, aggiudicati all’impresa GEOTEK SRLche ha offerto il ribasso del 36,111% sull’importo a base d’asta di 1.436.000,00 euro; delle strade provinciali ex consortili e regionali, aggiudicati all’impresa COS.IT. SRL (ribasso del 35,683% per un importo contrattuale di 695.000,00 euro più Iva); e delle Strade Provinciali n. 4 “Panoramica dei Templi” e n. 71 “Cavaleri-Magazeni”, aggiudicati all’Impresa Edile CAVALLI SALVATORE (ribasso del 34,567% per un importo contrattuale di 600.000,00 euro più Iva).

 

A San Giovanni Gemini è accaduto che una donna di 44 anni, brandendo tra le mani un martello da carpentiere, ha minacciato i passanti lungo corso Francesco Crispi. Sono intervenuti i Carabinieri. E’ stata denunciata per il reato di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Lei è stata condotta dai sanitari del 118 al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” ad Agrigento per le cure del caso. Ignoto il movente. Martello sequestrato.

La notte di domenica 22 maggio, intorno alle ore 2, Angelo Scardaci, 19 anni, di Campobello di Licata, è stato a bordo, e non alla guida, di un’Opel Corsa insieme ad altri tre amici. Lungo la statale 123 tra Naro e Campobello di Licata, in contrada “Spagnolo”, per cause in corso di accertamento da parte dei poliziotti della Stradale di Agrigento e dei carabinieri della Compagnia di Agrigento, sono entrate in collisione tre automobili. L’Opel Corsa, con a bordo Scardaci, che si è schiantata contro una Fiat Punto, guidata da un licatese di 27 anni, e si è ribaltata sfondando il guardrail e precipitando in una scarpata a circa 14 metri dal ciglio della strada. E poi una terza auto, un’altra Opel Corsa, con a bordo una famiglia, padre, madre e due figlie, di Caltanissetta. Angelo Scardaci, ancora in vita, è stato subito trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” a Licata, dove è morto a causa delle gravi ferite subite. Ebbene adesso la Procura di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale, lesioni personali gravi e guida in stato d’ebbrezza il conducente dell’Opel Corsa con a bordo Scardaci. Si tratta di un giovane di 21 anni.

Ad Agrigento in via Gioeni lo scorso 6 agosto un violento incendio è divampato da un appartamento al nono piano del palazzo cosiddetto “Standa”. L’anziana proprietaria, di 87 anni, è stata condotta in salvo dallo chef Giovanni Mangione, sul posto. Ebbene adesso il sindaco Franco Miccichè ha revocato l’ordine di sgombero degli appartamenti non interessati dall’incendio, tra nono e ottavo piano. E’ stato invece confermato lo sgombero e l’interdizione dell’appartamento a fuoco e dell’attico soprastante, al decimo piano, in attesa della conclusione dei lavori di recupero sicurezza.