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La Confartigianato di Agrigento a fianco delle persone con la sindrome di down per la loro inclusione lavorativa. In occasione della Giornata mondiale della Sindrome di Down, che si celebra domani 21 marzo, la Confartigianato di Agrigento ha pensato e prodotto uno spot, in collaborazione con le aziende del territorio. Il messaggio è quello di non abbassare l’attenzione sul supporto e il sostegno lavorativo delle persone con la sindrome di down. Lo spot è stato realizzato da Giacomo Fattori. Il segretario provinciale della Confartigianato di Agrigento, Vincenzo Insalaco, dichiara: “Abbiamo immaginato uno spot che non fosse filosoficamente legato ai portatori della sindrome di down ma uno spot che raccontasse la realtà della nostra provincia. Abbiamo coinvolto le aziende che fanno parte della nostra associazione, le quali hanno sposato in pieno il nostro progetto. Abbiamo immaginato Luca, un ragazzo con la sindrome di down, dietro il bancone di un bar a servire i clienti con la sua straordinaria simpatia e dolcezza. Noi di Confartigianato siamo felicissimi di aver pensato e prodotto questo spot per la Giornata mondiale della Sindrome di Down. Noi siamo per l’inclusione sociale e lavorativa in quanto rappresenta un diritto e un dovere, nonché un momento fondamentale nella vita di una persona con la sindrome di down”.

Canicattì, come il Villaggio Mosè, ancora presa di mira da parte di ladri di appartamenti. Ignoti malvivent, infatti, hanno fatto razzia in ben tre appartementi di Canicattì. All’interno di un’abitazione rurale in contrada Calici i ladri hanno portato via una motozappa, e già qualche mese addietro lo stesso proprietario era stato derubato. In un appartamento di via Varese i ladri hanno portato via capi di abbigliamento sportivo fra scarpe, giubbotti e tute, e nell’ultima abitazione di via Vignola sono stati solo messi a soqquadro gli ambienti.

Tutti i furti sono stati denunciati dai proprietari ai poliziotti del locale Commissariato che hanno avviato già indagini per riuscire ad individuare i ladri e a capire se si tratta sempre della stessa mano criminale.

Negli ultimi anni sono spariti più di 200 metri di spiaggia dorata e più di 70 metri di boschetto.
Dopo la nostra segnalazione il Governo Musumeci ha stanziato 4 milioni di euro, ha realizzato il progetto, consistente nel posizionamento di 3 pennelli sub-ortogonali alla linea di costa e il ripascimento artificiale della spiaggia mediante l’utilizzo della sabbia del vicino porticciolo turistico di Siculiana marina; anche se Mareamico avrebbe preferito il posizionamento delle meno impattanti barriere soffolte.
Nel 2019, in pompa magna, viene annunciato l’imminente inizio dei lavori.
Siamo nel 2022 ed i lavori non sono ancora iniziati e la mareggiata di scirocco di ieri ha inghiottito una nuova fascia di boschetto. Decine e decine di alberi sono venuti giù come dei birilli!
Dicono che tutto sia pronto da mesi, invece l’elefantiaca burocrazia degli uffici regionali continua a bloccare tutto ed a chiedere ancora permessi su permessi, alcuni francamente ridicoli.
Mareamico intende chiedere conto e ragione agli uffici regionali per questa inefficienza: non è possibile ancora assistere in silenzio a questa lenta agonia di una delle più belle spiagge della Sicilia.

È caduta in casa e lì è rimasta, fino a quando qualcuno ha dato l’allarme, e sono arrivati i soccorritori. Sono stati i vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento, sabato sera, che aperta la porta d’ingresso dell’abitazione, hanno permesso al personale medico del 118 di entrare all’interno dell’abitazione di un’anziana, residente in via Aldo Moro, a Favara. La donna dopo la caduta, infatti, non era riuscita ad alzarsi, e nemmeno a chiedere aiuto.
Dopo le prime cure del caso, con un’ambulanza è stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”.

In occasione dell’Equinozio di Primavera, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento inaugura una serie di attività “Natura e Archeologia” curate da CoopCulture, che mettono insieme aspetti ambientali e culturali del territorio, tra ecologia, storia e antropologia.

L’esperienza di domenica 20 marzo avrà inizio presso la biglietteria dell’Area Archeologica e Antiquarium di Eraclea Minoa alle 9:30 e si dividerà in due momenti. La prima parte sarà un’introduzione archeologica al sito anche attraverso i reperti custoditi presso l’antiquarium raccontati dagli archeologi di  CoopCulture, successivamente le guide naturalistiche associate Federescursionismo Sicilia,  condurranno il gruppo alla scoperta delle meraviglie paesaggistiche e naturalistiche lungo un itinerario appositamente studiato.

Osservando le immediate vicinanze dell’area archeologica di Eraclea Minoa, è semplice comprendere le ragioni per le quali i greci scelsero questo luogo per fondare la città: la vicinanza del fiume, il promontorio rialzato rispetto alla costa, l’ampia visibilità sul territorio circostante.

I visitatori esploreranno le zone circostanti l’area archeologica di Eraclea Minoa, ammirando dall’alto il corso del fiume Platani e la sua foce, la vegetazione costiera di rimboschimento che cela al suo interno il sottobosco ricco di specie della vegetazione ancora in perfetto stato, a differenza di molti tratti di costa ormai troppo antropizzati e danneggiati dalla presenza dell’uomo. La suggestiva foce del Platani è una riserva naturale orientata creata per salvaguardare la presenza di flora e fauna tipica della macchia mediterranea. Verrà raggiunta anche la marna di Capobianco, che dà il nome al promontorio, uno degli affioramenti rocciosi di colore bianco che caratterizzano le coste dell’agrigentino.

Questa attività, per le caratteristiche del percorso, non è adatta ai minori di anni 12. È  necessario munirsi di scarpe idonee, calzature da trekking obbligatorie; acqua e giacca a vento leggera.

Biglietti: 16 euro. Ridotto 12 euro per under 18 oppure 14 euro riservato a 18-25 anni.

6.107 su 40.165 tamponi processati e l’indice di positività è al 15,2%. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. Ieri erano stati 5.946  i nuovi casi su 38.814 tamponi e il tasso di positività era al 15,3%. Sono 15 i decessi e 8.395 i guariti. In calo i ricoveri in regime ordinario (-8 sul dato di ieri) e quelli in terapia intensiva (-2).

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 1.777 casi, Catania 908, Messina 1.787, Siracusa 524, Trapani 781, Ragusa 626, Caltanissetta 492, Agrigento 807, Enna 153.

Prosegue l’attività programmata per l’anno 2022 dal Comitato di Agrigento della Società “Dante Alighieri”; lunedì 21 marzo, oramai prossimo, alle ore 16.30 su piattaforma “Google-meet” si terrà in videoconferenza un incontro sulla tematica “CULTURA, CIVILTA’ E PACE ”. Si inizierà con i saluti istituzionali del Sindaco di Agrigento dott. Francesco Miccichè, del presidente di “Empedocle” Consorzio Universitario di Agrigento On. Nenè Mangiacavallo, del presidente nazionale dell’A.I.M.C. dott. Giuseppe Desideri, della vice-presidente nazionale dell’A.I.M.C. dott.ssa Francesca De Giosa  e della dott.ssa Enza Ierna presidente del Comitato di Agrigento della Società Dante Alighieri.

Di seguito nell’ordine interverranno la dott.ssa Domenica Brancato, direttore del Museo Diocesano di Agrigento, che coordinerà i lavori dell’intero incontro, esordirà con una propria riflessione intitolata “Santi o eroi della porta accanto” un raccordo tra le generazioni; la giornalista Margherita Trupiano che si intratterrà su “il ruolo delle donne nella mafia”; Maria Cristina Parise Martirano, presidente del Comitato di Cosenza, con un intervento “In ricordo di un amico vittima della mafia”; Marisa Sedita, presidente del Comitato di Caltanissetta, che illustrerà il tema ”Si alla cultura no alla mentalità della violenza”; Fabio Fabiano, presidente dell’Associazione Emanuela Loi si soffermerà sulle “Vittime innocenti della Mafia”; ed infine Mary Albanese e Angelo Sicilia con un  intervento su “Io Felicia”.

L’incontro potrà essere seguito in diretta con il link http://meet.google.com/yzt-crdj-kif ed in diretta e differita sulla pagina locale del Comitato della Società Dante con il link www.facebook.com/ladanteagrigento.agrigento.

1005 i nuovi casi registrati in provincia di Agrigento ed una vittima. Questi i dati registrati dal bollettino dell’Asp agrigentina. 3 i ricoveri, 574 i guariti.

Gli agrigentini ospedalizzati risultano essere 41, di questi, 37 sono in degenza ordinaria. Undici si trovano al “San Giovanni di Dio”, mentre 26 sono ricoverati al “Fratelli Parlapiano” di Ribera. Sono 4 i degenti in terapia intensiva al “Fratelli Parlapiano”. Fra i ricoverati c’è anche una persona non residente nell’Agrigentino e per questo non ricompreso nel dato totale.

Ecco i dati Comune per Comune: Agrigento ha 1.634 contagiati (+203); Alessandria della Rocca: 68 (+6); Aragona: 232 (+12), con 7 migranti (dato invariato) che sono ospitati presso un centro di quarantena; Bivona: 89 (-4); Burgio: 15 (+3); Calamonaci: 12 (+1); Caltabellotta: 34 (stabile); Camastra: 71 (stabile); Cammarata: 133 (+4); Campobello di Licata: 363 (+14); Canicattì: 1.531 (-11); Casteltermini: 271 (-7); Castrofilippo: 83 (+9);  Cattolica Eraclea: 71 (+2); Cianciana: 59 (+12); Comitini: 25 (+5); Favara: 1.341 (+70);  Grotte: 171 (+1); Joppolo Giancaxio: 21 (+1); Licata: 765 (+52); Lucca Sicula: 13 (+3); Menfi: 353 (+35); Montallegro: 104 (+3); Montevago: 47 (+9); Naro: 117 (+14); Palma di Montechiaro: 809 (+39); Porto Empedocle: 660 (+50); Racalmuto: 248 (+15); Raffadali: 356 (+12); Ravanusa: 349 (stabile); Realmonte: 168 (+10); Ribera: 380 (+8); Sambuca di Sicilia: 42 (-4); San Biagio Platani: 82 (-7); San Giovanni Gemini: 154 (-2); Sant’Angelo Muxaro: 41 (+5); Santa Elisabetta: 68 (+3); Santa Margherita di Belìce: 122 (+14); Santo Stefano Quisquina: 51 (-1); Sciacca: 761 (-2); Siculiana: 190 (+8) di cui 4 migranti (dato stabile) ospitati presso il centro di accoglienza di Villa Sikania. Sono infine 17 (-3) i positivi a Villafranca Sicula.

Sulle navi quarantena in rada della costa Agrigentina ci sono 21 (+3) migranti positivi.

In un mondo lacerato da lotte e discordie la musica, sublime arte estetica dei suoni, educa all’ascolto, alla riflessione e all’amore.

Nel Cammino Sinodale della Chiesa italiana uno degli obiettivi è la conversione all’ascolto per sperimentare la bellezza dell’incontro e del cammino.

L’ “Ascolto” trasforma anzitutto chi ascolta, per sfuggire il rischio della supponenza e dell’autoreferenzialità. Anche l’ascolto della musica ci interpella attraverso la capacità di lasciarci coinvolgere dalle vibrazioni che la musica genera, dalla forza di emozioni condivise che ci aprono gli uni verso gli altri.

Da questa profonda consapevolezza nasce l’idea di alcuni giovani chitarristi, dei loro insegnati, i Maestri Rocco Daniele Carlucci e Enrico Lucio in collaborazione con il MUDIA, di presentare un recital chitarristico con il tema “Note di pace”. La chitarra come “strumento” di pace e la musica come  “arma” per perseguirla.

Il concerto, che prevederà l’esecuzione di un repertorio che va dal periodo classico a quello contemporaneo, si terrà il prossimo 22 marzo alle 19.00 nella suggestiva sede del Museo diocesano.

Accesso su prenotazione nel rispetto delle norme Covid.

Nei giorni scorsi la Polizia di Stato durante la costante attività di controllo del territorio disposta dal Questore Iraci, ha proceduto al controllo di una moto di grossa cilindrata con a bordo un giovane pregiudicato, trent’enne, di origine Palmese. Lo stesso alla vista della volante si dava a precipitosa fuga lungo le vie cittadine, al fine di eludere il controllo e creando pericolo per gli altri utenti della strada.

I poliziotti del Commissariato di Palma di Montechiaro che durante l’inseguimento notavano alcune particolarità fisiche e nell’abbigliamento del giovane, lo rintracciavano successivamente a bordo di un’autovettura, in compagnia di un altro soggetto, I. A.,  anch’egli  pregiudicato.

Il fermato I. A. riconosciuto dagli Agenti come il conducente della moto che si era dato poco prima alla fuga, veniva bloccato e sottoposto dagli Agenti del Commissariato di P.S. a perquisizione personale,  unitamente al trasportato. Tale attività consentiva di  rinvenire indosso al trasportato un coltello a serramanico, del cui porto non forniva alcuna motivazione.-

Acclarate tali circostanze, per fermato  scattava la denuncia in stato di libertà per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, oltre ad essere destinatario del fermo amministrativo della moto e di sanzioni amministrative per oltre mille euro per le violazioni alle norme sulla circolazione stradale, mentre per il trasportato, veniva deferito all’A.G. per il reato di  porto ingiustificato d’arma da taglio.