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Ad Agrigento, utilizzando 160mila euro resi a disposizione dalla Legge di bilancio, saranno eseguiti interventi di manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano, e ciò soprattutto in zone ad elevata intensità di traffico e densità abitativa, non trascurando il centro storico e le aree periferiche. Il sindaco Franco Miccichè e l’assessore ai Lavori pubblici, Gerlando Principato, affermano: “Agli interventi appena stanziati per la manutenzione straordinaria si aggiungono quelli di prossima esecuzione in via Cuoco, Via Tortorelle, Via della Pace, Via Neve, Viale dei Giardini e Viale Emporium. Si tratta di interventi per rendere la città maggiormente sicura tanto per i pedoni quanto per gli automobilisti”.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, ha convalidato i sequestri preventivi, eseguiti tra il 28 e il 30 giugno, sulla struttura ricettiva “Maddalusa Lounge Beach” e delle relative pertinenze per le ipotesi di reato di costruzione abusiva su area vincolata, violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, e occupazione abusiva di Demanio marittimo. Il sequestro preventivo comprende anche un’area di circa 900 metri quadrati costituita da uno sbancamento e da un terrazzamento illecito (a servizio dell’attività di Bed and breakfast), per le ipotesi di reato di costruzione abusiva su area vincolata, violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Il giudice Miceli ha inoltre riconosciuto come sussistente il pericolo della reiterazione e dell’aggravamento del reato in caso di mancato sequestro, perché i beni sono stati utilizzati nell’ambito di attività turistico – ricettiva esercitata abusivamente. Gli indagati sono due, legati tra loro da vincolo di parentela.

Il Tribunale di Agrigento ha condannato a 7 anni e 6 mesi di reclusione Daniela Di Franco, 39 anni, nata a Brema in Germania e residente a Canicattì, per il tentato omicidio, il 31 agosto del 2015, con un coltello da cucina di 19 centimetri, al culmine di una lite, dell’ex compagna, Valentina Lo Manto, 32 anni, nata a Mussomeli e anche lei residente a Canicattì. Sono stati inflitti 1 anno e 3 mesi di reclusione alla vittima, alla Lo Manto, per favoreggiamento, allorchè non ha mai rivelato il nome del suo aggressore, affermando sempre di essere stata ferita in una rissa con sconosciuti.

La giunta comunale di Favara ha deliberato l’utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza per lavori utili in ambito sociale, ambientale, tutela dei beni comuni e culturali. Il sindaco, Antonio Palumbo, afferma: “Abbiamo sempre ritenuto il reddito di cittadinanza una misura di contrasto vero alla povertà, ma è anche essenziale che questi cittadini possano sentirsi pienamente utili alla collettività. Con questi progetti potranno aiutarci a fornire dei servizi di cui la città ha bisogno”.

L’assessore comunale Giovanni Vaccaro comunica che stamane sono cominciati i lavori di manutenzione verde sul lungomare Falcone Borsellino. Vaccaro dichiara: “Anche se con un po’ di ritrado daremo alla zona il decoro che merita”.
Gara aggiudicata sul Mepa tramite procedura aperta, ditta vincitrice Vivai Natura Verde di Ribera. Per ovvi motivi di sicurezza durante le ore lavorative, i tratti interessati dallo scerbamento verranno inibiti ai pedoni temporaneamente.

Nell’ambito dell’inchiesta sfociata nell’arresto del luogotenente dei Carabinieri in servizio a Licata, Gianfranco Antonuccio, sono state arrestate anche altre due persone: Filippa Condello, e Giuseppe Di Vincenzo, entrambi di Palma di Montechiaro. La Condello sarebbe indagata per dazione di denaro a favore di Antonuccio che, in cambio, le avrebbe fornito informazioni riservate sulla posizione del figlio, Angelo Azzarello, condannato a 17 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata, la romena Alina Condurache. Il nome di Giuseppe Di Vincenzo ricorre invece in alcune intercettazioni da cui emerge un traffico e spendita di denaro falso a Palma di Montechiaro. L’indagine sul luogotenente Antonuccio coinvolge anche altre due persone non raggiunte da misura cautelare: un altro carabiniere, ed un pregiudicato di Palma di Montechiaro.

3.140 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 13.885 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino odierno. Il giorno precedente erano 5.668. Il tasso di positività scende al 22,6% il giorno precedente era al 24,5%. La Sicilia è al sesto posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 98.609 con un aumento di 1.826 casi. I guariti sono 1.916 mentre 5 sono le vittime che portano il totale dei decessi a 11.231. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 903, 38 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 35, quattro in più rispetto al giorno prima.

Questi i dati nei Comuni capoluogo: Palermo 1.102 casi, Catania 990, Messina 734, Siracusa 194, Trapani 169, Ragusa 216, Caltanissetta 184, Agrigento 121, Enna 37. (ANSA).

Francesca Maggio, 55 anni di Mazara, agente di Polizia Municipale, con la passione di attività subacque relative alla archeologia. In passato si è occupata di scavi archeologici collaborando con il compianto Sebastiano Tusa, già assessore alla regione tragicamente scomparso alcuni anni addietro.

Ama tanto il mare e solo il papà in famiglia aveva la stessa passione. I fratelli hanno preso altre direzioni. Abbiamo avvicinato Francesca Maggio per sentire le sue impressioni dopo questo eccezionale ritrovamento.

Francesca come nasce la tua passione per il mare?

“Nasce nel lontano 2005 in quanto studente universitaria di archeologia navale. Ho iniziato li a muovere i primi passi per poi diventare un archeologo subacqueo. Sentivo che questa attività era la mia vera passione”.

Hai trovato prima di ieri altri reperti archeologici?

“Non ho fatto delle vere e proprie scoperte anche se in passato ho collaborato per recuperare alcuni reperti importanti presso altre sedi, non solo marine”.

Oggi sei “incappata” in une delle più importanti scoperte di reperti archeologici marini.

“Sono stata chiamata da Luca Mezzapelle, 17ennne di Mazara con la passione di snorkeling, cioè maschera, tubo, pinne in superficie pronto a scandagliare i fondali. Mi ha detto che nel corso di una sua incursione aveva intravisto su un fondale di circa 4 metri un’anfora. A quel punto ho chiamato un mio collega per fare delle foto e un video. Ho chiamato anche l’avvocato Walter Marino della Scuba School con il quale siamo stati sul posto e in effetti abbiano visto che si trattava di un reperto eccezionale. Subito dopo ho avvisato le autorità marine e da li il recupero di ben 4 anfore; una sola è in ottime condizioni, le altre hanno bisogno di restauro”.

Chissà quale gioia ti assale per una appassionata dopo una scoperta del genere?

“E’ sempre una emozione trovarsi davanti ad un reperto di questa portata eccezionale. Spero di trovarne ancora anche perché sono certa che i nostri fondali sono ricchi di reperti di ogni genere e soprattutto di grande importanza. Il Mediterraneo, come è ben noto, è stato la corsia preferenziale di innumerevoli navi da trasporto da tanti millenni. Le profondità nascondono reperti eccezionali mai venuti alla luce”.

La scuola “San Leone Surf Tribe”  unica scuola Surf in provincia di Agrigento associata con​ la Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard (FISW), nella giornata di ieri con i suoi giovani allievi ha partecipato alla prima gara regionale presso il Lago di Poma a Partinico.

Flavio Volpe e Bruna Lo Presti, con il traguardo di 3 km e mezzo hanno portato a casa il primo posto della gara regionale divisa in varie categorie. Gli altri allievi che hanno partecipato sono Emma Baldanza, Claudio Casalicchio, Tommaso Lombardo, Clara Rotulo.

“Considerando che i nostri ragazzi hanno preso in mano i Sup due settimane prima della gara hanno raggiunto un bel traguardo sorprendendo tutti noi”, dichiara il presidente Michele Domenico Catania. “Con il Sup oltre alle escursioni guidate si possono svolgere varie gare, e chissà nascono futuri campioni in questa attività, noi come educatori continueremo ad allenarli, ma già fuori Agrigento ci siamo fatti conoscere al meglio”.

Un turista del Bergamasco, Antonio Magni, 57 anni, di Sorisole, disperso da venerdì scorso sull’isola di Marettimo, in provincia di Trapani, è stato trovato morto domenica mattina dalle squadre del Soccorso alpino e speleologico siciliano che hanno perlustrato l’area su elicotteri dell’Aeronautica militare. L’uomo era uscito per un’escursione a Cala Bianca percorrendo il sentiero che parte dal paese. Il gestore del Bed and breakfast che lo ospitava, accortosi del suo mancato rientro, ha lanciato l’allarme e sono iniziate le ricerche che hanno condotto al ritrovamento del corpo senza vita, probabilmente a seguito di un malore.