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2.924 i nuovi casi positivi di Covid19 registrati in Sicilia, a fronte di 19.351 tamponi processati. Il tasso di positività sale al 15,1%, ieri era al 12,4%. Lo riporta il bollettino del Ministero della Salute di martedì 7 giugno.

I guariti sono 2.483, mentre le vittime sono 14, e portano il totale dei decessi a 10.999. Gli attuali positivi sono 60.983, con un aumento di 895 casi. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 546, in terapia intensiva sono 27.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 903, Catania 862, Messina 311, Siracusa 324, Trapani 211, Ragusa 238, Caltanissetta 152, Agrigento 238, Enna 158.

Venerdì 10 giugno alle ore 19,30 in Cattedrale si parlerà del sinodo di mons. Petralia e mons. Bommarito. Un’occasione per conoscere le dinamiche sinodali del post concilio fino agli anni 2000.

Continuano i laboratori MAB2022, Museo-Archivio-Biblioteca della diocesi che con il progetto integrato, promosso dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici in sinergia con i tre istituti culturali, sta ricostruendo i sinodi storici celebrati in diocesi dal 1500 ad oggi e la loro rilevanza ecclesiale e sociale.

Venerdì 10 giugno alle ore 19,30 P. Alfonso Tortorici, che fu segretario del Sinodo diocesano celebrato tra il 1979 e il 1981 presenterà il percorso che portò al rinnovamento ecclesiale, pastorale e culturale  della Chiesa Agrigentina. Emergerà non solo la figura e lo spessore spirituale ed ecclesiale di mons. Petralia e mons. Bommarito ma l’impegno della diocesi di Agrigento di trovare nuove risposte alla sollecitazione del Concilio Vaticano II e alle istanze che venivano dalla base ecclesiale, sacerdoti, laici impegnati, associazioni e movimenti.

Dal Sinodo degli anni ottanta scaturì il Piano pastorale della Diocesi e la Nuova Immagine di Parrocchia.

Sarà una serata per ascoltare anche Tina Comparetto, giovane impegnata che partecipò al Sinodo e don Gaetano Montana, oggi delegato diocesano del Cammino Sinodale ed allora giovane seminarista.

Il ciclo di laboratori si concluderà  il 17 giugno sempre alle ore 19,30 in Cattedrale con la presenza  di Sua ecc. mons. Luis Marín de San Martín O.S.A.  sottosegretario del sinodo dei vescovi.

Dopo una lunga serie di sottovarianti Omicron emerse in Sicilia, dalla BA2 alla BA4 fino alla XQ, sul territorio si registrano i primi casi di Omicron 5, tutti a Palermo, riscontrati dal Centro regionale qualità laboratori sui campioni molecolari prelevati a cinque palermitani, tutti sulla cinquantina di anni d’età e tutti ricoverati: quattro al Cervello, uno al Policlinico. Nessuno è grave. Il commissario per l’emergenza covid, Renato Costa, commenta: “Adesso bisogna aumentare la quantità di sequenziamenti in provincia, anche attraverso i test rapidi. La BA5 va infatti attentamente monitorata, perché oltre ad essere più contagiosa degli altri lignaggi Omicron sembrerebbe anche più aggressiva, ed è un peccato, in questa fase, che lo screening sui passeggeri in arrivo all’aeroporto non ci sia più”.

Un trentenne, originario della Romania, residente a Favara, alla guida della sua auto, è andato a sbattere contro un muretto, per poi il mezzo ribaltarsi. Il giovane è rimasto lievemente ferito. L’incidente stradale si è verificato la notte scorsa, in via Enrico Berlinguer, a Favara.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Tenenza di Favara, e del nucleo Radiomobile della Compagnia di Agrigento che hanno sottoposto all’alcoltest l’automobilista, risultato con un tasso alcolico ben al di sopra del limito consentito. E’ stato denunciato, in stato libertà, alla Procura della Repubblica, per guida in stato di ebbrezza.

Innanzi al Tribunale di Agrigento è iniziato il processo, per violenza sessuale aggravata a danno di una bambina di 9 anni, a carico di un pensionato di 70 anni di Montallegro, già arrestato dai Carabinieri. Lei, in occasione dell’incidente probatorio, ha confermato le accuse e ha raccontato: “Lui mi regalato alcuni bracciali, delle caramelle, 5 euro, e poi mi ha toccata baciandomi anche sulla bocca”. E’ successo due volte”. La sorella della bambina, ascoltata anche lei, ha reso la stessa versione. Entrambe sono assistite dagli avvocati Fabio Inglima Modica e Floriana Salamone. L’imputato è invece difeso dall’avvocato Giuseppe Lo Gioco. E’ stata la madre, insospettitasi dell’atteggiamento della figlia, a presentare denuncia ai Carabinieri. Prossima udienza il 4 luglio con l’ascolto dei primi testimoni.

A Lampedusa, in un locale della movida, si è scatenata una lite tra sei persone, compresa una donna. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della locale stazione. Sono stati denunciati a piede libero alla Procura di Agrigento per rissa. Si tratta di due ristoratori di Lampedusa, di 43 e 40 anni, un cuoco di 55 anni, anche lui lampedusano, due palermitani residenti a Cinisi, un pensionato di 73 anni, un tecnico ortopedico di 45 anni, e una 18enne disoccupata. Ignota è la causa dell’azzuffata. Nessun ferito.

Agrigento e la Valle dei Templi in festa per i 208 anni della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Dopo due anni di pandemia, i festeggiamenti sono tornati all’aperto, in un luogo pubblico, alla presenza delle autorità civili, militari, istituzionali e religiose, e soprattutto con la partecipazione della cittadinanza. La ricorrenza è stata commemorata con il tradizionale schieramento dei militari, in rappresentanza di tutti i reparti dell’Arma della nostra provincia. A fare gli onori di casa il comandante provinciale dei Carabinieri di Agrigento, Vittorio Stingo. Protagonisti in assoluto i ragazzi delle scuole. Gli studenti durante la cerimonia hanno messo in atto delle vere e proprie rappresentazioni di sei eventi, tra i più salienti, degli ultimi dodici mesi, raccontati non dai carabinieri, quanto dagli studenti, che hanno raccontato i carabinieri. Ragazzi di sei licei, uno dei quali, si è dedicato alla componente musicale: “Politi” di Agrigento, “Ugo Foscolo” di Canicattì, “Saetta e Livatino” di Ravanusa, “Enrico Fermi” di Licata, e il liceo classico, e musicale “Empedocle” di Agrigento.

Nel corso della cerimonia per l’anniversario dei 208 anni di fondazione dell’Arma, sono stati consegnati riconoscimenti, e ricompense ai carabinieri, che si sono distinti in servizio, e non solo. Ecco i premiati. Tenenza di Favara: Gerlando Montana e Domenico Accardo; Stazione di Agrigento: Nicholas Mencio, Giuseppe Prinzivalli, Rosario Russo, e Mario Miraglia; Compagnia di Agrigento, e Stazione di Realmonte: Marco La Rovere, Antonio Ditto, Francesco Scimè; Compagnia di Cammarata: Diego Pizzuto, Luigi Bonanno, e Pierluigi Umbaldo; Compagnia di Licata: Carmelo Caccetta, Gianfranco Antonuccio, Giacomo Piacenti, Giuseppe Mele, Giacomo Sica, Giovanni Musetti e Denis Gabrieli; Compagnia di Licata: Augusto Petrocchi, Salvatore Turtorici e Daniele Martinez; altri riconoscimenti alla Compagnia di Licata: Ilario Scali, Stefano D’Elia, Angelo Stimolo, Giuseppe Bennici, Giuseppe Licata, Giuseppe Azzolino, Nunzio Lavore, Alessandro Gaetano Martino, e Angelo Conte.

Tolleranza zero. In una sola giornata, quella di domenica, a San Leone, gli agenti della Polizia Locale di Agrigento hanno elevato 165 contravvenzioni, per varie infrazioni al Codice della strada.

“Siamo riusciti ad aumentare il budget delle ore, da 28 a 34, per 22 agenti di Polizia Municipale – spiega l’assessore Francesco Picarella -. L’aumento delle ore porterà a maggiori controlli sul territorio, settimanalmente daremo notizia ai cittadini delle attività che riguarderanno le infrazioni del Codice della strada, i reati ambientali e la tassa di stazionamento”.