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Tolleranza zero. In una sola giornata, quella di domenica, a San Leone, gli agenti della Polizia Locale di Agrigento hanno elevato 165 contravvenzioni, per varie infrazioni al Codice della strada.

“Siamo riusciti ad aumentare il budget delle ore, da 28 a 34, per 22 agenti di Polizia Municipale – spiega l’assessore Francesco Picarella -. L’aumento delle ore porterà a maggiori controlli sul territorio, settimanalmente daremo notizia ai cittadini delle attività che riguarderanno le infrazioni del Codice della strada, i reati ambientali e la tassa di stazionamento”.

“Durante l’audizione presso laCommissione speciale di indagine e di studio per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi, presieduta dall’On. Carmelo Pullara, concernente la disabilità e l’inclusione scolastica dei bambini disabili gravi e gravissimi, ho urlato tutto il mio “sdegno” la vergogna, nell’ascoltare gli interventi con “ nonchalance” di chi dovrebbe garantire i servizi”.

Lo dichiara Aldo Mucci, del sindacato SGB che continua: “Gli atteggiamenti ironici e indifferenti, quasi scocciati di chi rappresenta i cittadini, di chi rappresenta le istituzioni regionali, di chi rappresenta la Famiglia, la  Fragilità  la Povertà in questa terra di Sicilia. In quella audizione è apparsa la “maschera” dell’indifferenza, quella più disastrosa delle mancanze umane. In quella audizione, di fronte ad un riscontro, documentale, tutti hanno fatto gli “gnorri”. Il comune di Trapani non ha ricevuto nessuna richiesta, l’assessorato alla “Famiglia  Fragilità  Povertà “non sa nulla, il Libero Consorzio ritiene il servizio nella normalità. Ci troviamo di fronte ad un vergognoso buco istituzionale e si continua a nascondersi dietro un dito. Cose da pazzi avrebbe detto Cetto la qualunque. Le mamme dei bambini disabili gravi e gravissimi non ci stanno, ed hanno deciso di presenziare ad ogni comizio elettorale, per urlare la loro rabbia, la loro disperazione, verso tutti quei politici che sono stati distratti e indifferenti alla grave problematica della disabilità, verso tutti quei politici che hanno girato l’angolo, evitando di incontrarli durante le manifestazioni, ma pronti a distribuire promesse da campagna elettorale. Naturalmente saremo con loro” – conclude Aldo Mucci.

Il Gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di Olga Matraxia, ex dirigente del settore Affari generali del Consorzio Universitario, e Andrea Occhipinti, dirigente del settore finanziario dell’Ente.

La prima udienza del processo si celebrerà il prossimo 18 ottobre davanti i giudici della seconda sezione penale presieduta da Wilma Angela Mazzara. L’ipotesi di reato è peculato.

La vicenda è legata alla nota inchiesta sulle “spese pazze” all’università di Agrigento e alla figura, misteriosa più che mai, dell’ex presidente del Cupa Joseph Mifsud, irreperibile da molto tempo, al centro di un vero e proprio intrigo internazionale dopo il “Russiagate”.

La posizione di Mifsud, di cui non si hanno più notizie ormai da anni, è stata stralciata. La somma sottratta ammonterebbe a circa 50 mila euro. Al solo Mifsud viene contestato di avere speso 2500 euro per acquistare iPad, MacBook e altri costosi dispositivi elettronici.

Un insolito quanto straordinario intervento chirurgico è stato effettuato al reparto Urologia dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, diretto da Michele Ruoppolo. Un uomo agrigentino di 60 anni, durante un rapporto sessuale, ha subito la frattura del proprio organo sessuale. Il primario Michele Ruoppolo ha deciso subito di eseguire un intervento chirurgico che ha permesso di scongiurare una menomazione permanente, con gravi conseguenze non solo fisiche ma anche psicologiche. Si tratta di un intervento che il dottor Ruoppolo ha già eseguito da primario di Urologia a Treviglio. Il pene è composto da una membrana che diventa rigida durante l’erezione. Ecco perché la si definisce una “frattura della struttura del corpo cavernoso”. E occorre intervenire chirurgicamente per scongiurare lesioni irreversibili e una conseguente menomazione che renderebbe difficili se non impossibili i rapporti sessuali nell’arco di pochissime ore.

Un vero e proprio bagno di folla per il comizio in piazza, ieri sera, per la candidata sindaco, Carola Calafiore che ha presentato i candidati al Consiglio comunale della propria lista “Bivona domani”. Non è una campagna elettorale all’insegna del fair play e, Carola Calafiore, con ironia ha voluto rispondere a chi in questi giorni cerca di mettere zizzania in città.
“Preferisco parlare di programmi – dice la candidata sindaco – Noi non vogliamo dividere Bivona, ma vogliamo renderla unita. Ludovico Sciara, Antonio Chiaramonte e Giuseppe Mortellaro, lo hanno ribadito nel corso dei loro interventi.
“Trovare motivi per attaccare Calafiore – hanno detto i tre – è quasi impossibile. In questa campagna elettorale sta dimostrando quanto vale. La coerenza di una donna che con garbo e gentilezza sta capeggiando una lista di uomini e donne giuste, non che gli altri non lo siano. Non è Carola a doversi guardare le spalle da ombre e tenebre del passato. Ci auguriamo che Carola Calafiore rispetti la promessa di essere se stessa e di essere il sindaco di tutti”.

La fotografia è emblematica: ecco, come si presentava uno degli arenili più frequentati di Porto Palo di Menfi, che per il ventiseiesimo anno consecutivo si è assicurata la Bandiera Blù. E’ chiaro che l’inciviltà di alcuni rende quasi vano il sacrificio di tanti nel tenere pulito l’arenile, ma è altrettanto vero, come lamentano diversi villeggianti, che il Comune non ha ancora provveduto nè alla pulizia dell’arenile nè tantomeno a posizionare dei cestini portarifiuti lungo tutte le spiagge.

Dalla prima relazione semestrale sulla gestione di AICA è possibile cogliere diversi aspetti positivi, sia da punto di vista tecnico che gestionale, ascrivibili all’impegno di un consiglio d’amministrazione e di un organico che non si è risparmiato nel tentativo di misurarsi con una sfida che presenta non poche difficoltà
Una sfida per rispondere alle aspettative dei sindaci che hanno voluto fortemente, interpretando la volontà del territorio la nascita di un’azienda speciale consortile unicamente partecipata dai Comuni agrigentini. Un modello gestionale, come si sottolinea nella relazione a firma del direttore generale, che rappresenta oggi una “singolarità” nello scenario nazionale e alla quale si guarda con interesse soprattutto in questi giorni in cui il “DDL Concorrenza” sembra in dirittura d’arrivo.
Dalla relazione emergono dati che fanno intendere gli sforzi di una governance che ha da subito puntato ad una gestione virtuosa della Consortile nonostante le difficoltà iniziali acuite dalle indecisioni di quei comuni che non hanno ancora versato le risorse necessarie per fare decollare Aica, pur avendo in alcuni casi usufruito degli interventi a favore delle loro reti da parte del gestore del SII.
In questo senso è fondamentale che il collegamento diretto con gli Enti locali territoriali diventi un elemento di forza per il futuro di Aica e che ognuno faccia la propria parte, nel rispetto ovviamente della separazione dei ruoli e delle norme statutarie di funzionamento
Come auspicato dalla stessa relazione, è indispensabile che l’Assemblea dei soci di AICA sia determinata nell’individuare gli indirizzi strategici ai quali il CDA deve attenersi nell’espletamento della propria attività di gestione e dal canto suo  Il CDA, proceda coerentemente nell’attuazione dei piani e dei programmi per raggiungere gli obiettivi aziendali stabiliti dall’Assemblea, in autonomia e responsabilità.
All’Assemblea poi, ovviamente, spetterà il ruolo di verifica del raggiungimento degli obiettivi e degli indirizzi impartiti, che avverrà anche mediante l’esame e l’approvazione del bilancio e delle relazioni ad esso collegate.
Come è stato più volte evidenziato, l’avviamento di una società di questo tipo è tutt’altro che cosa facile e quando i sindaci hanno deciso di fare questa scelta riteniamo che ne avessero consapevolezza. Sono state non poche le difficoltà da affrontare, sia di tipo operativo, che contabile e finanziario, per mettere in moto la struttura organizzativa in modo da garantire i livelli di qualità accettabili nell’erogazione del servizio idrico integrato.
Il CDA, il direttore generale e il personale tutto hanno dimostrato di credere in questa impresa, Non avrebbe senso che chi si è battuto per la scelta della Consortile, interpretando gli umori della popolazione e le attese di tanti stakeolder oggi si prodiga per “uccidere il neonato nella culla”.
L’auspicio che formuliamo e che si possa chiarire ogni perplessità e che con onestà intellettuale si dia vita ad un confronto schietto che approdi ad una soluzione per rilanciare il progetto AICA evitando riserve pretestuose ed eventuali sovrapposizioni dei ruoli che possono intralciare il percorso gestionale intrapreso.
Un appello infine va rivolto alla politica locale affinché riprenda il suo ruolo di guida nei processi più delicati che riguardano la vita del territorio e riesca ad anteporre l’interesse generale e il bene comune rispetto ai calcoli di parte.

Domani, martedì 7 giugno, con inizio alle ore 9,30, presso il Museo Griffo della città dei templi, Assemblea Provinciale Generale della Cgil di Agrigento. “Cambiare il presente e progettare il futuro” è il tema dell’evento che vedrà la partecipazione del Segretario Generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, a cui sarà affidato il compito di chiudere i lavori.

L’introduzione sarà del Segretario Generale della Cgil di Agrigento, Alfonso Buscemi. “Diritti, tutele, inclusione, partecipazione, rappresentanza”:  la Cgil è pronta  per dare inizio ad un percorso di rilancio delle idee e dei principi che stanno alla base della storia del movimento sindacale. Previsti i saluti del Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, del Sindaco della Città dei templi, Francesco Micciché,  del Direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del lavoro della Diocesi di Agrigento Don Mario Sorce,  del Commissario dell’Asp, Mario Zappia, del Segretario Provinciale della CNA, Claudio Spoto, del Presidente del Ente Bilaterale del Commercio, Gero Niesi, di Maria Francesca Palermo della  Rete degli Studenti Medi Agrigento e di Antonio Quartararo della Rete Studenti Regionale. Nel corso della mattinata importanti contributi da parte dei rappresentanti delle varie categorie che compongono il sindacato della Cgil.

Il primo lunedì di giugno, di ogni anno a patire dal 2013, si celebra la Giornata mondiale dell’ortottica per promuovere le attività degli ortottisti nel mondo. L’obiettivo della Giornata è rendere più nota questa figura spesso strategica nella riabilitazione, perché troppo spesso i pazienti non accedono a questo tipo di professione, vi accedono troppo tardi oppure, peggio, finiscono in mani inappropriate.

L’ortottista – assistente di oftalmologia è la figura che si occupa della prevenzione  dell’ambliopia, conosciuta come occhio pigro, opera nell’ambito della visione dall’età pediatrica fino all’età senile, tratta i disturbi motori e sensoriali della visione ed effettua le tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica.

L’ortottista, affianca l’oculistica nella sua attività clinica, ma con competenze specifiche sia nell’ambito diagnostico che in quello riabilitativo.

 

“Gli utenti  che per necessità si rivolgono  alla struttura sanitaria di Canicattì restano amareggiati e sconfortati di fronte alle gravi carenze nei servizi  e alla mancanza di personale.  Apprendo che è stata limitata la funzionalità del centro trasfusionale aperto solo la mattina. L’ambulatorio di neurologia non è più operativo e pertanto le visite sono dirottate altrove. La chirurgia è con pochi medici in servizio, per non parlare anche degli anestesisti. In allerta anche il reparto di ostetricia e ginecologia con poco personale medico.

E’ il commento dell’Onorevole di “Prima L’Italia” Presidente della Commissione speciale di indagine e verifica delle leggi e Vice presidente della Commissione sanità all’Ars Carmelo Pullara.

Il 28 settembre 2021, dopo aver effettuato insieme ai colleghi della commissione sanità un sopralluogo presso gli ospedali di Licata e Canicattì, votammo all’unanimità una risoluzione dove venne specificata la necessità urgente di un potenziamento dei due ospedali, tenuto conto, soprattutto, delle gravi carenze organiche di medici ,infermieri e OSS.

In qualità di Presidente della Commissione speciale di Indagine e di studio per il Monitoraggio dell’attuazione delle leggi, il 6 aprile scorso, due mesi fa prima e con anticipo rispetto al periodo estivo, convocai un’audizione urgente invitando tutti i rappresentanti politici dei comuni di Licata e Canicattì e la direzione generale dell’Asp di Agrigento per capire e discutere a che punto fosse l’attuazione di quanto specificato nella risoluzione, ma in quella occasione il sindaco Corbo e nessuno dei suo rappresentati si presentò e pertanto quella assenza impedì l’analisi sullo ospedale di Canicattì.

Sarebbe stata l’occasione migliore per Il sindaco di Canicattì di rappresentare alla direzione aziendale al completo del Asp di Agrigento tutte le criticità ed i disservizi che gravano sul nosocomio canicattinese pretendendo le soluzioni più adeguate ed urgenti, ma invece il sindaco  ha preferito non esserci dimostrano disinteresse e poca attenzione.

Vista l’escalation degli ultimi giorni, ho convocato domani urgentemente la Commissione speciale di indagine e verifica delle leggi alla luce delle criticità dell’ospedale di Canicattì.

Il mio impegno-conclude Pullara- per il potenziamento dei presidi ospedalieri non si ferma perchè la salute è diritto di tutti, e va tutelata senza se e senza ma oltre le appartenenze e sempre da uomo libero.”