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La Guardia Costiera di Porto Empedocle ha deferito alla Procura della Repubblica di Agrigento il presidente e il direttore dell’Aica, l’Azienda idrica dei Comuni agrigentini, per smaltimento illecito di acque fognarie provenienti dal punto di sollevamento posto a monte della strada statale 115 ter. Il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello, ha firmato un’ordinanza che impone all’Aica, entro 15 giorni dalla notifica, l’immediata bonifica del sito contaminato dai reflui fognari, a rischio dell’incolumità privata e pubblica.

“Quasi Papa”, il romanzo di Andrea Cirino sarà protagonista nell’aula Magna “Luca Crescente” del Polo universitario di Agrigento, il prossimo 31 marzo, alla 10.30. L’opera, edita dalla BookSprint Edizioni , racconta la storia di un ragazzo che sin da giovane ha ricevuto la vocazione divina e il suo avvicinarsi alla fede in Dio e al suo percorso nella Chiesa, nei duri anni del fascismo e della guerra mondiale, unendo la narrazione a un libro con punte di giallo.

Dopo i saluti del presidente dell’università di Agrigento, Nenè Mangiacavallo, a interloquire con l’autore saranno Salvatore Pezzino, Baldo Reina e Calogero Mannino, quest’ultimo esperto della storia della Chiesa e soprattutto del Concilio Vaticano.

“Quasi Papa”, 246 pagine piene e intense in cui le emozioni spaziano dal dolore per la persecuzione del popolo ebraico all’amore nel servire Dio e la comunità cristiana. Il tutto è raccontato con uno stile concreto, semplice e chiaro. La cornice storica del fascismo, ben rappresentata nelle descrizioni, ha un valore che va oltre a quello di semplice contesto di una storia, inficiando sulle scelte e sulle decisioni dei protagonisti.

Anche quest’anno il Convegno internazionale di studi pirandelliani, creatura ultra cinquantennale del professor Enzo Lauretta, crocevia ogni anno di studenti da ogni parte d’Italia, è costretto ad emigrare da Agrigento verso altre destinazioni. La nuova edizione si svolgerà dal 2 al 5 aprile al Centro Congressi Hotel Saracen di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo. Così annunciano su Facebook gli organizzatori, che scrivono: “Dopo i ripetuti tentativi di rimanere ad Agrigento, e constatato lo scarso interesse degli enti locali e regionali agrigentini, per non mettere a repentaglio la sopravvivenza del Centro nazionale studi pirandelliani di Agrigento e degli studi che lo stesso porta ininterrottamente ormai avanti da oltre 50 anni, abbiamo ritenuto ancora una volta di dover spostare il Convegno al Centro Congressi del Hotel Saracen ad Isola delle Femmine dove già era stato ospitato nel 2017”.

Su ordine del Tribunale di Sorveglianza di Palermo, i poliziotti del Commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle hanno arrestato un empedoclino di 47 anni, imputato di non avere versato le ritenute previdenziali e assistenziali ai lavoratori dipendenti. Lui, a seguito di relativa sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Agrigento, sconterà 2 mesi e 13 giorni di detenzione domiciliare. A lui è stata rigettata la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali come misura cautelare alternativa.

E’ crollata la collina che sovrasta parte della spiaggia di lido Rossello, in territorio di Realmonte. Quanto accaduto è documentato in foto e video dall’associazione ambientalista MareAmico, coordinata da Claudio Lombardo, che commenta con rammarico: “Già 8 mesi addietro abbiamo segnalato a tutte le autorità competenti il serio rischio di crollo che incombeva sulla spiaggia. E’ servito a ben poco se non a nulla. Adesso la collina è collassata, schiacciando anche diverse barche in sosta in spiaggia. Menomale che non è accaduto in estate”.

A seguito della firma di un provvedimento giudiziario di aggravamento della misura cautelare già impostagli, i Carabinieri della Compagnia di Licata hanno trasferito in carcere Calogero Occhipinti, 45 anni, di Licata. Lui, detenuto ai domiciliari, da cui è evaso già nel maggio scorso per commettere delle presunte estorsioni, avrebbe manomesso il braccialetto elettronico, è uscito da casa e si è recato in ospedale, al “San Giacomo d’Altopasso”, perché non in buone condizioni di salute. E gli è stata prescritta una terapia farmacologica. E poi è evaso una seconda volta, ancora per recarsi in ospedale avvalendosi di un’ ambulanza.

Tra il 10 e il 30% dei pazienti con Covid-19 ha sintomi cardiovascolari che si protraggono dopo la guarigione dall’infezione e che possono durare anche per mesi: dolore al petto, palpitazioni e alterazioni del battito, difficolta’ respiratorie.

“Sono cosi’ numerosi i casi di pazienti con un interessamento cardiovascolare dopo l’infezione acuta che si e’ definita una nuova malattia”, sottolinea Ciro Indolfi, presidente SIC e ordinario di Cardiologia all’Universita’ Magna Graecia di Catanzaro. Per i pazienti piu’ gravi, con una vera e propria patologia cardiovascolare insorta dopo il Covid, “la consulenza cardiologica e’ raccomandata”, dice Indolfi. In quelle piu’ lievi, in cui “ci sono sintomi come tachicardia, intolleranza all’esercizio e/o decondizionamento, ovvero una riduzione della capacita’ di allenamento rispetto a prima del contagio, si raccomanda inizialmente l’esercizio in posizione sdraiata o semi-sdraiata, come ciclismo, nuoto o canottaggio, per poi passare all’esercizio anche in posizione eretta man mano che migliora la capacita’ di stare in piedi senza affanno”.

Puo’ essere utile anche l’assunzione di sali e liquidi e in alcuni casi il medico puo’ prescrivere dei farmaci. Cio’ che bisogna evitare, secondo il cardiologo, e’ la “spirale discendente”: “la fatica e la ridotta capacita’ di esercizio portano a una diminuzione dell’attivita’ e del riposo a letto, che comportano a loro volta un peggioramento dei sintomi e una qualita’ di vita ridotta”, conclude Indolfi.

gazzettadelsud.it

E’ ormai tutto pronto per l’atteso appuntamento di domenica 3 aprile dedicato agli amanti del trekking e del walking sulle ferrovie dismesse della Sicilia, ovvero la Giornata delle “ferrovie dimenticate” in programma sulla cessata linea a scartamento ridotto Castelvetrano – Agrigento, nel tratto compreso tra le stazioni di Cattolica Eraclea e Montallegro.

L’evento, che sta raccogliendo tante adesioni, è organizzato dalle associazioni Ferrovie Kaos e AEL – stazione di Agrigento Centrale, in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana, Legambiente e altri numerosi enti del territorio, tra cui i comuni di Cattolica Eraclea e Montallegro.

Come nelle passate edizioni i partecipanti avranno modo di trascorrere una intera giornata a contatto con la natura, sulle tracce dell’antica linea a scartamento ridotto, tra paesaggi mozzafiato e splendidi manufatti di archeologia ferroviaria.

Per partecipare sarà necessario presentarsi la mattina di domenica prossima 3 aprile, a partire dalle ore 8.30 presso il Piazzale Agip di Montallegro.

Qui sarà possibile iscriversi e firmare la liberatoria indispensabile per prendere parte alla camminata.

E’ richiesto, inoltre, un contributo libero a sostegno dell’iniziativa.

Terminate le procedure di accredito, tramite bus si raggiungerà la ex stazione di Cattolica Eraclea dove, alle ore 9.30 circa, dopo un breve saluto ai partecipanti, inizierà il percorso di circa 7 km fino alla ex stazione FS di Montallegro.

Giunti alla stazione di Montallegro chi vorrà potrà pranzare liberamente presso i corner food allestiti.

Per velocizzare le operazioni di registrazione e accredito è possibile comunicare la propria partecipazione al numero di telefono 338.3900666.

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere una mail all’indirizzo info@ferroviekaos.it, consultare il sito www.ferroviekaos.it, e la pagina ufficiale dell’associazione su Facebook.

75 nuovi positivi, 5 i morti, 2 ad Agrigento, uno a Casteltermini, Menfi e Ribera. Questi i numeri dal consueto bollettino dell’Asp di Agrigento. 4 i ricoveri e pertanto gli agrigentini ospedalizzati risultano essere 51 (+1). Di questi, 47 (-1) sono in degenza ordinaria. Venticinque si trovano al “San Giovanni di Dio”, mentre 22 sono ricoverati al “Fratelli Parlapiano” di Ribera. Al momento c’è un solo degente in terapia intensiva al “Fratelli Parlapiano”. Fra i ricoverati ci sono anche 4 persone (+1) non residenti nell’Agrigentino e per questo non ricomprese nel totale.

Questi i dati Comune per Comune: Agrigento 2.307 (-1004); Alessandria della Rocca: 48 (-38); Aragona: 197 (-148); Bivona: 71 (-47); Burgio: 16 (-4); Calamonaci: 14 (stabile); Caltabellotta: 19 (-15); Camastra: 47 (-41); Cammarata: 122 (-76); Campobello di Licata: 168 (-221); Canicattì: 947 (-831); Casteltermini: 151(-134); Castrofilippo: 79 (-34);  Cattolica Eraclea: 71 (-12); Cianciana: 136 (-52); Comitini: 28 (-15); Favara: 1.004 (-780); Grotte: 105 (-92); Joppolo Giancaxio: 19 (+13); Licata: 801 (-119); Lucca Sicula: 25 (-6); Menfi: 293 (-229); Montallegro: 68 (-17); Montevago: 33 (-32); Naro: 142 (-79); Palma di Montechiaro: 693 (-375);  Porto Empedocle: 478 (-384); Racalmuto: 172 (-100); Raffadali: 238 (-225); Ravanusa: 197 (-189); Realmonte: 107 (-120); Ribera: 300 (-93); Sambuca di Sicilia: 50 (-14); San Biagio Platani: 72 (-33); San Giovanni Gemini: 117 (-89); Sant’Angelo Muxaro: 55 (-26); Santa Elisabetta: 89 (-47); Santa Margherita di Belìce: 124 (-69); Santo Stefano Quisquina: 69 (-33); Sciacca: 709 (-501); Siculiana: 120 (-146) di cui 3 migranti (dato stabile) ospitati nel centro di accoglienza di Villa Sikania ed infine Villafranca Sicula con 26 (-1) positivi.

Sulle navi quarantena in rada della costa Agrigentina ci sono 11 (-5) migranti positivi.

La complessa vicenda ha avuto inizio nell’anno 2012 allorquando la ditta fornitrice di farmaci con decreto ingiuntivo chiedeva al farmacisla somma di euro 120.000,00 oltre interessi e spese legali.

Il farmacista proponeva opposizione evidenziando di avere pagate tutte le fatture oggetto del decreto ingiuntivo, ma il titolare del deposito farmaceutico si difendeva evidenziando che in realtà poiché le fatture erano state pagate in ritardo, se ne chiedevano gli interessi. Il giudizio di opposizione formulato dal farmacista nel primo grado di giudizio  veniva rigettato innanzi al Tribunale, e la casa farmaceutica iniziava il giudizio di esecuzione a carico del farmacista così pignorando l’importo di euro 120.000,00 in danno della farmacia.

Il farmacista proponeva appello innanzi la Corte d’Appello di Palermo col patrocinio dell’avv Margherita Bruccoleri.

La Corte d’appello di Palermo condividendo la tesi dell’Avv Margherita Bruccoleri ha accolto l’appello, e  revocato il decreto ingiuntivo di euro 120.000,00 oltre interessi e spese a carico del farmacista agrigentino, e pertanto venivano restituite al farmacista le somme precedentemente pignorate.

Avverso la sentenza della Corte d’Appello la casa farmaceutica ha proposto ricorso in Cassazione, sostenendo l’erroneità della sentenza della Corte d’appello ed il proprio diritto al pagamento della somma di euro 120.000,00

La Corte di Cassazione accogliendo le tesi difensive degli Avv.ti Margherita Bruccoleri e Marco Patti difensori della farmacia, ha finalmente messo fine alla vicenda, stabilendo la legittimità e correttezza della sentenza della Corte d’appello, così stabilendo definitivamente che il farmacista nulla doveva al deposito farmaceutico.

Pertanto il farmacista dopo ben dieci  anni è riuscito ad ottenere definitivamente  giustizia, e non dovrà pagare la somma di euro 120.000,00 oltre interessi,  e il titolare del deposito farmaceutico dovrà pagare le spese legali di tre gradi di giudizio.