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La motonave esce dal porto di Lampedusa, con destinazione Porto Empedocle, e poco dopo va in avaria. Nuovo, momentaneo, disservizio nei collegamenti marittimi con Porto Empedocle per le isole Pelagie, che di fatto, rimangono con un unico traghetto a disposizione.

Ad subire l’avaria, ieri, è stata la «Sansovino». La motonave è riuscita a rientrare a Lampedusa e a fare sbarcare tutti i passeggeri e i mezzi precedentemente caricati. Il traghetto è poi ripartito, ma senza alcun carico, alla volta di Porto Empedocle dove è giunto nel cuore della notte. Per la mattinata di oggi è in partenza l’unico traghetto rimasto, dei due che coprono la tratta Porto Empedocle-Pelagie, il Cossyra.

Inutili i soccorsi, il  bimbo è morto subito. Scene di disperazione sul luogo della tragedia.

Le sezioni scrutinate sono ancora poche, 5, ma i numeri sembrano avviare le amministrative di Sciacca verso un ballottaggio tra Ignazio Messina e Fabio Termine.

Dalle 6 sezioni scrutinate, su 42, Termine è in vantaggio con 1134 voti, segue Messina con 1037 e Mangiacavallo con 658

A Bivona e Aragona i sindaci uscenti, dalle prime sezione scrutinate, sembrano essere in vantaggio sugli avversari,

Dato in aggiornamento.

 

 

Alle elezioni Amministrative primavera 2022, al voto ieri domenica dalle ore 7 alle 23, nei 10 Comuni della provincia di Agrigento interessati, su 114.362 aventi diritto al voto, si sono recati alle urne 60.272 elettori, il 52,70 per cento.
Ad Aragona hanno votato in 5.611, il 37,23% (meno 3,31% rispetto alle precedenti Amministrative).

A Bivona si sono recati alle urne 2.402 persone, il 62,88% (meno 0,99%).

A Campobello di Licata 5.806, il 54,93% (meno 1,62%).

A Cattolica Eraclea gli aventi diritto al voto che si sono recati alle urne sono stati 2.436, il 34,43% (meno 1,90%).

A Comitini hanno votato in 645, il 36,03% (meno 5,17%).

A Lampedusa e Linosa hanno votato 3.675 elettori, il 66,83% (meno 7,88%).

A Palma di Montechiaro si sono recati alle urne 12.126 votanti, il 44,94% (più 0,89%).

A Santa Margherita di Belice gli aventi diritto che hanno votato sono stati 4.087, il 62,53% (meno 1,54%).

A Sciacca gli elettori che si sono recati alle urne sono stati 22.507, pari al 63,21% (meno 6,24%).

A Villafranca Sicula hanno votato 977 persone, il 69,19% (più 0,05%).

Dal prossimo 30 giugno, per effetto dell’art.18 del Decreto PNRR-2 (DL 36 del 2022), anche gli studi professionali, come quelli di Architettura, dovranno essere dotati di Pos. Al momento, tale obbligo riguarda solo i professionisti che, nel corso del 2021, abbiano fatturato almeno 25.000 euro ma, dal primo gennaio 2024, tutti i professionisti dovranno essere in possesso di Pos a prescindere dal fatturato.  A carico di chi non si doterà di tale sistema elettronico di pagamento, per ogni transazione negata, sarà applicata una sanzione pari a 30 euro a cui va aggiunto il 4 per cento dell’importo della stessa transazione.

“Assistiamo da tempo a un  delirante processo di trasformazione delle attività  da professionali a commerciali – afferma il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola – Prima la trasformazione delle prestazioni intellettuali dell’architetto in mere forniture di servizi di architettura e ingegneria e, a seguire, la trasformazione dei liberi professionisti in operatori economici i quali, per l’affidamento di prestazioni delicate come quelle della progettazione,  sono costretti  a partecipare a gare che si chiudono con ribassi sempre più mortificanti per la dignità dei concorrenti e per la qualità delle stesse prestazioni professionali, con gravi ricadute sulla qualità delle nostre città. A completare questa pessima trasformazione arriva adesso anche il Pos che da un lato risulta un sistema del tutto inadeguato ad attività professionali che vengono svolte a seguito di sottoscrizione di contratto e, dall’altro, costituirà un ulteriore balzello a carico dei liberi professionisti, a causa delle commissioni che le banche impongono per le transazioni”.

“Condividiamo la necessità del tracciamento dei flussi finanziari per ridurre l’evasione fiscale – continua La Mendola – ma, nel caso dei professionisti dell’area tecnica, tali flussi sono ben tracciati attraverso i bonifici bancari o postali che fanno riferimento ai contratti che i liberi professionisti stipulano con la committenza, indicando le prestazioni da eseguire e i compensi da percepire. Dai nostri vertici nazionali – conclude il Presidente degli Architetti agrigentini – ci aspettiamo un immediato e autorevole intervento, nelle commissioni parlamentari impegnate nella conversione del decreto in legge n°36 del 2022, per stralciare la posizione degli architetti e dei professionisti dell’area tecnica dall’obbligo di installare il Pos nella sede della propria attività professionale”.

A poche ore dal blitz della Guardia di Finanza che ha visto il sequestro di centinaia di prodotti contraffatti, ritorna il mercato del commercio illegale ed abusivo a San Leone.

In proposito interviene il commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Calogero Pisano, lancia una proposta: “Ogni fine settimana, se non ogni giorno, gli agrigentini ed i turisti che affollano la frazione balneare di Agrigento sono costretti a subire uno spettacolo indegno di una città civile.

Un vero e proprio Souk della merce illegale e contraffatta ha puntualmente luogo nelle strade di San Leone, in una via, il Lungomare Falcone e Borsellino, dedicata a due Giudici simbolo della legalità.

Neanche il recente biltz della Guardia di Finanza, evidentemente, è riuscito a dissuadere questi soggetti a ritornare, quest’oggi, con le loro bancarelle, in quella che può essere definita come la Kasba del commercio abusivo, un commercio illegale che oltre a provocare un danno ai commercianti che pagano regolarmente le tasse, si interseca spesso con una serie di altri reati penali come il lavoro in nero, lo sfruttamento del lavoro minorile, la ricettazione e l’evasione fiscale.

Chiediamo al Prefetto di Agrigento l’istituzione di presidio permanente delle forze dell’ordine nell’area adiacente il porticciolo turistico, una misura che farebbe da deterrente e riporterebbe la legalità a San Leone, un provvedimento che proprio a San Leone, in piazzale Giglia, è stato posto in essere al tempo del lockdown (lo ricordano bene gli agrigentini) e che può essere utilizzato per debellare il fenomeno dell’abusivismo commerciale sanleonino”.

Non si comprende bene se si è trattato di un raid portato avanti da vandali oppure un avvertimento.

Nella notte, il cancello di una villetta sita in una traversa di viale dei Pini a San Leone è andato in fiamme. Ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile il cancello e lo ganno distrutto. La villetta è di proprietà di una pensionata di 76 anni.

Ad accorgersi del fatto i residenti adiacenti la villetta che hanno sentito puzza di bruciato. Non c’è voluto l’intervento dei Vigili del Fuoco in quanto le fiamme si sono spente da sole. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Squadra Volanti di Agrigento che hanno avviato le idagini mentre la Procura ha aperto un fascicolo di inchiesta.

 

 

1.825 nuovi casi di Covid19 in Sicilia a fronte di 14.055 tamponi processati. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 2.183. Il tasso di positività scende al 13,0%. Lo riporta il bollettino diffuso dal Ministero della Salute di domenica 12 giugno.

I guariti sono 1.687, mentre le vittime sono 1, e portano il totale dei decessi a 11.055. Gli attuali positivi sono 62.752, con un incremento di 769 casi. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 565, in terapia intensiva sono 24.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 633, Catania 791, Messina 305, Siracusa 180, Trapani 136, Ragusa 172, Caltanissetta 102, Agrigento 113, Enna 25.

Era una finale e ci si aspettava una partita combattuta senza nessun favorito, ma vedere la Fortitudo Agrigento sopra di 20 punti a fine partita era difficile da ipotizzare, vedere un terzo parziale di 32-13 era molto difficile da immaginare, con ben cinque giocatori in doppia cifra, il 70% di punti segnati da due e il 46 da tre e il 100% di tiri liberi. La Fortitudo Agrigento più bella della stagione schianta Rieti 89-69 e fa sua Gara 1. La storia insegna che festeggiare ora non serve a nulla e Rieti ha dimostrato durante tutta la stagione di avere un potenziale enorme, per molti data favorita su Agrigento. La partita di oggi è solamente un piccolo passo verso il grande obiettivo e coach Catalani tiene altissima l’attenzione dei suoi ragazzi: “Sono stati perfetti stasera, hanno fatto una partita di sacrificio, l’abbiamo vinta da dietro difendendo bene e l’apporto di tutti è stato importante. Voglio ringraziare il pubblico perché oggi è stato meraviglioso e ci ha spinto dall’inizio alla fine”. Un Palamoncada così pieno non si vedeva da tre anni, quasi 2000 persone festanti e molte cose sono cambiate da allora ma la passione di sempre sembra essere ritrovata e martedì si prevede un altro pienone. Il top scorer del match è Alessandro Grande con 18 punti, seguito da un ritrovato Cosimo Costi con 17 punti, Morici 14, Ambrosin 14 e Chiarastella 10, per lui anche 9 rimbalzi e 6 assist, ennesima partita straordinaria di questa stagione. Grande ovazione anche per il ritorno di Alessandro Piazza ad Agrigento, accolto con un lungo applauso dal suo ex pubblico, l’emozione sicuramente si è fatta sentire ed ha messo a segno solamente 5 punti. Prima del match c’è stato anche lo scambio di maglia tra Albano Chiarastella e il capitano dell’Akragas Alfonso Cipolla, anche lui vittorioso nell’andata della finale playoff poche ore prima. Una giornata di festa per Agrigento che da appuntamento a Gara 2 martedì alle 20:30 al Palamoncada.

Nel Mediterraneo ci sono 18 navi da guerra russe: “Un aumento progressivo – dichiara – e quando ci sono sommergibili armati con missili ai confini delle acque territoriali, il nostro Paese deve scoprirli e seguirli ovunque. Lo facciamo con due delle quattro Fremm (fregata europea multi missione) di cui disponiamo. Il Mediterraneo non è più solo il mare fra Europa e Africa, ma quello dei traffici da Ovest a Est e viceversa, del passaggio delle navi mercantili dagli stretti. Un collegamento più veloce, con il Canale di Sicilia che fa da cerniera. Non ci sono solo i russi, anche i turchi stanno potenziando la loro flotta. Lo stesso fanno i francesi, mentre gli americani hanno in parte lasciato il Mediterraneo per concentrarsi sul teatro indo-pacifico. Tocca a noi riempire il vuoto, questo mare è casa nostra”.
Da parte sua, anche l’Italia si rinforza, afferma Credendino, “con i pattugliatori polivalenti d’altura Thaon di Revel e la Trieste, la prima nave d’assalto anfibio con gli F35, si tratta di una rivoluzione. Una vera forza di proiezione ovunque, anche se rimane la vocazione ad aiutare chi è in difficoltà, come accadde per Haiti. Gli effetti della guerra – aggiunge – potrebbero causare emergenze senza precedenti: la mancanza di cibo per il blocco del grano ucraino innescherà l’aumento dei flussi migratori verso l’Europa. E poi c’è la crisi energetica. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha definito il Mediterraneo un’area di vitale interesse nazionale per un Paese di media potenza regionale a forte connotazione marittima. Il mare ha un ruolo centrale, con ottomila chilometri di coste e 20 milioni di italiani che vivono entro 300 metri dall’acqua. Me compreso, a Livorno. Tutto quello che avviene lì, ha ripercussioni su ciò che accade a terra”.