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Non succedeva da un decennio. Ieri e oggi ad Agrigento manca l’acqua. Ristoranti costretti a chiudere . B&B in grave sofferenza . Lo denuncia l’ex sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, oggi consigliere comunale di opposizione.

“Tutto ciò – continua Firetto – nel momento massimo della stagione turistica. Nel momento di massima calura. Un inferno. È nata la società consortile. Il servizio è peggiorato enormemente, il costo delle bollette è rimasto alto ed invariato. Nulla è cambiato solo che oggi manca acqua e i disservizi sono continui. Bisogna molto in fretta cambiare registro perche’ il danno economico e di immagine è devastante”.

E’ stata annullata a Porto Empedocle la terza edizione del “Light Blue Festival”. In scaletta vi sarebbero sette serate all’insegna della musica indie, pop e rap italiana a cui avrebbero partecipato artisti di fama nazionale “ma – spiegano gli organizzatori – nonostante avessimo tenuto tantissimo a regalare al pubblico una terza edizione memorabile, per cause non dipendenti dalla nostra volontà l’intero Festival è stato annullato. Il nostro legale – aggiungono – è già al lavoro per tutelare la nostra immagine che viene danneggiata pesantemente e che farà valere le nostre ragioni nelle sede opportune e nei confronti di chi ha causato l’annullamento. Non è possibile perdere tutto il lavoro svolto per mesi e mesi, e l’entusiasmo che si stava creando attorno, per mancanze che non solo non dipendono da noi ma che, economicamente, hanno le sembianze di un disastro. Ci riproveremo in futuro ma probabilmente lo faremo dove saranno realmente in grado di sostenerci. Nel frattempo vi informiamo che tutti i biglietti acquistati saranno rimborsati e vi chiediamo scusa per quanto accaduto. Ci auguriamo infine che in futuro continuerete a sostenerci come avete fatto nei primi due anni di vita e come avete fatto questa estate. Ringraziamo pubblicamente tutti gli sponsor che ci hanno sostenuto: le Ferrovie dello Stato, la Regione Siciliana e tutte le agenzie di booking che ci hanno dato tanta fiducia”.

Il finanziamento di uno scavo archeologico a Licata e la messa in sicurezza e consolidamento di una strada a Racalmuto. E l’approvazione di norme relative alla integrazione oraria del personale ASU, l’autorizzazione alla erogazione del trattamento pensionistico integrativo INPS per il personale in quiescenza dei Consorzi ASI in liquidazione e il riconoscimento del premio economico anche per i lavoratori SAS impegnati durante l’emergenza covid. Si è concluso mercoledì notte l’ultimo atto dell’Assemblea Regionale siciliana con l’approvazione del disegno di legge relativa alle variazioni al Bilancio di previsione della Regione siciliana per il triennio 2022-2024″.
E’ il commento dell’Onorevole di “Prima l’Italia e Presidente della Commissione di Verifica e Monitoraggio delle Leggi Carmelo Pullara.
“In questa variazione di bilancio – spiega Pullara – un altro considerevole risultato è stato raggiunto e portato a casa grazie al mio infaticabile ed incessante lavoro per il territorio rappresentato dall’approvazione, in aula, di due articoli da me presentati relativi al finanziamento di due importanti progetti. Il primo riguarda l’intervento di Scavo archeologico in località “Stirraru” sito nel comune di Licata inserito su Poli e BBCC ad alta attrattiva turistica come sito culturale ed archeologico con lo stanziamento di 200 migliaia di euro. Il secondo prevede che al fine di effettuare la messa in sicurezza e il consolidamento roccioso della via Leonarda Sciascia, è riconosciuto un contributo straordinario a favore del comune di Racalmuto di 300 migliaia di euro. Inoltre con l’approvazione di alcune norme fortemente volute dal nostro gruppo parlamentare Prima l’Italia, sono stati raggiunti altri risultati per tre categorie di lavoratori che aspettavano risposte da anni. Con l’articolo 6 il Dipartimento regionale Beni Culturali e Identità siciliana – prosegue Pullara – è autorizzato, per l’esercizio finanziario 2022, all’integrazione oraria, fino al limite di 36 ore settimanali, del personale ASU in utilizzazione presso lo stesso Dipartimento e per le finalità di cui al comma 1 è autorizzata, per l’esercizio finanziario 2022, la spesa di un milione e trecentomila euro da iscrivere in un apposito capitolo nella rubrica del Dipartimento Beni Culturali ed inoltre al comma 2 è stata approvata la norma che consente la spesa di 8 milioni di euro, per garantire una integrazione oraria al personale ASU che presta il proprio servizio negli enti locali. Invece per con l’articolo 135 è stata approvata la norma che autorizza l’Irsap (l’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive) ad erogare il trattamento pensionistico integrativo dell’Inps dovuto al personale in quiescenza dei Consorzi ASI in liquidazione e i relativi trattamenti di reversibilità. Ed infine per i lavoratori della società Servizi Ausiliari (SAS) con l’articolo 21 è prevista l’integrazione dell’orario di servizio fino a 36 ore settimanali per il personale in regime di tempo parziale, e sempre ai lavoratori S.A.S. impegnati in servizi sanitari ausiliari presso le aziende sanitarie che afferenti pazienti Covid l’articolo 23 prevede il riconoscimento di un premio economico, come era stato previsto nella legge di stabilità del 2020 per tutti i lavoratori del Sistema sanitario regionale impegnati nella emergenza COVID-19.
Un’altra importante risposta – conclude Pullara – per il nostro territorio agrigentino e per l’intera Sicilia con la politica del fare e con i segni tangibili”.

Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, Rino La Mendola, interviene a seguito dell’avvio delle procedure per la progettazione esecutiva della Gela-Castelvetrano che, attraversando il territorio agrigentino, costituirà la cosiddetta “tangenziale di Agrigento”. La Mendola afferma: “Si tratta di un’opera strategica e importante per chiudere l’anello autostradale siciliano e collegare la città di Agrigento alla viabilità principale, riducendo così quel notevole ritardo infrastrutturale che, negli ultimi decenni, ha progressivamente isolato il versante centro meridionale della Sicilia, tarpando le ali allo sviluppo socio-economico del territorio provinciale agrigentino”. Ed il vice presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, Michele Ferrara, aggiunge: “Auspichiamo la realizzazione del tracciato stradale di cui all’alternativa 2, ovvero il progetto che riprende buona parte del tracciato della strada statale 115, evita l’attraversamento del centro abitato di Siculiana e garantisce alla città di Agrigento un collegamento veloce a due corsie con Gela, Sciacca, Castelvetrano e con l’autostrada A29 Palermo- Mazara del Vallo”.

Una donna di 60 anni, Cristina Donzella, è morta vittima di un incidente stradale lungo la provinciale che collega Scicli alla frazione di Sampieri, nel Ragusano. La donna ha viaggiato a bordo di una Ford Fiesta, condotta dal figlio di 22 anni, L’automobile, per cause in corso di accertamento, si è ribaltata fuori strada. Cristina Donzella è stata soccorsa e trasportata in ambulanza in ospedale a Modica, ma è morta poco dopo il ricovero. Il marito della vittima è morto pochi mesi addietro, a Pasqua, a causa di un improvviso malore.

Il presidente della Regione Nello Musumeci ha annunciato le proprie dimissioni dalla carica con un post su Facebook, con il quale conferma anche l’accorpamento delle elezioni regionali con le Politiche: “Il 25 settembre in Sicilia – scrive Musumeci – si voterà anche per le elezioni regionali, oltre che per le politiche, come avverrà in tutta Italia”.

“E’ una decisione sofferta, meditata che ho adottato alcuni minuti fa dopo averci pensato per alcuni giorni.

Non c’è nessun motivo politico alla fonte di questa decisione.

Sono quasi tutte ragioni di ordine tecnico procedurale dettate dal buon senso”. Lo dice in un video postato su Facebook e sui canali social il presidente della Regione Nello Musumeci che in serata ha annunciato le proprie dimissioni dalla carica. “Sono almeno 4 i motivi perché si debba votare il 25 settembre in Sicilia – spiega Musumeci – la chiusura delle scuole, bisogna interrompere le lezioni. Una cosa è farlo soltanto per il 25 settembre, altro è farlo anche il 6 novembre quando scade la legislatura. Non ci possiamo permettere il lusso di tenere giornate intere le scuole chiuse. Secondo motivo: crescono i casi di contagio Covid. Lo abbiamo visto in queste settimane in estate – sottolinea – immaginate cosa possa succedere in autunno alla luce delle esperienze matutate nei due anni precedenti. Se aumentano i contagi non possiamo garantire a tutto il corpo elettorale di poter esercitare il diritto al voto. Terzo motivo – aggiunge – tre mesi in più di campagna elettorale, significa che i partiti mentre sta per concludersi la campagna elettorale per le nazionali debbono raccogliere le firme, preparare le liste, cercare i candidati, definire i simboli per le elezioni regionali. Assurdo. E’ impossibile. Uno sforzo sul piano organizzativo che crea soltanto disordine e non serve al buon andamento delle due campagne elettorali, non serve alla democrazia e non serve alla partecipazione della gente. Quarto motivo, credo il più importante e significativo, i costi che deve affrontare la Regione per garantire il diritto al voto, circa 20 milioni di euro. Se si dovesse votare due volte sarebbero 40 milioni di spese.Il buon senso dice di no. Sono questi i motivi essenziali che mi hanno indotto ad anticipare la conclusione di 40 giorni circa la legislatura”. “Della mia decisione – prosegue il presidente dimissionario ho informato il presidente dell’Assemblea regionale siciliana (Gianfranco Miccichè ndr)”.

Un election day che, secondo alcuni analisti, consentirebbe di sfruttare anche in Sicilia il traino del prevedibile successo elettorale di Giorgia Meloni, principale sponsor della ricandidatura di Musumeci dopo l’intesa siglata tra il movimento Diventerà Bellissima, fondato dal Governatore, e Fratelli d’Italia. Un modo insomma per rafforzare il proprio peso elettorale e, nello stesso tempo, giocare d’anticipo rispetto al durissimo scontro politico che si sta consumando nel centrodestra in Sicilia.

La coalizione è infatti spaccata sul nome del candidato da opporre alla Dem Caterina Chinnici, designata in seguito al risultato delle primarie alle quali ha partecipato anche il M5s, e all’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, da mesi in campagna elettorale. Il leader di Forza Italia Gianfranco Miccichè, strenuo oppositore del bis di Musumeci, ha lanciato in pista l’ex ministro azzurro Stefania Prestigiacomo, mentre il leader della Lega Matteo Salvini, nel corso della sua visita a Lampedusa, ha annunciato che presto sceglierà il nome del suo candidato Governatore.

(fonte ANSA)

3.498 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 18.470 tamponi processati. Il tasso di positività è al 18,1% in aumento rispetto al 16% di ieri. La Sicilia è al sesto posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 168.459 con un decremento di 3.086 casi. I guariti sono 6.568 e 16 vittime che portano il totale dei decessi resta 11.751. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 891, in terapia intensiva sono 45.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 649, Catania 648, Messina 770, Siracusa 264, Trapani 298, Ragusa 195, Caltanissetta 158, Agrigento 342, Enna 174.

Ad Agrigento, nel centro storico, un immigrato dalla Nigeria di 40 anni, ha picchiato violentemente la moglie, peraltro innanzi ai figli piccoli. Lei, nigeriana di 30 anni, è stata soccorsa in ospedale, al “San Giovanni di Dio”, a seguito dei tramuti subiti. Prognosi di 10 giorni. Lui è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Agrigento per il reato di maltrattamenti in famiglia. La donna, probabilmente temendo ritorsioni, non ha denunciato il coniuge, ma i Carabinieri hanno proceduto d’ufficio.

Un presunto esaltato di Agrigento, di 33 anni, residente nella frazione di Villaseta, è stato denunciato dai Carabinieri perché colto in possesso di quattro spade giapponesi con lama da 70 centimetri detenute illegalmente e custodite all’interno della sua abitazione. All’autorità giudiziaria risponderà del reato di detenzione di oggetti atti ad offendere, e per violazione della misura cautelare del divieto di dimora a cui è sottoposto.

Da qualche anno, mi occupo anche di disabilità. Disabilità nelle scuole, nella vita di ogni giorno.  Non mi è bastato frequentare i bambini disabili, le loro famiglie. Non mi è bastato scendere in piazza, con le mamme dei bambini disabili gravi, per difendere i loro sacrosanti diritti. Ho voluto approfondire, iscrivendomi al corso: Disabilità globale, ricerca e prove,  della London School of Hygiene e Tropical Medicine di Londra e all’Università di Modena e Reggio Emilia. Si aperto  un mondo.  Ogni giorno persone con disabilità e le loro famiglie combattono per accedere ad aspetti della vita che per la maggior parte dei cittadini sono scontati, dal frequentare la scuola, all’uso dei trasporti pubblici. Scopri che non ci sono solo barriere architettoniche, ma altre barriere, quelle più dure, quelle culturali, che ancora non riusciamo a superare.  La disabilità pone problemi di accettazione e di atteggiamento, non solo per quanto riguarda le politiche, il sostegno economico, i servizi dedicati, l’accesso alle prestazioni.  La disabilità pone problemi innanzitutto dal punto di vista sociale e psicologico in quanto ci pone di fronte a temi che turbano le nostre coscienze. Purtroppo non tutti si turbano. C’è chi nelle Istituzioni, rimane “malsofferente” al solo parlare di disabilità. Quando poi a farlo è il “nuovo” Ministero per la disabilità, abbiamo toccato il fondo. Potrei citare decine di sentenze della Corte Costituzionale che affermano  che i disabili non costituiscono un gruppo omogeneo. Vi sono, infatti, forme diverse di disabilità: alcune hanno carattere lieve e altre gravi. Per ognuna di esse è necessario individuare meccanismi di rimozione degli ostacoli che tengano conto della tipologia di handicap (oramai un vecchio termine in disuso). Non è bastata nemmeno la celebrazione della  Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, le tante convenzioni ONU, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita, nella scuola, nell’università, nel lavoro e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza nello Stato di cultura contemporaneo. Pochissimi sforzi sono stati fatti, in modo particolare, rispetto ai pregiudizi che ancora si manifestano nei confronti delle persone disabili. Nonostante l’elevata presenza di disabili, la politica e in particolare le politiche di welfare in Italia stentano a farsi carico del problema. La spesa pubblica per disabilità è una delle più basse tra le economie avanzate europee.  Un  ruolo fondamentale lo occupa la famiglia, l’associazionismo, quali devono continuare a tenere i fari accesi su un mondo ancora sconosciuto a molti. Il sostegno è un fatto culturale, combatte la povertà educativa, e costituisce una tappa dell’integrazione sociale di un vero ordinamento democratico che tutela la dignità umana. Quello che ancora oggi manca al nostro Paese.