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Il Tar rigetta il ricorso della seconda classificata alla gara d’appalto. La “Concordia Servizi” confermata a lavoro nei cimiteri di Agrigento, tra Bonamorone, Piano Gatta, Montaperto e Giardina Gallotti.

Il Comune di Agrigento ha bandito l’appalto per il servizio di sepoltura, e altre attività connesse compresi giardinaggio e pulizia, nei cimiteri di Bonamorone, Piano Gatta, Montaperto e Giardina Gallotti, per la durata di 1 anno. Hanno partecipato 3 concorrenti, tra cui la società agrigentina Concordia Servizi s.r.l, che ha vinto la gara offrendo il miglior ribasso. Contro l’aggiudicazione dell’appalto ha proposto ricorso al Tar la seconda impresa classificata, sostenendo che la Concordia avrebbe dovuto essere esclusa dalla gara sia per il mancante possesso dei requisiti di idoneità professionale per svolgere il servizio, e sia per l’ omessa indicazione dei costi della manodopera e per la relativa incongruità dell’offerta economica presentata, la cui anomalia non sarebbe stata rilevata dal seggio di gara.

La Concordia si è costituita in giudizio per resistere al ricorso tramite gli avvocati Girolamo Rubino, Vincenzo Airò e Lucia Alfieri, i quali hanno documentato che la Concordia Servizi s.r.l., così come risulta dal certificato camerale, ha maturato negli anni l’esperienza professionale necessaria per la partecipazione alla gara. E che la Concordia, oltre ad indicare con precisione il costo della manodopera, ha proposto un’offerta pienamente congrua potendo dimostrare di essere in grado di sostenere un costo della manodopera inferiore alle tabelle ministeriali che hanno un valore solo indicativo e non vincolante per le stazioni appaltanti. Anche il Comune di Agrigento, tramite l’avvocato Rita Salvago, si è costituito in giudizio, per affermare la legittimità del provvedimento di aggiudicazione alla Concordia. Il Tar Palermo ha accolto le tesi degli avvocati Rubino, Airò, Alfieri e Salvago, ha rigettato il ricorso della seconda classificata, ravvisandone la manifesta infondatezza, e ha condannato la stessa seconda classificata a pagare le spese legali a favore della Concordia Servizi e del Comune di Agrigento, 4000 euro all’una e 4000 euro all’altro. Pertanto la Concordia Servizi s.r.l potrà continuare lo svolgimento del servizio nei quattro cimiteri già affidatole dal Comune di Agrigento dopo l’aggiudicazione dell’appalto.

L’Assemblea Regionale ha approvato la Finanziaria, il Bilancio e il triennale di previsione. Tanti sono stati gli astenuti. Gli interventi a commento.

Dopo quattro mesi di esercizio provvisorio del Bilancio, dal primo gennaio al termine massimo del 30 aprile, e dopo la maratona in Aula iniziata all’indomani del primo maggio, adesso, poco prima della mezzanotte, Sala d’Ercole ha approvato la Finanziaria della Regione Siciliana. A favore dello strumento contabile hanno votato 20 deputati. I contrari sono stati 10. E’ stata determinante la presenza in Assemblea dei deputati dell’Opposizione, che hanno garantito il numero legale.

Tanti sono stati gli astenuti fra gli esponenti di Forza Italia e Lega. Poi è stato approvato anche il Bilancio, con 30 voti a favore e 19 contrari. Complessivamente i tre maxi emendamenti, che hanno compreso in sintesi i contenuti emersi dal dibattito, valgono 32 milioni di euro. La finanziaria vale invece 831 milioni, la legge di bilancio 20 miliardi, e il bilancio triennale 57 miliardi. Le reazioni, il Movimento 5 Stelle: “E’ il brutto congedo di un governo pessimo. L’ultima Finanziaria di questo disastroso governo è andata in porto solo grazie al lavoro delle opposizioni, che, dopo l’esclusione delle Commissioni, hanno trasferito in Parlamento i lavori, riuscendo ad incidere notevolmente e portando a casa buoni risultati per i siciliani. Le inefficienze del governo, e di un Musumeci colpevolmente assente, comunque, non hanno permesso di dare tutte le risposte che aspettavano i cittadini. Una delle poche note liete è che questa Finanziaria è l’ultima a cui mette mano Musumeci” – conclude il capogruppo grillino, Nuccio Di Paola.

E il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, rilancia: “E’ la Finanziaria inutile di un governo inutile. Ci siamo battuti per difendere i diritti dei più deboli, dei disabili, per difendere le attività e i bilanci dei Comuni, il futuro e lo sviluppo delle imprese e del lavoro. Il presidente Musumeci ha disertato i lavori d’Aula, se non per qualche ora. E’ stato un ulteriore atto di disprezzo nei confronti del Parlamento, ma forse è stato meglio così. Se fosse stato presente sarebbe stato anche peggio”.

Doveroso è il commento del maestro d’orchestra, ovvero il presidente dell’Assemblea Regionale, che ha diretto i lavori d’aula, ovvero Gianfranco Miccichè, che afferma: “Questa è l’ultima manovra di questa legislatura. Io ho sempre cercato di trovare soluzioni di accordo perché credo che la legge di Stabilità sia l’espressione massima del lavoro che fanno, anno dopo anno, governo e Parlamento. Spesso, non sempre, ci siamo riusciti. Ogni tanto abbiamo fatto dei casini. Credo che questa legislatura, nonostante quest’ultimo periodo, non sia stata di grandissimi scontri. C’è stata una contrapposizione forte tra governo e Ars, e se posso dare un suggerimento per gli ultimi sei mesi al governo è quello di considerare il Parlamento non un elemento estraneo alla politica, ma uno fondante, perché qualsiasi cosa senza il controllo del Parlamento farebbe sparire l’idea della democrazia”.

La Confasi Scuola ha avviato una petizione avverso l’ordinanza del Ministero relativa alla procedure di aggiornamento delle graduatorie GPS per il biennio 2022/2023 e 2024/2025. Secondo la Confasi infatti  “questa ordinanza che apre la graduatorie provincial per le supplenze, le GPS, prevede che potranno inserirsi coloro che so no in possesso dei requisiti entro la chiusura della stesa istanza che è prevista per il 31 maggio prossimo”. Per il sindacato “ in questo modo vengono esclusi i laureandi in Scienze della Formazione primaria che concludono il percorso dei studi entro il mese di luglio di quest’anno, i diplomandi Itp che terminano il percorso di studi tra qualche mese, gli specializzandi per le attività di sostegno che vengono inclusi con riserva e altri tagliati furi per due giorni.E per ultimo– conclude Confasi- per quanto concerne gli abilitati all’estero, la petizione lanciata da Confasi riguarda solo per una parte di loro relativamente all’apertura di una possibilità di contratto a tempo determinato per quanti hanno ottenuto sentenza ultima di riconoscimento e che devono completare l’iter con misure compensative”. La Confasi– concludono i dirigenti Davide Lercara e Ida Vasta- sarà impegnata in questi giorni su questa petizione che riguarda tanti insegnanti”.

Perché l’Italia si è dimenticata dei ricercatori? “Non c’è alcuna risposta logica – commenta il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano – per questo esercito di professionisti sfruttati e dimenticati. Attendono da anni, prestando con il loro servizio presso gli Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) ed Izs (Istituti zooprofilattici sperimentali),la stabilizzazione che sarebbe quel segnale per dare finalmente dignità alla loro figura. Ma a parte promesse e belle parole, vezzo diffuso quando politica ed istituzioni si occupano del SSN, ben poco è stato fatto. Sono circa 1.300 i ricercatori in forza alla sanità pubblica – dice ancora il sindacalista – che anche durante il terribile e lungo periodo della pandemia si sono fatti trovare pronti per svolgere la loro opera. In questi giorni alla Commissione Affari Sociali della Camera si discute del riordino degli Irccs e sarebbe delittuoso che non si trovasse una soluzione per stabilizzare questi professionisti liberandoli dalle zavorre di un precariato fatto di contratti a termine, borse di studio, collaborazioni e partite iva. La lunga strada della ristrutturazione SSN non può prescindere dal dare le giuste garanzie a questa figura professionale” conclude Giuliano.

400 i nuovi positivi al Covid-19 registati dall’Asp di Agrigento. I numeri sono contenuti, come sempre, nel bollettino settimanale diramato dall’Azienda sanitaria provinciale.

Si contano inoltre un solo ricovero e 356 persone guarite in più rispetto a ieri. Sono 36 (-1) gli agrigentini ricoverati, e si trovano tutti in degenza ordinaria/subintensiva. Di questi, 22 (+1) si trovano al “San Giovanni di Dio”, 13 (-2) al “Fratelli Parlapiano” di Ribera e uno (dato stabile) in un ospedale fuori provincia. Non c’è alcun ricoverato al nosocomio di Ribera in terapia intensiva.

Ed ecco la situazione Comune per Comune: Agrigento 1.107 (+1); Alessandria della Rocca: 52 (stabile); Aragona: 236 (-1); Bivona: 130 (+13); Burgio: 72 (-6); Calamonaci: 11 (+2); Caltabellotta: 41 (stabile); Camastra: 38 (stabile); Cammarata: 97 (+3); Campobello di Licata: 216 (-2); Canicattì: 800 (+18); Casteltermini: 190 (-1); Castrofilippo: 51 (-2); Cattolica Eraclea: 61 (-4); Cianciana: 57 (stabile); Comitini: 12 (+1);  Favara: 929 (-14); Grotte: 78 (+3);  Joppolo Giancaxio: 39 (-2); Licata: 647 (-1); Lucca Sicula: 31 (-2);  Menfi: 246 (+8); Montallegro: 40 (stabile); Montevago: 51 (+2); Naro: 109 (-2); Palma di Montechiaro: 223 (-5); Porto Empedocle: 347 (-1); Racalmuto: 130 (-1); Raffadali: 304 (-8); Ravanusa: 136 (+7); Realmonte: 82 (-1); Ribera: 207 (+7); Sambuca di Sicilia: 78 (+5); San Biagio Platani: 114 (stabile); San Giovanni Gemini: 122 (+3); Sant’Angelo Muxaro: 74 (-3); Santa Elisabetta: 52 (+3); Santa Margherita di Belice: 101 (+3); Santo Stefano di Quisquina: 85 (+9); Sciacca: 772 (+15); Siculiana: 127 (+6) di cui 3 migranti (dato stabile) ospiti a Villa Sikania e Villafranca Sicula: 17 (stabile).

Sulle navi quarantena in rada della costa Agrigentina ci sono al momento 10 migranti.

Ad Agrigento, all’ospedale “San Giovanni di Dio”, nel reparto di Ginecologia e Ostetricia diretto da Maria Rita Falco Abramo, è stato attivato l’ambulatorio uro-ginecologico e di riabilitazione del pavimento pelvico. Le disfunzioni del pavimento pelvico colpiscono circa un quarto della popolazione adulta, allorchè il parto naturale, così come le modificazioni ormonali durante la gravidanza o nella menopausa, sono tra i principali fattori predisponenti. Ne è affetto almeno il 35% della popolazione femminile oltre i 65 anni. Da qui l’importanza di una visita uro-ginecologica e di eventuali esami di approfondimento per la valutazione dei problemi del basso tratto urinario femminile: cistiti, dolore pelvico cronico, prolassi urogenitali, e incontinenza urinaria. L’ambulatorio è attivo una volta alla settimana, il mercoledì mattina dalle ore 9. Ci si prenota al Cup. Altre informazioni al telefono 0922 44 22 70.

Nella mattinata di ieri, 12 maggio 2022, 60 militari della Compagnia di Licata, unitamente a quelli Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, dei Nuclei Carabinieri Cinofili di Palermo e Nicolosi (CT), del Nucleo Elicotteri di Palermo e di personale verificatore dell’Enel, hanno eseguito decine di perquisizioni e controlli domiciliari in diversi quartieri degradati della città.

Nell’ambito delle operazioni, durante una perquisizione presso l’abitazione di A.A., 35 arrestato domiciliare licatese, è stata rinvenuta una pistola detenzione illegale di pistola clandestina 7,65 con relative 58 cartucce, nonché materiale da taglio ancora intriso di sostanza stupefacente. L’uomo è stato arrestato e il materiale rinvenuto sequestrato in attesa delle analisi del caso.

Inoltre, nell’ambito delle altre perquisizioni effettuate, sono state tratte in arresto altre 4 persone del posto per furto di elettrica: L.S. 30enne, G.M.A. 24enne, B.V. 39enne e A.C. 51enne. Questi ultimi avevano applicato nei primi tre casi un bypass sul contatore e nell’ultimo un allaccio diretto alla rete pubblica. Il danno quantificato è stimato in circa 20.000 euro.

Nell’ambito del servizio sono stati sequestrati 6 veicoli privi di copertura assicurativa e segnalati alla Prefettura 2 giovani del posto, L.J. 26enne e L.N. 29enne in quanto in possesso di alcuni grammi di hashish, immediatamente posti sotto sequestro.

Tutti gli arrestati sono stati tradotti presso le proprie abitazioni in regime di arresti domiciliari come disposto dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

Si intensificano i flussi dei migranti che attraversano clandestinamente il Canale di Sicilia verso l’isola di Lampedusa dove, nottetempo, sono approdati complessivamente 142 extracomunitari, su due barche. Sulla prima, soccorsa a circa 8 miglia dalle coste dalla Guardia di Finanza, hanno viaggiato 22 tunisini, tra cui 3 donne e 3 minori. Poco dopo, invece, al molo Favaloro sono sbarcati in 120, avvistati e soccorsi dalle Fiamme Gialle a circa 5 miglia. Dopo i primi controlli sanitari, tutti sono stati trasferiti nel Centro d’accoglienza in contrada Imbriacola dove attualmente si contano 700 persone a fronte di una capienza di 250 posti.

Come già pubblicato, ad Agrigento, lunedì scorso, l’associazione ambientalista MareAmico, capitanata da Claudio Lombardo, e alcune classi del Liceo “Empedocle”, hanno ripulito il boschetto della Maddalusa dai cumuli di rifiuti abbandonati dai gitanti incivili del 25 aprile e del 21 maggio. Le imprese della nettezza urbana, che immaginiamo abbiamo ringraziato MareAmico e Liceo Empedocle, si sono impegnate a raccogliere gli oltre 50 sacchi contenenti i rifiuti al mattino di giovedì 12 maggio, giorno dell’indifferenziato.

Ebbene, prima di loro sono giunti ignoti vandali che hanno appiccato il fuoco, bruciando il tutto, anche l’ingresso in legno al boschetto, minacciato dalla fiamme. E’ stata sporta denuncia ai Carabinieri. Lo stesso accadrà a breve in via Picone, dove, a spese dei residenti che poi pagano l’F24 al Comune, sono state tagliate parte delle sterpaglie, riposte poi in appositi sacchi neri posizionati su un marciapiedi e innanzi ad un magazzino. Anche in tal caso immaginiamo, ma non risulta, che le imprese della nettezza urbana abbiano ringraziato i residenti che poi pagano l’F24. Però nessuno al momento ha avvertito il senso di responsabilità e del dovere, dopo il diritto a ricevere il pagamento, di ritirare i sacchi.

A Lampedusa, nel deposito di un supermercato, i Carabinieri hanno sequestrato, per omessa denuncia di materiale esplosivo, 720 bombole di Gpl, 397 piene e 323 vuote. L’ispezione è stata eseguita nell’ambito di controlli mirati a riscontrare l’osservanza della normativa di prevenzione e sicurezza antincendio. I militari hanno operato avvalendosi della presenza anche dei Vigili del fuoco. Le bombole sono state trovate nel piazzale retrostante all’esercizio commerciale, molte delle quali su un semirimorchio. I Carabinieri hanno accertato la mancanza di autorizzazione di Pubblica sicurezza, e della Scia, la segnalazione certificata di inizio attività ai fini antincendio.