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Si è svolta al Tribunale di Agrigento innanzi al giudice per le udienze preliminari, Micaela Raimondo, un’udienza nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Waterloo”, che ruota intorno alla società per azioni Girgenti Acque, gestore unico del servizio idrico nella provincia di Agrigento, già destinataria di una interdittiva antimafia nel novembre del 2018, poi dichiarata fallita. Hanno chiesto di costituirsi parte civile l’associazione “A testa Alta”, la Curatela Fallimentare “Girgenti acque”, il Ministero della Difesa per conto dei Carabinieri, il Ministero degli Interni per il coinvolgimento dell’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede tra gli imputati, l’Arpa Sicilia, “Civiesse srl”, il Comune di Sciacca, l’Aica, l’Ati Agrigento e Parnet. Prossima udienza l’8 settembre.

Il sindaco di Agrigento Franco Miccichè informa i cittadini che per problemi alla piattaforma della ditta Traina Srl, la raccolta della plastica delle utenze domestiche, prevista per venerdì 22 luglio non sarà effettuata.
Il servizio di raccolta della plastica riprenderà, secondo il consueto calendario, martedì 26.

E’ stata finalmente approvata la legge sul fenomeno del randagismo in Sicilia, che si propone di risolvere il problema dei cani abbandonati nell’Isola. Una legge dal valore storico per la Sicilia che assume rilevanza nazionale. In una regione nella quale il triste fenomeno del randagismo assume numeri impressionanti.

E’ il commento dell’onorevole di “Prima L’Italia” e Presidente della Commissione di Verifica e Monitoraggio delle Leggi all’Ars Carmelo Pullara.

L’Assemblea Regionale Siciliana -scrive Pullara- ha dato l’ok definitivo alla legge sul fenomeno del randagismo. Prevista l’identificazione dei cani attraverso l’istituzione di un’anagrafe regionale. Le norme approvate, inoltre, istituiscono l’obbligo di registrazione in una banca dati contestuale alla microchippatura e il divieto assoluto di ingresso per i cani padronali provenienti da altre regioni e non identificati. Prevista inoltre -spiega Pullara-una netta distinzione tra rifugio e ricovero.

I cani saranno sterilizzati e curati nei rifugi pubblici o privati convenzionati, gli unici dotati di ambulatorio, e poi trasferiti nel più breve tempo possibile nei ricoveri o nei parco-ricoveri in attesa di essere adottati se non possono essere reimmessi in territorio.

Esprimo soddisfazione per l’approvazione di questa norma a cui ho sempre tenuto particolarmente, non solo perchè  componente della Commissione speciale d’inchiesta sul fenomeno del randagismo in Sicilia ma anche perché ho dei cani in casa, dei meticci trovatelli, che sono parte della mia famiglia. Una norma fortemente voluta dal sottoscritto tant’è che in passato ho chiesto più volte l’intervento del governo regionale su un ‘attività di indagine per evidenziare le difformità riscontrate nell’affidamento del servizio di custodia e mantenimento dei cani.

Si tratta di un disegno di legge – conclude Pullara- tanto atteso dalla Sicilia e dai suoi abitanti e che siamo certi darà conforto ad un fenomeno che in Sicilia ha numeri impressionanti e la sua approvazione è un passo avanti di civiltà .

Con ordinanza del Gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, che modifica lo stato di detenzione in carcere con quello meno afflittivo dei domiciliari, il luogotenente dei carabinieri Gianfranco Antonuccio, in servizio al Reparto investigativo della Compagnia di Licata, ha lasciato la casa circondariale Paglierelli di Palermo ed ha fatto rientro a casa.

L’uomo era stato arrestato venti giorni fa (sul suo conto anche dichioarazioni accusatorie dell’ex avvocato Angela Porcello) su iniziativa della Direzione distrettuale antimafia di Palermo (procuratore aggiunto Paolo Guido e sostituti Francesca Dessì e Pierangelo Padova) che aveva chiesto al Gip del Tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, ottenendola, una misura cautelare in carcere oltre che per il carabiniere (difeso dall’avv. Giuseppe Vinciguerra) anche per Filippa Condello, (difesa dall’avv. Giovanni Lomonaco) l’altra indagata finita in carcere al Paglierelli di Palermo. Anche per la donna buone notizie: è tornata in libertà e avrà solo l’obbligo di presentazione in caserma. Il terzo indagato della stessa vicenda, il commerciante Giuseppe Di Vincenzo, 53 anni di Palma di Montechiaro (difeso dall’avvocato Giuseppe Fabio Cacciatore) che era finito ai domiciliari, è tornato in libertà. Per lui è stato disposto l’obbligo di presentazione e di firma.

Le accuse, a vario titolo, per gli indagati sono di corruzione, induzione a consegnare denaro, traffico di monete false e rivelazione di segreto d’ufficio.

Il Gip Zammuto ha tenuto conto nel suo provvedimento degli esiti dell’interrogatorio chiesto ed ottenuto dagli indagati e sostenuto davanti al Pubblico ministero Barbara Cifalinò. Le loro risposte, evidentemente, hanno avuto un peso determinante nel convincere il Gip ad adottare misure cautelari meno afflittive.

Il questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, ha firmato il Daspo urbano a carico di due posteggiatori abusivi, uno di 51 e l’altro di 48 anni, sorpresi dai poliziotti della squadra Volanti intenti a chiedere soldi nei posteggi a San Leone e in contrada San Nicola nei pressi della chiesa. Il Daspo gli impone di non recarsi mai più nei posteggi. Uno dei due è recidivo, ed è stato denunciato a piede libero alla Procura di Agrigento per l’ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione. L’altro pagherà una multa di 700 euro.

“Scrivu u codice ncapu a tastiera e poi pi confermari premi u buttuni virdi… operazione in corso… aspetti un minutu … leva a carta e ti ni va a pompa sette”, queste sono le indicazioni che fornisce il distributore parlante della stazione di servizio Eni di Viale Pietro Nenni a Favara. Con una voce simpatica, nel tono tipicamente sfacciato favarese indica agli automobilisti le modalità per fare rifornimento in assenza del gestore. Forse qualcuno avrà pensato di trovarsi su Scherzi a parte, ma è tutto vero, il self service della stazione Eni parla in favarese, “O ci metti nantra banconota oppure seleziona a pompa… aspetta un minutu… vatinni a pompa otto”, questo invece è la modalità di pagamento in contante. Una novità che sta divertendo i tantissimi automobilisti che in queste ore stanno facendo rifornimento presso la stazione Eni di Patti Carburanti. Da qualche giorno infatti la colonnina del self service comprende tra le opzioni anche il dialetto, diventando più familiare, quasi di casa.

Abbiamo sottoscritto e  inviato, insieme a premi Nobel, attori e Scienziati, una lettera aperta ai Leader di tutto il Mondo. Questo il testo sintetico della lettera:  Devi smettere di fingere che possiamo risolvere la crisi climatica ed ecologica senza trattarla come una crisi. Chiediamo, con effetto immediato, di fermare tutti gli investimenti nell’esplorazione e nell’estrazione di combustibili fossili, interrompere tutti i sussidi ai combustibili fossili e disinvestire immediatamente e completamente dai combustibili fossili. Di rendere l’ecocidio un crimine internazionale presso la Corte penale internazionale. Includere le emissioni totali in tutte le cifre e gli obiettivi, inclusi l’indice di consumo, l’aviazione internazionale e la navigazione. A partire da oggi, stabilire budget annuali e vincolanti per il carbonio basati sulla migliore scienza disponibile e sul budget dell’IPCC che ci offre una probabilità del 66% di limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C. Devono includere l’aspetto globale dell’equità, i punti critici e i circuiti di feedback e non dovrebbero dipendere da ipotesi di possibili future tecnologie di emissioni negative. Salvaguardare e proteggere la democrazia. Progettare politiche climatiche che proteggano i lavoratori e i più vulnerabili e riducano ogni forma di disuguaglianza: economica, razziale e di genere. Trattate l’emergenza climatica ed ecologica come un’emergenza. Conclude la lettera, per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, i prossimi mesi e anni sono cruciali. L’orologio sta ticchettando. Fare del proprio meglio non è più abbastanza. Ora devi fare l’apparentemente impossibile. E anche se potresti avere la possibilità di ignorare la crisi climatica, questa non è un’opzione per noi, per i tuoi figli. In questo momento, non c’è posto sulla terra in cui i bambini affrontino un futuro in un ambiente sicuro. Questa è e sarà una realtà per il resto della nostra vita

Hanno sottoscritto la lettera: Leonardo Di Caprio, attore – Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace- Russel Crowe , attore, Jane Fonda, attrice premio Oscar,  Nadia Murad, premio Nobel per la pace e attivista per i diritti umani – Ben Stiller,ambasciatore dell’UNHCR, Hans Joachim Schellnhuber , fisico dell’atmosfera e direttore fondatore del Potsdam Institute for Climate Impact Research Scientist  – Jak Gyllenhaal,  attore, Paul Rudd, attore, Chris Evans, attore, e tanti altri premi Nobel, accademici, giornalisti, economisti,filosofi, giudici internazionali.

Prosegue giovedì 21 luglio alle ore 21:00, la rassegna “Cinema al Chiostro” nel suggestivo spazio del Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo.

A cura di Beniamino Biondi, cui è affidata la scelta dei film e la presentazione critica al pubblico, con cadenza settimanale al giovedì, dentro il più ampio cartellone delle iniziative estive organizzate dall’Ente Parco Valle dei Templi, questa rassegna costituisce la seconda edizioni di un ciclo di eventi culturali presso il Museo Griffo, dopo il grande successo di partecipazione riscontrato l’anno precedente e per cui si è voluto proseguire mantenendo un criterio di intrattenimento colto tra i valori del cinema d’autore e il giusto favore del pubblico.

Secondo appuntamento con il film “Segreti di stato” (2003) di Paolo Benvenuti. Lezione maieutica di storia e di metodo sui retroscena della strage di Portella della Ginestra (1-5-1947). Dopo il processo del 1951 a Viterbo, l’avvocato di Gaspare Pisciotta conduce un’inchiesta sull’eccidio che – in base a testimonianze, sopralluoghi, documenti, perizie mediche e balistiche – smonta la versione ufficiale (poi accolta dalla maggioranza degli storici) e lo indica come il primo capitolo della strategia della tensione. È un film a programma, ma lineare, veloce, coeso come la fucilata di un tiratore scelto. Attento alla lezione teatrale di Brecht e del cinema didattico dell’ultimo Rossellini, il 5° film del franco tiratore Benvenuti è politico nello stile come nel contenuto. Lo sorregge uno sguardo “non pigro, attento al contesto, motivato a trasformare la visione in un gesto attivo” (M. Marangi). Con alcune buone invenzioni di regia l’antidogmatico regista continua il suo discorso sui pericoli dell’eresia e sui tanti modi cui il potere ricorre per reprimerla. Dedicato a Danilo Dolci.