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La Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento P.S., con una circolare, ha calendarizzato per il 18.07.2022, l’avvio dell’operatività dell’arma a impulsi elettrici (A.I.E.) per le Volanti di Agrigento.

L’utilizzazione dell’arma ad impulsi elettrici da parte degli operatori della Polizia di Stato costituisce un passo importante per ridurre i rischi per l’incolumità del personale impegnato nelle attività di prevenzione e controllo del territorio.

Difatti, grazie all’adozione di questo nuovo strumento, le Forze di polizia saranno in grado di gestire in modo più efficace e sicuro le situazioni critiche e di pericolo che non consentono di utilizzare la pistola in dotazione. Si pensi a tutte quelle situazioni in cui l’operatore di polizia è costretto a fronteggiare malviventi armati di coltelli, spranghe di ferro o bottiglie di vetro. In questo modo, si fornisce al poliziotto un utile strumento che gli consente di neutralizzare, senza alcun tipo di danno o effetto collaterale, una minaccia non altrimenti risolvibile.

Ai sensi della normativa vigente, il Taser X2 è comunque un’arma vera e propria, impiegabile dall’operatore di polizia ove ricorrano le condizioni previste dalle norme del codice penale, in particolare:

  • 51 (Esercizio di un diritto o adempimento di un dovere);
  • 52 (Legittima difesa);
  • 53 (Uso legittimo delle armi).

Gli operatori di polizia per essere abilitati all’utilizzo dell’arma ad impulsi elettrici hanno seguito un apposito corso di formazione, sia teorico che pratico, in modo tale da saper valutare lo scenario operativo che consente di poter fare uso del nuovo strumento a disposizione, secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità, per consentire il controllo fisico di un soggetto al fine di renderlo inoffensivo e/o immobilizzarlo, neutralizzandone la minaccia.

A tal fine esiste un vero e proprio Manuale Tecnico Operativo per l’uso dell’arma a impulsi elettrici, che non prevede la possibilità di utilizzare il Taser nella modalità a diretto contatto con l’aggressore (modalità storditore).

Gli operatori che procedono al contenimento del soggetto attinto non risentono degli effetti inabilitanti dell’impulso. Gli operatori devono comunque attenersi ad alcune precauzioni: nello sparare i dardi, devono evitare di puntare l’arma verso parti delicate quali testa, collo, occhi, organi genitali e torace anteriore; si deve prestare attenzione ai soggetti in evidente stato di gravidanza o in condizioni di vulnerabilità obiettivamente percepibile dall’operatore.

6.741 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 32.783 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino odierno. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 6.905. Il tasso di positività scende al 20,5%, il giorno precedente era al 21,5%. La Sicilia è al sesto posto per contagi fra le regioni italiane. Gli attuali positivi sono 150.745 con un aumento di 5.887 casi. I guariti sono 2.390 mentre si registrano 23 vittime che portano il totale dei decessi 11.403. Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1067,  in terapia intensiva sono 53.

Questi i dati nei Comuni capoluogo: Palermo 1.686 casi, Catania 1.893, Messina 1.296, Siracusa 727, Trapani 770, Ragusa 539, Caltanissetta 401, Agrigento 814, Enna 174.

“A noi scriventi non sono piaciute le affermazioni delle Consigliere, Zicari e Alongi, che ritengono di far parte della maggioranza.

Le candidature dei componenti della Commissione Speciale, sul rinnovo dell’appalto del trasporto urbano,sono state presentate daicapigruppo durante la seduta consiliare.

Pertanto nessun accordo politico era stato preventivato, lasciando la libera valutazione al singolo consigliere.

Ciò si sposa con lo spirito dell’istituzione della Commissione Speciale, che nasce all’unanimitàdall’atto d’indirizzo sul trasporto, proposto e votato da tutti i consiglieri presenti, senza distinzione partitica.

L’ importanza di tale proposta e la responsabile funzione del ruolo, che ognuno di noi riveste, dovrebbe essere condivisa senza nessun colore politico e senza esuberanza alcuna che faccia trasparire la propensione al protagonismo.

Fa sorridere l’affermazione della Consigliera Alongi quando parla di testosterone. La realtà è tutt’altra vista la componente“rosa”, presente in aula Sollano,è numericamente e qualitativamente ben rappresentata. E’ evidente che, l’intento delle consigliere è quello di trasferire il nobile intento d’indirizzo e controllo di tutti i consiglieri, ad una bagarre pre elettorale.

Accusareil Sindacoanche di questoe confondersi con chi costantemente dileggia, appare insignificante ed anche pretestuoso dinanzi alla mole dei problemi che attanagliano la nostra città.

Difatti, alla luce di quanto sopra descritto, appare correlata l’assenza costante della consigliera Zicari durante le votazioni degli strumenti finanziari che qualificano un’amministrazione e agevolano l’attività dell’Ente.

Maggioranza o opposizione? In ogni caso, in un clima di massima collaborazione, auspichiamo che le stesse diano un contributo alla causa”.

E’ il contenuto di un comunicato diramato stamattina dai consiglieri comunali di maggioranza.

Il Consiglio Superiore delle Magistratura (C.S.M.) nel giugno del 2021, si attivava al fine di procedere al conferimento dell’ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, resosi vacante dopo il pensionamento del precedente titolare.
In data 6 aprile 2022, la V Commissione ha rimesso all’approvazione del Plenum del C.S.M. tre distinte proposte di nomina: con la prima, rubricata sotto la lettera A), è stata avanzata la nomina del Dott. Viola, Magistrato originario del Comune di Cammarata (AG); la seconda, rubricata con la lettera B), veniva proposta a vantaggio del Dott. Giuseppe Amato; ed infine, con la terza, denominata con la lettera C), per la copertura del succitato ufficio veniva individuato il nominativo del Dott. Maurizio Romanelli.
Nella seduta del 7 aprile 2022 le suddette proposte pervenivano all’esame del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, il quale, aveva il compito di eleggere, a seguito di una valutazione comparativa, il candidato più adatto a ricoprire il ruolo in questione.
Al termine della seduta, con delibera avente pari data, il Plenum del C.S.M. approvava la nomina del Dott. Marcello Viola all’ufficio di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, in ragione dei 13 voti a favore, a fronte dei 6 conseguiti dalla proposta C e dei 3 ottenuti dalla proposta B.
Alla luce del suddetto risultato, sia il Dott. Giuseppe Amato, con il patrocinio dell’Avv. Luigi Medugno, che il Dott. Maurizio Romanelli, assistito dagli Avv.ti Raimondo d’Aquino di Caramanico e Aristide Police, impugnavano innanzi al T.A.R. Lazio, il sopra citato provvedimento, con il quale, il C.S.M. ha deliberato il conferimento dell’ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica al Dott. Viola.
In particolare, i sopra citati difensori, censurano la delibera emessa dal Plenum del C.S.M. adducendo la presenza di alcuni vizi inerenti all’istruttoria e alle sue risultanze, che avrebbero condotto il succitato organo di autogoverno della Magistratura a preferire la candidatura del Dott. Viola rispetto a quelle dei due Magistrati concorrenti.
A seguito della proposizione dei citati ricorsi giurisdizionali, da parte dei Magistrati Amato e Romanelli, il Dott. Viola, si è, anch’esso, costituito in giudizio, con il patrocinio degli Avv. Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, entrambi già difensori del Magistrato agrigentino nella vittoriosa causa Prestipino balzata agli onori della cronaca.
Il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, ha fissato in data 25 gennaio 2023 l’udienza pubblica di merito di trattazione dei suesposti ricorsi, proposti al fine di richiedere l’annullamento della nomina del Dott. Marcello Viola all’ufficio di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano.

“Seppur tardivamente, prendiamo atto che le nostre osservazioni sulla necessità di aprire una seria riflessione sulle criticità e le anomalie del trasporto pubblico locale nella città di Agrigento siano state recepite dall’ Amministrazione comunale e dal Consiglio comunale che – alla vigilia della nuova gara ad evidenza pubblica – ha istituto una Commissione di studio per valutare proposte e criticità.
Lo afferma il coordinatore provinciale del movimento politico “Servire Agrigento”, Raoul Passarello a proposito del nuovo bando per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale ad Agrigento.
“I buoni propositi di riorganizzare il servizio per superare le croniche debolezze e dotare la città di un sistema di mobilità più moderno e sostenibile devono trovare adesso il giusto e doveroso riconoscimento partendo dall’imprescindibile necessità di adeguare il biglietto a tempo, ponendo fine ad una anomalia tutta agrigentina protrattasi nel tempo e nel silenzio delle Amministrazioni comunali succedutesi.
Riteniamo che nell’ambito del chilometraggio annuo attualmente riconosciuto dalla Regione siciliana (844.592 km) occorre riprogettare l’intero assetto della rete rimodulando i percorsi delle linee tenendo conto delle peculiarità e delle distanze del territorio. Così come appare indifferibile la necessità di assicurare un più efficiente collegamento tra i quartieri e il centro città aumentandone la frequenza delle corse e di apportare delle integrazioni ai percorsi già esistenti per consentire ai visitatori di raggiungere più agevolmente e anche nelle ore notturne i siti archeologici, le aree di interesse storico-culturale (Duomo, Casa natale di Luigi Pirandello), la frazione balneare di San Leone nonché i luoghi più importanti dal punto di vista dei servizi, come ospedale, cimiteri e centro commerciale a salvaguardia degli anziani e delle fasce deboli dell’utenza.
La sfida per una città che vuole valorizzare al meglio la propria immagine – conclude Raoul Passarello – passa da un sistema di mobilità ottimale, da mezzi più moderni e meno inquinanti, da servizi di informazione e di attesa di alta qualità (paline, sedili e pensiline) ma soprattutto dalla capacità della politica di vigilare sul rispetto degli obblighi contrattuali per evitare di ripetere errori e sviste del passato che hanno comportato costi aggiuntivi per l’utenza, anomalie e disservizi”.

A Licata lo scorso 8 luglio tre giovanotti, di cui uno minorenne, si sono azzuffati all’interno di un bar molto frequentato in città. Adesso il questore di Agrigento, Maria Rosa Iraci, ha firmato tre provvedimenti Dacur, ovvero Divieto di avvicinamento ad un esercizio pubblico. La rissa è stata violenta. I tre hanno subito lesioni. Sono stati denunciati dalla Polizia per rissa aggravata. Ai tre è vietato avvicinarsi al bar per due anni. Se si avvicinano è prevista una multa da 8 a 20mila euro, e la reclusione da 6 mesi a 1 anno.

L’Ance Associazione nazionale costruttori edili di Agrigento, tramite il presidente provinciale Carmelo Salamone, denuncia il perdurante mancato pagamento, da 7 mesi, delle fatture alle imprese con commesse pubbliche. E afferma: “Il tempo dell’impunità è finito, valuteremo eventuali danni erariali. Mentre il Governo regionale continua a chiedere a Roma di risolvere i suoi problemi (dai rifiuti ai cinghiali passando dalle infrastrutture incomplete) le aziende edili che hanno avuto la sfortuna di aggiudicarsi commesse pubbliche attendono da sette mesi il pagamento delle fatture. E’ una vergogna che si ripete ciclicamente ogni anno e che si consuma nel silenzio colpevole della politica, o quel che ne rimane. Il problema non è romano ma è tutto siciliano, ma anche questo, come molti altri, non si riesce per incapacità manifesta a risolvere, perseverando in una mancanza di rispetto continua della dignità delle aziende. Siamo più volte intervenuti in questi mesi sul tema, raccogliendo poche e sparute rassicurazioni che non hanno mai convinto nessuno. Alla fine la tragica concretezza dei fatti ci consegna un dato inequivocabile: le imprese che stanno svolgendo lavori per conto della Regione continuano ad essere costrette ad indebitarsi per pagare dipendenti, fornitori e imposte versate a quegli stessi Enti che oggi le mortificano disattendendo i propri impegni. Si continua per giunta a parlare di fondi straordinari per il comparto senza che però si garantisca l’ordinario. Forse ciò avviene perché si ha la convinzione dell’impunità: ogni volta che torniamo a chiedere il rispetto dei contratti inizia lo scaricabarile e si è convinti che alla fine nessuno risponderà di quanto avviene. Vogliamo avvisare tutti: Ance Sicilia è al lavoro con un legale e dei tecnici formalmente incaricati per rilevare eventuali danni provocati alle aziende e soprattutto per chiedere alla Corte dei Conti di vagliare la sussistenza di un danno erariale derivante dagli oneri versati per i tardati pagamenti”.

A Lampedusa i carabinieri del Centro Anticrimine Natura del Comando provinciale di Agrigento, e della locale Stazione, hanno sequestrato un’area di 850 metri quadrati trasformata in luogo di scarico di rifiuti soprattutto derivanti da attività edilizie e di demolizione. I sigilli sono stati apposti poche ore dopo il controllo e il blocco di un veicolo utilizzato per il trasporto di rifiuti derivati da costruzioni e demolizioni. L’autista è stato colto privo del formulario di Identificazione dei rifiuti (il cosiddetto Fir), ossia il documento di accompagnamento per il trasporto dei rifiuti. Dopo l’analisi documentale è scattata l’ispezione nell’appezzamento di terreno poi oggetto del sequestro.

E’ stato ritenuto responsabile dei reati di rapina impropria in concorso, morte o lesioni come conseguenza di altro delitto, e violazione di domicilio, il diciassettenne, originario di Paternò, che è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Agrigento, in esecuzione di un ordine di pena detentiva emesso dalla Procura del Tribunale per i Minorenni di Messina. Il minorenne deve scontare la pena di 2 anni, 1 mese e 6 giorni di reclusione proprio per questi reati commessi, il 15 luglio del 2020, a Giardini Naxos. Dopo le formalità di rito dell’arresto, i militari dell’Arma hanno accompagnato il ragazzo all’istituto penale per i minorenni di Caltanissetta.