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8.676 nuovi casi positivi di Covid19 registrati in Sicilia a fronte di 34.989 tamponi processati. Ieri i nuovi positivi erano stati 2.678. Il tasso di positività sale al 25%, ieri era al 15%. Emerge dal bollettino del Ministero della Salute di martedì 19 luglio.

Gli attuali positivi sono 161.134 (+6.146), mentre i deceduti sono stati 17, e portano il totale delle vittime siciliane a 11.454. I ricoverati totali sono 1.079; ricoverati in terapia intensiva: 47.

Questa la situazione nei Comuni capoluogo: Palermo 1.606, Catania 1.861, Messina 1.634, Siracusa 971, Trapani 712, Ragusa 606, Caltanissetta 514, Agrigento 999, Enna 216.

Nel 1987 la Corte Costituzionale ha emesso la sentenza n. 215, con la quale si riconosceva il diritto pieno ed incondizionato di tutti gli alunni disabili, anche se in situazione di gravità, a frequentare anche le scuole superiori, imponendo a tutti gli enti interessati (amministrazione scolastica, Enti locali, Unità sanitarie locali) di porre in essere i servizi di propria competenza per sostenere l’integrazione scolastica generalizzata. Con i Decreti Delegati (1973-74), la scuola italiana, trasformata in senso democratico, realizza un passo importantissimo verso quell’appianamento delle diseguaglianze definito negli articoli 3 e 34 della nostra Costituzione. Con la Legge n. 104/92, che rappresenta una vera e propria eccellenza per il nostro paese, si ha la generalizzazione dell’integrazione e si sancisce il diritto all’istruzione e all’educazione nelle sezioni e classi comuni per tutte le persone in situazione handicap precisando che “l’esercizio di tale diritto non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”. Nel tempo si susseguono: il DPR 24 febbraio 1994 “Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle Unità Sanitarie Locali in materia di alunni portatori di handicap”. Nel 1999 la Legge n.68 del 22 marzo, Norme per il diritto al lavoro dei disabili, rappresenta un’ulteriore passo di normalizzazione civile sulla disabilità. La Legge 8 novembre 2000, n. 328  pone l’accento sui bisogni essenziali delle persone. La legge n. 18 del 3 marzo 2009, Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Legge 28 marzo 2003 n.53. Legge delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale. Dopo la riforma Gelmini (133/2008) e dopo altri provvedimenti legislativi (es. legge 244/2007) tesi a tagliare le risorse della scuola riducendo pesantemente l’organico dei docenti curricolari e di sostegno, ci sono state pesanti ricadute sui processi di inclusione e sull’educazione-formazione degli alunni più deboli ed in difficoltà. L’Angola e la Nigeria, ad esempio, stanno prendendo in considerazione l’idea di trasformare le scuole speciali in centri di sostegno per bambini con disabilità all’interno delle scuole ordinarie. Anche il Kenya riconosce un ruolo fondamentale al passaggio dalle scuole speciali verso un’istruzione inclusiva. Nel nostro Paese, nonostante centinaia di Leggi, decreti e note ministeriali, non si è mai acceso il sorriso dei  bambini disabili gravi e gravissimi,esclusi da quel concetto di integrazione scolastica che sulla carta, rappresenta una tappa fondamentale nella vita di un disabile.

Il 27 maggio scorso è stata presentata la candidatura della città di Agrigento a “Capitale italiana della Cultura” per il 2025.

La candidatura non è limitata alla città capoluogo ma include tutto il territorio della provincia, per cui in vista della redazione del dossier di candidatura, che dovrà essere presentata entro il 13 settembre prossimo, si è ritenuto di coinvolgere tutti i comuni della provincia agrigentina, attraverso una serie di incontri con il territorio, al fine di acquisire proposte ed idee progettuali che tengano conto delle potenzialità e delle risorse dei singoli comprensori.

Giovedì 21 luglio alle ore 17,00, presso l’Aula Magna “Luca Crescente” del Consorzio Universitario Empedocle di Agrigento, si svolgerà un incontro con i tutti i Sindaci della provincia di Agrigento, per chiedere loro un significativo contributo di idee per la redazione del progetto di candidatura.

L’Asp di Agrigento dovrà rimborsare al Comune di Santa Elisabetta la somma di € 248.611,91 per la cura dei pazienti affetti da disabilità psichiche cui si rivolgono le prestazioni sociosanitarie. Con sentenza n.1020/2022  il Giudice unico del Tribunale di Agrigento si è definitivamente pronunciato condannando l’ASP di Agrigento a rimborsare la somma di € 248.611,91 euro nei confronti del Comune di Santa Elisabetta a titolo di compartecipazione dell’ASP nella misura del 40%, alla spesa sostenuta dall’ente locale per disabili psichici dal 2010 al 2017.

Il Tribunale ha accolto le difese illustrate dall’Avv. Vincenzo Sicorello sull’assunto che trattasi di un’obbligazione solidale gravante a pieno titolo su ciascuno dei soggetti pubblici coinvolti in tutte le fasi relative alla gestione del paziente affetto da disabilità psichiche cui si rivolgono le prestazioni socio-sanitarie.

Il concorso alla spesa dei soggetti pubblici coinvolti nell’esecuzione della prestazione stessa riveste un carattere indispensabile, nel rispetto del principio di “cooperazione”, in quanto la compartecipazione alla spesa da parte dei soggetti pubblici coinvolti è condizione necessaria per la tutela uniforme del bene salute e dei LEA in tutto il territorio nazionale.

Il Sindaco Mimmo Gueli ha manifestato soddisfazione per la pronuncia in sentenza che, in un quadro solidaristico, ispirato anche all’esigenza di contemperare la qualità della prestazione con le risorse del settore sanitario, in ossequio ai principi costituzionali di “sussidiarietà verticale o fra le istituzioni” riconosce la compartecipazione alla spesa, già anticipata interamente dal Comune, da parte dell’A.S.P. di Agrigento.

Una importante conquista che, rispetto al pubblico servizio fornito dal Comune nei confronti dei soggetti fragili, corrobora quanto sinora sostenuto circa l’esistenza di un obbligo ex lege di compartecipazione, espressione del principio generale dell’integrazione sociosanitaria valevole per l’intero territorio nazionale e dei principi costituzionali in materia di spesa pubblica che, certamente, non possono essere compressi o trascurati a danno dei più deboli.

Una giovane coppia agrigentina ha affidato idealmente al loro piccolo, scomparso prematuramente a soli sei mesi e mezzo d’età presso l’Unità di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Agrigento, il desiderio di esprimere un caloroso e sentito ringraziamento a tutto il personale del reparto per le amorevoli cure ricevute e per la professionalità dei sanitari nonostante il triste epilogo. Questo il testo, struggente, con cui il piccino saluta il mondo e abbraccia gli “zii dell’UTIN” di Agrigento: “ciao, mi chiamo L. ho sei mesi e mezzo e vengo dall’UTIN, il reparto di terapia intensiva neonatale di Agrigento e adesso sono un piccolo angioletto… eh sì, la mia vita evidentemente non era destinata ad essere vissuta insieme alla mia mamma, al mio papà ed alle persone che mi hanno voluto bene e che purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscere, ma so che mi avrebbero viziato come non mai… ma i veri angeli si trovano in questo reparto… loro mi hanno fatto sentire amato, coccolato… insomma in quell’arco di tempo trascorso lì ero diventato la loro mascotte. Ai medici, agli infermieri, agli ausiliari devo un grazie enorme perché sono stati delle persone splendide, amorevoli… erano diventati i miei zii e io il loro nipotino forte che ha lottato fino alla fine. Grazie, perché lo siete stati soprattutto con la mia mamma che non mi ha mai lasciato da solo… nonostante il calvario che ha subito, non gli avete mai fatto mancare l’affetto e lo starle vicino anche con un piccolo gesto anche con un piccolo gesto e per questo vi sono grato. Ma un grazie più grande va al mio papà, colui che nonostante tutto, è stato un supereroe per me perché ha dato la forza a tutti nonostante soffrisse anche lui. Detto questo sono andato via con il sorriso, serenamente, consapevole del fatto che la mia mamma ha al suo fianco una persona che la ama più di sé stesso. Zii dell’UTIN, vi vogliamo bene e sarete sempre nel nostro cuore. GRAZIE”. La Direzione generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento si stringe attorno alla giovane coppia per la dolorosa perdita e al contempo ringrazia la famiglia per l’apprezzamento che ha desiderato esprimere nei confronti del personale UTIN dell’ospedale di Agrigento. La stessa Direzione si complimenta con tutti i sanitari del reparto per la professionalità, l’empatia e l’umanità dimostrate.

Il sindaco di Racalmuto, Vincenzo Maniglia, ha azzerato la Giunta e le nomine degli esperti. E spiega perché: “Perché le recenti note vicende sorte qualche giorno prima della celebrazione della festa della Maria Santissima del Monte, hanno fatto emergere una condanna corale di quanto accaduto. Preoccupanti sono state le azioni intraprese da associazioni e cittadini, ingannati sul ruolo e sulle competenze del sindaco, per disattendere le prescrizioni e le limitazioni imposte dalla Questura su alcuni dei caratteristici e identitari eventi della festa, fra tutti la simbolica presa della bandiera sul cero del borgesi. Per questi motivi, e senza esprimere giudizi di merito sull’attività degli assessori e degli esperti, è necessaria un’azione chiarificatrice tra i vari componenti politici del gruppo di maggioranza ed una pausa politica per favorire il dibattito costruttivo in seno alla ‘Lista per Racalmuto – Sindaco Maniglia’, indispensabile al rilancio del governo della città”.

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha rinviato a giudizio Fabrizio Cacciatore, 49 anni, odontotecnico, Salvatore Licata, 75 anni, amministratore della società “Cleardent”, e Antonino Longo, 45 anni, direttore sanitario della struttura legata alla società di Aragona. All’odontotecnico è contestato l’esercizio abusivo dell’attività di dentista. Ai due amministratori gli si contesta invece l’avere determinato l’odontotecnico ad esercitare abusivamente dirigendone l’attività. Le indagini sono state avviate a seguito di alcuni esposti anonimi. I Carabinieri del Nas hanno effettuato un controllo nella struttura cogliendo l’odontotecnico intento ad estrarre un dente ad un cliente. Prima udienza il 2 novembre innanzi al giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Agata Anna Genna.

Già al lavoro il nuovo Consiglio Direttivo che affiancherà il Presidente del Lions Club Valle dei Templi, professor Francesco Pira, per l’Anno Sociale 2022/23. Un anno che si preannuncia ricco di iniziative e progetti che vedranno il giovane ma attivissimo Lions Club. Oltre al Presidente Pira faranno parte del Consiglio Direttivo : Gioacchino Cimino (I° Vice Presidente), Alessandro Cibella (II° Vice Presidente), Giuseppe Freni (III° Vice Presidente ), Maria Assunta Iacona (Past Presidente) Gaetano Salemi (Segretario), Antonia Russello (Tesoriere), Sonia Siracusa  (Cerimoniere), Giuseppina Lattuca  (Presidente Comitato Soci), Antonella Morreale (Presidente Comitato Service),  Gaetano Liotta, Francesca Paratore , Calogero Acquisto, Maria Antinoro, Sandra Urso e Calogero Capostagno.

Questi gli altri incarichi attribuiti: Giusy Cunzia, Censore, Giuseppe Freni, Officer per la Sicurezza ,  Francesca Paratore Presidente  Comitato Marcketing e Comunicazione , Santino Cuffaro, Presidente Comitato Statuto e Regolamento – Anna Lo Presti, Coordiantore,

Comitato Tecnologie Informatiche, e Paola Maria D’Arrigo Coordinatore Comitato Finanze.

La prima attività del Lions Club Valle dei Templi è stata annunciata dal Presidente Francesco Pira per domani mercoledì 20 luglio 2022 alle 15,30 quando sarà rinnovato tra il Centro Commerciale Città dei Templi e il Lions Club Agrigento Valle dei Templi, l’importante Protocollo d’Intesa avviato lo scorso anno. Si tratta di un Protocollo che sarà firmato dal direttore del centro , Elisa La Rocca,  e Francesco Pira , presidente del club, che consentirà ai Lions di svolgere la propria attività di Servizio in favore ed a sostegno della propria comunità territoriale e di un sempre maggior numero di persone. In particolare,  il club di Agrigento potrà usufruire , per l’intero anno sociale 2022/2023, di uno spazio gratuito all’interno della Galleria Commerciale per svolgere azioni di servizio di aiuto e supporto alla comunità.

I soci Lions offriranno ai cittadini che frequentano il centro commerciale i cosiddetti “Service” volti al supporto delle persone più fragili e di quanti si trovano in difficoltà. Nel corso dell’anno sociale, infatti, saranno proposte iniziative di volontariato volte a raggiungere questi obiettivi, tra i quali anche gli screening sanitari gratuiti (tra questi quello del diabete e dell’alzahimer), oltre ad altri Service di natura sociale, ambientale, culturale, etc.

“Si tratta  – ha sottolineato il Presidente Pira – di un importante ed innovativo accordo,  che contribuirà anche a portare sempre più i Lions tra la gente e con la gente, stando tra le persone e divulgando anche il messaggio lionistico per una sempre più elevata conoscenza del mondo lionistico e del grande servizio di volontariato che migliaia di Soci Lions svolgono nelle proprie comunità in tutto il mondo. Un’iniziativa – conclude il Presidente del Lions Club Valle dei Templi che ben si sposa con la mission della struttura, ovvero essere un centro di aggregazione con finalità sociali ed al supporto del territorio”.

Il Presidente Pira, alla vigilia del rinnovo del protocollo, ha  espresso un particolare ringraziamento alla Direttrice del Centro Commerciale “Città dei Templi”, dottoressa Elisa La Rocca, per la sensibilità e disponibilità mostrata sin dallo scorso anno nei confronti di Lions Clubs International e, nello specifico, al Lions Club Agrigento Valle dei Templi ed ai suoi Soci.  Prossimamente sarà predisposto e promosso un programma di service ed azioni di volontariato per la gente che i Lions celebrano all’interno del Centro Commerciale, al fine di stare sempre più tra le gente e con la gente.

Il Tribunale di Marsala ha condannato quattro imputati di avere tentato di importare cocaina dalla Colombia nella Valle del Belice. 9 anni e 5 mesi di carcere sono stati inflitti a Salvatore Crimi, 64 anni, di Vita, poi 7 anni e 1 mese ciascuno a Giovanni Pipitone, di 53 anni e anche lui di Vita, e a Matteo Anzelmo, di 61 anni, di Mazara del Vallo. E a 5 anni e 4 mesi è stato condannato Gianni Ingraldi, 38 anni, di Salemi. L’inchiesta è stata avviata a seguito di un maxi sequestro di cocaina effettuato in Colombia. Secondo gli investigatori italiani, 20 chili di quella cocaina erano destinati alla Sicilia. Dal processo, però, come ha sostenuto la difesa, non è emersa prova in tal senso. E il Tribunale di Marsala ha riqualificato l’accusa in ipotesi tentata. I giudici hanno, inoltre, assolto i quattro imputati dall’imputazione di associazione per delinquere. Ecco perché le pene inflitte sono state molto meno severe di quanto chiesto dal pubblico ministero della Procura di Palermo, Pierangelo Padova, che aveva invocato 27 anni per Crimi, 20 anni ciascuno per Anzelmo e Pipitone e 18 per Ingraldi.

L’ex ministro Dc, Calogero Mannino, ha commentato all’Adnkronos l’accordo concluso ad Algeri da Mario Draghi sulle forniture di gas all’Italia. E ha affermato: “Da italiano partecipo alla soddisfazione di tutti per il risultato degli accordi raggiunti ad Algeri. Il Governo algerino aggiunge ai 9 miliardi di metri cubi di gas da fornire all’Italia, da qui al 2024, entro l’inverno, altri 4 miliardi aggiuntivi. Da siciliano, però, voglio ricordare che questo miracolo di oggi è possibile perché agli inizi degli anni ’70 i governi regionali, con i governi Fasino e Bonfiglio, con assessori all’Industria, Capria e Saladino, e Mannino assessore al Demanio, firmarono l’accordo. E’ inutile ricordare che l’iniziativa ebbe molti avversari, e l’autore, cioè Graziano Verzotto, fu anche ‘incidentato’ giudiziariamente, però è bello che a distanza di molti anni quella iniziativa della Regione si è rivelata utile per l’Italia. E Draghi dovrebbe restituire la cortesia alla Sicilia, finanziando il completamento della rete autostradale in Sicilia, l’Alta velocità e se, ha coraggio, il ponte…”